La solita brutta Firenze viola. Conte: Vogliamo banchettare anche noi. Allegri, basta!

News, 18 marzo 2012.


La tifoseria viola nuovamente protagonista di cori incivili: i bersagli i morti dell'Heysel e Antonio Conte. Conte: Spesso il risultato condiziona i giudizi; ma io sapevo che la mia Juve era questa e che Vucinic era questo. Conte: La Coppa Italia è un impegno ben accetto, non una rottura di scatole, perché vogliamo anche noi partecipare al banchetto, dopo il lungo digiuno. Allegri insiste nelle punzecchiature: Forse qualcuno non capisce l'italiano, la prossima volta sarò più chiaro. Conte: I parrucchini? Cose belle e goliardiche. Un'esultanza per striscione. Pirlo dedica il suo goal e quelli dei compagni a Muamba, il centrocampista del Bolton colto, in campo, da una crisi cardiaca. Ouasim Bouy trascina al successo la 'Primavera' bianconera. La Procura della Repubblica di Roma indaga su una possibile truffa ai danni della Roma; Franco Baldini potrebbe essere stato dossierato.

Firenze non si è ricordata di essere capitale di civiltà - Non sono evidentemente bastate le parole del primo cittadino di Firenze che, alla vigilia di Fiorentina-Juve, aveva richiamato i suoi concittadini a ricordarsi che Firenze è capitale di civiltà, perché la tifoseria viola ha esibito il solito spettacolo a base di riferimenti all'Heysel col solito coro "Amo Liverpool; e per soprammercato non si è fatta mancare un brutto coro contro Conte ("Conte sei un figlio di puttana"). Un evidente segno che 'quella Firenze' evocata dal suo sindaco non c'è più. Per fortuna la Juve ha presto indirizzato la gara su un binario di non ritorno, per cui i tifosi viola poi hanno avuto ben altro cui pensare e di cui preoccuparsi. E ben presto i loro strali si sono indirizzati verso i loro giocatori, che vagavano per il campo in un'imbarazzante condizione di inferiorità, e verso la dirigenza contestata duramente nel corso della gara e al termine della stessa, dentro e fuori lo stadio. Perché per la Fiorentina la serie B comincia a diventare un pericolo concreto.

Conte: E' sempre stata questa la mia Juve - Adesso Antonio Conte ha una risposta per chi gli chiedeva che fine avesse fatto la bella Juve vista fino a poche settimane fa e che si era poi persa in una serie di pareggi, sanguinosi per la classifica, pur se il mister aveva sempre detto che il gioco non era mancato: "Spesso e volentieri il risultato condiziona i vostri giudizi e a me questo dispiace - ha dichiarato Conte in conferenza stampa - perché noi venivamo da quattro pareggi consecutivi e penso che in questi quattro pareggi sia stato uno scandalo il fatto di non aver vinto. Nella conferenza pre-partita avevo detto: 'Magari arriverà il momento in cui faremo 4 o 5 gol'; e oggi è arrivato quel momento. Però io sono sempre stato molto sereno. E' inevitabile che non vincere partite come quella di Genova ti lascia un po' l'amaro in bocca, ti può far venire un po' di cattivi pensieri, perché dici...'cavolo, se non vinco una partita del genere, diventa dura fino alla fine'. Però ci sta, sappiamo benissimo com'è il calcio. Dico però che la Juventus non si è mai persa, assolutamente. E lo ribadisco oggi che mi hanno detto che abbiamo eguagliato il record della Juventus di Capello del 2005/06. E per far capire che stiamo facendo qualcosa di straordinario, dico di andarvi a rivedere la formazione di Capello del 2005/06, tra cui c'è anche Ibrahimovic". E c'è un risposta anche per chi criticava Vucinic e stasera lo esalta: "Fino a due settimane fa volevate Vucinic in panchina. Io l'ho difeso a spada tratta perché ho sempre detto che è il giocatore, tra quelli che abbiamo, di maggior talento. Se avessi messo in discussione Vucinic, per noi sarebbe stata la fine. Solo due partite non possono far cambiare così questi giudizi. Vucinic quindi ha fatto bene, ma ha fatto bene anche altre volte". Però questa vittoria non lo esalta più di quanto tutti quei pareggi non lo avessero depresso: "Rimaniamo con i piedi per terra, tranquilli. Vedete come è il calcio, fino all'altro ieri era tutto da rifare, adesso è bastata una prestazione in cui hai vinto 5-0 per portarti a fare voli pindarici. Per fortuna ho dei ragazzi che fanno dell'umiltà la loro arma migliore, per fortuna mi ascoltano e non danno retta ad altre cose".

Conte: E adesso sotto con la Coppa Italia - Archiviata la larga vittoria al Franchi, la Juve è attesa da un altro impegno severo: la gara di ritorno della semifinale di Coppa Italia contro il Milan (all'andata a San Siro la Juve si era imposta per 2-1). E allora a Conte in conferenza stampa è stato chiesto se questa gara non potrebbe rappresentare una 'rottura di scatole', visto che poi domenica sera ad attendere la Juve allo Juventus Stadium ci sarà l'Inter. Ma non è questa la visione di Conte: tutto ciò che può portare la Juve a vincere qualcosa, dopo anni di digiuno nero, non può essere una seccatura, ma solo un'opportunità: "No, no...una rottura di scatole per noi che non ci sediamo a un tavolo bandito, dove vorremmo prendere qualcosa.... non può essere una rottura di scatole. Anzi. Siamo orgogliosi, siamo contenti, siamo felici perché in soli sette mesi siamo riusciti a far rivivere vigilie importanti ai nostri tifosi: una vigilia è quando abbiamo giocato con il Milan lì, la vigilia adesso della semifinale di Coppa Italia, il fatto che a dieci giornate dalla fine siamo comunque lì, attaccati al Milan. Noi siamo felici, per noi non può essere niente una rottura di scatole. Tutto quello che viene è tutto ben accetto perchè veniamo da anni in cui praticamente abbiamo visto gli altri partecipare al banchetto e a noi non ci hanno fatto nemmeno avvicinare".

Stile Allegri: le punzecchiature continuano - Non c'è nulla da fare, Allegri non rinuncia a rinfocolare la polemica con Conte. E anche dopo la vittoria a Parma torna sull'argomento: "Non ho polemizzato con nessuno. Forse qualcuno non capisce l'italiano. Ho solo detto che gli arbitri vanno lasciati in pace e sereni, e poi è inutile fare i dossiers, perché si inseriscono solo gli episodi svantaggiosi, mai quelli vantaggiosi; i dossiers non hanno senso, ma non ho polemizzato con nessuno. Poi se non parlo bene l'italiano prenderò delle ripetizioni o farò degli schemini, così la prossima volta sarò più chiaro".
Forse è per lasciare sereni e in pace gli arbitri che lui ogni tre per due ritorna sul goal fantasma di Muntari e sui possibili riflessi sulla classifica finale. La prossima volta preferiamo il silenzio agli schemini.

Stile Conte: Divertenti quei parrucchini - Erano ampiamente annunciati e poi Conte ormai ci ha fatto il callo a sentirsi prendere in giro per i capelli 'trapiantati'; e ha preso e vissuto con spirito la sfilata di parrucche multicolori apparse sugli spalti; e così le ha commentate al microfono di Guardalà che su Sky gliene chiedeva un commento: "Sono cose belle perché sono goliardiche e vengono accettate con serenità e divertimento. C'era una parrucca viola, Una l'ho presa per me nel caso in futuro mi cadessero questi per lo stress e una l'ho presa per Guardalà (giornalista di Sky, dal lucido cranio, ndr.). Comunque complimenti ai tifosi, è stata una trovata divertente e quando le cose son belle e divertenti bisogna darne atto".

Regaliamo una risposta ad ogni striscione - Al di là della sfilata di parrucche, ad Antonio Conte i tifosi hanno riservato anche una serie di striscioni: ne vediamo cinque, con le immagini riprese da Tuttomercatoweb, dedicando ad ognuno di essi la risposta fornita dai bianconeri. Allo striscione 'Carnevale è finito, togliti la parrucca' ha risposto Mirko Vucinic; al secondo, gemellare e davvero odioso, perché plaude alle vergognose parole di Pellegatti "Pellegatti uno di noi" più "Antonio rendimi il gatto" ha risposto da par suo il guerriero Arturo Vidal (che ha inteso mimare la fantomatica rissa in cui lo avevano detto in settimana coinvolto); al terzo "Unn'è un ritorno e l'è un riporto" ci ha pensato Claudio Marchisio (che l'ha dedicato al figlioletto Leonardo, nato il 12 marzo); per "Gli avea ragione i'Lanini: doveo aprì una parrucchineria" è arrivata uan risposta d'autore, nientepopodimeno che da Andrea Pirlo; e infine l'ultimo arrivato, Simone Padoin, ha messo il suggello della manita, un vero regalo per chi aveva pensato che "Tanto va Conte al Franchi che ci lascia il parrucchino" con l'elegante chiosa del compagno di sventura ("Juve merda").

Pirlo dedica i goal a Muamba - Andrea Pirlo, premiato da Sky come migliore in campo, ai microfoni dell'emittente satellitare dedica il suo goal e quelli dei compagni a Fabrice Muamba, il 23enne centrocampista del Bolton, accasciatosi a terra verso la fine del primo tempo di Tottenham-Bolton, per una crisi cardiaca; Visto vano qualsiasi tentativo di rianimarlo in campo, il giocatore è stato trasportato in ospedale e ricoverato in terapia intensiva, dove lotta per la vita; gli ultimi bollettini medici riferiscono che le sue condizioni sono stabili, ma critiche.
Questa la dedica di Pirlo: "Volevamo dedicare i gol al giocatore del Bolton Muamba che si è accasciato a terra oggi giocando in coppa e che adesso lotta per la vita. Siamo tutti vicini a lui e speriamo possa riprendersi presto".

Bouy trascina la 'Primavera' alla vittoria - Si era messa male Sampdoria-Juve per i ragazzi di Baroni, andati subito sotto per un errore del portiere Branescu che andava a rinviare proprio sui piedi di un avversario in pressing che la metteva dentro. Ma a questo punto Bouy prendeva per mano i compagni e si produceva in una bella prova che aiutava molto i suoi compagni nel risalire, per ben due volte, il risultato. Sua è stata la rete del primo pareggio, un preciso diagonale corto in mezza girata, su input di Gabriel Appelt. I doriani si riportavano avanti ma la Juventus riusciva a prevalere grazie ai goal di Padovan e del difensore Magnusson, abile a svettare su un corner.
Della partita appena terminata dice: "Oggi abbiamo fatto tanti gol, ma forse era meglio segnare qualcuno in meno oggi e segnarne qualcuno in più nelle altre gare. Siamo partiti bene e volevamo rispondere alla vittoria del Milan per cercare di restargli dietro. Certo l'espulsione di Cerci ci ha aiutato, ma eravamo vivi fin dal primo minuto".

Baldini dossierato? - Ne dava l'annuncio in nottata l'Ansa, affermando che "la Procura della Repubblica della Capitale sta indagando su una tentata truffa a danno As Roma. L'inchiesta, sulla quale la società giallorossa non ha voluto dire nulla, sarebbe scaturita da un'attività di dossieraggio svolta in ambienti dell'informazione romana". La notizia è stata poi riferita ed ampliata dalla stampa romana, con la Redazione romana di La Repubblica, Il Messaggero e Il Tempo, che hanno fatto il nome di Roberto Renga tra i dossieratori e di Franco Baldini tra i dossierati. Roberto Renga, in un'intervista radiofonica a Radio Radio, pur dicendo di non poter, allo stato delle indagini, entrare nei particolari, ha smentito ogni addebito, promettendo querele.


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