Penta: "Continueremo a indagare"

pentaNicola Penta, 47 anni, è l'Amministratore Delegato della First Sport Consulting, la società che si occupa di fornire consulenza sportiva al collegio dei legali di Luciano Moggi. Insostituibile figura di raccordo tra i consulenti tecnici e gli avvocati, Penta è vicinissimo al ramo umbertino della famiglia Agnelli.


Buongiorno, sig.Penta, ci racconti come avete individuato queste nuove intercettazioni.
La verità? Neanche io, in un primo momento, credevo che esistessero queste telefonate. D´accordo: Moggi diceva che chiamavano tutti, ma perché dovevo credergli se i magistrati sostenevano il contrario? Poi, però, sia Bergamo sia De Santis insistevano su questo punto, giurando perfino sui propri cari... Allora ci siamo messi a indagare, ed ecco quello che è venuto fuori.
Ci dia qualche dettaglio in più...
Quando abbiamo cominciato a lavorare sul materiale ci siamo accorti che era davvero tanta roba, circa 170.000 contatti, contenuti in un hard disk e in 50 cd rom. A chiamare erano in tanti, se non proprio tutti... Il problema è che manca il tempo, da qui a martedì 13, per esaminarle tutte. Per ora siamo oltre quota quarantamila e, comunque, non ci fermeremo.
Perché non sono uscite nel 2006?
Beh, perché l'oggetto dell´indagine dovevano essere solo Moggi e la Juventus... Così non hanno incrociato le utenze dei designatori con gli altri nomi: avrebbero visto che tutti li chiamavano.
E’ vero che ha ricevuto i complimenti della Procura di Napoli?
Il pm Narducci ha voluto venire a conoscermi e mi ha stretto la mano. E´ stato un grande onore conoscere un magistrato che da anni combatte la camorra in prima linea, altro che i processi sul calcio...
Adesso cosa farete?
Noi continueremo a sbobinare perché vogliamo dimostrare senza possibilità di dubbio che in quel periodo i designatori erano sommersi di telefonate e di richieste da dirigenti e uomini di calcio, tutti indistintamente.
Qualcuno dice che le telefonate di Moggi erano diverse…
Da quello che ho ascoltato Moggi spesso millantava: quando se la prendeva con un arbitro o un assistente, la settimana dopo quello arbitrava di sicuro, come nel caso Paparesta. Viceversa gli arbitri che sbagliavano a favore della Juventus venivano fermati per molte settimane. Guardatevi il caso Racalbuto dopo Roma-Juventus… ma questa indagine mette in scena perfino paradossi assurdi: se Rosetti avesse concesso quel clamoroso rigore di Zauri non visto in Lazio-Fiorentina, ora sarebbe indagato perché, dopo la partita, Bergamo disse che era tutto pilotato.
Qualcuno dice che la cupola agiva anche a favore di altre squadre, come la Fiorentina.
A chi interessava di più che la Fiorentina rimanesse in serie A? A De Santis che arbitrava Lecce-Parma, oppure a chi aveva già venduto Bojinov ai viola per 15 milioni? E´ forse colpa di De Santis se i giocatori del Lecce fecero finta di giocare? Tanto che Zeman girò polemicamente le spalle al campo... Sono cose che nel calcio accadono, che c'entra Calciopoli?
In questi giorni un importante quotidiano L’ha accusata di fare disinformazione, riportando alcuni passi di atti di indagine del 2007 in cui Lei suggeriva a Moggi di utilizzare finte lettere per far emergere gli argomenti da sviscerare nella sua attività di giornalista. Cosa si sente di rispondere?
La materia è molto complessa quando si parla di Comunicazione. Capisco che ci sia molta ignoranza in merito, come lo sono io in tecnica investigativa, ma sono in buona compagnia. Direi che in quel momento storico, cioè quando il sig. Moggi parlava di spionaggio industriale (il processo Telecom lo conferma), quando diceva che anche gli altri telefonavano sicuramente più di lui (anche questo confermato in questi giorni), nessuno lo prendeva in considerazione, primi fra tutti la stampa e le Tv. Ecco quindi che gli consigliai una delle tecniche base che si studiano nei Master di Marketing e Comunicazione, il Self Mailing, che permette di far emergere delle informazioni importanti che sono state omesse o volutamente nascoste dalle aziende concorrenti. Vista l’aggressione mediatica a cui era sottoposto il sig. Moggi in quel periodo, era l'unico modo di comunicare le sue informazioni al pubblico.
Cosa si prova a scoprire di essere intercettati e vedere il proprio indirizzo pubblicato sui giornali?
E’ stato un fatto grave ed inquietante, ero intercettato senza saperlo, e senza essere indagato di nessun reato. Questo è il fatto vergognoso, intercettare e pubblicare, come hanno fatto con il sottoscritto, delle intercettazioni senza senso, oltre al mio indirizzo e ai miei dati personali. Si dovrebbero vergognare coloro che utilizzano il potere contro chi non ha la possibilità di difendersi, io sto solo facendo il mio lavoro come i Giornalisti o gli Avvocati o i Giudici fanno il loro. Se a qualcuno non va bene che emerga la verità, allora che mi facciano fuori.
La ricordiamo, a fianco di alcuni membri di Ju29ro.com, anche alle Assemblee della Juventus..
Sono un piccolo azionista come molti di voi e nella prima assemblea del dopo-Calciopoli, nell´ottobre del 2006, contestai duramente l'operato di Cobolli e dell´avvocato Zaccone. L'avvocato, per sostenere la sua posizione, parlò di illeciti che invece alla Juventus non erano mai stati contestati. In quel momento dissi che il vero reato della Juve era stato quello di affidarsi a loro, adesso aggiungo anche Blanc. Anzi, a lui consiglio di dimettersi: non si può stare in paradiso a dispetto dei santi.
Farsopoli Le ha cambiato la vita…
Farsopoli ha cambiato la vita di molte famiglie. Qualche tempo fa ad esempio mia figlia di cinque anni mi chiese di leggerle una favola. “Ecco" dissi, Farsopoli. "C'era una volta Biancanera, che incontrò nel bosco l'orco guido..." poi per fortuna si addormentò subito.
Come andrà a finire questa storia?
La mia speranza è di vedere Moratti che fa la pace con Moggi, che il povero Facchetti venga ricordato per il grande campione che era, che siano restituiti i due scudetti alla Juve. E che sia restituita l´onorabilità a tutti coloro che sono stati implicati in questa assurdità che hanno chiamato Calciopoli. Un sogno, più che una speranza...