Diego vorrebbe rimanere. L'Argentina asfalta la Corea del Sud

News, 17 giugno 2010.

Diego vorrebbe rimanere. L'Argentina asfalta la Corea del Sud. Del Neri duro su Melo, che torna sui suoi passi. Ernia del disco per Buffon. L'infortunio di Buffon mette in difficoltà la Juve. Interventi di drenaggio ai campi di Vinovo. I Menarini lasciano? Pirlo contro la Slovacchia dovrebbe esserci. Ritorno al vecchio modulo? L'Uruguay abbatte il Sudafrica. Cile-Honduras 1-0.

Diego vorrebbe rimanere - In una breve intervista rilasciata al portale MS Record, Diego Ribas da Cunha, noto come Diego, non ha il minimo dubbio circa il suo prossimo futuro da calciatore: «Ho firmato, la scorsa stagione, un contratto di cinque anni e intendo rimanere alla Juventus». Il futuro di Diego, per la verità, attualmente è in bilico: la sua posizione da trequartista non è graditissima dal neo tecnico juventino Gigi Del Neri. Si vocifera continuamente che Diego possa essere una pedina di scambio per eventuali altri acquisti graditi dall'entourage juventino: lui non si ritiene una contropartita. Come si comporterà il duo Marotta-Del Neri?

L'Argentina asfalta la Corea del Sud - Con un perentorio 4-1 l'Argentina del "Pibe de oro" si porta in testa al girone B a punteggio pieno in 2 partite. La prima rete arriva al 16' del primo tempo con un autogol sfortunatissimo del coreano Park-Chu Young che, nel tentativo d'anticipare gli attaccanti argentini, di destro infila il proprio portiere. Il raddoppio viene al 33' con un preciso colpo di testa nell'angolino di Gonzalo Higuain. La rete della speranza coreana al 46' del primo tempo: Lee Chung-Yong batte Romero con un tiro di destro piazzato all'angolino. La ripresa è ancora nel segno di Higuain, che firma altre due reti e si regala la prima tripletta personale ad un mondiale: al 76' con un tiro ravvicinato piazzato all'angolino e al minuto 80 grazie ad un preciso colpo di testa su assist di Aguero. Unica tegola per il tecnico Maradona è l'infortunio di Samuel, avvenuto al 24' della prima frazione di gara.

Con Del Neri inizia il pugno di ferro - Ai microfoni del programma Chiambrettopoli in onda su radio2, il neo allenatore juventino lancia un messaggio chiarissimo a Felipe Melo circa le sue ultime dichiarazioni sul clima spogliatoio che ha vissuto l'anno passato: «Sarà la società a valutare le sparate e sarà presa in considerazione anche una multa. Non so se Melo resta, credo che ci possa tornare utile, non però il Melo dell’anno scorso ma quello di Firenze e della Nazionale». Non poteva mancare un giudizio sulla prestazione opaca di Krasic con la sua Nazionale «Massì, una gara non pregiudica il giudizio. Alla Juve non c’è bisogno di rivoluzione, ma di freschezza. Bisogna cambiare rotta, ma non si deve buttare via tutto. Qualcosa va recuperato e poi è necessario inserire giocatori motivati per far cambiare marcia alla squadra» e sulle partite degli juventini Pepe, Marchisio e Iaquinta: «Pepe l’ho voluto io, lo conosco dai tempi di Palermo, darà soddisfazioni al popolo bianconero. Iaquinta ha giocato meglio quando era vicino a Gilardino, è una seconda punta, per intensità e fisicità sarà una pedina importante. Marchisio sta perdendo identità? Per tenersi il posto uno gioca dappertutto, ma nella Juve avrà il ruolo di interditore con la libertà però di andare anche a rete». Infine glissa sulla questione Criscito: «Ha grandissime potenzialità, però dipende dalle situazioni e dal Genoa». Esprime infine il suo apprezzamento per Andrea Agnelli: «Mi ha accolto dicendo “io e lei potremo fare insieme tanta strada”. È un ragazzo giovane e motivato, una garanzia per la Juve».

Felipe Melo torna sui suoi passi - Prima di Brasile-Corea del Nord Felipe Melo aveva attribuito la sua stagione negativa al fatto che nella Juve non aveva trovato un 'clima' a lui consono, senza allegria. Dopo, però, è tornato precipitosamente sui suoi passi, con un dietrofront inteso forse anche a metterlo al riparo dalle ire del nuovo tecnico Del Neri, che ha palesemente disapprovato l'uscita del brasiliano. Questa la 'ritrattazione' di Melo: "Non ho detto che alla Juve non sono felice. Ho solo detto che al Brasile sto benissimo.. voglio molto bene ai compagni della Juve".

Ernia del disco per Buffon - Questo è l'esito dell'esame clinico a cui si è sottoposto il portiere della Juventus. La risonanza magnetica ha sentenziato il ritorno di una piccola ernia discale. I tempi di recupero sono imprevedibili anche se lo staff medico, della nazionale italiana, tenterà di rimettere in sesto il numero uno degli azzurri. "L'ernia è piccola, ma anche una piccola ernia può provocare un grande dolore: prognosi non ne faccio, ma c'è un piccolo margine e Buffon vuole fortemente recuperare - ha detto il medico degli azzurri, Enrico Castellacci - Ora cominciamo il protocollo della terapia e della fisioterapia, poi valuteremo giorno per giorno. Ci sono margini non enormi, ma ci sono: Buffon resta per questo". La Federcalcio ha chiesto e ottenuto dalla commissione antidoping della Fifa l'autorizzazione a sottoporre Gigi Buffon a terapia cortisonica.

L'infortunio di Buffon mette in difficoltà la Juve - L'infortunio di Gigi Buffon ha allarmato anche i dirigenti bianconeri. Infatti il problema di ernia del disco, che potrebbe compromettere tutto il suo Mondiale, e nato in realtà già a gennaio 2008, mette in crisi anche i piani della Juve che non può più considerare il suo portiere affidabile al 100% e dovrebbe quantomeno tutelarsi con un'alternativa valida; e inoltre l'infortunio rende anche più difficile un'eventuale, già ventilata, partenza di Buffon, verso l'Inghilterra si è detto, provocando se non altro un abbassamento del valore del portiere, che si stimava sui 20 milioni di euro. Pare in ogni caso che Marotta stia già cercando di intensificare i contatti col Cagliari per Marchetti, ma anche col Milan per Storari e col Chievo per Sorrentino.

Interventi di drenaggio ai campi di Vinovo - Anche se gli agronomi hanno sostanzialmente assolto i campi di Vinovo, messi sotto accusa come responsabili degli innumerevoli, troppi infortuni delle ultime due stagioni, si sta procedendo, in coincidenza col periodo di sospensione degli allenamenti, ad un drenaggio dei terreni su cui la prima squadra si allena. Infatti i terreni risultavano troppo morbidi in quanto, come riferisce 'Tuttosport', erano fuori uso le tubature che dovevano consentire all'acqua di defluire dai campi di gioco: e l'eccessiva morbidezza del suolo sollecitava troppo la muscolatura e il rischio di affaticamento era sopra la norma. Nel contempo si provvederà anche a rizollare le parti più usurate perché la squadra, al ritorno a Vinovo, possa trovare un mano erboso perfetto.

I Menarini lasciano? Intanto devono rispondere alla Procura Federale - Si rincorrono da giorni le voci sulla presunta intenzione della famiglia Menarini, attuale proprietà del Bologna, di uscire di scena: si è parlato del fondo d'investimento Barclays ma anche di un non precisato imprenditore italiano, forse lombardo. Intanto oggi i Menarini sono chiamati a spiegare alla Procura Federale perché, nel momento in cui si era parlato di nominare Ceravolo ds del Bologna (cosa poi non avvenuta), lo stesso Ceravolo, il 30 giugno 2009, avesse partecipato ad una cena con i Menarini, insieme a Luciano Moggi. Il 18 febbraio scorso sono stati sentiti il tecnico del Bologna di allora, Papadopulo, e il ds Salvatori, che hanno dichiarato di aver avuto l'impressione che Moggi parlasse quasi a nome del Bologna quando individuava in Ceravolo e in Anelli due personaggi che avrebbero fatto comodo al Bologna rispettivamente come ds e responsabile marketing. Ceravolo non arrivò, Anelli sì. I Menarini, per bocca di Francesca Menarini, hanno sempre sostenuto che la cena non era finalizzata all'assunzione di Ceravolo, e che quindi non vi è stata alcuna violazione dell'art. 10 del CGS: "La cena è stata organizzata da mio padre e per un'ora circa abbiamo parlato fra gli altri argomenti non rilevanti ai fini di cui si tratta, di una più efficiente organizzazione del Bologna e di possibili consigli che il signor Luciano Moggi avrebbe potuto darci ai fini del raggiungimento dell' obiettivo". Ceravolo a sua volta ha sempre detto che non sapeva della presenza di Moggi alla cena, durante la quale non si parlò comunque di una sua eventuale collaborazione con la società rossoblu.

Pirlo contro la Slovacchia dovrebbe esserci - Non ci sarà contro la Nuova Zelanda, ma contro la Slovacchia molto probabilmente sì. Questo il responso degli accertamenti cui Andrea Pirlo è stato sottoposto in un ospedale di Pretoria per verificarne le possibilità di recupero dall'infortunio al polpaccio sinistro: "Si prosegue con quello che si era detto, lui sta correndo. Ha eseguito - ha detto il professor Castellacci - una risonanza che ha confermato un miglioramento della sua situazione. Le cose stanno andando discretamente, proseguiamo con l’iter che abbiamo definito. Penso che recupererà per la terza partita".

Ritorno al vecchio modulo? - Dall'ultimo allenamento azzurro al Southdowns College nella città di Irene, trapela l'intenzione di mister Lippi di tornare a riproporre il collaudatissimo modulo 4-4-2. La difesa ha fatto bene, a parte il grossolano errore di piazzamento sul primo gol paraguaiano, e dovrebbe essere riconfermata in blocco; a centrocampo sugli esterni Pepe e Marchisio (evanescente nel ruolo di trequartista) e mediani i confermati De Rossi e Montolivo; in attacco la scelta cadrà tra Gilardino, Iaquinta e Di Natale: due dei tre saranno titolari dall'inizio.

Cile-Honduras 1-0 - Nella partita d'esordio del girone H dei mondiali sudafricani, i cileni hanno la meglio sugli honduregni come da pronostico. La rete della vittoria è stata siglata al 34' minuto da Beausejour che, con un tocco magistrale su cross rasoterra di Isla, ha anticipato il difensore Mendoza e infilato l'incolpevole portiere honduregno Valladares.

Colpo grosso della Svizzera - Prima grossa sorpresa al Mondiale sudafricano e brutto risveglio per la Spagna: una Svizzera ben organizzata e attenta ha messo subito in salita il Mondiale delle Furie Rosse, tra le favorite del torneo. Per gli iberici tanto gioco fatto di possesso palla, ma pochissima concretezza avanti. Partita senza Torres e con un David Silva inguardabile, la Spagna ha faticato a rendersi pericolosa sin da subito e, quando è riuscita ad esserlo, il portiere Benaglio ha abbassato la saracinesca. Grande merito della vittoria elvetica anche a Derdiyok e Fernandes, che hanno confezionato l'azione del vantaggio. E adesso il girone è guidato da Svizzera e Cile, che si affronteranno nel prossimo turno. La stampa spagnola ha accusato il colpo: per il Marca si è trattato di un bagno d'umiltà, 'El Mundo' parla di incubo, 'El Pais' di crollo.

Toni-Bayern: rescissione consensuale - Il matrimonio tra Luca Toni e il Bayern Monaco finisce oggi: con un annuncio dal sito ufficiale dei bavaresi, le due parti hanno raggiunto l'accordo per la rescissione consensuale del contratto dell'ex nazionale italiano in scadenza nel giugno 2011. Il bomber aveva fatto capire chiaramente che non sarebbe ritornato al Bayern per i problemi sorti con l'allenatore olandese Van Gaal durante la scorsa stagione: adesso è libero da ogni vincolo contrattuale e potrà scegliere la squadra futura con cui iniziare la prossima stagione sportiva. La destinazione più probabile, stando a quanto ha dichiarato Enrico Preziosi a Radio Babboleo News ("Luca Toni è da considerare ormai un giocatore del Genoa, siamo ai dettagli. La presentazione ai primi di luglio"), potrebbe essere il Genoa.

L'Uruguay abbatte il Sudafrica - Era un giorno importante per il Sudafrica, il 34° anniversario della rivolta di Soweto, la scintilla che avrebbe portato alla caduta dell'apartheid, ma non ha portato fortuna ai Bafana Bafana, che sono stati messi in ginocchio dall'Uruguay con un perentorio 3-0. Gli uomini di Tabarez hanno dominato l'incontro, in cui hanno svolto un ottimo lavoro sia Forlan, autore di due goal (il secondo su rigore), sia Suarez, letteralmente trasformato dopo la deludente prova contro la Francia. E i difensori sudafricani, responsabili di qualche leggerezza, nulla hanno potuto contro di loro. Dopo il vantaggio, arrivato al 24' con Forlan, gli uruguagi hanno controllato agevolmente la gara, evidenziando una netta superiorità tecnica. Il raddoppio è arrivato al77' su rigore di Forlan, in seguito all'atterramento di Suarez da parte del portiere sudafricano, che è stato anche espulso. Il tris è stato firmato da Alvaro Pereira su un bell'assist di Suarez.


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