Caloroso incontro Narducci-Moratti. Euro 2016 alla Francia

News, 28 maggio 2010.

Euro 2016 alla Francia. Spunta Moratti ed incontra Narducci. Europa League: Juve testa di serie. Azionariato popolare: è nata MyRoma. Uefa: sì ai cinque arbitri. Oggi si decide per Euro 2016. Criscito tra Genoa e Juve. Capello: Sto bene in Inghilterra. Infortunio a Kjaer.

Un'altra clamorosa sconfitta della FIGC di Abete: EURO 2016 alla Francia - Il Comitato Esecutivo UEFA, con una votazione di misura (7-6 a favore dei francesi sulla Turchia) ha premiato la candidatura transalpina per Euro 2016.
A dare l’annuncio, al termine di una mattinata nella quale le tre candidate avevano illustrato i propri progetti sull'Europeo 2016, è stato il presidente Uefa Michel Platini, che non aveva preso parte (stessa sorte toccata al primo vicepresidente, il turco Senes Erzik, ed al presidente federale Giancarlo Abete), al Comitato Esecutivo. I 13 membri ammessi al voto hanno proceduto ad una prima votazione tra le candidate, conclusa con un punteggio di 43 Francia, 38 Turchia, 23 Italia, eliminata per distacco al primo turno. Poi il ballottaggio fra turchi e francesi concluso con la vittoria per 7 voti a 6 della proposta d'Oltralpe.
Il presidente Abete è alla seconda pesantissima sconfitta politica internazionale dopo quella rimediata nel 2007 a Cardiff, quando, per l'assegnazione del torneo continentale in programma per il 2012, prevalse la candidatura di Polonia e Ucraina.
Le parole del numero uno del calcio italiano appaiono figlie della delusione, una delusione a sua volta derivata dallo stato di coma profondo nel quale versa la FIGC, fra scandali, immobilismo e doppiopesismo a profusione: “C’è amarezza, ma anche serenità: pur se sfavoriti, ci siamo giocati le nostre carte e accettiamo la decisione dell’Esecutivo. Vorrà dire che saremo più liberi di fare la nostra politica sportiva internazionale, non dobbiamo nulla a nessuno. La nostra era una candidatura seria, avevamo lavorato a un dossier di qualità, abbiamo fatto una presentazione positiva. Evidentemente non siamo riusciti a trasferire la volontà di organizzare in Italia un campionato aperto a tutti i paesi europei; sono probabilmente prevalse altre indicazioni.”.
Una candidatura talmente seria che gli esperti che ne avevano esaminato i connotati, l'avevano trovata vaga e fumosa, senza concretezza.

Abete ha poi ringraziato: “il Governo, il Coni, tutta la struttura Figc, il Consiglio Federale, Paolo Maldini che ci ha testimoniato ancora una volta quanto sia affezionato al calcio italiano, dobbiamo andare avanti a testa alta, pur se siamo amareggiati e delusi. L’Italia calcistica è abituata a gioire, ma è normale che qualche volta si soffra. La delusione c’è sempre, quando si perde una finale o si perde l’assegnazione di un Europeo. Ma ritengo che il nostro paese è maturo per fare una politica sportiva autonoma e di grande spessore. Era comunque una sfida sportiva, una competizione tra Federazioni e tale deve rimanere. Posso dire che il Governo ci ha dato tutte le garanzie necessarie”.
Il Governo, tramite il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport Rocco Crimi, ha testimoniato “l’apprezzamento al presidente Abete e alla sua struttura”.
Abete ha tenuto a ribadire che il lavoro fatto non andrà disperso: “Abbiamo messo in moto un lavoro di decine di amministrazioni locali, con il sostegno di tutte le componenti politiche, centrodestra e centrosinistra, e con quello dell’opinione pubblica che ha capito la nostra proposta: investimenti rispettosi dei sacrifici che decine di milioni di cittadini europei stanno facendo in questi momenti di crisi economica. Da presidente federale e da cittadino italiano, noi abbiamo presentato un’offerta compatibile con la situazione del nostro paese. Con orgoglio posso dire che il nostro paese lo ha capito e ha apprezzato. Saremo ora attenti allo stanziamento di 1.7 miliardi promessi dalla Francia”.
Parole intrise di retorica, con una punta nemmeno troppo velata di rosicamento.
Resta il fatto che la Nuova FIGC post Calciopoli sta collezionando figuracce in serie.
In Patria e all'estero.

Moratti e Narducci, incontro e saluti calorosi. Pucciarelli per Repubblica scrive che ieri pomeriggio alla presentazione del libro "I Mondiali della Vergogna", a Roma, è spuntato all'improvviso il presidente dell'Inter cogliendo tutti di sorpresa, compreso l'editore che, non conoscendolo, non lo aveva invitato. Pucciarelli scrive che "A fine presentazione saluti calorosi tra Moratti e Narducci, poi via insieme in ascensore e nulla di più. Ai giornalisti increduli di vederlo lì ha solo detto: 'Oggi sono in ferie, per favore lasciatemi in pace'.". Ricordiamo che dopo la divulgazione delle intercettazioni "sfuggite", il 10 aprile i giornali scrivevano di un Moratti che "è addirittura disposto a presentarsi a Napoli a spiegare il senso di tutte le intercettazioni che stanno trapelando", e che a stretto giro di posta l'avvocato Prioreschi aveva risposto: "Chiariamo subito. Lui non può andare in udienza, perché siamo al dibattimento. Ma lo posso fin d’ora tranquillizzare, nel senso che avremo noi l’onore di chiamarlo. Come testimone, è ovvio, perché siamo noi i primi a voler sentire quello che il presidente dell’Inter avrà da dire su quanto sta emergendo. Ovviamente non chiameremo soltanto Moratti, ma anche Tronchetti Provera. Siccome lo citeremo noi, Moratti dovrà innanzitutto rispondere alle nostre domande, sotto giuramento, è ovvio. E poi dovrà rispondere anche alle domande della parte civile e a quelle dei pubblici ministeri". Evidentemente Moratti ci teneva molto ad incontrare il pm Narducci, presente come autore della prefazione del libro.

Europa League: Juve testa di serie - La Juventus sarà testa di serie, così come Napoli e Palermo, nel sorteggio del quarto preliminare di Europa League (previsto per il 16 luglio a Nyon). Questo eviterà alle tre italiane, in questo frangente, di dover affrontare avversari ‘scomodi, come Liverpool, Manchester City, Porto, Psv, Lilla, CSKA Mosca. La Juve, tuttavia, per arrivarvi, dovrà aver superato il terzo preliminare, mentre direttamente vi accederanno Palermo e Napoli. Superata la fase preliminare, il 27 agosto a Montecarlo vi sarà il sorteggio per la composizione di 12 gruppi (sul modello della Champions League). Qui le cose andranno diversamente, perché la Juventus sarebbe in prima fascia, il Palermo in seconda e il Napoli probabilmente in ultima, la quarta (a meno che molte squadre che lo precedono non vengano eliminate nei preliminari).

Azionariato popolare: è nata MyRoma - E' nata a Roma, presso la sede dell'Ente Eur S.p.A. 'My Roma', l'associazione di tifosi giallorossi decisa a far decollare il progetto di azionariato popolare. Tra gli 83 costituenti l'associazione MyRoma (83 tanti quanti gli anni della Roma) vi sono importanti personaggi del mondo dello spettacolo, della finanza, dell'università, della cultura, della musica, ma anche semplici supporters della Roma. Walter Campanile, il fondatore di MyRoma, crede fortemente in quest'idea: "E’ un sogno che diventa realtà per tutti noi che abbiamo creduto, sin dall’inizio, nell’idea di un progetto focalizzato sull’Azionariato Popolare, in linea con quanto già avviene nel resto d’Europa”, ha dichiarato Walter Campanile (Fondatore di “MyRoma”). “Il popolo giallorosso deve ambire a diventare come le tifoserie dei più importanti club d’Europa, dove i tifosi collaborano con la Società per lo sviluppo globale del marchio sportivo e sono parte del progetto economico-sportivo della struttura stessa. La presenza di oltre 170 progetti di azionariato popolare in tutta Europa conferma il trend di crescita di questo fenomeno. Oggi MyRoma ha visto, tra l’altro, la presenza dei rappresentanti della Supporters Direct e del Trust dell’Amburgo SV. Pensare che il Barcellona F.c. ha attualmente più di 175 mila soci è solo di stimolo a realizzare questo nuovo grande sogno giallorosso. Un club supportato da una struttura di azionariato popolare è una realtà più ricca e vicina alle esigenze dei propri tifosi, oltre che capace di rispondervi in tempo reale".

Uefa: sì ai cinque arbitri – Il comitato esecutivo dell’Uefa, riunitosi a Nyon, avendo valutato molto positivamente la sperimentazione effettuata in Europa League ha detto sì al progetto dei cinque arbitri (direttore di gara, due assistenti, due giudici di porta): ha deciso perciò di allargare l’esperimento anche alla Champions League (a partire dall’ultimo turno preliminare e agli Europei del 2012, già nella fase degli incontri di qualificazione. Entro luglio verrà dunque inoltrata alla Fifa una richiesta in proposito Inoltre il Comitato ha deliberato l’adozione del regolamento sul fair play finanziario, che prevede controlli più severi sui conti dei club. L'Uefa in questo modo punta a cancellare il cosiddetto doping finanziario con un progetto a lungo termine che dovrebbe obbligare i club a non spendere per il mercato e il monte ingaggi più dei ricavi provenienti da voci di bilancio direttamente collegate all'attività calcistica. A partire dalla stagione 2014-2015 i club che non rispetteranno le nuove normative rischiano l'esclusione dalle coppe europee. I dettagli del pacchetto di norme approvato in questa seduta saranno pubblicati nel mese di giugno.

Oggi si decide per Euro 2016 – Oggi l’Uefa assegna l’edizione 2016 degli Europei. In lizza con l’Italia ci sono la Turchia e la Francia, che appare al momento come la favorita. Il documento diffuso dall'Uefa il 14 maggio non era granché favorevole all’Italia in quanto “le motivazioni chiave sono state esposte in maniera molto generica e non sono spiegate in modo molto preciso", inoltre le arterie autostradali che collegano l’Italia i paesi d’oltralpe sono spesso soggette “a pesante traffico di auto e camion”, mentre per le città del sud (Bari) e delle isole (Palermo e Cagliari) vi sarebbero problemi di "ridotta accessibilità via terra e via mare", per cui la via pressoché unica di accesso sarebbe quella aerea. Oltretutto l’Italia si presenterà senza che sia stato approvato il disegno di legge sugli impianti. A perorare la causa della Francia domani a Nyon ci sarà il presidente Nicolas Sarkozy, accompagnato dal ministro per lo Sport, per l'Italia il sottosegretario Rocco Crimi, accompagnato dal presidente della Figc Giancarlo Abete.

Criscito tra Genoa e Juve – Domenico Criscito ancora non conosce il suo futuro: in realtà è in comproprietà, una comproprietà libera, tra Juve e Genoa. Al momento attuale il Genoa ha ripetutamente manifestato l’intenzione di trattenerlo, anche se Marotta pare intenzionato a fare un tentativo per riportarlo a Torino, visto che è un giocatore gradito a Del Neri: Dal ritiro del Sestrière il difensore ha ammesso che “tornare alla Juve sarebbe una bella rivincita”.

Capello: Sto bene in Inghilterra - Fabio Capello ha smentito recisamente le voci che lo davano vicino alla panchina dell'Inter al posto del partente Mourinho: "Lascio la nazionale inglese solo se mi cacciano». Capello non usa mezzi termini per smentire le voci che lo vogliono lontano dall'Inghilterra dopo il Mondiale sudafricano per approdare sulla panchina dell'Inter. "Ho un contratto con la Federazione inglese e il solo modo per mettere fine al rapporto è che decidano di esonerarmi. Vedo che il mio nome è associato a nuovi incarichi in Italia e in Spagna, ma io sono felice con la Football Association".

Infortunio a Kjaer - Il difensore danese Simon Kjaer, uno dei pezzi pregiati del mercato del Palermo, appetito da diversi club europei, tra cui la Juventus, si è infortunato al ginocchio destro durante un'amichevole premondiale con il Senegal, in seguito ad uno scontro fortuito di gioco con un attaccante avversario. Kjaer è uscito in barella; si teme un infortunio serio, con possibile interessamento dei legamenti.


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