Agnelli: Giustizia sportiva che è caccia alle streghe, quantificheremo i danni.

News, 23 agosto 2012.



Dura la reazione di Andrea Agnelli alla sentenza della Corte di Giustizia Federale su Conte: 'Una giustizia sportiva che somiglia sempre di più ad una caccia alle streghe'. Dieci mesi a Conte, sei ad Alessio, prosciolti Bonucci e Pepe. Oggi conferenza stampa di Antonio Conte con la Bongiorno, De Rensis e Chiappero. Sandulli: A Conte è andata bene. Pesoli: Denuncerò Carobbio e Gervasoni. Bonucci: Solidarietà al mister. Un'elongazione alla coscia costringerà Buffon a saltare la prima di campionato.

Dichiarazione di Andrea Agnelli - L’odierna sentenza della Corte di Giustizia Federale conferma i peggiori sospetti sulla vicenda che ha coinvolto Antonio Conte, per fatti asseritamente avvenuti quando egli era tesserato per altra società. Per molti mesi ho osservato questa situazione con incredulità, accompagnata da un crescente sconcerto, per una giustizia sportiva che somiglia sempre di più ad una caccia alle streghe. Oggi la misura è colma: in presenza di una vittoria giuridica lampante, cioè il proscioglimento per l’omessa denuncia di Novara-Siena che ha fatto emergere le contraddizioni e le ritrattazioni ad orologeria di un “pentito” interessato solamente a sgravare la sua posizione personale, si è deciso di uccidere la logica e di applicare in modo arbitrario una sanzione addirittura raddoppiata.
In sostanza dopo mesi e mesi in cui abbiamo sentito tale Filippo Carobbio raccontare che il suo allenatore avrebbe addirittura invitato a pareggiare una partita nel corso di una riunione tecnica, oggi si scopre la totale innocenza di Antonio Conte su quell’episodio, ma ci si rifugia nella seconda contestazione (Albinoleffe-Siena) per applicare la stessa pena del primo grado, con buona pace della verità, dell’aritmetica e della giustizia. Quella vera.
Per mesi ho dovuto sentire le lezioni, provenienti da membri delle istituzioni e illustri opinionisti, che invitavano alla fiducia in un sistema di giustizia sportiva che, in assenza di prove riscontrate, si accontenta di celebrare processi sommari con tempi asimmetrici, caso per caso, filone per filone, forse persona per persona o peggio società per società, e con modalità barbare che non trovano cittadinanza in democrazia. Non solo: questo sistema brandisce dapprima il patteggiamento come facile via d’uscita in spregio al sentimento di giustizia del singolo, salvo poi rifiutarlo immotivatamente.
Ribadisco il mio pieno sostegno personale e quello della Juventus ad Antonio Conte e ad Angelo Alessio, che si trovano a lottare contro tale sistema, che deve essere riformato dalle sue fondamenta. Confido che gli organi di giustizia del C.O.N.I. , cui con urgenza si farà ricorso, sappiano porre rimedio a questa profonda ingiustizia, che tra l’altro ha creato e crea un danno anche alla società, che dovrà fare in questo senso le sue opportune valutazioni e quantificazioni.
Antonio Conte, come già più volte ribadito è e sarà l’allenatore della Juventus, che dopo aver vinto la Supercoppa Italiana meritatamente, suscitando nuove invidie e risvegliando vecchi 'anti-juventini' militanti, si appresta ad affrontare compatta una stagione impegnativa in Campionato, in Champions League e in Coppa Italia.
Chi pensa che le vicende giudiziarie di questa estate possano condizionare la nostra stagione, ha fatto male i suoi
conti.
Questa la forte reazione del presidente della Juventus alla grottesca sentenza della Corte di Giustizia Federale che, se da una parte proscioglie Antonio Conte per Novara-Siena, dall'altra ne conferma i dieci mesi di squalifica, rideterminando in pejus, rispetto alla decisione della Commissione Disciplinare, la sanzione per AlbinoLeffe-Siena.

Le decisioni della Corte di Giustizia Federale - La Corte di Giustizia Federale ha in buona parte confermato le decisioni della Commissione Disciplinare: la discrepanza più evidente riguarda il Grosseto e il suo presidente Camilli. La Corte di Giustizia Federale ha infatti accolto il ricorso del club toscano contro l'esclusione dalla Serie B, annullando la decisione della Commissione disciplinare; prosciolto il presidente Camilli. Nulla da fare invece per il Lecce: confermata l'esclusione dalla serie B e confermati i 5 anni di squalifica a Pierandrea Semeraro.
Il caso più eclatante resta quello di Antonio Conte: prosciolto per Novara-Siena, ma ugualmente sanzionato, per la sola omessa denuncia per AlbinoLeffe-Siena, con 10 mesi di squalifica, in seguito a rideterminazione della sanzione.
Il vice di Conte, sia al Siena che ora alla Juve, Angelo Alessio ha ottenuto un piccolo 'sconto', da 8 a 6 mesi di squalifica.
Confermato il proscioglimento di Leonardo Bonucci e di Simone Pepe, così come degli altri già prosciolti del filone barese (Di Vaio, Salvatore Masiello, Vives).
Nulla da fare anche per Emanuele Pesoli, il calciatore che si era incatenato davanti alla Federcalcio dopo la squalifica di 3 anni che gli era stata inflitta in primo grado dalla Disciplinare nell'ambito del processo sul calcioscommesse e che resta perciò confermata.
Leggi il dispositivo per il filone di Cremona.
Leggi il dispositivo per il filone di Bari.

Oggi la conferenza stampa di Conte e dei suoi legali - Dopo la conferma della squalifica di 10 mesi nel processo di appello al calcioscommesse l'allenatore della Juventus Antonio Conte incontrerà i giornalisti in conferenza stampa: con lui ci saranno Angelo Alessio, l'avvocato Giulia Bongiorno, l'avvocato Antonio De Rensis e l'avvocato Luigi Chiappero. L'appuntamento è per oggi alle 15.00 presso la sala stampa dello Juventus Center di Vinovo.

Sandulli: a Conte poteva andare peggio - Uno dei giudici della Corte di Giustizia Federale, quel Piero Sandulli tristemente noto dal 2006, ha ieri a più riprese 'difeso' la decisone della CGF perché, a suo dire, a Conte poteva andare molto peggio.
Così a Radio Capital: "Per Conte diciamo che una delle due incolpazioni di omessa denuncia è venuta meno. L'altra è sembrata invece molto grave, probabilmente avrebbe dovuto essere rubricata in altro modo e quindi si è arrivati alla conferma della sanzione. Nei confronti della gara Novara-Siena abbiamo ritenuto non fosse stata omessa denuncia perché, tutto sommato, sembrava odioso che un allenatore esperto come Conte si mette nello spogliatoio a dire 'questa la pareggiamo', il tutto aveva poca logica. L'altra invece aveva parecchi elementi. Forse si poteva ipotizzare qualcosa di più alto a riguardo che l'omessa denuncia. Nella sentenza di primo grado ci si era già posto il perché Palazzi non ha proposto l'illecito, non dico sarebbe stato assolto ma sarebbe indubbiamente stato più coerente riguardo il problema giuridico che si è posto. Conte da una delle due parti è stato assolto, posso dire che gli è andata bene. In uno dei due casi la difesa ha avuto ragione, l'altra ci è sembrata tale da confermare la pena. Certamente se fosse stato portato questo caso come illecito ora parleremmo di tre anni di squalifica".
Così a Radio Sportiva: "C´è stata un´omessa denuncia, qui si è ritenuta una particolare gravità della questione relativa alla partita con l´AlbinoLeffe e quindi ci si è interrogati, ma lo aveva fatto anche la commissione disciplinare, se ci fosse qualcosa di più grave: è stata dunque valutata la gravità intrinseca della vicenda. Il patteggiamento iniziale non era equo e si trasformava quasi in una sorta di cauzione".
Tenuto conto del personaggio Sandulli e delle sue gesta del 2006, non c'è da stupirsi. C'è solo da stupirsi che utto ciò osi ancora fregiarsi del nome di 'Giustizia'. Tutto qua.

Pesoli: Denuncerò Carobbio e Gervasoni - Lo aveva preannunciato a caldo in esclusiva a TMW e l'ha ripetuto in serata a Sportitalia: Pesoli non si ferma, continuerà a lottare e denuncerà Carobbio e Gervasoni, con i quali gli è stato impossibile (così come agli altri accusati) avere un confronto.
Aveva dichiarato a Tuttomercatoweb: "Non mi aspettavo nulla da questo secondo grado perché si era ben capito tutto. Già il fatto che non hanno voluto il contraddittorio in aula era sinonimo di negatività. Io sono deluso perché mi ritrovo senza lavoro e senza poter fare quello che più mi piace. Il gesto di incatenarmi, l'ho sempre detto, non era perché cercavo pietà, grazie e assoluzioni. Cercavo solo la possibilità di un confronto. Che non mi è stato dato. Ho affrontato il ricorso senza avere la possibilità di guardare negli occhi chi mi accusa. Sono senza parole, una situazione che da fuori sembra una barzelletta, sembrava fossi lì per caso e invece mi hanno confermato i 3 anni. Ora: o non capisco niente io o non capisce niente il mio avvocato oppure qualcos'altro non funziona. Andrò fino in fondo perché la verità verrà a galla. Mi hanno rovinato la vita e la devono pagare. Insieme a Paolo Rodella aggiungerò l'avvocato penalista Giampiero Vellucci, perché voglio avviare un'azione legale contro Gervasoni e Carobbio per diffamazione".
Ha ribadito a Sportitalia: "Io volevo un processo vero con un contraddittorio in aula per smontare le accuse talmente poco importanti e piene di contraddizioni che andrebbero subito a posto le cose. La Corte non ha voluto sapere niente. Ho avuto in incontro con Abete e tutto si è concluso con una pacca sulle spalle. Non mi arrendo, so come sono andate le cose e battaglierò, aprirò un'azione legale contro Carobbio e Gervasoni, chi ha sbagliato deve pagare: a detta di Gervasoni io avrei chiesto un x giocando per il Varese dove sono entrato sul 4-0. La Procura mi ha interrogato su altre partite. Io non conoscevo Gervasoni, ci ho giocato contro diverse volte. Carobbio e Gervasoni devono avere il coraggio di venire in aula, io li aspetto, devo avere la forza di controllarmi perché ho avuto oltre al danno anche la beffa. Io prendo una squalifica di tre anni per delle cose incredibili".

Bonucci: Solidarietà a Conte - Leonardo Bonucci a espresso con poche brevi parole su twitter la sua soddisfazione per la conferma del suo proscioglimento: "Come avevo detto 'la verità verrà a galla', così è stato! Grazie per l'affetto, ora testa al calcio giocato! Solidarietà al mister". A commento della sentenza di assoluzione su Bonucci, e sul suo compagno di squadra e di sventura Pepe, su Sky Sport ha parlato il suo avvocato, Gian Pietro Bianchi: " Devo dire che ci sono stati una serie di passaggi nei quali abbiamo sempre mantenuto la tranquillità, grazie soprattutto a Leonardo, che è drammaticamente tranquillo. Oggi quando è arrivata la notizia era al supermercato col bambino che stava facendo la spesa. E la prima domanda che ha fatto è stata: 'E' il mister?'. Quindi questo è il quadro di Leonardo. Tutto sommato è molto più facile difendere uno che ha questa tranquillità e queste capacità di tenuta. Quando uno viene prosciolto in primo grado e viene prosciolto con la sentenza ben motivata della Commissione Disciplinare, affronta il secondo grado con grande tranquillità rispetto al mister, che purtroppo era stato condannato in primo grado. Evidentemente tutti i giocatori gli sono vicini e si aspettavano almeno una riduzione. Credo che il primo pensiero vada lì, è normale .La tranquillità da parte dei due giocatori (Bonucci e Pepe, ndr) c'era, l'ambiente di Torino è un po' più complicato per quanto riguarda l'euforia. Soprattutto poi quando uno viene coinvolto in una cosa in cui sa che non c'entra. Quindi non è che ci sia da festeggiare. Uno semplicemente chiude una cosa e torna a giocare. Il ricorso per quello che ci riguardava era ben fatto e non lo dico per fare complimenti inutili. Come mai i giocatori sono andati in udienza? Credo che sia doveroso rispetto a chi ti giudica fare vedere i tuoi occhi e fare capire che sei innocente e pulito. Anche per rispetto per chi perde tempo, ore e notti a giudicarti".
Su Tuttojuve ha invece commentato il proscioglimento l'agente di Bonucci, Davide Torchia: "C’è grandissima soddisfazione che adesso ha il conforto dei risultati, anche se noi sapevamo dal primo momento che Leonardo era innocente, però aspettavamo, come si suol dire nel gergo calcistico, il conforto dei risultati. Inutile ora andare a rinvangare le giustizie e le ingiustizie, mi sento di dover ringraziare chi ci ha dato fiducia, dai tifosi che hanno sempre e comunque difeso Leonardo, alla Società che tramite Marotta, Paratici e Agnelli ci ha dato il suo apporto e all’avvocato Bianchi che è stato il vero motore della difesa. Il ragazzo con la sua forza di carattere non si è mai buttato già, ha lottato ed è andato avanti per la sua strada. Sapevamo benissimo che era una questione di percentuali: andavamo a dimostrare la nostra innocenza là dove c’erano sempre state condanne. Come dice il mio avvocato l’innocente deve essere sempre preoccupato, perché può sempre esserci un imprevisto, un qualcosa che non puoi programmare”. Strana società la nostra, in cui a dover essere preoccupati sono gli innocenti, anziché i colpevoli...

Buffon salta la prima - "Gigi Buffon ha terminato la risonanza magnetica e l'ecografia alla coscia, per controllare la causa del fastidio muscolare patito al termine dell'allenamento di ieri. Si tratta di una elongazione della giunzione miotendinea distale del bicipite femorale della coscia destra. È un problema di lieve entità, ma che lo costringerà a non essere disponibile per la gara di sabato sera con il Parma".
Con questo comunicato la Juventus ha ufficializzato l'indisponibilità di Gigi Buffon per la prima di campionato allo Juventus Stadium contro il Parma, quando a difendere la porta bianconera sarà dunque Marco Storari. Per il momento la cosa sembra aver bloccato l'imminente trasferimento, in prestito, di Nicola Leali al Lanciano, in quanto il ragazzo contro il Parma potrebbe essere portato in panchina.