News Week/11

news weekDOMENICA 22.11.2009 -
CONVOCATI ANTI-UDINESE - Ferrara per il match interno contro l'Udinese ha convocato 21 giocatori: Buffon, Caceres, Chiellini, Felipe Melo, Cannavaro, Grosso, Del Piero, Amauri, Chimenti, Manninger, Camoranesi, Poulsen, Molinaro, Giovinco, Grygera, Sissoko, Ariaudo, Diego, De Ceglie, Legrottaglie, Immobile. Oltre a Salihadmizic, Trezeguet, Marchisio e Zebina, manca anche Tiago, che in Nazionale ha rimediato una contusione alla caviglia sinistra.
DOPO DUE ANNI IL BORDEAUX PERDE IN CASA - Periodo non positivo per i nostri prossimi avversari di Champions League, che incappano nella prima sconfitta casalinga in campionato, dopo più di 2 anni. A stendere il Bordeaux è la sorpresa stagionale della Ligue 1, il Valenciennes, che si impone per 1-0, grazie al goal in apertura del 23enne centravanti di origini maliane Mamadou Samassa.
Il Bordeaux si trova ora a dover considerare con più peso il fronte interno, avendo perso il primo posto, non in favore del Lione, che incredibilmente ha pareggiato con il materasso Grenoble (2 punti in 13 partite), e che divide la seconda piazza con i girondini, ma dell'Auxerre che ha avuto la meglio sul Monaco per 2-0. La classifica è cortissima, e il Marsiglia di Deschamps, con una partita in meno, può raggiungere Bordeaux e Lione.
Considerato il periodo non brillante della squadra di Blanc, e, ulteriore tegola, l'infortunio occorso a Gourcuff, che salterà la partita contro di noi (in dubbio anche Chamakh), imporsi nello scontro diretto per il primo posto, diventa un imperativo stagionale per la Juventus. A due partite dal termine dei gironi, si può pronosticare infatti che tra le squadre che arriveranno seconde difficilmente si nasconderà una big non italiana. Non sfruttare le condizioni favorevoli, sarebbe un delitto.
CINQUE ARBITRI AL MONDIALE? - Mentre continua ad impazzare la polemica per il fallo di mano di Henry che ha deciso Francia-Irlanda, nelle sedi istituzionali si comincia a pensare, secondo quanto riporta The Guardian, all'accelerare i tempi per l'introduzione dei due assistenti arbitrali aggiuntivi, piazzati in prossimità delle porte. Grazie a questo sistema, nel caso discusso, un ufficiale di gara si sarebbe trovato a pochi centimetri da Henry, impossibilitato a sbagliarsi. Platini ha già introdotto in via sperimentale i due assistenti supplementari in Europa League, con risultati in verità alterni, e la UEFA conta di introdurre la novità anche nella prossima Champions League. Un funzionario FIFA ha però riferito a The Guardian che è allo studio la possibilità che già ai Mondiali in Sudafrica si passi da 3 a 5 arbitri. La decisione sarà discussa in marzo al meeting dell'IFAB, l'associazione preposta al cambiamento delle regole di gioco, a Zurigo. Curiosamente ad avere un parere decisivo saranno gli irlandesi, non i verdi dell'Eire, ma i cugini del nord. L'IFAB infatti, come pegno all'invenzione britannica del gioco, è formata da 8 membri: 4 della FIFA e uno per ogni nazione costituente la Gran Bretagna.

SABATO 21-11-2009
UDIENZA CALCIOPOLI A NAPOLI - Continua il processo Calciopoli, a Napoli, con un calendario 2009 fitto di udienze fino al 22 dicembre, quando sarà la volta del Maggiore dei Carabinieri Auricchio, che ha condotto le indagini su Calciopoli insieme al Nucleo Operativo di Roma. Ieri hanno deposto i testimoni, chiamati dal pm Narducci: Zdenek Zeman, Pietro Carmignani ed il conduttore/inviato Rai Enrico Varriale, mentre erano assenti Fabio Vignaroli (in Australia) e Luca Baraldi (giustificato da certificato medico). Si conta di recuperarli nelle prossime udienze, soprattutto per ciò che concerne il secondo, mentre l'ex calciatore del Modena, stando a quanto rivelato in aula dal Pm Narducci, non potrà essere disponibile nell'immediatezza. Degna di nota, soprattutto, la testimonianza dell'ex allenatore Zeman (ora fa il pensionato come lui stesso ha dichiarato in aula), che ha provocato anche punte di ilarità nei presenti in aula, quando il Presidente della Corte, Teresa Casoria, ha  chiesto al teste  maggiore vivacità dal teste di fronte al suo primordiale tono spento. Zeman è stato convocato soprattutto per le sue accuse in relazione al presunto ostracismo di Moggi durante la sua carriera, ed ha affermato reiteratamente di essere stato esonerato solo una sola volta e di essere stato tra i migliori allenatori d'Europa. Ovvio il controesame degli avvocati difensori, che gli hanno elencato altri esoneri oltre a quello della Lazio, esoneri che il teste, in replica, ha  addebitato ad un presunto sistema illecito. Si è parlato anche di Lecce-Parma che, lo ricordiamo, è l'unica partita considerata illecita dai giudici sportivi. Zeman, comunque, non ha potuto rafforzare le tesi dell'accusa, visto che non ha menzionato alcun episodio atto ad alterare la partita. La deposizione si è chiusa con il Presidente della Corte, Teresa Casoria, che in un passaggio ha sollecitato il teste ad una maggiore chiarezza, per non andare incontro ad un'incriminazione per falsa testimonianza e che l'ha congedato con un giudizio non molto positivo ("E' andato così e così"). Si è passati poi all'ex allenatore parmense Pietro Carmignani, chiamato anche lui per la partita Lecce-Parma, il quale dichiara, tra l'altro, che in un Parma-Juventus non venne fischiato un rigore evidente a favore della squadra torinese. Nella sua breve deposizione non ci sono altre considerazioni degne di nota, se non riscontrare che questa testimonianza non ha portato acqua al mulino dell'accusa. E' stata la volta, poi, di Enrico Varriale, che manifesta una gran voglia di rispondere e di dire la sua, che poi sono le solite lamentele personali e professionali, iniziando  a rispondere, spesso, mentre il pm e gli avvocati difensori non hanno ancora terminato di formulare le loro domande. Un Narducci flemmatico, un po' seccato solo quando Varriale non lo lascia finire e lo costringe ad aumentare il tono di voce ed il ritmo della domanda per avere la meglio sul conduttore televisivo. Va evidenziato quello che non troviamo riportato sulla stampa, neppure da chi si è occupato di informare sull'udienza: durante il controesame dell'avvocato Prioreschi, Varriale ha ammesso che i pm ed i Carabinieri, prima del suo interrogatorio, gli hanno rivelato lo stato delle indagini e, nel corso dello stesso, fatto ascoltare anche una intercettazione. Varriale, all'inizio, ha provato a tergiversare ma alla fine ha dovuto ammettere. In questo passaggio Varriale ha perso il brio mostrato precedentemente e ha mostrato un momento di confusione che ha costretto l'avvocato Prioreschi a formulargli più volte la domanda (vedi il video del controesame).
Prossima udienza il 24 Novembre con i citati testimoni Remo Giovanni, Morena Mosca, Francesco Ghirelli, Francesco Carraro, Tullio Lanese. Sulla presenza di Massimo Cellino e Carlo Ancelotti ancora molta incertezza sulle date.
FRANCIA-EIRE NON SI RIGIOCHERA' - La Fifa ha respinto il ricorso presentato dalla Federcalcio irlandese, che voleva la ripetizione dello spareggio per il Mondiale sudafricano in quanto il goal decisivo era viziato da un netto fallo di mano da parte di Henry. Questo il comunicato della Fifa: "Il risultato dell'incontro non può essere cambiato e il match non può essere ripetuto. Come è chiaramente citato nell'articolo 5 delle regole del calcio, durante le partite, le decisioni sono prese dall'arbitro e queste decisioni sono definitive. L'arbitro non può riconsiderare a posteriori, quando la gara è finita, una decisione. Anche se si rende conto da solo che ha sbagliato oppure dopo aver consultato un assistente o il quarto uomo". Ma nemmeno Thierry Henry, l'autore del fallo è d'accordo con tale decisione e lo ha spiegato con un comunicato ufficiale: "Ripetere il match tra la Francia e l'Irlanda sarebbe la soluzione più equa. L'ho già detto, e continuerò a dirlo, che ho toccato il pallone con la mano. Non sono un imbroglione e non lo sono mai stato. E' stato un gesto istintivo verso un pallone che arrivava verso di me in maniera estremamente veloce in un'affollata area di rigore. Da giocatore non hai la possibilità, come la gente da casa, di vedere l'immagine alla moviola. Se si rivede l'azione a velocità normale si nota che è un gesto istintivo. E' impossibile pensare che sia stato altro. Non ho mai negato di aver controllato il pallone con la mano. L'ho detto ai giocatori irlandesi, all'arbitro e ai media dopo la partita. Ovviamente mi sento in imbarazzo per il modo in cui abbiamo vinto e mi dispiace tantissimo per l'Irlanda che meritava di essere in Sudafrica. Certamente la soluzione più giusta sarebbe quella di rigiocare la partita, ma questo non dipende da me. Posso fare ben poco se non ammettere che ho toccato il pallone con la mano prima del gol del pari e che mi dispiace davvero tanto per l'Irlanda".
SI ALLARGA LA CALCIOPOLI TEDESCA – Emergono nuovi elementi a riguardo della scandalo calcistico che ha preso le mosse dalle indagini avviate all’inizio dell’anno dalla procure di Bochum: a seguito di tali indagini sono state effettuate 15 perquisizioni in Germania e 2 in Svizzera 17 persone sono state arrestate, e sono stati sequestrati documenti, valori e contanti. Le partite finite nel mirino della magistratura tedesca sono 200, tra cui tre match di Champions League e 12 di Europa League (tutti turni preliminari): in Germania le partite sospette sono 32, nessuna di Bundesliga, tutte di serie inferiori, lega regionale o giovanili; risulterebbero truccate invece diverse partite di prima divisione di Croazia, Slovenia, Ungheria, Belgio, Austria e Turchia (quest’ultima con ben 29 gare sotto inchiesta). Secondo il procuratore capo di Bochum, Bieniossek, a reggere l’organizzazione era un trentaquattrenne di Lohne, operante nell’ambiente delle scommesse clandestine, ma riguarderebbe complessivamente un centinaio di persone.

VENERDI' 20.11.2009
TREZEGUET K.O. - Brutte notizie da Vinovo: Ferrara per un mese non potrà disporre di David Trezeguet che, uscito dolorante dall'allenamento, è stato sottoposto ad ecografia e risonanza magnetica. L'esito non è stato certo confortante, come si evince dal comunicato ufficiale del club bianconero: "L’attaccante francese ha effettuato un’ecografia e una risonanza magnetica per il trauma distrattivo al polpaccio sinistro procuratosi durante l’allenamento. La diagnosi è di lesione di primo grado del muscolo soleo di sinistra per il quale è previsto uno stop di circa 30 giorni. David non potrà quindi essere in campo domenica contro l’Udinese. Una gara speciale per lui che verrà premiato per il primato di gol raggiunto contro l’Atalanta". Ma le cattive nuove non si fermano qui: la Juventus domenica dovrà rinunciare molto probabilmente anche a Claudio Marchisio, che ha avvertito un affaticamento muscolare.
ADESSO FERRARA PUO' E DEVE SCEGLIERE - Ora Ciro Ferrara ha praticamente tutta la rosa a disposizione (tranne solo Iaquinta e Salihadmizic) e potrà effettuare le sue scelte in piena libertà: oggi infatti l'allenamento ha visto tutto l'organico sul campo (tranne Caceres, in arrivo domani): i nazionali hanno svolto solo lavoro defaticante, gli altri, sotto lo sguardo attento di Alessio Secco, hanno disputato una partitella con la formazione Primavera: la sfida in famiglia è finita 5-0, con doppiette di Del Piero e Trezeguet e un goal di Amauri. Si è rivisto in campo, dopo mesi, anche Salihadmizic che tuttavia, a causa dell'infiammazione al perone, non sarà disponibile che dopo la sosta invernale. Quanto al modulo ed alle scelte conseguenti, ormai Ciro ha virato decisamente sul 4-2-3-1: nella linea difensiva Zebina potrebbe contendere il posto a Grygera, a centrocampo c'è una certa abbondanza (Melo, Sissoko e Marchisio), davanti sicuri Diego e Camoranesi; Alex Del Piero potrebbe partire dalla panchina. Al centro dell'attacco dovrebbe esserci Amauri, con Trezeguet pronto a subentrare a gara in corso. Per Ferrara è venuto dunque il momento delle scelte.
PER JUVENTUS-UDINESE C'E' BRIGHI - Sarà Brighi l'arbitro a dirigere Juve-Udinese, il posticipo della 13/a giornata di serie A, in programma domenica alle ore 20.45: gli assistenti saranno Cariolato e De Luca, il quarto uomo Gallione. Ecco le altre designazioni: Bologna - Inter (sabato ore 18): Rosetti (Calcagno-Ayroldi; Tagliavento); Fiorentina- Parma (sabato ore 20.45): Orsato (Rubino-Altomare; Bergonzi); Livorno-Genoa: Rizzoli (Lanciano-Rossomando; Giancola); Milan-Cagliari: Valeri (Masotti-Bernardoni M.; Candussio); Napoli-Lazio: Saccani (Nicoletti-Romagnoli; Celi); Palermo-Catania: Romeo (Pirondini-Maggiani; Ciampi); Roma-Bari: Gava (Carrer-Iannello; Baracani); Sampdoria-Chievo: Russo (Angrisani-Bagnoli; Guida); Siena-Atalanta: Giannoccaro (Chiocchi-Musolino, Gervasoni).
GIOVINCO RESTA ALLA JUVE - Il procuratore di Sebastian Giovinco, Luca Pasqualin, smentisce fermamente le voci, circolate in questi giorni, sul possibile passaggio del suo assistito al Livepool: "Giovinco, essendo un giocatore bianconero, deve avere ed ha fiducia nell’allenatore e nella squadra. Non c’è nullo di vero su queste voci, e non ho nessun commento da fare. Seba rimarrà alla corte della Juventus, non so chi abbia detto il contrario, ma Giovinco non si muove da Torino".
LA JUVE IL 30 DICEMBRE A JEDDAH - La Juventus ha sottoscritto un accordo per sostenere, il 30 dicembre 2009, un'amichevole, a Jeddah (Arabia Saudita) contro l'Al-Ittihad, una squadra che ha vinto otto titoli nazionali, due Champions League d'Asia e una Champions League araba. Nel 2002-2003 è stata allenata da Antonello Cuccureddu. Il match si disputerà alle 20.15 locali (tre ore avanti rispetto all'Italia) e al termine dello stesso la squadrà rientrerà subito a Torino.
LE 32 FINALISTE DI SUDAFRICA 2010 - E' finalmente completo il quadro delle 32 squadre che parteciperanno al Mondiale sudafricano, in programma dall11 giugno all'11 luglio 2010. Tredici provengono dall'Europa: Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Inghilterra, Italia, Olanda, Portogallo, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svizzera; sei dall'Africa: Algeria, Camerun, Costa d'Avorio, Ghana, Nigeria, Sudafrica; cinque dal Sudamerica: Argentina, Brasile, Cile, Paraguay, Uruguay; tre dall'America centrosettentrionale: Honduras, Messico, USA; tre dall'Asia (AFC): Corea del Nord, Corea del Sud, Giappone,; due dall'Oceania: Australia e Nuova Zelanda. Ci sono tutte e sette le nazionali che hanno vinto la coppa almeno una volta (Uruguay, Italia, Germania, Brasile, Inghilterra, Argentina e Francia); l'unica esordiente è la Slovacchia. Il prossimo 4 dicembre a Cape Town si svolgerà il sorteggio che permetterà di conoscere gli otto gironi della fase finale; per le otto teste di serie si parla di Brasile, Italia, Argentina, Germania, Spagna, Inghilterra, Francia e Sudafrica. Una cosa rilevante di questo Mondiale sarà il clima: non si giocherà in estate (come già accadde per Argentina '78), perché in Sudafrica sarà inverno, con clima fresco, quando non addirittura freddo; si spera che di ciò tragga beneficio la qualità del gioco, in quanto il caldo, specie se umido, ha spesso messo a dura prova i giocatori che arrivano già 'cotti' da stagioni assai intense.
L'IRLANDA INSISTE: SI RIPETA L'INCONTRO - La Federcalcio irlandese, con un comunicato ufficiale, ha chiesto alla Fifa, la ripetizione della partita con la Francia, valida per le qualificazioni al mondiale e finita 1- con un goal di Gallas viziato da un evidente fallo di mano di Thierry Henry: "L'errore evidente dell'arbitro fa un torto all'integrità dello sport e intacca la credibilità del calcio. Chiediamo quindi alla Fifa, come istanza suprema del nostro sport, di organizzare un altro match". A sostegno della propria richiesta, la Football Association of Ireland ha diffuso un comunicato affermando che il fallo di mano di Henry è stato riconosciuto dall'osservatore degli arbitri, dal commissario Fifa, dai direttori di gara e dallo stesso attaccante francese. Il Trap, dal canto suo, ribadisce la sua tristezza: "Non sono solo deluso, sono triste. È stata una serata amara. Sul gol l’arbitro doveva consultare il guardalinee. Sono arrabbiato, parliamo tanto di fair play e poi…tutti hanno visto quello che è successo."; é tuttavia pessimista e rassegnato sull'esito della richiesta della Federazione irlandese: "La ripetizione della partita? Non credo che sia possibile. Mi farebbe solo piacere perché la FIFA ha scelto Hansson per questa partita. Serviva un arbitro più forte, più importante. Comunque andrò direttamente dalla FIFA per consigliare loro di prendere delle sanzioni. E' meglio per il calcio, perché in questa situazione perde di credibilità l'integrità di questo gioco". Intanto un bookmaker inglese restituisce le scommesse: "Anche se non sappiamo come sarebbe andata a finire la partita se quel gol fosse stato annullato, ci sembra giusto restituire le puntate. Del resto anche nel 1986, quando Maradona segnò di mano contro l'Inghilterra, avevamo restituito le puntate agli scommettitori che credevano nella qualificazione inglese". La Fifa intanto fa sapere che sta prendendo in esame il ricorso proposto dalla federazione irlandese.
CALCIOPOLI DI GERMANIA - Secondo l'agenzia di stampa Ap, rischia di scoppiare a breve una Calciopoli alla tedesca; calciatori, allenatori, arbitri e dirigenti di società sono coinvolti in un'operazione portata avanti dalla procura di Bochum assieme all'Uefa contro il fenomeno del calcio-scommesse e la corruzione nel calcio. Le autorità tedesche hanno annunciato l'arresto di un numero imprecisato di persone tutte coinvolte in affari loschi nati all'interno del mondo del calcio, nell'ambito di un'indagine che ha portato alla luce un'organizzazione internazionale che manipolava i risultati delle partite di calcio, in relazione col mondo delle scommesse di tutta Europa. L'ufficio della polizia di Bochum, precisando che le ricerche non sono state effettuate solo in Germania, ma anche all'estero, ha promesso ulteriori dettagli in una conferenza stampa fissata per venerdì, proprio a Bochum.

GIOVEDI' 19.11.2009
FRANCIA-IRLANDA NON SI RIGIOCHERA' - Nonostante le forti proteste e l'esplicita richiesta di disputare di nuovo il match provenienti dal Ministro della Giustizia irlandese, Dermot Ahern, la FIFA, interpellata da The Guardian, ha fatto sapere che non ci sono possibilità che la partita venga rigiocata, appoggiandosi all'articolo 5 che statuisce la piena autorità dell'arbitro e irrevocabilità delle sue decisioni. Ahern ha però fatto notare: "Milioni di persone nel mondo hanno visto che è stato uno sfacciato doppio colpo di mano, per non parlare del doppio fuorigioco. Dobbiamo mettere in difficoltà il potere della FIFA e chiedere che la partita sia rigiocata. Probabilmente non lo concederanno perchè noi siamo pesci piccoli, ma proviamoci". La Federazione irlandese, su richiesta di Ahern, ha domandato ufficialmente il replay della partita alla FIFA nel pomeriggio.
Sprezzante il commento dell'allenatore francese Domenech, che difende le performances della sus quadra con una metafora: "Per andare all'università, hai bisogno di ottimi voti, e non anche delle onoreficenze. Noi abbiamo ottimi voti e andiamo, questa è la nostra situazione."
QUALIFICAZIONI MONDIALI 2010
– Giornata di verdetti per otto Nazionali europee in lizza per partecipare ai Mondiali sudafricani. L’Ucraina di Sheva scende dal treno mondiale in seguito alla sconfitta riportata contro la Grecia di Otto Renhagel: ha deciso l’incontro una rete di Salpigidis al 32’, difesa poi con cuore e carattere dagli assalti di un’Ucraina che ha sciupato molto. Il Portogallo ha invece estromesso dai giochi la Bosnia, non limitandosi a difendere il goal di vantaggio dell’andata, ma andando addirittura a vincere a Zenica con una rete di Raul Meireles al 56’. Una vera sorpresa la clamorosa eliminazione della Russia di Hiddink per opera della Slovenia che, grazie al goal di Dedic in chiusura di primo tempo, e in virtù del 2-1 strappato a Mosca, strappa il pass per il Sudafrica. L’Irlanda del Trap era chiamata a conquistare Parigi per ribaltare lo 0-1 di Dublino. Trapattoni credeva nell’impresa e il sogno è sembrato avverarsi quando Keane al 31’ ha gelato lo Stade de France con un tap-in vincente. La sfida si è decisa poi nel primo tempo supplementare, quando i bleus sono passati con un contestato goal di Gallas, che da pochi passi ha deviato in rete un pallone messo in mezzo da Henry, che però l’aveva in precedenza nettamente controllato con la mano sinistra.
LA RIVOLUZIONE DI SECCO - Alessio Secco, il direttore sportivo della Juventus, intervistato da TUTTOSPORT, afferma che alla Juve potrebbe esserci una 'rivoluzione' nell'organico, a seguito del cambiamento di modulo che Ferrara sta mettendo in atto: "Beh, cambia parecchio tra il rombo e il 4-2-3-1. Quest'estate abbiamo composto un organico di qualità per avere un mediano davanti alla difesa e un trequartista dietro le punte. Però se l'allenatore ritiene che la Juve funzioni meglio con un modulo diverso, dovremo prenderne atto. A giugno ci saranno dunque degli interventi strutturali in entrata e in uscita". E già a gennaio potrebbe muoversi qualcosa. "Forse manderemo a giocare chi finora ha avuto poche chance di mettersi in evidenza". E' cauto invece sulla possibilità di investire subito sulla vulnerabile fascia destra: "Dobbiamo valutare bene Caceres, anche per capire vale o no i 12 milioni di euro fissati per il riscatto. Per questo è necessario che venga impiegato con continuità". Da gennaio il discorso si sposta su giugno, e Secco parla dei nomi che ultimamente sono stati accostati alla Juve: Dzeko ("In attacco siamo al completo"), Pandev ("E' una vicenda complicata, e poi lo danno già all'Inter"), Ranocchia ("E' giovane e potente, però ha solo una decina di partite in A, lo stiamo seguendo, senza fretta"), Bonucci ("Difensore molto promettente, vedremo"), Dominguez ("Ce lo hanno offerto, possiede qualità interessanti, ma prima dobbiamo capire quale sarà la fisionomia della squadra"). Elogia apertamente molti degli attuali bianconeri: Buffon, Amauri, Trezeguet, Del Piero ("Ci è mancato"), Marchisio ("Un giocatore che, immagino, spenderà tutta la sua vita professionale in bianconero") e Melo ("25 milioni spesi benissimo"). Infine su Nedved: "Rimane valida la proposta di quest'estate, rifiutata per ragioni di famiglia. Pavel è un nostro simbolo, il ruolo che potrà avere andrà eventualmente stabilito".
LA CARICA DI BUFFON - E' un Buffon soddisfatto, convinto e determinato quello che parla dalle colonne del suo sito Internet, dopo essersi regolarmente allenato a VInovo con i compagni. Il primo pensiero è rivolto alla Nazionale: "Italia-Olanda è stata utile per la squadra per fare un altro passo nella preparazione verso il Mondiale e per me per raggiungere un traguardo importante. Stasera guarderò la partita dei miei compagni contro la Svezia e sono convinto che faranno bene". Ma subito si concentra sui prossimi appuntamenti delle Juve; "Da adesso penso alla gara di domenica sera contro l'Udinese. Loro saranno privi di giocatori fondamentali (Di Natale, Pepe, Inler, Sanchez, n.d.r), ma non per questo credo che l'Udinese sarà meno insidiosa. Per noi sarà una partita decisiva per il proseguo del cammino in campionato e per questo dobbiamo cercare di vincerla. In casa abbiamo già lasciato alcuni punti e non possiamo permetterci altri passi falsi". E' quindi fondamentale per il portiere bianconero fare bottino pieno nelle prossime due gare per arrivare nelle migliori condizioni, anche psicologiche, al big match con l'Inter: "Si avvicina lo scontro diretto con l’Inter e il nostro obiettivo è di fare bottino pieno e centrare i tre punti sia contro l’Udinese e poi cercare di fare lo stesso nella successiva trasferta di Cagliari".
IL LIVERPOOL SU GIOVINCO? - Secondo indiscrezioni dei media inglesi, riprese pure dal sito uffciale del Liverpool, i reds sarebbero interessati a Sebastian Giovinco: il fantasista piacerebbe a Rafa Benitez, che lo vorrebbe già a gennaio. La 'formica atomica', in verità, ha più volte ripetuto di voler restare alla Juve ma, forse ora, potrebbe essere più disponibile a cambiar maglia. Il trasferimento potrebbe anche rientrare in un'operazione di mercato che porterebbe a Torino l'argentino Javier Mascherano, intenzionato a lasciare Londra a causa della moglie, che mal sopporta il clima inglese. Se tuttavia l'argentino dovesse essere più sensibile alle sirene provenienti da Barcellona, il Liverpool potrebbe investire su Giovinco il ricavato della cessione del centrocampista ai blaugrana.
IL BIDONE D'ORO - Si conoscerà il 13 dicembre il nome del calciatore di serie A che vincerà il premio Bidone d'Oro, un riconoscimento indetto dalla trasmissione Catersport in onda su Radio 2. Lo scorso anno il poco ambito premio venne assegnato all'interista Quaresma, che potrebbe centrare il bis, essendo anche quest'anno inserito nella lista dei dieci candidati. Oltre a Quaresma figurano in tale lista tre giocatori della Juve (Tiago, Poulsen e Melo), l'interista Mancini, i milanisti Ronaldinho, Dida e Huntelaar, il romanista Julio Baptista e il laziale Carrizo (ora passato al Real Saragozza).

MERCOLEDI' 18.11.2009
MOGGI CONTRARIO AL DECRETO TAGLIAPROCESSO - Luciano Moggi dice la sua sul possibile varo di un decreto che taglia i tempi dei processi e che potrebbe far prescrivere i reati di alcuni indagati: "Io sono contrario a questa legge, io non la voglio per me. Anche se chi scrive do­vrebbe ricordarsi bene che imputati al processo siamo in tanti e che io, qui, ri­badisco quella che è la mia posizione personale. Io non lo voglio. Con Calciopoli, pensatela come volete, mi è stato fatto un danno grande e io voglio un processo vero, grande il giusto, che duri quanto deve durare perché io voglio capire: vo­glio capire, ancora oggi, quale legge ho violato, che delitto ho commesso. Il mio processo deve essere completo. Il calcio in Italia atti­ra l’attenzione, ma io non ci sto ad esse­re utilizzato: dunque dichiaro ufficial­mente, e lo farò anche in udienza, che io il processo breve non lo voglio. Io voglio il processo lungo. E non sono io a striz­zare l’occhio alla prescrizione, anzi… Vo­glio sapere cosa ho fatto io, voglio capire cosa hanno fatto invece certi signori chiamati a testimoniare e che magari potrebbero stare sul banco degli imputa­ti . Hanno voluto il processo, bene ora fate­lo. E’ Luciano Moggi che ve lo chiede a nome di se stesso. Perché quel processo è zero, ha un risvolto penale che non esi­ste. E se anche ce l’avesse, quel risvolto, non sarebbe di colore bianconero, non sa­rebbe juventino". Sull'udienza di venerdì prossimo preannuncia: "Io ci sarò: voglio sentire tutti e dire la mia. Sentirete nuove dichiarazioni di Luciano Moggi. Voglio ascoltare bene la deposizione del colonnello Auricchio e voglio sentire con le mie orecchie anche quelli che vivono all’estero, come Franco Baldini. Che li vadano a chiamare, li ascolto volentieri".
ZLATAN E LA GAZZETTA INTERISTA E ANTIJUVENTINA - Mai banali le dichiarazioni dell'ex di Juventus e Inter, Zlatan Ibrahimovic, che, questa volta, si confessa a La Vanguardia: "Quando ho vinto lo scudetto con la Juve, Tuttosport era contento e La Gazzetta dello Sport arrabbiata. Quando ho vinto con l'Inter, è successo il contrario. E' tutta politica. In Italia, il campionato è difficile, specie se sei un attaccante. E' un altro tipo di gioco, un'altra mentalità. Non direi che è difensivo al 100%, però certo si bada prima a non prenderle, mentre in Spagna pur di attaccare si rischia molto."
AMAURI RISPONDE A PAZZINI - Arriva puntuale la replica di Amauri a Pazzini, che aveva manifestato il suo fastidio riguardo al fatto che un giocatore brasiliano, interamente brasiliano, gli contendesse il posto in Nazionale. L'attaccante bianconero, da Stresa, dove ha ritirato il premio 'Castagna d'oro' dello Juventus Club Mottarone, ha zittito il blucerchiato puntualizzando: "Io voglio la maglia azzurra da un anno e da un anno ho deciso quello che voglio fare; quando arriverà il passaporto Lippi potrà prendermi in considerazione. Fino a quando non arriverà il passaporto, mi dedicherò solo alla Juve. Se poi verrò convocato, sarò felice di rispondere alla chiamata. Al Mondiale ci penso, come tutti gli altri giocatori. In questo momento non mi sento affatto in imbarazzo e non voglio commentare quello che è stato detto in questi giorni, io rispetto le parole degli altri, anche quelle di Pazzini, ma anche gli altri devono rispettare le mie. Voglio l’azzurro da un anno ormai, quando ho scelto l'Italia e non il Brasile. Il Mondiale? Vogliono andare tutti in Sudafrica e anch'io ci voglio essere. Dipende molto da me, spero di continuare a fare bene con la Juve e se in futuro arriverà la chiamata cercherò di ripagare la fiducia di Lippi".
MOGGI CONTRO BLANC - Jean-Claude Blanc è finito nel mirino di Luciano Moggi per le dichiarazioni in cui il neopresidente sostiene che, in caso di vittoria in campionato, la Juventus metterà la terza stella sulla maglia; l'ex dg bianconero lancia prontamente la sua frecciata: "Blanc vuole la terza stella? Lo dice adesso, doveva farlo quando era il momento di difendere la Juventus. Per me gli scudetti sono sempre stati 29, ora non so perchè lo siano anche per Blanc".
INFORTUNIO PER MARRONE - Luca Marrone, nel corso della partita in cui la Nazionale Under 21 ha battuto per 4-0 il Lussemburgo, è stato costretto ad uscire al 27' del p.t. per un sospetto stiramento ai flessori della coscia sinistra.
IL WOLFSBURG SU TIAGO - Il centrocampista bianconero Tiago Cardoso Mendes, secondo il sito 4-4-2.com sarebbe nel mirino del club campione di Germania, che vorrebbe aggiungere un elemento di qualità al suoi centrocampo. Per il cartellino del ventottenne portoghese il club di Veh sarebbe disposto a sborsare otto milioni di euro, nonché ad accollarsi l'ingaggio di circa 2,6 milioni di euro l'anno. Resta da vedere se Tiago, che ha già in passato rifiutato altre proposte (dal Portogallo e dall'Inghilterra), vorrà prendere in considerazione questa offerta.
LA GERMANIA CONSERVA LA REGOLA DEL 50+1 - La mobilitazione dei tifosi di tutte le squadre delle prime due divisioni calcistiche in Germania ha ottenuto il suo effetto: la regola del 50+1 che assegna la maggioranza del club ai piccoli investitori è stata conservata dalla Federazione Teesca. La maggioranza dei club - 32 su 36 - ha votato contro il cambio della regola proposto dal presidente dell'Hannover 96 Martin Kind. Fino agli anni '90 le squadre tedesche erano interamente controllate da associazioni di individui, non configurandosi come aziende; ai club professionistici è stato infine consentito di costituire aziende a responsabilità limitata, in cui però il 51% rimanesse sotto il controllo dell'associazione. La regola consente così maggiori possibilità di investimento, pur mantenendo l'importanza dell'aspetto sportivo e culturale attraverso il legame con i tifosi e la comunità, alla base del grande successo in termini di affluenza allo stadio della Bundesliga.


MARTEDI' 17.11.2009
DEL PIERO CHIEDE SPAZIO - Alex Del Piero, dal Teatro Regio di Parma dove ha ritirato il Premio Internazionale Sport Civiltà, manda un messaggio esplicito a Ciro Ferrara: "Sto bene fisicamente e sono pronto a tornare in campo già da domenica. Se siamo in tanti è meglio, anche perché ci sono tanti impegni che ci attendono. Il nuovo modulo? Non ho nessuna perplessità. Ripeto, fisicamente sto bene. Devo solo pensare a tornare in campo". Alex è stato applaudito a lungo da tutti, juventini e non, e questo fatto, pur essendo per lui consueto, gli ha fatto piacere: "Non solo in queste situazioni, ma da questo punto di vista ho avuto sempre grosse soddisfazioni dai tifosi. Anche in campo ho avuto tanti applausi. Adesso penso solo a tornare a giocare domenica, ci spero", ha chiosato, ribadendo nel contempo la sua speranza di scendere in campo al più presto. Si è detto infine aasai felice per il premio ricevuto:"Per me è un grande senso d'orgoglio e soddisfazione, un riconoscimento importante alla mia carriera e continuo con la stessa responsabilità che devo e dobbiamo trasmettere tutti noi calciatori verso l'esterno. Non è facile tenere sempre in campo un comportamento corretto. In alcune situazioni sono scivolato anch’io in cose magari poco ortodosse o forse avrei dovuto farlo per evidenziare di più alcune situazioni. Al di là di questo, sono felice di quello che è stato il mio percorso dal punto di vista morale e continuerei a farlo di nuovo. Quindi va bene così".
AMAURI ITALIANO DOPO IL 5 MARZO - L’attaccante bianconero Amauri, brasiliano di nascita, potrà giurare e diventare cittadino italiano non prima del 5 marzo. Lo si è saputo da ambienti del Ministero dell’Interno, che a giorni dovrebbe darne comunicazione alla Federcalcio. Per Amauri svanirebbe così la possibilità di partecipare all’ultima amichevole della Nazionale italiana prima delle convocazioni per il Mondiale in Sudafrica, prevista per il 3 marzo contro avversario ancora da definire. Ciò potrebbe rendere più difficile l’inclusione di Amauri nella lista dei convocati di Lippi per la spedizione sudafricana, anche se nulla vieta che il ct possa chiamarlo anche se non ha mai vestito prima la maglia azzurra. Comunque è un’altra notizia poco piacevole per lo juventino, dopo le dichiarazioni di Pazzini, che gli contende il posto nella rosa dei convocati. L’attaccante della Samp è apparso infatti irritato dalla possibile concorrenza di Amauri: "In questo momento non mi sento in ballottaggio con Amauri perchè io sono italiano e lui è brasiliano. Devo confessare che questa situazione un po' mi dà fastidio. Capisco se uno è mezzo italiano e mezzo brasiliano, un conto è se non è proprio per niente italiano".
ABETE SUL DOPO-LIPPI - Il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, ha tracciato, ai microfoni de 'La politica nel Pallone' su GR Parlamento, quello che sarà il dopo-Lippi, che pare intenzionato a lasciare l'incarico dopo il Mondiale sudafricani: "Mancano ancora molti mesi. Ci siamo concentrati sulle qualificazioni, dovremo arrivare in Sudafrica con le idee chiare ma senza far diventare questo argomento l'unico problema. La federazione è responsabile della programmazione: in maniera tranquilla, senza manifesti, eviteremo che si crei una situazione simile a quella di Euro 2008, che è stata kafkiana", aggiunge facendo riferimento al clima che accompagnò la Nazionale dell'allora c.t. Roberto Donadoni. "Sappiamo che un Mondiale può avere risultati diversi, non possiamo metterci a valle del Mondiale per riprogrammare un'attività che riprenderà immediatamente.Ci sono ancora tanti passaggi e tanti mesi - aggiunge il numero 1 di via Allegri - è naturale che la Federazione dovrà avere le idee chiare perchè è naturale e ovvio che sia così". In ogni caso si cominciano a fare nomi di possibili candidati alla successione: Carlo Ancelotti, Gianfranco Spalletti, Cesare Prandelli, Gianfranco Zola, Alberto Zaccheroni e Roberto Mancini.
CANDREVA PIACE - Spinelli, presidente del Livorno, parla a Radio Kiss Kiss Napoli e rivela: "Candreva? Oggi Juve, Inter e Napoli sono le uniche piazze che lo possono conquistare. Il ragazzo è eccezionale sia in campo che come persona: è in comproprietà con l’Udinese, chi lo vuole deve parlare anche con i Pozzo. Quanto vale? 15-18 milioni". Sentite le parole di Spinelli, il dg dell'Udinese Gasparin ha chiarito: "Spinelli è un presidente che stimo, vuole talmente bene a Candreva che vorrebbe cambiare anche i documenti per averne la proprietà. Il giocatore però è a Livorno a titolo temporaneo e dopo il 30 di giugno bisogna parlare esclusivamente con Pozzo. Il costo di Candreva? E' un giocatore che farà parte dell'Udinese del futuro, abbiamo creduto in lui anche la scorsa estate quando volevano in molti la compartecipazione del ragazzo. Credevamo nelle sue qualità tecniche, personali e umane".
LIMITAZIONI DEL CASMS - Il Comitato di analisi per le manifestazioni sportive ha disposto la chiusura del settore ospiti per i tifosi della Roma a Bergamo e per quelli del Bari a Napoli il 6 dicembre. Il Casms ha inoltre stabilito la vendita del biglietto singolo per Juventus-Inter del 5 dicembre, e la vendita del biglietto singolo per i tifosi ospiti per due gare del 29 novembre, Cagliari-Juventus e Catania-Milan.
LA PREMIER DICE NO A CELTIC E RANGERS - Nonostante le molte dichiarazioni di sostegno nei confronti dell'entrata dei due club di Glasgow nella Premier League, tra le ultime quelle del manager del Tottenham Harry Redknapp, i club inglesi hanno infine deciso per un no alla proposta avanzata dal presidente del Bolton, Phil Gartside. La proposta sosteneva la necessità di organizzare la Premier League in due leghe (serie a e serie b) da 18 squadre, anche per attenuare gli effetti nefasti delle retrocessioni distribuendo i soldi dei diritti tv a più soggetti, e di consentire l'ingresso ai club dell'Old Firm nella seconda divisione. La seconda parte è stata considerata "non fattibile e non desiderabile", mentre la prima sarà ulteriore oggetto di discussione, nelle prossime riunioni.


LUNEDI' 16.11.2009

UDIENZA RINVIATA
- Aggiornata al prossimo 30 novembre l'udienza che vede coinvolto uno dei protagonisti del processo Gea di Roma, Alessandro Moggi. L'udienza si svolge presso il Tribunale Nazionale dell'arbitrato per lo sport del Coni. Moggi jr. vi ha fatto ricorso contro la decisione della Corte di Giustizia Federale della Figc, che ha decretato la sua sospensione dell'albo degli agenti. Oggi i giudici del Tnas hanno ascoltato le testimonianze di Emanuele Blasi, Giuliano Giannichedda e Marco Amelia.
BALLE O FONDO DI VERITA'? - Il mercato non ha mai fine ed i giornali vi ricorrono, più del solito, per riempire le loro pagine quando il campionato è fermo. Gli diamo retta? No, ma riportiamo per dovere di cronaca quanto scrivono: secondo "Il Corriere dello Sport" la Juve sarebbe interessata a Neymar, giovane stellina del Santos, 18 anni ancora da compiere. La Juventus non sarebbe la sola ad interessarsi a quello che Pelè ha definito, con molta magnanimità, il suo "erede", perché sul giovane brasiliano punterebbero anche Chelsea e Barcellona. Neymar, dicono, è un giovane di talento e il Santos gli ha già fatto firmare un contratto fino al 2014, con clausola di cessione da trenta milioni di euro.
Secondo Tuttosport, invece, la Juve ha la priorità di coprire la fascia destra ed il candidato ideale sarebbe il franco-senegalese Bacary Sagna dell’Arsenal, che ha una valutazione di circa 12 milioni di euro. Per non farci mancare nulla il quotidiano torinese ci informa che resistono le candidature di Juan Camilo Zuniga e di Luis Miguel, del Valencia. Tutto qui? No, ci sarebbe anche lo svizzero Valon Behrami ex di Genoa, Verona e Lazio, ora al West Ham. Per sostituire Cannavaro, in futuro, si pensa al giovane Ranocchia, di proprietà del Genoa, che ha rifiutato il rinnovo del contratto. A furia di fare 5 o 6 nomi al giorno, alla fine, qualcuno lo indovineranno.
FERRARA FIDUCIOSO - Inizia la settimana che porterà alla sfida contro l'Udinese, nel posticipo di domenica 22 alle 20.45. Ferrara ha lavorato con pochi elementi, causa le convocazioni nelle varie nazionali, facendo svolgere "principalmente esercitazioni su tiri in porta e sull’uno contro uno, intervallate da lavori fisici. Ovviamente essendo in pochi non si è puntato sul lavoro tattico". La sosta è servita per avvicinare al recupero completo alcuni infortunati, come Marchisio, che freme dalla voglia di essere a disposizione dell'allenatore già dalla prossima partita di campionato. Ciro, a tal proposito, ha detto che questa settimana: "Sarà importantissima per lui e per Sissoko, perché entrambi hanno lavorato con la squadra, ma non a pieno ritmo, e quindi sarà fondamentale vedere cosa riusciranno a fare nei giorni che ci separano dalla sfida con l’Udinese". Ferrara garantisce sul carattere e sul morale della truppa: "Il morale è buono, almeno quello dei giocatori che hanno lavorato con me. Spero che lo sia altrettanto quello dei nazionali quando rientreranno, così potremo rituffarci nel campionato e riprendere il ritmo e l’attenzione giusta per affrontare le prossime sfide".
LIPPI: NE MANCANO 5 o 6 - Lippi, in vista della prossima partita con la Svezia, dichiara: "Ci saranno tanti cambi. Del resto se devo fare delle verifiche il momento è questo. Buffon, Cannavaro, Zambrotta e Pirlo giocano così tante partite che se posso farli rifiatare lo faccio. Ci sono 16-17 giocatori già sicuri del posto per il Mondiale, il resto va scelto e calibrato anche in base ai ruoli, per avere una rosa omogenea. Candreva per esempio può giocare alla Perrotta. Da mezzala ora avrei solo Marchisio". A chi gli chiede se manca ancora la scintilla vincente, il viareggino risponde: "Ci manca ancora la scintilla? Ma no, non abbiamo bisogno di fare una grande partita per trovare convinzione. C’è solo da avvicinarsi serenamente all’appuntamento mondiale. Vanno utilizzate le partite che rimangono alla Nazionale e alle squadre di club per portare in Sudafrica una rosa adeguata. E poi arrivare a quel momento in buona condizione atletica". Poi Lippi dice di confidare nel pieno recupero di Gattuso e risponde alla domanda sul momento poco felice di Giuseppe Rossi e di "personalità" Santon: "Rossi ieri l’ho rivisto bene dopo un periodo difficile, anche per le difficoltà incontrate dal Villarreal. Santon purtroppo sta giocando molto poco. Mi auguro che giochi un pochino di più, compatibilmente con le esigenze dell’Inter".
MOURINHO VORREBBE LO UNITED - Il Times insiste e, incurante delle precedenti polemiche, afferma che il polemista portoghese, José Mourinho, avrebbe fatto sapere che gradirebbe diventare l'erede di Alex Ferguson sulla panchina dello United. Tra il presunto sogno di Mourinho e la panchina dei Red Devils, però, c'è un Ferguson che non sembra ancora intenzionato ad abbandonare.
CASIRAGHI TRABALLA - Pierluigi Casiraghi, il secondo dei miracolati da Calciopoli chiamati da Albertini a guidare una formazione nazionale (insieme a Donadoni), vede traballare la sua panchina. Magro, molto magro, il suo bottino con l'Under: quattro punti in altrettante partite. Il capo delegazione Gabriele Gravina ha detto: "Dopo la partita contro il Lussemburgo tireremo le somme e in ogni caso qualsiasi decisione sarà presa dal presidente". Abete, durante l'intervallo di Italia-Olanda, ha risposto così a chi gli chiedeva del tecnico dell'Under: "Casiraghi? Ora concentriamoci sulla partita di martedì, poi avremo l'Ungheria ai primi di marzo. Servono sei punti per continuare a sperare". Per l'eventuale successione a Casiraghi si fanno i nomi di Peruzzi, Di Livio e Rocca.

Foto Gallery