Attorno a Conte, nel giorno del sì, con la Juve di Agnelli anche la Triade e Boniperti.

News, 11 giugno 2013.

 

Antonio Conte, nel giorno delle sue nozze con Elisabetta, ha avuto attorno a sé i tifosi e la Juve dell'altroieri, di ieri e di oggi. Applauditissimo Moggi, che parla, anzi tace, di mercato. Al guerriero Vidal piacerebbe indossare la numero 10. Davids: Che centrocampo quello della Juve, con Vidal che è un campione che può crescere ancora e Pogba, talento straordinario. Pogba: Qui alla Juve sto bene, sono felice di indossare questa maglia. Sono ancora ragazzini i Pulcini 2002, ma già hanno imparato a vincere: il torneo di Roubaix è loro.

La Juve di Boniperti, della Triade e di Andrea Agnelli festeggia il sì di Conte - E' stato un giorno speciale per Antonio Conte, il giorno del sì, quello sui documenti, a Elisabetta; un giorno che ha visto raccogliersi intorno al mister quanti volevano essere partecipi della sua gioia. Erano in tanti ad attendere la coppia e gli invitati davanti alla Parrocchia dei Santissimi Angeli Custodi a Torino, vicini al mister come lo erano stati nei giorni bui dell'ingiustizia sportiva e in quelli esaltanti dei trionfi sul campo. E a loro Conte ha stretto le mani e firmato autografi mentre, arrivato intorno alle 16 assieme alla madre Ada, attendeva l'arrivo della sposa, giunta tre quarti d'ora più tardi.
Uno dopo l'altro sono giunti gli invitati, 340 (più 40 bambini). E' stata una fotografia della Juve, di tutta la Juve, da quella dell'altroieri rappresentata da Boniperti, a quella di ieri, impersonata da Moggi-Giraudo-Bettega, ma anche da Agricola, infine a quella di oggi, con Agnelli, Marotta e Paratici. Poi, tra gli altri, c'erano gli avvocati di Conte, Chiappero e De Rensis, lo staff medico e tecnico, i 'vecchi amici' Perinetti e Fascetti, l'ex collaboratore Stellini; non c'era la squadra, sparsa per il mondo con le varie Nazionali, a rappresentarla Marco Storari.
Dopo la cerimonia, la lieta comitiva si è trasferita alla reggia di Venaria, che ha ospitato il pranzo e la festa. Poi viaggio nuziale, in Polinesia, mentre a Torino Marotta e Paratici provvederanno al regalo di nozze, il top player che serve per appagare le ambizioni del mister e dei tifosi.

Moggi parla, anzi tace, di mercato - Hanno voluto estrometterlo dal mondo del calcio 'ufficiale': era il più bravo ed è stato tolto di mezzo dall'invidia, come succede a chi si eleva al di sopra della massa, ma a Moggi il calcio scorre nelle vene misto al sangue e dunque, anche mentre era al matrimonio di Conte (dove ha raccolto la consueta abbondantissima dose di applausi), astutamente stimolato sul telefonino da Tuttosport, due battute sul calcio ha accettato di scambiarle. Si è partiti dalla partita tra le 'leggende' di Real e Juve: “E’ stato uno spettacolo di folklore, non è che sia una partita..., è un divertimento per tutti, per quelli che la vedono e per quelli che stanno in campo". Nedved e Zidane sono ancora in grande forma, vero? "Grandi giocatori eh, sanno giocare ancora...". Poi, richiesto (non poteva sfuggire, era l'argomento clou) in merito al mercato della Juve ha glissato: “No, , adesso sono al matrimonio di Conte, quindi non posso rispondere". Le piacerebbe Higuain? "Bisogna domandarlo a loro, adesso non mi interesso del mercato della Juve".
Il solito Moggi, sgusciante come un anguilla, che, quando il gioco si fa duro, sa giocare; anche quando non lo fanno giocare: del mercato non si parla, si fa. Per non presentarsi al 31 agosto con Bendtner. Del resto, se Moggi non fosse stato così, perché mai l'allegra brigata di Telecom sarebbe stata così curiosa e invadente?

A Vidal piace il 10 - A Vidal le responsabilità non hanno mai fatto paura: potrebbe fargli paura un numero? Certo che no! E allora vuole la maglia numero 10. Questa la voce che circola da ieri, fonte Sky L'avrebbe chiesta, ripetutamente e con fermezza, proprio al presidente Agnelli dopo la conquista del secondo scudetto, che lo ha visto splendido protagonista. E' una maglia definita 'pesante', finita sulle spalle di gente come Hansen, Sivori, Capello, Platini, Baggio, Zidane, Del Piero; ed ora si diceva fosse tenuta in naftalina per offrirla al corteggiatissimo Jovetic. Ma Vidal si è fatto avanti, con determinazione e la voglia di essere per la Juve qualcosa di più di una maglia qualsiasi, un numero 10. Subito sui vari siti, da Sky a Tuttosport, sono scattati i sondaggi tra i tifosi, che sembrano gradire la proposta di Arturo Vidal, il centrocampista tutto corsa, piedi buoni e animo guerriero.

Davids: Vidal e Pogba sono due campioni - Se ad Arturo Vidal serve uno sponsor per ottenere la numero dieci, può rivolgersi a Edgar Davids. Chi meglio del pitbull? Infatti, intervistato a Madrid dopo la partita tra le Leggende, ha commentato. "La Juventus ha il centrocampo più forte d'Europa. Pogba è un talento straordinario e Vidal è un campione che può ancora crescere e diventare un fenomeno. Spero un giorno di ritrovarlo tra le Leggende juventine, ha i numeri per diventarlo". Anche lui però ancora se la cava bene, come ha dimostrato la prestazione al Bernabeu: "Sì, mi tengo in forma - ha detto - in fondo quest'anno ho giocato 28 partite in Inghilterra, nel Barnet (Football League Two, la quarta serie inglese, ndr), dove sono giocatore-allenatore"

Pogba: Alla Juve sto bene e sono felice - Paul Pogba è in ritiro con la Nazionale francese Under 20 e spera di concludere nel migliore dei modi la stagione che lo ha lanciato nel grande calcio: "Giocare con la mia Nazionale è straordinario - ha dichiarato - Sono felice di essere al Mondiale, ho lavorato tanto per questa opportunità e mi sento fortunato di poterla sfruttare. Qui potrò dimostrare il mio valore, spero di essere al 100% puntando tutto sull'esperienza che ho accumulato". Siccome sul mercato suscita gli appetiti dei maggiori club (ci ha provato domenica anche Florentino Perez a chiederne alla Juve ricevendone un netto diniego), la domanda sul suo futuro non è mancata, ma netta, rapida e inequivocabile è stata la risposta: "La prossima stagione? Alla Juve, ovvio. Qui sto bene, sono felice di indossare questa maglia".

I Pulcini bianconeri vincono il trofeo di Roubaix - Sono solo dei bambini, per loro dare calci al pallone è ancora solo un gioco (almeno si spera) ma già con orgoglio portano in giro per l'Europa la maglia e il nome della Juve. Sono i Pulcini 2002 allenati da Diana, Gregori e Gallelli, che stanno passando di successo in successo; l'ultimo è stato il torneo di Roubaix, competizione cui erano iscritte 24 squadre, tra cui Bordeaux, Lazio, Lille, Newcastle e Porto. Ma i Pulcini bianconeri hanno superato di slancio tutti gli ostacoli sino alla finale nella quale hanno abbattuto il Bordeaux; miglior giocatore del torneo un Pulcino bianconero, Mattia Pretato.


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