Legrottaglie: Calciopoli fu dono di Dio. Conte: Per noi è eustress, non distress.

News, 15 febbraio 2012.


Legrottaglie: Io non credo al caso e credo che Calciopoli sia stato piuttosto un piano di Dio che mi voleva riportare alla Juve. Altro rinvio per la querela di Moggi contro Baldini. Ventun convocati: fuori Pepe e Marrone (problemi fisici), Grosso e Krasic (scelta tecnica). Conte: Il nostro è uno stress positivo, perché ci sta capitando qualcosa che ci riempie di soddisfazione. Sarà sempre Mazzoleni a dirigere Parma-Juve. Diecimila euro di multa alla Juve per cori razzisti a San Siro. La Juventus Primavera contro il Vicenza deve ricorrere ai rigori ma va ai quarti. Ad Istanbul è cominciato il processo per la Calciopoli di Turchia. I Rangers Glasgow, storico club scozzese, rischiano il fallimento.

Legrottaglie: Calciopoli fu un piano di Dio perché tornassi alla Juve - Oggi la Juve è attesa dal Parma ma il calendario stravolto dalla neve non le darà modo di riposare: sabato sera c'è il Catania che la aspetta. E nel Catania militano ben quattro ex dei bianconeri: Almiron, Motta, Lanzafame e Legrottaglie. Quest'ultimo si accinge alla trasferta in quel di Torino con intenti baldanzosi, come riporta Goal.com: "Io voglio entrare nella storia, voglio che il Catania sia la prima squadra a vincere allo ‘Juventus Stadium’ e cercheremo di fare il possibile per portare a casa questi tre punti, tanto alla fine farne uno o nessuno cambia poco. Se vogliamo entrare nella storia dobbiamo considerare questa partita come una finale e so che vincendo lasceremmo nella mente delle persone un ricordo incredibile”. Mastica amaro per non essere lì a godersi il momento buono della Juve: “Io quello Juventus Stadium l’ho visto in cantiere e gli altri, adesso se lo stanno godendo. Oggi la Juventus sta raccogliendo qualcosa di grande, ma mi dispiacerebbe se non si desse il merito anche a quelli che hanno giocato in Serie B. Antonio Conte si è trovato nel momento giusto e ha saputo mettere insieme ciò che mancava, ricompattando un gruppo vincente. Cobolli Gigli, subito dopo Calciopoli, aveva detto che ci sarebbero voluti 5-6 anni per riportare la Juventus ad alti livelli e così è stato”. Ahimè, c'è da temere che se si fosse continuato con Cobolli Gigli e compagnia cantante neanche 50 anni sarebbero bastati per tornare in alto. Ma per Legrottaglie il pericolo numero uno non era Cobolli Gigli, perché prosegue: “La prima volta alla Juve ero arrivato dopo un’asta estiva, mi avevano fatto passare per il fenomeno della situazione e io ci ho anche creduto. Sentirsi arrivati è sbagliato, anzi è la fine. La prima volta sono arrivato così, la seconda volta sono tornato con Gesù nel cuore: io non credo al caso e credo che Calciopoli sia stato piuttosto un piano di Dio che mi voleva riportare lì. Con Moggi e Capello non credo che avrei avuto la possibilità di tornare e invece grazie, tra virgolette, a Calciopoli sono tornato in bianconero riprendendomi ciò che avevo lasciato il primo anno".
Calciopoli un piano di Dio? E Moggi che spera nella giustizia divina...

Moggi-Baldini: ennesimo rinvio - Per la querela presentata da Luciano Moggi nei confronti di Franco Baldini, l'uomo del ribaltone che, nell'udienza  del 1° ottobre 2010 del processo su Calciopoli, aveva definito l'ex dg bianconero "uomo senza qualità", bisogna registrare, in quel di Napoli, un altro rinvio. Perché? Perché il giudice non s'è presentato. Se ne riparla a giugno. Sarà la volta buona?

Sono ventuno i convocati di Conte: Marrone ko - Oltre agli ormai soliti Grosso e Krasic, per la trasferta di Parma, oltre che a Pepe, che non ha ancora recuperato appieno dal problema alla caviglia, Conte deve rinunciare anche a Luca Marrone, che ha accusato un fastidio muscolare al flessore della coscia sinistra. A Vinovo ieri i bianconeri, che si sono allenati a porte chiuse, hanno ricevuto la visita del presidente Andrea Agnelli che, come spesso accade ha voluto far sentire la sua vicinanza alla squadra.
Questi i convocati: Buffon, Manninger, Storari, Chiellini, Caceres, De Ceglie, Barzagli, Bonucci, Lichtsteiner, Marchisio, Elia, Padoin, Pirlo, Vidal, Giaccherini, Estigarribia, Del Piero, Vucinic, Quagliarella, Borriello, Matri.

Conte: Eustress e distress - Il fatto di vedere il Milan davanti invece che nello specchietto retrovisore non è un problema per Conte, e lo spiega in conferenza stampa: "Io parto da un presupposto: che quello che ci sta accadendo quest'anno ci rende molto felici, perchè è da tanti anni che la Juventus non la viveva da protagonista, non la viveva da essere tornata competitiva. Quindi questo è tutto uno stress positivo. Per noi è eustress, non è distress. Sapete che ci sono due tipi di stress: c'è l'eustress che è quello positivo e il distress che è quello praticamente negativo. Per noi è stress positivo, perché ci sta capitando qualcosa di bello, un qualcosa che ci deve riempire di soddisfazione e di orgoglio perché siamo tornati ad essere protagonisti, siamo tornati ad essere competitivi, in pochissimo tempo. Quindi, queste sono situazioni belle, sono situazione da vivere. Quando vivi da protagonista sicuramente le vivi bene. Preferisco vivere queste che vivere quelle da settimo posto, ecco. Dovessi trovare dello scoramento nei miei, gli farei vedere la classifica dell'anno scorso". Anche la pressione di dover vincere le prossime gare per arrivare all'ormai imminente scontro diretto con un po' di vantaggio non lo preoccupa: "Noi sentiamo il bisogno di vincere dal primo giorno, quindi è questa la mentalità: mia e la mentalità che ho cercato di trasmettere ai ragazzi. E debbo dire che non c'è voluto tanto affinché penetrasse le loro menti. Noi cerchiamo sempre la vittoria, noi abbiamo bisogno della vittoria perchè vincere ci fa star bene. Detto questo, a volte ci riusciamo, a volte ci riusciamo meno, però il bisogno della vittoria deve essere nel nostro dna, perchè è vincente. Siccome noi stiamo lavorando per tornare ad essere una squadra vincente, un gruppo vincente, non so fra quanto tempo, dobbiamo metabolizzare questo. Però penso che i ragazzi siano molto sintonizzati dal punto di vista della mentalità e questo mi fa molto piacere, perché è anche una spiegazione perchè noi ci troviamo lì in alto, da protagonisti quest'anno". Poi una domanda lo ha posto davanti al problema se non fosse il caso di schierare la formazione che era 'pronta' a scendere in campo il 31 gennaio, per una questione di giustizia nei confronti di chi era gia preparato a scendere in campo (ricordiamo che, data anche l'indisponibilità di Vucinic, allora avrebbero giocato Del Piero e Borriello, mentre oggi dovrebbe invece toccare a Vucinic e Matri), ma Conte non si è scomposto: "Io penso che non siano problemi di giustizia, perché qua non... la giustizia la otteniamo se vinciamo, questo è fuori dubbio. Vengono fatte delle valutazioni sistematiche, giornaliere, settimanali, e poi viene scelta la formazione migliore, a mio avviso migliore da mandare in campo".

Parma-Juve a Mazzoleni - Per Parma-Juve confermata la terna arbitrale che avrebbe dovuto essere in campo il 31 gennaio, quando la partita venne rinviata dal GOS per neve: dirigerà Paolo Silvio Mazzoleni, assistito da Dobosz e Marzaloni; cambia il quarto uomo, che non sarà più Valeri, ma Orsato.

Juve multata per cori razzisti - Il Giudice sportivo ha inflitto alla Juventus una multa di 10.000 euro, "per avere suoi sostenitori nel corso della gara (semifinale di andata di Coppa Italia disputata al Meazza contro il Milan) "rivolto ad un calciatore della squadra avversaria grida costituenti espressione di discriminazione razziale e per avere altresì indirizzato reiteratamente ad altro calciatore della squadra avversaria cori costituenti espressione di discriminazione etnica".

Viareggio Cup: bianconeri ai quarti, ma solo ai rigori - Ci son voluti i calci di rigore per decidere chi, tra Juventus e Vicenza, sarebbe passato ai quarti della Viareggio Cup. I ragazzi di Baroni, privi di Carfora e Ruggiero, infortunati e già rientrati a Torino, nonché dello squalificato Schiavone, sono andati sotto per un calcio di rigore, riuscendo però a pervenire al pareggio con Beltrame prima della fine del primo tempo. Nella ripresa Baroni doveva poi sostituire Gabriel Appelt, vittima di una forte contusione, con il 'nuovo' Bouy, la Juve spingeva ma il Vicenza, ben arroccato in difesa, non cadeva. Si arrivava ai rigori dove i giovani bianconeri non fallivano un colpo (Padovan, Bouy, Libertazzi, Chibsah e Beltrame), mentre Postorino (l'autore del goal su rigore in partita) si faceva parare il tiro dal dischetto da Branescu.
Questo il commento finale di Marco Baroni: "Il Vicenza si è chiuso bene e ha cercato di non farci giocare. Oggi i ragazzi hanno dato il massimo e non posso rimproverare loro nulla. Abbiamo colpito pali, avuto occasioni e sfiorato tante volte il gol. Non è stato facile dover rimontare dopo l'infortunio iniziale che ci è costato lo svantaggio. Appelt? Dovrebbe essere solo una contusione, ha 24 ore per recuperare, speriamo che ce la faccia. Sono cose che capitano, comunque Bouy ha fatto bene quando è entrato".Tra le sorprese di questi ottavi c'è l'eliminazione dell'Inter, detentrice del trofeo.
Per i quarti di finale (in programma giovedì 16 febbraio alle ore 17.15) il sorteggio ha regalato ai bianconeri i paraguaiani del Club Guaranì (che hanno eliminato ai rigori la Sampdoria).
Se passeranno il turno affronteranno la vincente dello scontro fra Torino e Parma.
Dall'altra parte del tabellone saranno in programma Lazio-Fiorentina e Roma-Rappresentativa di serie D.

Iniziato il processo della Calciopoli turca - E' cominciato a Istanbul il processo per la Calciopoli di Turchia, il più grosso scandalo di partite truccate che abbia mai colpito il calcio turco. Alla sbarra 93 imputati, 23 dei quali in custodia cautelare. Il perno delle combines, secondo l'accusa, era Olgun Peker, ex presidente del Giresunspor, ma l'imputato più in vista è Aziz Yildirim, presidente del pluriscudettato Fenerbahçe, i cui tifosi, presenti a migliaia fuori dal tribunale, scandivano slogans in cui inneggiavano all'innocenza degli imputati e respingevano la minaccia di una retrocessione a tavolino al grido di "Il governo può cadere, l'inflazione andar giù ma il Fenerbahçe non può esser retrocesso". Le accuse sono di associazione per delinquere, frode sportiva, corruzione, minacce, falsificazione di documenti. Lo scandalo, scoppiato l'estate scorsa con decine di arresti di dirigenti e calciatori (anche alcuni nazionali), riguarda 19 partite del campionato della stagione scorsa e coinvolge almeno otto club della massima serie.

La crisi profonda di un club storico: i Rangers Glasgow - Situazione drammatica per la storica squadra scozzese dei Glasgow Rangers che, dopo aver vinto 54 scudetti, sta vivendo forse la più brutta pagina della sua storia: il club è entrato in amministrazione controllata ed è stato penalizzato di 10 punti; ciò consegna praticamente il titolo della Scottish Premier League ai rivali concittadini Celtic (i due club sono anche separati dalla religione, i Rangers rappresentano la comunità protestante, il Celtic è espressione dei cattolici), che guidano con 65 punti (i Rangers ne avevano 61 e scendono a 51). I problemi dei Rangers sono di natura finanziaria e i guai sembrano ben lungi dall'essere terminati, perché sui Rangers pende anche la spada di Damocle di un contenzioso con la HM Revenue & Customs (organo deputato a riscuotere le imposte): il debito del club con l'erario, che ammonta a 49 milioni di sterline per tasse non pagate dal 2001 ad oggi, con le multe potrebbe arrivare a 75 milioni di sterline, che i Rangers non sarebbero in grado di pagare. E si potrebbe arrivare al fallimento, con la messa in liquidazione della società e la ripartenza dalla terza divisione.


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