Calciopoli: Rai Tre parte dal sistema Moggi. Supercoppa: tra Juve e Lotito è rissa.

News, 4 giugno 2013.



Le tre puntate di 'Un giorno in Pretura' dedicate a Calciopoli prenderanno il via sabato con 'Il sistema Moggi'; seguiranno il caso Paparesta e le schede svizzere e infine la (presunta) alterazione dei sorteggi. Tra Juve è Lazio è scontro per la finale di Supercoppa: Lotito vuole solo il 10 agosto a Pechino, data e luogo improponibili per gli impegni già assunti dalla Juventus. Pradè: Jovetic va via solo per 30 milioni cash; comunque sulla Juve c'è un veto ed è un affare che possono trattare solo le due proprietà. Marchisio: "Io voglio restare alla Juventus". Calciooscommesse: oggi o domani si conosceranno i deferimenti di Palazzi di Bari bis. Otto i bianconeri convocati da Prandelli per gli impegni della Nazionale nella Repubblica Ceca e poi in Brasile.



Il racconto di Calciopoli: Rai Tre parte dal Sistema Moggi - Sul sito Rai è stata pubblicata la presentazione delle puntate di 'Un giorno in Pretura' che da sabato 8 giugno (ore 23.05) in tre puntate racconterà "il processo celebrato presso il Tribunale di Napoli, che ha visto salire sul banco degli imputati l’ex dg della Juventus Luciano Moggi, i designatori arbitrali, Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto, l’ex arbitro Massimo De Santis e ad altri personaggi di primo piano. Si tratta del processo che ha messo sotto inchiesta il cosiddetto 'sistema Moggi' che avrebbe operato per condizionare l’esito di diverse partite del campionato 2004-2005 e su cui la giustizia sportiva ha emesso condanne pesanti".
E la prima puntata sarà proprio dedicata al 'Sistema Moggi': "nella prima puntata vediamo le importanti testimonianze (prima e seconda) dell’ex arbitro Danilo Nucini e dell’allenatore Zdenek Zeman e di Franco Dal Cin, ex dirigente del Venezia, che con le sue dichiarazioni sulla cosiddetta “combriccola romana” ha di fatto dato il via alle indagini della Procura di Napoli".
Sabato 15 giugno (ore 23.30) salirà alla ribalta il cosiddetto "caso Paparesta, che offrirà il destro per parlare delle famigerate "schede svizzere: "nella seconda puntata partiamo dalle note vicende del dopopartita Reggina-Juventus del 6 novembre 2004, che riguardano l’arbitro Gianluca Paparesta, per arrivare alle indagini sulle schede telefoniche acquistate in Svizzera per conto di Luciano Moggi".
La miniserie si concluderà sabato 22 giugno con 'La palla è rotonda': "Nella terza punta ci occupiamo dei sorteggi per abbinare gli arbitri alle partite, per capire se in alcuni casi siano stati alterati". Si parlerà del video fantasma? £ Ed infine seguiamo il filone di indagini legato agli interessi di Andrea Della Valle e Claudio Lotito, nella vicenda della rielezione di Franco Carraro a Presidente della Figc. E’ possibile che il risultato di alcune partite giocate dalle loro rispettive squadre – Fiorentina e Lazio – sia stato condizionato?"
Questo il menu, o meglio gli ingredienti, poi vedremo in quale salsa verranno cucinati. Perché ricordiamo tutti il contesto suggestivo-narrativo creato dal montaggio a tinte connotative del processo doping (con il massimo risalto dato, ad esempio, a quando i giocatori dicevano 'non ricordo' e il giudice intimava di rispondere pena rischio falsa testimonianza o reticenza).
Se la ricostruzione si atterrà ai fatti che sono andati via via emergendo dal dibattimento allora sarà automatico veder emergere anche tutte le contraddizioni di cui la vicenda ribolle; se invece la percezione che si vorrà indurre sarà quella di gabellare per fatti le sensazioni care al sentimento popolare, allora il senso reale ne uscirà manipolato. E Calciopoli sarà una volta di più, e sempre più, Farsopoli.
"Io mi trovo ad essere imputato in un processo del si dice", sono le parole pronunciate da Luciano Moggi nella sua dichiarazione spontanea del 22 dicembre 2009 e riprese nel breve video che fa da promo alla trasmissione. Dallo svolgimento del processo e in fondo dalla sentenza stessa ("modalità al limite di sussistenza del reato di tentativo") di frodi che non siano solo presunte o solo suscettibili di un'eventuale realizzazione non è stata data prova, al di là di ogni ragionevole dubbio; tant'è vero che si riconosce che il campionato 2004-2005 è stato regolare e gli arbitri, nei vari gradi di giudizio, stanno venendo via via assolti. C'è da augurarsi che la trasmissione faccia suo questo monito di Moggi contenuto nella presentazione e separi i 'si dice' che hanno popolato Farsopoli dai 'fatti'.


Braccio di ferro Juve-Lazio per la Supercoppa: Lotito vuole solo Pechino - Tensione ieri in Lega per la decisione che sarebbe dovuta uscire dall'assemblea di Lega in relazione alla data e al luogo in cui disputare la finale di Supercoppa, che vedrà di fronte la Juventus, vincitrice dello scudetto, e la Lazio, vincitrice della Coppa Italia; di mezzo c'è l'accordo stipulato dalla Lega con i cinesi per giocarla a Pechino. L'accordo comunque non salterebbe, perché non solo ci sarebbe un altro anno di tempo per adempiervi, ma il contratto contiene una postilla che permetterebbe addirittura l'allungamento del termine per un ulteriore anno.
La data inizialmente indicata, il 10 agosto, è improponibile per la Juventus, che già dalla primavera si era impegnata a partecipare negli Stati Uniti alla Guinness Cup, la cui conclusione è prevista a Miami il 7 agosto). Lotito però è stato irremovibile, perché non vuole rinunciare ai soldi dei cinesi: vuole assolutamente giocare il 10 agosto a Pechino, nonostante la Juventus abbia proposto alternative: sì al 10 agosto ma in Nordamerica, oppure il 18 ma in Italia; oppure sarebbe possibile giocare a Pechino il 24 agosto, in coincidenza con la prima di campionato (con la Lega disponibile ai necessari rinvii). Ma nessuna di queste soluzioni è nemmeno presa in considerazione da Lotito, impegnato in un braccio di ferro con il club bianconero. Insomma il solito caos di questa Lega e di tutto il nostro miserando calcio. Si deciderà, afferma Beretta, entro giugno: "Non c'è stata oggi nessuna decisione, stiamo valutando l'ipotesi di giocare di nuovo in Cina, in ogni caso la decisione sarà presa rapidamente e un'assemblea è già prevista entro la fine del mese di giugno".
Nell'assemblea di ieri si è anche proceduto a definire le posizioni per il Consiglio federale in programma oggi a Roma: in particolare si è discusso di modifiche alle regole che governano il calciomercato, per esempio il superamento della norma che impone, per accedere al mercato, di non sforare il parametro relativo al rapporto tra ricavi e indebitamento (previsto per l'accesso al campionato) e la possibilità di pagare i trasferimenti interni in cinque annualità (invece delle tre attuali).

Pradè: Su Jovetic alla Juve decide solo la proprietà - Il direttore della Fiorentina ha risposto ai giornalisti sulla possibilità che Stevan Jovetic possa andare alla Juve; e due sono i punti fermi del suo pensiero: a) il prezzo è di 30 milioni cash senza contropartite tecniche; b) per la Juve c'è un veto, che può essere aggirato solo con un accordo diretto tra le due proprietà. "Penso che la nostra proprietà sia stata abbastanza chiara - ha detto infatti - in questo momento la situazione è così, quello che ha detto la proprietà è legge per noi. Jovetic non è sul mercato, anche se c'è una parola tra il presidente e il calciatore che alla fine della stagione avrebbero parlato insieme, in base a quello che era stato detto l'anno precedente, però le condizioni sono quelle (30 milioni, ndr), sennò il calciatore ce lo teniamo ben volentieri". Nessun calciatore in contropartita? "Assolutamente no, assolutamente no". Le offerte della Juventus? "Sinceramente non c'è ancora stato un passo in avanti in questa situazione, con proposte o non proposte, c'è stato soltanto un incontro tra il nostro presidente Cognigni e il procuratore del calciatore Fali Ramadani per parlare e incontrarci dopo un po' di tempo che non ci incontravamo, ecco, tutto qua. E' stato un incontro di cortesia". Altre proposte, magari dall'estero? "Noi in questo momento non abbiamo avuto nessuna proposta". C'è un veto sulla Juve? "Il veto sulla Juve c'è sempre stato, nel senso che se bisogna fare qualche cosa penso che sarà fatta tra le proprietà, non tra di noi".

Marchisio: Voglio restare in bianconero - Le parole di Beppe Marotta riguardo alla possibilità che Claudio Marchisio possa lasciare la Juventus in presenza di un'offerta importante per sé e per il club, in quanto determinante sarebbe stata la sua volontà, avevano un po' stupito e allarmato i tifosi. e forse ad essere rimasto stupito è stato lo stesso centrocampista che ha tenuto a precisare: "Io voglio restare alla Juventus, continuando a lottare e a vincere per la società nella quale sono cresciuto". Questa la volontà del giocatore; se è questa ad essere determinante, Marchisio non lascerà la Juve

Calcioscommesse: attesi per oggi o domani deferimenti di Palazzi sul filone Bari bis - Oggi o al più tardi domani saranno resi noti i deferimenti del procuratore federale Palazzi in relazione a combines dei campionati 2007-2008 (Bari-Treviso), 2008-2009 (Salernitana-Bari) e 2010-2011 (Palermo-Bari e Bari-Sampdoria) per arrivare al processo sportivo intorno alla metà di giugno. A rischiare di più, secondo quanto trapelato, sarebbe l'ex capitano e portiere del Bari, ora al Torino, il trentaquattrenne François Gillet (che è tra i rinviati da giudizio dalla Procura barese, il processo penale inizierà ai primi di ottobre), per il quale potrebbe esserci un deferimento per illecito sportivo con una richiesta di squalifica non inferiore ai tre anni. Rischiano invece l'omessa denuncia (e quindi squalifiche dai tre a sei mesi), tra gli altri, l'interista Ranocchia e i torinisti Gazzi e Barreto, sebbene le posizioni dei tre penalmente siano state archiviate.

Le convocazioni di Prandelli: è ancora Ital-Juve - Cesare Prandelli ha diramato la lista definitiva delle convocazioni, con i 23 che disputeranno la partita di qualificazione ai Mondiali nella Repubblica Ceca e poi partiranno per il Brasile dove l'Italia sarà impegnata nella Confederations Cup. Ben otto i bianconeri convocati: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Pirlo, Marchisio, Giaccherini e Giovinco. Barzagli è stato in dubbio sino all'ultimo, in quanto il problema al tendine di Achille che lo affligge dalle ultime gare di campionato sia in via di risoluzione, ma non completamente superato: probabilmente non verrà rischiato contro la Repubblica ceca e preservato per la Confederations Cup.
Questi i 23: i portieri Buffon, Marchetti e Sirigu; i difensori Abate, Astori, Barzagli, Bonucci, Chiellini, De Sciglio e Maggio; i centrocampisti Aquilani, Candreva, De Rossi, Diamanti, Giaccherini, Marchisio, Montolivo e Pirlo; gli attaccanti Balotelli, Cerci, El Shaarawy, Gilardino e Giovinco.
Rimarranno in Italia Agazzi, Antonelli, Ogbonna, Ranocchia, Bonaventura, Poli e Sau.


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