News Week/4

news week DOMENICA 04.10.2009 -
IL PASSAPORTO DI MOURINHO - Mourinho cerca sempre la polemica con qualcuno per distogliere l'attenzione della critica dal gioco della sua Inter. L'ha cercata intensamente con Ferrara, che sulle prime ha resistito alla tentazione di replicare. Ieri, però, Ciro ha risposto chiedendo a Mourinho di non occuparsi più della Juventus. Ieri sera, nel dopo partita di Inter-Udinese, immediata la replica del polemista portoghese: "Io parlo di quello che voglio, se lui sente o non sente è la stessa cosa. Io parlo lo stesso anche se ho il passaporto portoghese". Passaporto è un termine che all'Inter vorrebbero dimenticare e far dimenticare, ma Oriali, che pure gli siede sempre vicino, non deve averglielo detto, ed alloora il portoghese rincara la dose: "Vi dimenticate quello che ho vinto in passato e mi considerate scarso perché ho un passaporto diverso dal vostro". Sindrome da Calimero, il pulcino che ripeteva sempre "Ce l'avete con me perché sono piccolo e nero", ingiustificata, perché i giornalisti italiani sono cotti di lui ed esaltano qualsiasi cosa dica o faccia. Ma con il "passaporto" non la finisce più ed insiste: "Che devo fare comprarmi il vostro passaporto?". Una battuta poco felice che ha creato imbarazzo, visti i precedenti in materia di passaporti dell'Inter.
L'INTER PRIMA TREMA E POI VINCE - L'Inter vince l'anticipo serale del sabato soffrendo e rischiando tantissimo. Nei minuti di recupero l'Udinese ha l'occasione per vincere la partita ma Di Natale la spreca tirando su Julio Cesar. Sul ribaltamento di fronte Sneijder da posizione defilata, quasi sulla linea di fondo campo, infila la porta di un colpevole Handanovic.
L'Inter passa in vantaggio con un gran tiro di Stankovic servito in profondità da Eto'o. Passano pochi muinuti e Mourinho prima perde Milito per un problema muscolare e poi subisce il pareggio siglato da Di Natale che, tenuto in gioco da Chivu, insacca alle spalle di Julio Cesar. L'udinese ha un'altra grossa occasione per portarsi in vantaggio con Sanchez che, solo, spara alto dal dischetto del rigore. Nella ripresa l'Udinese ci riprova con tentativi di Sanchez, Di Natale e Floro Flores. Mourinho prova allora il modulo "disperazione" e manda in campo anche Suazo, schierando tre punte più Sneijder. Le occasioni più nitide e clamorose, però, le ha l'Udinese, in contropiede, con Lukovic e poi con Di Natale. Dopo aver tremato l'Inter, in pieno recupero, può festeggiare: Sneijder da fondo campo trova lo spiraglio giusto e fa impazzire Mourinho, che mostra con salti, pugni al cielo e linguaccia, quanta fosse la pressione che un eventuale pareggio gli avrebbe messo addosso.
NUOVO STADIO JUVE - Secondo Bergero, direttore finanziario dei bianconeri, il nuovo stadio, pronto entro un paio d’anni, consentirà alla Juventus di raddoppiare i ricavi: "Potremmo passare da 20 a 40 mln di euro per quanto riguarda i ricavi da stadio. E' molto importante comunque, da un punto di vista finanziario, andare avanti in Champions. I ricavi dell'Uefa sono preziosissimi". Ecco perché sarebbe importante fare bene in Europa, come vorrebbe Cobolli…
Martedì o mercoledì poi la Juve sarà di scena a Londra, in vetrina alla City, il cuore della Borsa inglese: "E’ importante perché possiamo sponsorizzare e illustrare il nostro progetto all’estero per trovare anche nuovi azionisti. Tutti mi chiedevano negli scorsi anni se era in programma la costruzione di un impianto di proprietà nostra: bene, ora posso rispondere di sì,  che il Delle Alpi è stato smantellato e sono già iniziati i lavori per il nuovo impianto", ha aggiunto Bergero, che ha anche parlato di autofinanziamento: "L'aumento di capitale da parte del maggior azionista lo abbiamo dovuto fare una sola volta, quando siamo scesi in B. Per il resto ci siamo sempre autofinanziati".
Ci permettiamo di correggere Bergero: sarebbe più corretto dire "ci hanno mandato in B" e non "siamo andati in B".
BAYERN ANCORA A SECCO - Terza partita consecutiva senza gol per il Bayern di Van Gaal che ha spaventato la Juve mercoledì sera all'Allianz Arena. Dopo la sconfitta patita domenica scorsa per 1-0 ad Amburgo e il pareggio per 0-0 contro la Juve nel secondo turno di Champions League, i bavaresi hanno pareggiato ancora per 0-0 in casa contro il Colonia penultimo in classifica. Stanchezza e pressioni dovute ad impegni europei a parte, la partita è stata deludente e inevitabili quanto meritati sono piovuti i fischi dei 66.000 dell'Allianz Arena.
CROLLA IL BORDEAUX - Settimana negativa per le nostre avversarie di Coppa: dopo 18 risultati utili consecutivi, il Bordeaux va a perdere a Saint Etienne per 3-1. Laurent Blanc ha schierato una formazione ampiamente rimaneggiata: a riposo gli infortunati Gourcouff e Gouffran, il tecnico dei girondini ha tenuto in panchina anche Wendel, Chamakh e Cavenaghi, subentrati solo nella ripresa, quando il passivo era già di 2-0, grazie ai goal di Fernàndez e del brasiliano Ilan. Un rigore di Jussiè ha riportato a galla il Bordeaux che è poi definitivamente crollato con il goal in chiusura di Payet per i verdi. Se il Lione vincerà stasera, scalzerà gli aquitani dalla testa della classifica.
MACCABI A PUNTEGGIO PIENO - Si conferma squadra solida il nostro prossimo avversario di Champions League. Il Maccabi Haifa stende per 2-0 il Maccabi Petach Tikva meritando la quinta vittoria in cinque partite di campionato e rimanendo saldamente in testa al campionato. A segno gli attaccanti Arbeitman e Vladimir Dvalishvili, 23enne georgiano, acquistato quest'estate e già considerato uno dei punti di forza della squadra. Il Maccabi, prima squadra israeliana ad accedere alla fase finale della Champions League, non è avversario da sottovalutare, avendo già fatto penare Bayern e Bordeaux, che hanno superato l'ostacolo con molte più difficoltà del previsto.
DALLA LIGA - Al Barça è sufficiente un goal del canterano Pedro per aver ragione al Camp Nou dell'Almeria: uno solo, ma molto bello, uno splendido destro sotto l'incrocio, attorno alla mezz'ora del primo tempo. L'incontro è stato caratterizzato ancora una volta dallo stratosferico possesso palla dei catalani. Non particolarmente brillanti Ibra e Messi: il primo, che compiva oggi 28 anni, si è fatto notare solo per un bel destro all'angolino nel finale: Messi ci ha provato un paio di volte nei primi 20 minuti e si è anche visto negare un rigore. Tocca ora al Real rispondere a tono nella gara di Siviglia.
 
SABATO 03.10.2009
JUVE, I CONVOCATI - Ferrara ha diramato la lista dei convocati per il match contro il Palermo. Restano a Torino gli infortunati (Del Piero, Tiago e Salihamidzic), Marchisio, al quale Ferrara concede un turno di riposo, e Sissoko, guarito ma non ancora pronto. Ecco l'elenco dei convocati: Buffon, Chimenti, Manninger, Caceres, Chiellini, Cannavaro, Grosso, Zebina, Molinaro, Grygera, Ariaudo, Legrottaglie, De Ceglie, Felipe Melo, Camoranesi, Poulsen, Giovinco, Diego, Marrone, Trezeguet, Iaquinta, Amauri.
FERRARA REPLICA A MOURINHO - In conferenza stampa si è presentato un Ferrara pronto a difendere ed attaccare. Difende Amuri "Amauri? Può stare tranquillo, ha la mia fiducia", e difende i preparatori atletici per gli infortuni "Bisogna avere i dati esatti: dall'inizio della stagione abbiamo avuto sei giocatori con problemi muscolari, gli altri non li considero infortuni. Del Piero qualche fastidio lo aveva, non era ancora al 100%. Nessuno, comunque, ha voluto forzare la situazione. Il suo stop non è dipeso dalla preparazione atletica". Poi suona la carica: "Mi auguro che questa sia l'ultima gara in emergenza. C'è voglia di ritornare alla vittoria dopo troppi pareggi. Anche il Palermo ha voglia di riscatto, troveremo un ambiente difficile".
Per finire, replica con fermezza a Mourinho: "Se Mou non è un pirla, io non sono un fesso. Gradirei che la sfida tra Inter e Juve restasse sul campo. Il punto di Monaco è importante. Non mi sembra sia stato enfatizzato come un capolavoro. Ognuno dovrebbe guardarsi di più in casa propria. Mourinho ogni settimana ha un pensiero per la Juve. Lui ha a disposizione una squadra top ed è un tecnico top: ci si aspetta sempre che vinca. Le critiche nei confronti di una pareggio ci possono stare, siamo nella stessa situazione e mi farebbe piacere che non venisse tirata sempre la Juve in mezzo". Sulla questione del calendario, sollevata dal polemista portoghese, Ferrara precisa: "L'Inter giocherà di sabato, giovedì e domenica. Tale e quale a quello che è successo alla Juve. Non mi sembra quindi che la Juve sia stata favorita".
AMAURI, CACCIA AL GOL - "E’ arrivata l’ora di sbloccarsi. Voglio riprendermi la Juventus, come mi stanno chiedendo i tifosi. Per me sarà un match speciale, rivedrò tanti amici e il pubblico del Barbera. In Sicilia ho vissuto tante emozioni. Io però voglio segnare, assolutamente. Mi manca la gioia della rete". Sono parole che manifestano un certo assillo per il gol che non arriva, ma Amauri si dice sereno: "Sono sereno, sento la fiducia dell’ambiente, del tecnico e dei compagni. Non vivo l’asti­nenza da gol come un’osses­sione e non mi sento in crisi. Le critiche non mi danno fastidio, so che sto lavorando bene. Ripeto: in questo momento mi manca soltanto la rete. Ma sono fiducioso". A chi gli chiede se festeggerà in modo speciale un gol tanto atteso, Amauri risponde: "Contro il Palermo voglio segnare, ma di sicuro in campo non esulto come ha fatto Zaccardo. E’ una partita speciale, casomai festeggio a casa". Quella dei festeggiamenti stile coito interrotto sta diventando una moda che non condividiamo: un gol andrebbe sempre festeggiato e non farlo è una forma di ipocrisia e non di rispetto verso gli ex tifosi.
FIRENZE E LO STADIO - Il 15 ottobre prossimo i dirigenti della Fiorentina ed i membri dell'Amministrazione Comunale di Firenze incontreranno i rappersentanti della FIGC, che verificheranno se il Comune è disposto ad impegnarsi nei lavori di ristrutturazione dell'Artemio Franchi o se sarà sostenuto fin da subito il progetto che prevede la Cittadella Viola ed il nuovo stadio, in vista della candidatura dell'Italia per l'Europeo del 2016.
Non c'è alternativa a queste due ipotesi se non la cancellazione di Firenze dall'elenco delle 12 città ospitanti Euro 2016.
ZAMPARINI SU AMAURI - Quando a Zamparini hanno chiesto cosa proverebbe se Amauri si sbloccasse proprio a Palermo, lui ha risposto sicuro: "Sarei felicissimo, gli voglio bene e mi piacerebbe se dovesse ritrovare il gol qui da noi. Naturalmente noi nel frattempo ne dovremmo aver segnati tre, così la festa sarebbe completa". Il patron rosanero non vede un Amauri in crisi: "Io l’ho visto molto bene. E’ stato un po’ sfortunato, spesso ha sfiorato il gol per un niente, ha colpito pali e traverse, si è mosse sempre tantissimo, lavorando per la squadra e aprendo spazi per i compagni. Per me sta benissimo e, scherzi a parte, preferirei che domani sera non ci fosse".
LA JUVE INCUBO DI MOURINHO - Il portoghese, quest'anno più che mai, sembra soffrire di un inferiority complex nei confronti della Juve, sempre presa come paragone per cercare la polemica: "Non mi da fastidio il fatto che si dica che non vinciamo da sette partite. Però sette gare per noi sembrano settanta. Per altri sei non sembrano sessanta (si riferisce alla Juve che in Europa non vince da sei partite ndr). Non mi da fastidio perché ormai sono abituato a questa realtà". Questa volta lo infastidiscono i differenti giudizi sui pareggi ottenuti in Champions dai due club ed insiste: "Il nostro pareggio contro la squadra migliore del mondo sembra un disastro, il pari contro una squadra normale sembra un capolavoro". Non ricordiamo titoli elegiaci sul punto della Juve a Monaco, dove, comunque, ha giocato fuori casa e non è stata sempre schiacciata nella sua metà campo come l'Inter, in casa, contro il Barcellona. A Mourinho ha risposto sinteticamente Cobolli Gigli: "I conti ce li abbiamo tutti".
Moratti ha sostituito Mancini, dopo uno scudetto, perché lo jesino aveva fallito in Europa ed ha scelto Mourinho per conquistare quella Champions vinta l'ultima volta quando lui era un bambino. Se Mourinho non vince la Champions, per il secondo anno consecutivo, avrà fallito e non è con le polemiche che potrà coprire il suo insuccesso. Per ora la sua media punti, considerando 10 gare europee sulla panchina dell'Inter, lo vede ultimo con 1,1 punti a partita, preceduto da Simoni, Cuper e Mancini. 
GIOIA MOMO - Sissoko è felice per l'esito della visita a Lione: "Dopo sette mesi sto molto meglio. Ieri ho effettuato l'ultimo controllo con il professor Ferret e finalmente è tutto a posto. I tempi di recupero sono stati lunghi perchè ho avuto una seconda microfrattura al piede, non ho forzato i tempi ma il piede non ha avuto una buona reazione. Sto molto meglio, non sono ovviamente al 100% ma in due o tre settimane potrò giocare. Conto di essere in campo contro la Fiorentina, dopo la sosta per le nazionali". Buone notizie anche da Cannavaro, che ha quasi completamente smaltito l’infortunio patito con il Bordeaux.
VINCENZO E' CARICO - Scendere in campo per vincere dovrebbe essere la norma ma Vincenzo Iaquinta fa lo stesso il suo proclama: "Andiamo a Palermo per conquistare i tre punti. Affrontiamo ogni squadra per vincere. Anche a Monaco abbiamo commesso alcuni errori e per questo dobbiamo migliorare ma siamo sulla buona strada. Abbiano la mentalità giusta per disputare un grande campionato e una grande Champions League. Mi auguro che Amauri possa sbloccarsi: per gli attaccanti ci sono alti e bassi, basta stare tranquilli e con un goal tutto si risolve".
STRONATI ACCUSA - Il presidente del Siena Giovanni Lombardi Stronati: "Ho la sensazione e anche qualche conferma che gli arbitri nell'intervallo delle gare si informino o vengano informati della loro conduzione nella prima frazione di gioco. Il fatto è che se nel primo tempo hanno commesso errori, nel secondo fischiano per compensare. Sono consapevole che gli arbitri hanno problemi notevoli. Credo che scendano in campo impauriti. Sanno che un errore può compromettere la carriera e allora sono nervosissimi". Poi Stronati racconta un episodio accaduto domenica scorsa contro il Napoli: "L'arbitro Valeri, a fine partita, ha risposto ai nostri giocatori arrabbiati (per il gol annullato) che stava ancora aspettando le scuse di Calaiò dalla gara di Bologna della passata stagione. Sicuramente Valeri non era tranquillo e l'arbitraggio ha penalizzato il Siena. Quelle parole sono un aggravante".  Lo scorso anno Calaiò simulò un fallo e ottenne il rigore, per poi andare in tv e dichiarare che il rigore non c'era.

VENERDI' 02.10.2009
VIEIRA VUOLE ANDARSENE - Intervistato da L'Equipe, il centrocampista franco-senegalese dell'Inter, escluso dalla Nazionale per il prossimo match, ha ammesso che per partecipare al Mondiale potrebbe cambiar squadra in Gennaio: "Se nulla cambia, sì. Ho bisogno di trovare il ritmo, di giocare partite ad alto livello. Non voglio trarre conclusioni fino a Dicembre, ma se la mia situazione non sarà cambiata da oggi ad allora, prenderò la decisione necessaria."
SCOLARI FLOP - L'ex allenatore del Chelsea, Luiz Scolari, è vicino a un altro esonero. Ingaggiato dalla squadra uzbeka del Bunyodkor alla cifra record di 13 milioni di euro all'anno, cifra che ne fa l'allenatore più pagato al mondo, vincendo per distacco su Mourinho, l'allenatore portoghese ha fallito l'obiettivo prefissato dal club: la vittoria dell'Asian Champions League, che avrebbe portato il club, fondato nel 2005, e ritenuto emanazione del governo autoritario del paese, alla Coppa del Mondo per Club.
Il Bunyodkor è infatti uscito dalla competizione, mercoledì, nei quarti di finale contro i sudcoreani del Pohang Steelers: una vera dèbacle se si pensa che l'andata era finita 3-1 per i centroasiatici. In Corea il Bunyodkor, che schiera anche Rivaldo (37 anni e 10 milioni di euro annui per lui), è stato sconfitto per 4-1.
DEL PIERO, DELUSO MA REATTIVO - Alex scrive sul suo sito alessandrodelpiero.com: "Sono davvero molto rammaricato per questo nuovo infortunio subito nella stessa zona di quello precedente durante l'allenamento mattutino del 1° Ottobre al rientro della trasferta di Champions League a Monaco dove abbiamo pareggiato 0-0 contro il Bayern.
La delusione è grande perché continuerà ancora per diverse settimane la mia assenza dal campo da gioco ma la voglia di reagire a questo momento sicuramente non positivo mi aiuterà a stare bene il prima possibile rispettando però i tempi necessari per una guarigione definitiva prima di tornare ad essere a disposizione dell'allenatore per dare finalmente il mio contributo alla squadra. A presto".
CAMO CI CREDE - Il pareggio di Monaco lascia la Juve al terzo posto nel girone di Champions ma Camoranesi non è preoccupato: "Non c’è da preoccuparsi, perché il Bayern deve ancora venire a casa nostra e non è certo scritto che prederemo a Bordeaux. Penso che sia un girone equilibrato. Si può vincere in casa, ma anche fuori". Ora torna il campionato con la trasferta di Palermo e sarebbe auspicabile interrompere l'ultima serie di pareggi: "Beh, quello contro il Bologna e quello di ieri sono diversi. Sicuramente il Bologna era alla nostra portata e siamo stati un po’ ingenui nel non amministrare la gara, abbiamo concesso tantissimo e invece con un po’ di attenzione forse saremmo riusciti a chiudere la partita prima. Quella contro il Bayern è stata una gara completamente diversa, come è sempre stato tra campionato e Champions League. A Palermo andremo comunque per vincere. La caratteristica di quest’anno è l’atteggiamento: in casa o fuori e a prescindere dall’avversaria, cerchiamo sempre di imporre il nostro gioco e di fare la partita. Sarà così anche domenica. Io sono molto fiducioso, perché vedo che la squadra, al di là di tutto crea il gioco per poter vincere le partite e penso che questo sia fondamentale".
INFERMERIA JUVE - Ieri a Lione è arrivato l'ultimo ok, quello del professor Ferret, per Momo Sissoko: il giocatore torna a disposizione di Ferrara ed avrà tempo per mettersi alla pari dei compagni, come condizione atletica, durante la sosta per le nazionali.
Cannavaro ha recuperato dalla distrazione alla coscia destra e ieri ha svolto l'allenamento con tutto il gruppo. Ferrara valuterà oggi se convocarlo per la trasferta di Palermo.
Salihamidzic che, dopo l'infortunio nella prima partita di campionato, si era bloccato durante il riscaldamento prepartita di Genoa-Juventus, lavora in palestra a causa dell'infiammazione al perone.
Tiago paga i due minuti giocati a Monaco con uno stop di 20 giorni: gli esami hanno evidenziato un'area di edema post-contusivo del muscolo bicipite femorale sinistro.
LIPPI SEGUE AMAURI - Marcello Lippi, intervistato da CNR Media, ha parlato di Nazionale e risposto alla solita domanda su Amauri: "Se osservo Amauri? Io osservo tutti i giocatori. Lui ha fatto un inizio di stagione eccezionale, ha giocato per tutto il precampionato, facendo molto bene anche nelle partite importanti. E' stato capocannoniere della Juve. Adesso sta lavorando molto per la squadra, anche se non ha fatto gol. Ma lui e Iaquinta sono in una buona condizione".
Le porte della Nazionale sono sempre aperte per Di Natale: "Di Natale è un giocatore che sta nell'orbita azzurra, un grandissimo talento. Sono particolarmente contento per lui perché mi dispiacque moltissimo quando si fece male in Montenegro con la Nazionale. Appena è stato bene, l'ho richiamato subito". Porte definitivamente chiuse per Totti, altra querelle sempre riproposta dalla stampa, romana soprattutto: "Ha già detto più di una volta quali sono le decisioni di Totti e vanno rispettate".
JUVE, LA PIU' SEGUITA - Le partite della Juventus primeggiano per share (5,61% a gara) e audience, anche quando sono in concorrenza con più gare trasmesse contemporaneamente, con una media di 983.420 telespettatori. La Juve è davanti a: Milan (752.450), Inter (689.516), Roma (514.357), Genoa (465.654) e Napoli (417.803). Ultimo posto nella classifica dell'audience all'Atalanta, con una media di 42.584 telespettatori.
STRISCIONE A PROCESSO - Due anni fa, nel corso della partita Juventus-Inter, su uno striscione lungo circa 12 metri si leggeva «Ibra zingaro infame». Questo episodio ha portato ad un processo, a Torino, per istigazione all'odio razziale; unico imputato un tifoso bianconero che, sembra, è stato individuato studiando una foto scattata in quella occasione. La Juventus si è costituita parte civile, lamentando di aver dovuto pagare ventimila euro di multa per quello striscione.

GIOVEDI' 01.10.2009
DEL PIERO KO - Brutta notizia in casa bianconera: Alex del Piero dovrà stare fuori almeno per 30-40 a causa di una distrazione di 1°-2° grado del muscolo lungo-adduttore di sinistra. Il capitano, rientrato sano da Monaco, dove non aveva peraltro giocato, nel corso dell'allenamento odierno ha accusato un dolore acuto alla regione mediale della coscia sinistra: l'ecografia e la successiva risonanza magnetica hanno poi precisato l'entità del guaio, che lo terrà lontano dai campi probabilmente fino al match contro l'Udinese (almeno per sei gare di campionato e per la doppia sfida con il Maccabi).
ANCHE TIAGO OUT - Dopo aver giocato un minuto all'incirca nel finale di Bayern-Juventus, in prossimità del fischio di chiusura, il portoghese si è accasciato a terra dolorante alla coscia sinistra. Gli esami hanno evidenziato un'area di edema post contusivo del muscolo bicipite femorale sinistro; i tempi di recupero sono attorno ai 20 giorni.
GIORNATA DECISIVA PER SISSOKO - Oggi per Sissoko è in programma l’ultimo consulto a Lione. I medici hanno commentato positivamente gli esami (radiografia e la scintigrafia ossea) ai quali Momo si è sottoposto martedì: il maliano sembra definitivamente guarito dalle complicazioni conseguenti all'infortunio che lo tiene lontano dal campo da ben sette mesi. Da giorni si allena senza provare dolore ed aspetta solo il via libera che il professor Jean Marcel Ferret dovrebbe dargli dopo la visita di oggi pomeriggio. Ferrara potrebbe completare il programma di recupero di Sissoko sfruttando la pausa per le nazionali e programmarne l'esordio in occasione della partita casalinga contro la Fiorentina di sabato 17 ottobre.
Più vicino al rientro appare Fabio Cannavaro. Oggi i medici valuteranno le condizioni del napoletano alla ripresa degli allenamenti. Se i riscontri saranno positivi Cannavaro potrebbe anche essere convocato per la trasferta di Palermo di domenica sera.
DIEGO SODDISFATTO - Così il brasiliano commenta il suo ritorno in campo: "Mi sono sentito bene, sto ancora recuperando la forma fisica ideale, ma sono in grado di giocare novanta minuti. Il modulo? Credo che non sia cucito su misura per me, ma per tutti i giocatori che ci sono nella Juve. Certo, io so di avere un ruolo importante se scendiamo in campo così. Comunque sono pronto a giocare anche domenica sera contro il Palermo. I fischi dei tifosi del Bayern? E' normale, qui sono considerato un avversario. Ma io ho un grande affetto per tutta la Germania e soprattutto per i tifosi del Werder Brema".
ORSATO CONTRO IL PALERMO - Daniele Orsato, veneto di Schio, dirigerà domenica sera la partita tra i rosanero e la Juventus al Renzo Barbera. Gli assistenti saranno Copelli e Grilli, il quarto uomo Pierpaoli.
POVERO DIAVOLO - Lo schiaffone rimediato dal Milan fa rumore, come i fischi molto sonori e ripetuti dei suoi tifosi, ieri sera. Berlusconi, appena ieri mattina, si era prodotto nella solita smentita "Non ho mai detto che il Milan è un disastro. La squadra non attraversa una fase positiva, anche se resta la prima al mondo". I suoi "meravigliosi", la sera, hanno subito smentito lui: questo Milan è un disastro. Un Milan sbeffeggiato anche dalla stampa: quasi tutti hanno scritto nei loro articoli che "questa volta neppure la musica della Champions è servita". Il Milan è stato sconfitto 1-0 in casa dallo Zurigo con un gol del difensore del club elvetico Tihinen nel primo tempo, di tacco. La condizione atletica dei milanisti è sembrata imbarazzante e non ingannino i due pali colpiti nella ripresa da Ambrosini e Zambrotta: lo Zurigo è una piccola squadra, al 5° posto nel campionato elvetico, eppure non ha faticato per fare il "miracolo" a Milano. Galliani, però, ribadisce la fiducia a Leonardo: "Leonardo ha la nostra fiducia. Andiamo avanti con lui. Al momento le cose vanno storte, credo che il pareggio sarebbe stato stretto, dobbiamo andare avanti". Per ora Leo è ancora "unto" dal signore. Vedremo per quanto. Spalletti è libero e piaceva al Milan.
FERRARA CONTENTO - Ciro Ferrara, subito dopo il pareggio contro il Bayern Monaco: "Contento per come abbiamo tenuto il campo, nel primo tempo non bravi quando ripartivamo. Abbiamo perso troppi palloni in uscita di gioco. La pressione è stata continua. nella ripresa non abbiamo rischiato nulla e siamo andati vicini noi al gol. Diego? E' chiaro che per noi lui è molto importante e non è al cento per cento ora. Qualcosa paghiamo: ma nel primo tempo cercavo di far lavorare Diego dietro i due mediani del Bayern, ma non è quello l'unico problema. La conferenza stampa è stata prima dell'allenamento: mi ha detto che stava molto meglio e allora ha giocato".
Poi gli chiedono del recupero di Del Piero: "Il recupero di Del Piero? Il recupero di Alex deve essere fatto gradualmente. E' chiaro che i nostri attaccanti sono diversi uno dall'altro. Iaquinta attacca la profondità, Trezeguet in area è forte e Amauri protegge il pallone, ma la genialità di Del Piero ci serve. Aspetto Del Piero al 100 per cento e lo butto dentro. Il girone? Inseguivamo anche prima la vittoria del Bordeaux. C'è tutto da giocare". Insomma, aggrappati a Del Piero per trovare fluidità e gioco in attacco.
Alessio Secco l'ha vista così: "Alla luce di quello che è stato l'andamento della partita il pareggio è stato un risultato giusto. Diego? Stasera ha giocato non a ritmi elevatissimi ma abbiamo potuto constatare un aumento di questi ritmi rispetto alla scorsa partita e questo ci permette di essere fiduciosi per il futuro".
GROSSO CONFESSA - Robben è un tipetto veloce e sgusciante che lo ha messo in difficoltà e Grosso lo ammette: "Non abbiamo subito gol a Monaco e questo è importante. Abbiamo giocato una gara di grande sofferenza: le difficoltà del primo tempo sono indubbie, ma nella ripresa potevamo anche sbloccare. Per ora siamo terzi nel girone, ma crediamo molto nella qualificazione. Il Bayern? ce lo aspettavamo così: hanno gli esterni miglior d'Europa e Ribery e Robbern le difficoltà le creano a tutti. Quando Robben è uscito è stato un vero sollievo: è fortissimo".
Per Gigi Buffon la Juve è stata brava ad arginare i tedeschi. A chi gli chiede dell'occasione di Ribery, risponde: "Ribery? Avrebbe voluto fare un gran gol, ma fortunatamente sono alto e sono riuscito nell'intento di evitarlo".
CHAMPIONS GRUPPO A - Nella seconda giornata della Champions League del gruppo A, quello della Juventus, il Bordeaux ha sconfitto il Maccabi Haifa per 1 a 0. Il gol che ha dato la vittoria ai girondini è stato messo a segno da Ciani al 38' della ripresa. IL successo sul Maccabi proietta il Bordeaux al primo posto della classifica del girone, in compagnia del Bayern, a quota 4, seguìto dalla Juve a quota 2, con gli israeliani ancora a 0. Nel prossimo turno, il 21 ottobre, la Juventus affronterà a Torino il Maccabi Haifa, mentre il Bordeaux ospiterà il Bayern. Nel terzo turno la situazione di classifica costringe i bianconeri a fare bottino pieno, per poi giocarsi probabilmente tutto nella trasferta in Francia.
LIVERPOOL IN VENDITA? - Pur smentendo le voci di cessione del 50% delle azioni ad investitori sauditi, i proprietari dei Reds, Hicks e Gillet, hanno confermato l'intenzione di cercare nuovi azionisti per il club. Nel comunicato si precisa che le discussioni sono a uno stato embrionale e che non c'è alcun accordo, bollando come infondate le voci apparse in qusti giorni sulla stampa britannica. Tra i possibili candidati, il nome più caldo è quello di Mallikarjun Rao, miliardario indiano. I nuovi investitori dovrebbero portare denaro fresco per sbloccare la questione del nuovo stadio a Stanley Park, per ora bloccata dal no delle banche (RBS e Wachovia) condizionato alla riduzione del debito.
LE CITTA' PER L'EUROPEO - Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Udine e Verona: queste le 12 città annunciate oggi come ospiti delle partite di Euro2016, se l'organizzazione fosse affidata all'Italia. Il presidente della FIGC, Abete, ha sottolineato, a proposito: "Euro2016 rappresenta un'opportunità storica per trasformare qualità, sicurezza e atmosfera degli stadi italiani." Gli avversari sono Turchia, Francia e, congiuntamente, Svezia e Norvegia. I dossier dovranno essere consegnati entro il 15 febbraio e una decisione a riguardo è attesa per maggio 2010.
ARSENAL: KROENKE PRENDE TUTTO? - Il magnate americano Stan Kroenke, uno degli uomini più ricchi al mondo, proprietario dei Denver Nuggets, ha aumentato le sue quote nell'Arsenal, in cui è presente dal 2007, fino al 28,7%. Un'ulteriore acquisizione di quote lo potrebbe portare al 29,9%, percentuale necessaria per poter presentare un'offerta di acquisto del club per intero.
 
MERCOLEDI' 30.09.2009
GUARINIELLO, NUOVA INDAGINE - L'edizione torinese di Repubblica ci informa che il procuratore Raffaele Guariniello si occupa nuovamente di Juve per via di un caso di legionella verificatosi a Vinovo, nel centro d'allenamento della Juve
Ad ammalarsi è stato un addetto alle pulizie ricoverato alle Molinette. Le analisi predisposte da Guariniello hanno accertato la presenza del batterio in diversi punti dell'impianto idrico, e in particolare nei bagni e nelle docce, nella struttura dove si allenano la prima squadra e le varie formazioni giovanili della società. La procura ha aperto un'inchiesta e Guariniello è, nuovamente, alla ricerca delle responsabilità nel mondo bianconero.
60 MILIONI PER IL REAL - Il Real Madrid ha annunciato l'estensione per altri 3 anni del contratto per la sponsorizzazione della camiseta blanca, con l'agenzia di scommesse sportive austriaca Bwin. Il contratto durerà fino al 2013, per una cifra di poco superiore ai 20 milioni di euro annui, andando così ad eguagliare il recente contratto-record firmato dal Liverpool con Standard Chartered Bank. Gli acquisti di Kakà e Ronaldo cominciano a fruttare in termini di introiti connessi.
DIEGO, NI - Diego è uno dei nodi che Ferrara dovrà sciogliere per stasera. Senza di lui la squadra manca di fantasia ma le condizioni fisiche mostrate con il Bologna non sono buone. Ferrara ieri ha detto: "Sta migliorando ma soltanto domani deciderò se rischiarlo dall'inizio o buttarlo dentro a partita in corsa". La sensazione è che il brasiliano non sarà della partita dall'inizio: 72 ore non bastano per raggiungere la forma migliore ed è presumibile che Ferrara vorrà contare su uomini in forma per affrontare i tedeschi. Luis Van Gaal spera in un forfait del brasiliano: "E' chiaro che con Diego è una Juve e con Poulsen un'altra", e su questo non ci piove.
Per Del Piero è sicuro un posto in panchina: "Cosa voglio essere per questa Juve? Il capitano, uno che in campo dà tutto". Contro il Bologna è sembrato che non possa dare molto con pochi minuti nelle gambe, dopo l'infortunio. Per affiancare Iaquinta in attacco la logica dice che Trezeguet è in vantaggio su Amauri. Il francese sta segnando mentre Amauri sembra subire il peso psicologico del gol che non arriva da febbraio, anche se Ferrara sul brasiliano dice: "Tutti gli attaccanti attraversano un periodo in cui non trovano la porta, a me basta che lui lavori per la squadra come sta facendo". A Monaco, però, sarà meglio mettere in campo gente che la porta la trova.
FERRARA RISPONDE A VAN GAAL - "Puntiamo alla vittoria, anche se conosciamo il valore del Bayern. Dobbiamo tornare a fare la Juventus. Abbiamo la perosnalità per dare domani sera la risposta sula campo: questa è una di quelle partite che non c'è bisogno di preparare. La stanchezza? Ci può stare, ma allora dovrebbe averla anche il Bayern, che gioca agli stessi ritmi di tempo nostri. Certo il Bayern ha giocatori che possono fare la differenza in avanti come Olic, Robben e Ribery". Ma poi Ciro chiude con un omaggio a Van Gaal: "Quando sono entrato in sala stampa e ho letto la serie di titoli che ha vinto, ci ho messo un quarto d'ora...".
RISULTATI DI CHAMPIONS - Ieri sera si sono giocate le gare di quattro gironi di Champions League. Nel girone F di Champions il Barcellona batte per 2-0 la Dinamo Kiev, con un gol del solito Messi e uno di Pedrito nella ripresa, mentre Ibrahimovic resta a secco. La squadra di Guardiola è il solito rullo-compressore. In classifica, dietro ai catalani, c'è la Dinamo con tre punti, seguita dall'Inter a 2 e dal Rubin Kazan a 1.
Nel girone E vittorie per la Fiorentina (2-0 al Liverpool) e per il Lione, che in trasferta travolge il Debreceni 4-0 con reti  di Kallstrom, Pjanic, Govou e Gomis. Lione in testa al gruppo con 6 punti, Fiorentina e Liverpool con 3, e Debreceni a 0 punti. Vince facile il Siviglia, in trasferta a Glasgow contro i Rangers, per 4-1 con reti di Konko, Adriano, Luis Fabiano e Kanouté. Pareggio 1-1 tra Unirea Urziceni e Stoccarda, con reti di Tasci per i tedeschi e di Varga per i padroni di casa nella ripresa. Nel Girone G, Siviglia in testa con 6 punti. Nel girone H l'Arsenal supera 2-0 l'Olympiakos, con i gol nella ripresa di Van Persie e Arshavin, e guida il girone con 6 punti.
VINCE LA FIORENTINA - A Firenze la squadra viola batte per 2-0 il Liverpool, con una doppietta di Jovetic nel primo tempo. Oltre alle invenzioni del montenegrino, spicca la prestazione di Cristiano Zanetti, autore di una gara perfetta, fatta di interdizione, palloni recuperati, geometrie e lanci precisi, attento e concentrato su ogni pallone, fino alla fine. Forse avrebbe fatto comodo anche alla Juventus uno così.
Felice per il risultato e per il gioco Cesare Prandelli: "Nel primo tempo siamo stati molto ordinati. Il calcio e anche abbastanza semplice e bisogna saperlo interpretare». Poi fa i complineti a Jovetic: "Ha fatto molto più di un salto di qualità. Lo scorso anno giocava in funzione ad un suo movimento, da quest’anno è al servizio della squadra. Complimenti, perché è arrivato quest’anno con un’altra convinzione". Durissimo con i suoi Rafa Benitez: "Non ha funzionato niente all'inizio, abbiamo sbagliato tutto".
MOURINHO CONTENTO - Moratti lo ha chiamato per vincere la Champions ma, dopo il cattivo risultato dello scorso anno, è ripartito, quest'anno, con 2 punti in 2 partite: "Per la circostanza della partita, è un punto guadagnato, positivo - dice Josè Mourinho -. Ovviamente, vogliamo qualificarci il più presto possibile. Abbiamo pareggiato una partita che, viste le circostanze, potevamo perdere. Alla fine, mi sembra un risultato positivo". Poi si lancia in un pronostico: "Se vinciamo due partite in casa, non dico che le vinciamo, ci qualifichiamo".

MARTEDI' 29.09.2009
BALOTELLI ESPULSO, INTER SOLO 1-1 - L'Inter, soffrendo molto, strappa un pareggio per 1-1, in Russia, nella sfida di Champions contro il Rubin Kazan. I russi passano in vantaggio dopo 12' con Dominguez, che sfugge a Lucio, ma si fanno raggiungere dal gol di Stankovic al 28'. Balotelli ha colpito una traversa, mentre i russi hanno colpito un palo e sfiorato il raddoppio in più di un'occasione. L'avvio dei russi è veemente, con rapidi scambi in velocità che mettono in difficoltà la retoguardia interista. Dopo che Cesar fallisce il raddoppio l'Inter si sveglia, fino a raggiungere il pareggio con uno Stankovic lasciato clamorosamente solo dai russi. Nella ripresa, dopo appena 15', Balotelli rimedia il secondo giallo e i nerazzurri restano in dieci. In Europa gli arbitri sono meno permissivi rispetto ai fischietti che gli interisti sono abituati a trovare nel campionato italiano. Con l'uomo in meno aumenta la sofferenza dell'Inter ed il Rubin  costruisce almeno tre buone occasioni per raddoppiare, con i nerazzurri costretti alle barricate in difesa, salvati da Julio Cesar e dal palo, su tiro di Semak a colpo sicuro.
VAN GAAL CERCA RIVINCITE - Luis Van Gaal, allenatore del Bayern Monaco, se potesse cancellerebbe i precedenti con la Juvei: "Non ho ricordi piacevoli legati ai bianconeri, abbiamo perso ai rigori la finale". Il tecnico olandese, però, non ha perso solo quella finale di Champions League del 1996 contro la Juve di Lippi, a Roma: con l'Ajax incassò altre due sconfitte. Precedenti beneauguranti, ma Van Gaal appare sicuro: "Dopo quella contro il Maccabi Tel Aviv dovremo vincere anche questa partita, in modo da distanziare ulteriormente la Juventus. Sicuramente potremo giocare più tranquilli rispetto a loro".
L'inizio di stagione dei bavaresi non è stato all'altezza del blasone però ora va meglio: "Siamo in crescita e quello di domani sera sarà un test importante. La Juve ha una difesa di alto livello, una rosa giovane e giocatore di grande personalità, come Diego o Del Piero. Sarà una gara difficile". L'ultima trasferta ad Amburgo ha visto il Bayern sconfitto per 1-0: "Avremmo potuto vincere, abbiamo perso una grande occasione. Avremmo potuto agganciare l'Amburgo in classifica e ora, invece, siamo staccati di 6 punti. Abbiamo giocato molto bene in difesa ma non abbiamo sfruttato le occasioni in attacco. Eravamo reduci da cinque vittorie consecutive e avevamo acquisito fiducia: le sconfitte hanno sempre un'influenza negativa, ma possiamo ricominciare a vincere contro la Juve". Luca Toni non sarà della partita, mentre le condizioni di Robben e Ribery, che ieri non si sono allenati, saranno vagliate fino all'ultimo momento utile.
IL VINCENZONE BELLICOSO - Vincenzone Iaquinta, in questo scorcio di stagione, è l'attaccante più in forma e decisivo dell'attacco juventino, perché al sacrificio tattico abbina la velocità ed è l'unico che offre profondità al gioco. Una sua grande partita contro il Bayern aiuterebbe la Juventus: "Il Bayern? Abbiamo vinto al Bernabeu...". Iaquinta è animato dalle migliori intenzioni. Ecco come si esprime prima di partire alla volta di Monaco, dove la Juventus non potrà fare un altro passo falso dopo la gara contro il Bordeaux: "Sappiamo che con il Bayern sarà dura, ma noi abbiamo tutte le carte in regola per fare una grande partita. Il pareggio con il Bologna l'abbiamo digerito, anche se ci è dispiaciuto molto aver perso due punti importanti, ma oggi c'è solo da pensare alla partita di domani sera, un confronto sul quale siamo concentratissimi. Loro hanno giocatori importanti, avranno il sostegno dei tifosi, ma avete visto cosa è successo l'anno scorso con il Real Madrid? Quella di domani è una partita bellissima da giocare, non pensiamo al pareggio, andiamo in campo con la mentalità vincente".
LA RICETTA FERRARA - Dopo lo 'schiaffo' di domenica, Ciro si è fatto sentire con la squadra, in un faccia a faccia dai toni decisi, ma senza paroloni. Tre i punti chiave della sua ricetta per il futuro: il primo, basta palloni persi a centrocampo, una leggerezza che la Juve non si può permettere; il secondo, maggior attenzione nel posizionamento di tutto lo schieramento, per sopperire ad errori come quello di Felipe Melo, errori che possono capitare verso fine gara, quando viene meno la lucidità; il terzo, tanta attenzione quando l'arbitro fischia una punizione contro, perché non bisogna mai lasciare scoperta la palla. Speriamo funzioni.
DIEGO, DECISIONE DIFFICILE - Contro il Genoa la squadra era andata bene, con la copertura aggiuntiva di Poulsen. Ferrara contro il Bologna ha ridato la maglia da titolare a Diego ma la sua condizione fisica non è apparsa delle migliori ed il centrocampo ha sofferto. Ferrara valuterà se a Monaco è il caso di partire subito con Diego dopo la rifinitura di oggi, all’Allianz Arena. Chissà se i 59 minuti giocati contro il Bologna sono stati sufficienti a far ritrovare ritmo e tenuta al brasiliano. Diego non ha dubbi e vorrebbe esserci: "La sfida contro il Bayern ha un fascino particolare, mi ricorda tanti big match affron­tati con la maglia del Werder. Come speciale è tornare a giocare in Germania".
MOMO SI AVVICINA - L'infermeria della Juventus si sta svuotando. Dopo l'avvenuto recupero di Diego e Del Piero, in campo domenica scorsa contro il Bologna, si avvicina il rientro in squadra di Momo Sissoko. Il centrocampista maliano ha ormai ripreso a lavorare in gruppo. Ieri è stato impegnato anche in esercizi di tiro ed impiegato in una partitella a campo ridotto. Il centrocampista ora dovrà effettuare alcune radiografie e giovedì si recherà a Lione dal professro Ferret per il responso finale. Ferrara ed i tifosi bianconeri lo aspettano a braccia aperte.
DUBBI BAYERN - Il tecnico dei bavaresi è alla prese con due acciaccati di lusso, Franck Ribery e Arjen Robben: il primo è stato toccato duro ad un piede nella gara di campionato persa per 1-0 sul campo dell'Amburgo, il secondo nella stessa partita è uscito prima della fine per un fastidio muscolare. I due oggi non si sono allenati: le loro coindizioni restano da valuare, ma non è detto che non ce la facciano a scendere in campo contro la Juve.
ARBITRI PER LA CHAMPIONS - Sarà l'ex poliziotto Howard Webb a dirigere mercoledì sera alle ore 20,45 all'Allianz Arena la partita tra Bayern Monaco e Juventus. A San Siro dsarà invece il tedesco Meyer a dirigere Milan-Zurigo. L'italiano Rizzoli fischierà invece in Porto-Atletico Madrid.
ARSENAL IN CRESCITA - Aumento del 37% sui profitti al lordo delle tasse, quantificabili in circa 40 milioni di euro, e introiti per 340 milioni di euro circa, a sottolineare una crescita del 40%: il bilancio dei Gunners, annunciato oggi, inaugura un trend positivo, grazie soprattutto ai buoni risultati sportivi (semifinali di Champions League) e agli investimenti immobiliari. I complessi residenziali costruiti sull'area che una volta ospitava Highbury, finalmente riescono a fruttare, dopo il periodo di sfiducia connesso con la crisi economica globale: sono 445 su 665 gli
appartamenti venduti ad oggi. I debiti con le banche sono stati perciò sostanzialmente ridotti di 50 milioni di euro e rifinanziati fino a dicembre 2010.

LUNEDI' 28.09.2009 -
RIMANE LA CASORIA - Sarà ancora Teresa Casoria, il 13 ottobre, data della prossima udienza per il processo di Calciopoli, a capo della corte giudicante di Napoli: l'istanza di ricusazione, promossa dagli avvocati delle parti civili, Brescia e Atalanta, è stata infatti rigettata.
TUTTI A MONACO, MENO SISSOKO E CANNAVARO - La Juventus è pronta per la prima trasferta in Champions League, mercoledì all’Allianz Arena contro il Bayern Monaco. Come sempre in CL, la squadra raggiungerà la città bavarese il giorno precedente il match. Ferrara porterà con sé 23 giocatori: ai recuperi di Diego e Del Piero (già in campo contro il Bologna), si aggiunge quello di Tiago. Restano a Torino i soli Sissoko (che oggi comunque ha lavorato insieme al gruppo) e Cannavaro. I convocati: Buffon, Chimenti, Manninger, Caceres, Chiellini, Grosso, Zebina, Molinaro, Grygera, Legrottaglie, Felipe Melo, Salihamidzic, Marchisio, Poulsen, De Ceglie, Tiago, Camoranesi, Giovinco, Diego, Iaquinta, Del Piero, Amauri, Trezeguet.
NEDVED A VINOVO - Questa mattina Pavel Nedved ha fatto visita agli ex compagni di squadra a Vinovo, dove la Juve si è allenata in preparazione della trasferta a Monaco. Una visita di cortesia, dopo aver dato l'addio al calcio e dopo le  vacanze in patria. E' ancora in piedi l'offerta della società, e di Ferrara, di entrare nei ranghi tecnici, cosa che tifosi ed ex compagni bianconeri gradirebbero molto.
Sissoko e Tiago, stamattina, hanno svolto tutto l’allenamento con i compagni, mentre Cannavaro ha svolto un lavoro differenziato.
RUMMENIGGE ASPETTA LA JUVE - Karl-Heinz Rummenigge, dirigente del Bayern Monaco, ha rilasciato queste dichiarazioni a itasportpress.it sulla prossima partita di Champions League contro la Juventus. "Aspettiamo i bianconeri all’Allianz Arena. Per loro è un ritorno importante in questa competizione dopo la nera pagina in serie B. La Juve è una squadra fortissima che si deve prendere molto sul serio e con massima concentrazione e determinazione. Li abbiamo già battuti a Monaco e questo può essere un piccolo vantaggio per noi che giochiamo davanti i nostri tifosi. Nel nostro girone poi la squadra bianconera è l’avversario più temibile, superiore al Bordeaux. Le squadre tedesche in Champions? Non è un compito facile raggiungere gli ottavi per le tre formazioni teutoniche ma sarebbe molto bello per il nostro calcio se Bayern, Stoccarda e Wolfsburg ottenessero la qualificazione. In questo modo potremmo superare l’Italia nel ranking Uefa e avere in futuro un posto in più in Champions". Rummenigge si dimostra un dirigente distratto: la Juve è tornata in Champions già dall'anno scorso.
MEA CULPA IN CASA JUVE - Nelle dichiarazioni, dopo la partita con il Bologna, i giocatori juventini esprimono la loro rabbia, che ieri in campo si è vista poco, e fanno autocritica. Inizia Legrottaglie: "E' successo quello che non deve succedere: abbiamo perso concentrazione, abbiamo perso una palla stupida. In Serie A è così, non ti perdonano, in Serie B o da altre parti magari sbagliano davanti alla porta, in Serie A ci sono giocatori forti e ogni palla che concedi è gol. Oggi dobbiamo fare “mea culpa”, abbiamo tenuto bene anche nel secondo tempo, abbiamo perso 2 punti veramente stupidi". Una dichiarazione in stile "neopromossa in A", quella di Nicola,  con il riferimento del difensore alla palla persa a fine partita da Melo, ma di errori clamorosi e palle gol regalate agli avversari ce ne erano state anche prima.
Felipe Melo: "Sono arrabbiato, come tutta la squadra. Abbiamo buttato due punti preziosi. La Juve punta allo scudetto e non può perdere punti così. Personalmente sono arrabbiato perché la squadra è stata disattenta un minuto e abbiamo preso gol. Dobbiamo migliorare sotto questo aspetto. Ma siamo una grande squadra, abbiamo sbagliato e dobbiamo lavorare per non ripetere questi errori, e sappiamo che c'è tempo per fare meglio. Non siamo macchine, siamo umani, e qualche errore ci può stare". Melo non sarà il responsabile diretto della sconfitta ma un Emerson, tanto per fare un esempio, quella palla al 93' non l'avrebbe regalata agli avversari per tentare un passaggio di prima, Emerson l'avrebbe tenuta, custodita.
Marchisio ha ammesso errori che tutti hanno visto: "Ci siamo fatti sorprendere nuovamente per non esserci messi davanti sulla punizione, dobbiamo assolutamente migliorare perché non è possibile, è successa la stessa cosa a Roma con il gol di De Rossi". Un errore, fatto tre volte, da torneo parocchiale. Marchisio lo sa bene e dice: "La Juve deve vincere partite come questa, altrimenti lo scudetto non lo vinci. Le partite valgono tutte tre punti. L'anno scorso non abbiamo sbagliato uno scontro diretto, ma poi abbiamo perso punti con le altre squadre. Se vogliamo puntare allo scudetto dobbiamo assolutamente migliorare sotto questo aspetto". Bravo Marchisio, ha centrato il problema: con il Bologna sembrava la Juve di Ranieri.
Anche Ferrara ha qualcosa da farsi perdonare nella gestione della formazione, come dei cambi: "A volte, soprattutto quando quelli del Bologna battevano in fretta le punizioni, tardavamo a tornare indietro. Oggi abbiamo concesso qualche cosa di troppo. Posso spiegarlo anche se non voglio giustificarmi: forse ho inserito in squadra giocatori che non giocavano da tempo e metterli dentro tutti insieme è stato un errore".
MAROTTA BACCHETTA MOURINHO - Marotta, dg della Sampdoria, entra nella polemica provocata da Mourinho con le frasi su Del Neri e replica a muso duro al polemista portoghese: "Del Neri ha reagito con grande signorilità, nel senso che ha ritenuto che un buon tacere non fu mai scritto. Evidentemente la presa di posizione di Mourinho la trovo fuori luogo e soprattutto indelicata per un professionista, un suo collega, che oltretutto non aveva dato nel corso della giornata, e anche precedentemente, alcun pretesto per arrivare a creare uno spunto polemico, quindi la dice lunga su taluni professionisti che più che insegnare dovrebbero anche imparare qualche volta". Ricordiamo che Mourinho non è nuovo ad attacchi ai suoi colleghi e che, solo considerando l'ultimo periodo, ha polemizzato con Lippi, Capello, Spalletti, Zaccheroni, Ferrara.
LIQUIDATO MARINO - Sembra che ogni giornata di campionato porti con sé la domanda "Chi salterà oggi?". Ieri De Laurentiis, presidente del Napoli, ha congedato in diretta su Sky il suo direttore generale Pierpaolo Marino: "Lo ringrazio per il lavoro svolto in questi cinque anni e ora, come accade nei film, lo saluto. Il direttore generale ha dei compiti di organizzazione della struttura, se poi vuol assumere anche la direzione sportiva allora o lo fa oppure se non ci riesce è un suo fallimento, non della società". Il presidente lancia rimproveri ed accuse: "Avrei gradito da parte di Marino un mea culpa sugli errori compiuti in questi anni. Io al posto suo lo avrei fatto. Io sbaglio raramente perchè non lascio nulla al caso e tengo presente tutto. Non è che quando Marino mi consiglia un giocatore io lo compro per forza. Alla fine decido autonomamente".
Oggi pomeriggio è in programma un incontro, tra De Laurentiis e Marino, che dovrebbe chiudere cinque anni di rapporto, come rivelato dallo stesso produttore napoletano: "Mi incontrerò con Marino per chiarire il nostro rapporto. Sarà un chiarimento su come si può fare il bene del Napoli. Non contiamo io e Pier Paolo ma il bene del Napoli: in questo senso deciderò". Per la sostituzione di Marino circola il nome di Roberto Zanzi, ex manager di Siena ed Atalanta.
DE ROSSI DELUSO - De Rossi si presenta davanti ai microfoni per manifestare la sua delusione e preocupazione: "Non siamo né carne né pesce: così non si va avanti. Quale è il difetto di questa Roma? Penso che sia un discorso di interpretazione sbagliata. Tra la vecchia gestione e la nuova c’è una bella differenza nell’affrontare le partite e su come si imposta il calcio. E noi stiamo facendo una via di mezzo: abbiamo la leggerezza di quando giocavamo con Spalletti e magari la non grande disponibilità in fase offensiva e la concretezza che ci vuole dare Ranieri. Se dobbiamo giocare in maniera semplice, diretta e concreta bisogna farlo sul serio. Così, con una via di mezzo, non si arriva da nessuna parte".
Sull'approccio sbagliato alla partita Ranieri ha le idee chiare: "Non lo so, io sono appena arrivato. Alcune difficoltà ci sono, adesso dobbiamo vederle, analizzarle, capirle, se sono strutturali, se sono ataviche, non si può fare subito tutto e bene. Tante volte uno i vizi li conosce, ma non li può dire".
IL BORDEAUX CONTINUA A VINCERE - Un'altra vittoria per il Bordeaux, che si conferma il peggior cliente possibile tra quelli posizionati in terza fascia nel sorteggio Champions. Vittoria di misura contro il Rennes per 1-0, ma gioco convincente e meriti che vanno oltre il risultato minimo per vincere. Gourcouff, al rientro contro la sua ex squadra dopo un piccolo infortunio, e Chamakh in evidenza, ma a segnare è l'esterno Wendel che, assistito da Tremolinas, insacca di testa nella porta dei bretoni al 23'. I bordolesi rimangono in testa al campionato, seguiti a due lunghezze dal Lione con cui si preannuncia una battaglia a due per il titolo.
PRINCIPE SAUDITA VUOLE IL LIVERPOOL - Il principe Faisal bin Fahd bin Abdullah si è detto interessato ad acquistare il 50% delle quote del Liverpool, affiancando così i magnati americani Hicks e Gillett alla proprietà del club inglese. L'offerta saudita è ritenuta intorno ai 380 milioni di euro, cifra molto interessante per gli americani, in quanto consentirebbe loro di rientrare del debito maturato con le banche al momento dell'acquisto del Liverpool.

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