Conte: Concentrati e cattivi sino alla fine, con l'osso in bocca. Ma Allegri ci crede...

News, 8 aprile 2012.

 

Conte: Io preferisco stare davanti, ma l'importante adesso è rimanere concentrati e cattivi. Bonucci: Difenderemo il nostro sogno coi denti da qui alla fine. Barzagli: Tutti per uno, uno per tutti; centrocampisti e attaccanti corrono anche per noi. Allegri ci crede ancora: Non tutto è perduto; e se Berlusconi ci dà una mano... Il Celtic, complici le disgrazie dei Rangers, è già campione di Scozia. Carella e Giacobbe ai domiciliari.


Conte: Meglio essere primi - Nel post-partita Sky Conte appare soddisfatto, anche se non certo appagato. Ovvero è contento che la Juve abbia riconquistato la testa della classifica, ma chiede ai suoi di continuare a pedalare. Anche se ammette che ora si sta meglio. "Preferisco stare avanti perché non dipendi da nessuno se non da te stesso - ha detto - Abbiamo fatto una lunga rincorsa e siamo stati bravi a sfruttare gli stop del Milan. Io preferisco giocare da primo e te lo dico per esperienza, dobbiamo rimanere concentrati e cattivi. Non dobbiamo mollare l'osso che abbiamo in bocca al di là di ogni considerazione. Detto questo mancano sette gare e abbiamo partite più dure dei rossoneri, però non siamo più a inizio campionato, abbiamo acquisito autorevolezza e autostima, il lavoro migliora di mese in mese. Ai ragazzi l'ho detto, avete voluto la bicicletta? E ora pedaliamo fino alla fine...". E' comunque una bella sensazione, come avrebbe ribadito in conferenza stampa perché "dipendiamo da noi, da quello che facciamo in campo". Mentre invece ci son stati dei momenti in cui, complice il gioco degli anticipi e dei posticipi, la Juve si era trovata a meno sette, "a Firenze e contro l'Inter in casa" precisa Conte, aggiungendo che a quel punto "c'era la possibilità che accadesse qualcosa a livello psicologico, nella testa dei ragazzi, che invece hanno dimostrato maturità e voglia di lottare fino alla fine". Come al solito Antonio Conte preferisce guardare e pensare in casa sua."Quello che deve interessare è sempre la nostra vittoria - dice poi a Juventus Channel - Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, con la giusta maturità, col giusto piglio, con la giusta voglia, la determinazione. In questo momento non è facile contro niente e contro nessuno. Il pallone inizia a pesare e quindi è molto importante che la squadra stia dimostrando personalità, consapevolezza nei propri mezzi, autostima. Complimenti ai ragazzi perché non dimentichiamo che questo è frutto di un grandissimo lavoro che abbiamo fatto a inizio anno, grazie esclusivamente alla loro disponibilità. Quindi io non finirò mai di ringraziare questi ragazzi". Che, non dimentichiamolo, sono imbattuti, cosa cui Conte tiene assai: "Essere imbattuti ora mi piace molto, è un dato che amo sottolineare e che ci dà tanto orgoglio e testimonia come il lavoro dia frutti importanti. Non pensavo in così poco tempo di poter rilevare dati del genere". Ma, come conclude in conferenza stampa, quello che non bisogna mai dimenticare è che, sempre, si gioca per vincere: "Sono situazioni che accadono in maniera molto rara e passano tantissimi anni perché si frantumino dei record. Il fatto stesso di aver raggiunto la fenomenale squadra di Capello è già un motivo di grande soddisfazione. E' inevitabile che è un piccolo tesoro che siamo orgogliosi tutti quanti di custodire, di tenere ed è un tesoro che ci spinge a ricercare sempre il massimo perché, al di là del non perdere, la nostra mentalità è quella di giocare sempre per vincere, sempre, sempre, e questo ci sta portando ad ottenere questi risultati". Perché alla Juventus vincere è l'unica cosa che conta.

Bonucci: Difenderemo il nostro sogno - Leonardo Bonucci è senz'altro uno dei bianconeri più soddisfatti non solo della sua gara, ma dell'intera sua stagione. A causa delle sue non infrequenti distrazioni e leggerezze, che spesso sono costate care alla squadra, il giovane difensore non era considerato un punto fermo della squadra e forse aveva anche iniziato a soffrire di questa situazione. Conte ha lavorato su di lui, perseguendo la ricostruzione della sua autostima: ne ha sfruttato ed esaltato i lati migliori, come ad esempio un piede più raffinato rispetto ai compagni della difesa e la capacità di effettuare rilanci più precisi, aiutandolo così nel processo di maturazione personale e professionale. E oggi Leo è uno degli elementi più positivi e dei più decisi a non mollare l'osso: "Sapevamo che comunque dovevamo vincere per restare aggrappati al Milan, per fortuna Amauri si è sbloccato proprio nel momento giusto anche per noi e ora siamo qui a gioire per la riconquista del primo posto. Era importante vincere lo ripeto, abbiamo lavorato da Bardonecchia da luglio per questo e siamo contenti. Ora però pensiamo al prossimo appuntamento difficile che è mercoledì con la Lazio. Se pensavamo ad inzio stagione di trovarci a sette giornate dal termine in testa alla classifica? Sicuramente no, ma è un sogno che coltiviamo e vogliamo far crescere. E che difenderemo con i denti da qui alla fine...".

Barzagli: Tutta la squadra aiuta noi difensori - Una delle caratteristiche positive di questa Juve è l'esiguo numero di reti subite, solo 17, ed anche ormai, una strisci di 532 minuti senza subire goal. Ma Andrea Barzagli spiega a Juventus Channel che il merito di ciò non va ai soli difensori, ma a tutta la squadra: "Sicuramente ci piace non prendere gol e come dico sempre è grazie a tutta la squadra, non solo a noi difensori, perché abbiamo una gestione di palla che sicuramente ci tiene molto distanti dalla nostra area; poi dagli attaccanti ai centrocampisti, tutti corrono tanto anche per noi. E poi ci siamo anche noi che giustamente dobbiamo fare i difensori e cerchiamo di farlo al meglio". E come gli altri reparti aiutano i difensori nel mantenere lontani i pericoli, così i difensori, vedi Bonucci, suppliscono ad una certa carenza realizzativa del reparto avanzato, anch perché, come dice Barzagli, "spesso le partite si sbloccano con i calci da fermo"; e in quei casi la Juve porta avanti anche i difensori, con ottimi risultati. E il fermo proposito di tutti, conclude Barzagli, è di rimanere "superconcentrati fino alla fine". Perché, come ama ripetere Conte, non bisognerà avere rimpianti.

Nell'uovo di Pasqua il Milan ha trovato Amauri - Brutta sorpresa in casa milanista: nell'uovo di Pasqua i rossoneri hanno trovato sì prima un rigore (ma quella per loro non è più una sorpresa, solo una piacevole abitudine; e per la cronaca anche quello di oggi era più che discutibile), ma anche la reazione della Fiorentina, prima con Jovetic e poi, dulcis in fundo, con Amauri che, proprio sul finale, metteva dentro il goal della vittoria viola. Davvero una brutta sorpresa: in realtà, in caso di una vittoria bianconera, come poi si è verificato, già col pareggio di Jovetic il Milan aveva perso la testa della classifica (in virtà degli scontri diretti), ma la rete dell'italo-brasiliano li ricaccia addirittura un punto sotto, il che anche psicologicamente ferisce di più. E martedì, nella trasferta di Verona, Allegri dovrà fare a meno di Aquilani, Ambrosini e Bonera che, tutti già in diffida, sono stati ammoniti nella gara contro la Fiorentina, e saranno quindi squalificati; non rientrerà nemmeno Van Bommel, anche se potrà contare sul rientro di Antonini e Seedorf, probabilmente anche su quello di Boateng. Nonostante la sconfitta, Allegri rimane molto fiducioso sulle possibilità dei suoi di conquistare il titolo e chiede alla squadra grande personalità per ribaltare questo stop: "Siamo caduti in malo modo - ha detto in conferenza stampa - ma dobbiamo guardare alla prossima gara con fiducia, non tutto è perduto". Infatti "prima che scendessimo in campo - ha osservato - la Juventus era data da tutti come in possesso di ottime opportunità per laurearsi campione d’Italia. Non vedo perché, anche se dovessimo ritrovarci indietro di un punto (i bianconeri ancora dovevano scendere in campo, ndr), lo stesso ragionamento non dovrebbe valere anche per noi”. I tifosi rossoneri, piuttosto sconsolati, ieri hanno iniziato a lasciare lo stadio al goal di Amauri, senza nemmeno attendere lo scadere del tempo si recupero ancora a disposizione dei rossoneri per tentare di acciuffare il pareggio in extremis, ma Allegri ora spera di poter disporre di un'arma in più per questo Milan: "Il ritorno di Berlusconi in prima linea, ora che non ha più incarichi politici, sarebbe davvero fondamentale per la squadra, specie in un momento delicato come questo". Non sappiamo in quale ruolo mister Allegri intenda schierare l'ex premier, parrebbe in attacco: oppure nella linea mediana, dove potrebbe aiutare Adriano Galliani nello 'spinga spinga'.

Il titolo di Scozia è già del Celtic - Dopo quattro anni di astinenza il Celtic di Glasgow torna ad essere campione di Scozia: a cinque giornate dalla fine ha infatti un vantaggio di 21 punti sui concittadini dei Rangers, sconfitti non solo dagli avversari, ma anche dai gravi problemi economici e giudiziari che sono costati loro una penalizzazione di dieci punti in classifica. Per i biancoverdi è il quarantreesimo titolo della loro storia (contro i 54 dei Rangers).

Calcioscommesse: anche Carella e Giacobbe ai domiciliari - Anche Gianni Carella e Fabio Giacobbe trascorreranno la Pasqua fuori dal carcere: infatti, dopo gli ultimi interrogatori nei quali avrebbero tenuto un 'atteggiamento leale e collaborativo' hanno ottenuto, come già Masiello, gli arresti domiciliari. Stando alle indiscrezioni trapelate, i due avrebbero fornito indicazioni in linea con quelle di Masiello, rivelando l'identità delle persone coinvolte nella presunta trattativa per truccare il derby Bari-Lecce e avrebbero anche fatto luce su alcune circostanze della successiva Bologna-Bari e di Udinese-Bari del campionato precedente.


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