Agnelli: Sull'esposto vogliamo spiegazioni e dopo Napoli penseremo alla riassegnazione dei titoli.

News, 12 dicembre 2010.

Andrea Agnelli: sull'esposto chiederemo presto spiegazioni e, dopo il processo, penseremo alla riassegnazione dei titoli. Andrea Agnelli: come sto ricostruendo la Juve. Del Neri: la partita contro la Lazio è importante soprattutto a livello psicologico; Buffon, quando rientrerà, dovrà dimostrare di esser meglio di Storari. Del Neri ne convoca ventidue. Tacconi difende le vittorie della Juve: sul campo! Risultati degli anticipi di serie A. In serie B frena il Novara, volano Siena, Atalanta e Varese. Il Manchester City raggiunge in vetta l'Arsenal. Vola in Bundesliga il Borussia Dortmund. Villarreal ko nella Liga. Mourinho ribatte a Dani Alves e a Bo Larsen.

Andrea Agnelli: sull'esposto chiederemo spiegazioni - In una lunghissima intervista rilasciata a 'Tuttosport' e 'Repubblica' Andrea Agnelli fa una panoramica a 360° su tanti temi che afferiscono alla situazione della Juve. Uno dei più caldi è certamente quello dei titoli revocati e in primis quello dell'esposto che da 215 giorni giace in Figc perché all'Inter venga revocato di cartone, quello del 2006, amabilmente donatole a tavolino dal suo fan Guido Rossi: "Abbiamo presentato un esposto al presidente Federale Abete. Il quale ha tenuto a precisare che i duecento giorni contati da noi sono diversi dai duecento contati da lui. Veda: tra un po' diventeranno diversi anche per noi e cominceremo a chiedere spiegazioni... Quanto al processo di Napoli, aspettiamo la conclusione del procedimento, nel caso in cui verrà accertata la correttezza della società bianconera considereremo eventuali azioni per la riassegnazione dei titoli". Dovesse servire, per Natale potremmo recapitare ad Abete un pallottoliere...
Sui rapporti con la Figc precisa: "La Juventus deve contare dove viene determinato il futuro, quindi in Lega. E in Lega dobbiamo restare uniti, tutti quanti. In questa maniera si diventa centrali nei meccanismi decisionali della Federcalcio".
Dà poi una risposta sulla questione della stella a Boniek, così contestata dai tifosi juventini: "La questione è stata presa sul serio. Boniek non rientra nei parametri, come non rientrano Jugovic e Paulo Sousa, inseriti anche loro per meriti sportivi. Stiamo valutando se esistono strumenti per indire una nuova votazione".

Andrea Agnelli spiega come sta ricostruendo la Juve - Una delle prime cose che Andrea Agnelli ha raccontato nella sua intervista a Repubblica è come ha iniziato la ricostruzione della Juve e come la stia portando avanti: "Sono stati mesi difficili, di profonde trasformazioni. Il primo mattone è stato Beppe Marotta, la pietra d'angolo sulla quale abbiamo poggiato le basi per la rifondazione della parte sportiva. Di comune accordo abbiamo scelto Del Neri e di lì è nato tutto. Le garantisco che per il momento sono estremamente soddisfatto. Dell'operato di Marotta sono contento. Marotta ha portato con sé uno staff importante, da Paratici a Gianni Rossi. E' gente che lavora con abnegazione, in loro vedo ciò che desideravo vedere, ovvero la volontà di fare bene alla Juventus. Del Neri è stato messo nella condizione di poter fare bene e qui entra in gioco la società. La ristrutturazione è stata a 360°: Abbiamo cambiato dal presidente ad alcuni magazzinieri, ci siamo occupati della parte sportiva e di quella governativa, con l'inserimento di quattro nuovi consiglieri nel Cda. Il bello è che il processo di rinnovamento è in corso e potrà accadere ancora qualcosa, sempre nell'ottica di un miglioramento". Sui suoi rapporti con Giraudo: cosa gli disse all'inizio di questa avventura? Lo sconsigliò? "Cominciò con una premessa, scontata ma importante: agisci come vuoi. Poi aggiunse: ma qualsiasi cosa fai nella vita, accertati di avere le condizioni per farla bene". E' tra i suoi consiglieri? "Giraudo rientra nella sfera dei rapporti personali. E' chiaro che, avendo condiviso tutta la mia vita con lui, abbia un rapporto diverso" rispetto ad altri manager cui dice di ispirarsi: "Louis Camilleri, presidente e amministratore delegato di Philip Morris International, e Sergio Marchionne, che ogni tanto chiamo per avere un suo consiglio". E Blanc? "Ha avuto un ridimensionamento di responsabilità, ma segue il progetto stadio, che per noi è di primaria rilevanza, e gli è stata assegnata ad interim il commerciale". Sul calciomercato: gennaio o giugno? "Non c'è alcuna prevenzione al riguardo. Se si profilano condizioni favorevoli, si possono fare anche a gennaio, nell'ottica di una logica patrimoniale e sportiva".

Del Neri: Contro la Lazio partita importante, ma non un bivio - "Non penso sia un bivio per la stagione. E' un bivio per questo momento. E' importante a livello psicologico, quindi direi che avrà un proseguo di chi starà meglio psicologicamente e di chi starà meno bene, però il campionato è appena cominciato". Così presenta Del Neri la gara odierna, contro la Lazio di Reja di cui dice: "Penso che Edy sia, oltre che un ottimo amico, un ottimo allenatore. Non penso sia un bivio per la stagione. E' un bivio per questo momento. E' importante a livello psicologico, quindi direi che avrà un proseguo di chi starà meglio psicologicamente e di chi starà meno bene, però il campionato è appena cominciato. Quattro squadre si sono staccate in questo momento da un gruppetto dietro, chi a quattro punti, chi a sette, chi a dieci. Penso che Edy sia, oltre che un ottimo amico, un ottimo allenatore". Le sue previsioni sulla gara: "Io dico che hanno dei solisti importanti e hanno una struttura di squadra molto applicata, molto attenta a tutto quello che fanno gli altri. E direi che questo è un loro punto di forza. E' una squadra che prende pochi gol, che è molto attenta alle situazioni di gioco che vengono a crearsi, sfrutta molto bene le soluzioni che gli si creano ed è sempre pericolosa. Io dico che hanno dei solisti importanti e hanno una struttura di squadra molto applicata, molto attenta a tutto quello che fanno gli altri. E direi che questo è un loro punto di forza. E' una squadra che prende pochi gol, che è molto attenta alle situazioni di gioco che vengono a crearsi, sfrutta molto bene le soluzioni che gli si creano ed è sempre pericolosa". Tra un mese circa tornerà disponibile Gigi Buffon che però, dice chiaro e tondo il mister bianconero. dovrà sudarsi il posto in squadra: "Partono tutti alla pari, anche adesso. Non 'è sicuramente un dovuto, a nessuno, questo è il mio passaggio. Non c'è gerarchia ma non c'è un dovuto. E quindi chi merita gioca. Vale per Buffon, vale per Del Piero, vale per Amauri, vale per Sorensen, vale per Motta, vale per tutti i giocatori della Juventus. E quindi penso sia il momento giusto per chiarire che nella Juventus non c'è, torno a ripetere, nessun dovuto per nessun giocatore, da parte mia. E' un dovuto calcistico. Se noi riteniamo, come ritengo, che Gigi Buffon sia il miglior portiere del mondo, quando dimostrerà di esserlo, probabilmente, può avere un dovuto. Ma deve dimostrare di tornare quello di prima. Storari, che è un buon portiere, dimostra ampiamente di dimostrare in questo momento la titolarità. E devo dire che tirargliela via, per come sta giocando, è molto dura per tutti".

I convocati sono ventidue - Al termine della rifinitura Gigi Del Neri ha diramato la lista dei convocati: sono ventidue, fuori solo i cinque lungodegenti (Buffon, Rinaudo, De Ceglie, Martinez e Amauri); c'è invece Grygera pur se, come detto dal tecnico in conferenza stampa "non è pronto. Penso che un giocatore non possa essere pronto dopo tre allenamenti. Quindi penso che Grygera non verrà neanche in panchina". Ecco i ventidue convocati: Motta, Chiellini, Felipe Melo, Sissoko, Grosso, Salihamidzic, Marchisio, Iaquinta, Del Piero, Manninger, Aquilani, Traoré, Quagliarella, Bonucci, Lanzafame, Grygera, Pepe, Krasic, Storari, Costantino, Legrottaglie, Sorensen. Il dubbio principale riguarda la presenza o meno in campo di Aquilani; quella che Del Neri dà per certa è la presenza comunque di Marchisio, di rientro dal turno di squalifica. In attacco giocheranno Quagliarella e Iaquinta, che "stanno giocando bene - dice il tecnico bianconero - e quindi giocano loro. Non abbiamo soluzioni diverse. Abbiamo un giocatore diverso, come struttura, come profondità. che ha dimostrato sia nelle altre partite che in altre situazioni di essere disponibile e questo per me è una grande garanzia, come se giocasse titolare. Parlo di Del Piero, chiaramente".

Tacconi: La Juve ha sempre vinto sul campo - Stefano Tacconi è uno che la stella allo stadio se l'è guadagnata tutta, e quanto ne sia orgoglioso lo dice in un'intervista a 'TuttoJuve': “Non trovo neanche le parole giuste per esprimere tale emozione. Sono molto orgoglioso di aver contribuito a scrivere la Storia di questa straordinaria società. Come ha detto alcuni giorni fa Michel Platini, 'noi di strada ne abbiamo fatto abbastanza, abbiamo già dato, ora tocca agli altri'. A parte quello che ho vinto, essere stato alla Juventus è un’esperienza che ti rimane dentro, diventa stile di vita”. E nessuno penserebbe mai di contestargliela, perché lui non rinuncerà mai a difendere la legittimità dei successi della Juve: "La Juventus ha sempre vinto sul campo. Tutti i dibattiti e le chiacchiere dei tribunali lasciano il tempo che trovano. E’ stato l’unico modo per colpire una società vincente, che rappresenta il calcio italiano nel mondo. Non voglio dare molto risalto a queste cose, la gente sa chi era la squadra più forte e anche i giocatori stessi hanno riconosciuto la forza e lo strapotere tecnico-fisico di quella squadra. Tutto il resto, come dice una famosa canzone, è noia...” Questo il suo messaggio finale ai tifosi bianconeri: “Li porto sempre nel cuore, dico loro di avere massima fiducia in questa società perché sta gettando le basi per riaprire un ciclo vincente. Il nome Agnelli è sinonimo di garanzia e di successo. Il futuro sarà della Juve, basta avere ancora un po’ di pazienza e il lavoro svolto fin qui darà i suoi frutti, a partire già da quest’anno”.

I tre anticipi di serie A - Il calcio spezzatino in questo weekend ha regalato al sabato tre anticipi della serie A. L'Udinese ha superato (2-1) in rimonta la Fiorentina, trovando la quinta vittoria consecutiva al 'Friuli' e meritando sostanzialmente il successo per la maggiore intraprendenza dimostrata: dopo la rete viola di Santana nel primo tempo, i goal di Armero e Di Natale hanno ribaltato il punteggio. Il Palermo a sua volta, dopo aver sofferto un buon Parma nel primo tempo, nella ripresa, sostituito un deludentissimo Pastore con Pinilla, ottiene un'importantissima vittoria, in rimonta (3-1). Infine il Napoli, passato in vantaggio con Hamsik al 24' riesce a resistere, pur in inferiorità numerica, all'assalto finale del Genoa, portandosi al secondo posto in classifica. Infatti i risultati odierni fanno salire la squadra partenopea sempre più su, insidiando il Milan e la Lazio (impegnata stasera contro la Juve). I rosanero continuano a rimanere agganciati al treno Champions, mentre l'Udinese ha momentaneamente raggiunto formazioni sulla carta molto più quotate, come Roma e Inter. Questa la classifica dopo gli anticipi della sedicesima giornata: Milan 33, Napoli* 30, Lazio 30, Juventus 27, Palermo* 26, Inter 23, Sampdoria 23, Udinese* 23, Roma 23, Genoa* 21, Chievo 20, Fiorentina* 19, Bologna 19, Catania 18, Parma* 18, Cagliari 17, Brescia 12, Cesena 12, Lecce 12, Bari 10. (* Una partita giocata in più)

Serie B: frena il Novara, volano Siena, Atalanta e Varese - Delle prime quattro delle graduatoria ad inciampare ieri è stato il Novara capolista, un Novara apparso un po' affaticato e sottotono,che solo nei minuti finali ha evitato la sconfitta a Frosinone grazie ad una rete di capitan Rubino. Quattro punti sotto ora c'è il Siena, che ha ottenuto una netta vittoria (3-0) sull'Ascoli, che resta all'ultimo posto in classifica a 17 punti. Il terzo scranno. a -5, è appannaggio dell'Atalanta, che si è aggiudicato il derby bergamasco per 3-1, grazie ad una doppietta dell'ex Ruopolo. E al quarto posto un sempre più bello e sorprendente Varese che, con una prova di squadra, apparsa anche in ottima forma fisica, ha violato anche l'imbattibilità del Braglia (stessa sorte avevano già subito l'Euganeo e il Menti) battendo per 2-0 il Modena con un goal per tempo delle sue due punte, Ebagua e Neto Pereira. Non ha fine la crisi dell'Empoli, battuto in casa per 3-2 dal Portogruaro (e tutto è successo dal 79' in poi, dopo 78 minuti di sbadigli). A Piacenza il Livorno ha conquistato tre punti preziosi grazie ad una rete di Surraco. Al Granillo la Reggina batte il Grosseto con un goal di Adiyah e sta salda al quinto posto a braccetto con i labronici. Infine importante vittoria del Pescara sul Vicenza (1-0, goal di Mengoni) e pari (1-1) tra Crotone e Cittadella.

Mancini raggiunge l'Arsenal in vetta - Il Manchester City, aspettando il Chelsea e la partitissima Manchester United-Arsenal, va a vincere sul campo del West Ham: 3-1, doppietta di Yaya Touré e goal di Johnson (Tomkins per i padroni di casa, ora ultimi in classifica) e agguanta i Gunners in vetta alla Premier League, a 32 punti, uno sopra i Red Devils e due più del Chelsea. Gli altri risultati della 17a giornata: Aston Villa-West Bromwich Albion 2-1; Everton-Wigan 0-0; Fulham-Sunderland 0-0; Stoke City-Blackpool 0-1; Newcastle-Liverpool 3-1. Oggi: Bolton-Blackburn; Wolverhampton-Birmingham; Tottenham-Chelsea; domani: Manchester United-Arsenal.

Il Borussia Dortmund non si ferma più - Il Werder Brema dopo la vittoriosa notte di Champions League contro l'Inter, è ripiombato nella realtà della Bundesliga, e nella 16a giornata di Bundesliga, penultima di andata, è finito ko sotto il colpi di un inarrestabile Borussia, con un goal per tempo, di Sahin e di Kagawa, la sorpresi di questa stagione della Bundes. Rimane 11 punti sotto la capolista il Bayer Leverkusen, che è andato a vincere per 4-2 in casa dell'Amburgo. Il Bayern Monaco, a sua volta, sembra aver ripreso la corsa verso il titolo portando a casa, con il St. Pauli (che naviga in cattive acque), una vittoria (3-0) ,che gli vale il quinto posto in classifica: in rete Altintop al 17', Lahm al 71' e Ribéry al 79'. Le altre partite: Hannover-Stoccarda 2-1 (giocata venerdì); Hoffenheim-Normiberga 1-1; Colonia-Eintracht Francoforte 1-0; Kaiserslautern-Wolfsburg 0-0; oggi Friburgo-Borussia Moenchengladbach; Mainz-Schalke 04.

Liga: passo falso del Villarreal - Proprio all'ultimo minuto il Villarreal, pur avendo giocato più di metà gara in superiorità numerica, è finito ko sul campo del Getafe, rischiando di venir ora scavalcato in classifica dall'Espanyol. Al tappeto anche il Siviglia, battuto in casa dall'Almeria. Si prende invece i tre punti l'Atletico Madrid, cui una doppietta di Aguero ha regalato il successo sul Deportivo La Coruña.

Ennesimo siparietto di Mourinho - A provocare Mourinho si può star certi che la risposta arriva. E quel che è capitato a Dani Alves, difensore di quel Barça che ha inflitto la Manita a Mou nell'ultimo Clasico; dopo quel 5-0 Dani Alves aveva detto: "Mourinho non ha inventato il calcio". Risponde lo Special Five: "Tutti dobbiamo imparare dalle persone intelligenti, e quello che ha detto Dani Alves non sarebbe stato capace di dirlo nemmeno un Einstein in stato di grazia. E' stato un portoghese a scoprire il suo paese (il Brasile, ndr), ma non è stato un portoghese ad inventare il calcio, ha perfettamente ragione lui, non sono stato io ad inventare il calcio". Poi Mourinho se l'è presa con l'arbitro Bo Larsen, colpevole di aver attaccato Cristiano Ronaldo definendolo "il giocatore più irritante incontrato nei suoi 14 anni di carriera"; questa la replica di Mou: "E' un direttore di gara intelligente perché sa come ottenere pubblicità parlando dei giocatori più importanti. E' un arbitro normale, nessuno era al corrente che era finita la sua carriera internazionale, adesso tutti parlano di lui. C'è gente che nel calcio sa come guadagnarsi le prime pagine, per fortuna io conosco altri metodi".


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