Cosa cambierà dopo la Cassazione?

Cari amici vicini e lontani, siamo ormai arrivati al momento che in molti aspettavamo da tempo. Tra pochi giorni, infatti, la Corte Suprema di Cassazione si pronuncerà sulla cosiddetta “bontà” del processo di Napoli interamente dedicato ai protagonisti dello scandalo di calciopoli. Do you remember il micidiale papocchio del 2006?
Ecco. Trattasi di quella cosa lì. Si, lo so che siamo ormai nel 2015, e che ne è passata molta di acqua "pallonara" sotto i ponti… Ma quello scatolone di pateracchi ancora non è il tempo di sigillarlo, bisogna ancora metterci delle robe dentro… Che ve lo dico a fare…
Ora, tornando seri e cercando di ironizzare il meno possibile, mi tocca ricordare ai lettori che poco si occupano di cose giuridiche e di burocrazia in generale, e dunque solo per facilità di comprensione, che nell'ordinamento giuridico Italiano, questo organo rappresenta il giudice di legittimità di ultima istanza delle sentenze emesse dalla magistratura ordinaria. La funzione svolta da questo organo non è quella che molti pensano, ossia non si riprenderà in mano il processo interamente, non si interrogheranno più i testimoni, non si sentiranno più le innumerevoli e diverse voci dei protagonisti a vario titolo del processo, non si ascolteranno più le telefonate, e via dicendo. Ciò che è fatto è fatto. I fascicoli sono chiusi. La funzione e il lavoro di questo organo è di altro genere, per questo nel mio incipit iniziale parlavo di “bontà” del processo. Perché quello che verrà valutato è proprio il corretto funzionamento, da tutti i punti di vista, del processo ordinario. La Suprema Corte di Cassazione ha il compito di assicurare l'esatta osservanza e l'uniforme interpretazione delle norme di diritto vigenti. Non giudicherà più nel merito. Ci dirà solo se il processo che si è svolto sotto il Vesuvio si è svolto correttamente o no. E se la risposta fosse no, ci dirà, per così dire, quali sono gli elementi o gli ingranaggi che non hanno funzionato o che non funzionano.  
Ora, venendo mestamente e pragmaticamente alle nostre cose, vi sono circa due tipologie di persone tra noi osservatori.
Gli ottimisti, che sperano, con gli occhi lucidi e pieni di speranza, che la Cassazione butti a mare gli ultimi 8/9 anni di pateracchi all’ItaGliana di calcio penale sottovesuviano.
E i pessimisti, che invece immaginano che la Cassazione dirà che è tutto buono, e che va tutto bene Madama La Marchesa.
Poi, a dirla tutta, ci sarebbero anche tutti quelli che non sanno precisamente cosa pensare, ma a mio avviso questi, forse, sotto sotto, però, appartengono inconsapevolmente ad una delle due categorie che stanno sopra ma non hanno ancora il coraggio di dirlo ne agli altri ne a se stessi. Comunque sia, anche questi contano poco, esattamente come le altre due categorie. Mi spiego meglio.
Perché lo scopo di questo mio scritto è semplice. Dopo la sentenza, cosa cambierà?
Ve lo dico subito. Se la sentenza fosse sfavorevole agli imputati, la Juve avrà grossomodo mestamente concluso tutti i suoi percorsi legali fatti di ricorsi posticci e pasticciati. Qualcosa si potrebbe ancora fare in realtà, perché la Juve ad oggi, anche processualmente, è risultata del tutto estranea ai fatti. Ma diciamoci la verità, che senso avrebbe? Che senso ha fare una battaglia così al ribasso dopo tutto ciò che abbiamo subito?
Se invece la sentenza fosse favorevole agli imputati, la Juve ne trarrebbe indirettamente una forza molto più decisiva. A quel punto l’art. 39 del Codice di Giustizia Sportiva forse potrebbe essere innescato, e chissà. Poi c’è anche un ricorso pendente presso il Tar del Lazio, non bisogna mai dimenticarlo. Qualunque sia l’esito della Cassazione verrà condizionato anche il ricorso pendente al Tar del Lazio.
Bene, detto questo, ora vorrei però fare un passo avanti. Ripetiamo la domanda e proviamo a saltare la fase intermedia appena esposta.
Dopo la sentenza, qualunque ne sia il contenuto, cosa cambierà?
La Juventus, che nel 2006 era ben organizzata per vincere altri scudetti e che si preparava per provare a fare risultati anche in Europa (non che fosse scontato, sia ben chiaro, si era solo all’inizio della gestione Capello, ma ricordiamoci che all’epoca non c’erano ancora il Barcellona, il Real Madrid, il Bayern, e l’inter che si sono visti negli anni successivi), riavrà indietro il suo passato probabilmente vincente che non ha potuto vivere?
Il calcio Italiano, che da parecchi anni vede scandali su scandali da retrocessione completamente insabbiati (passaporti, spionaggio industriale, e scommesse su tutti), dal giorno dopo la sentenza, finalmente diventerà pulito e credibile? E la squadra che da tutto ciò ha avuto i danni maggiori, e che grazie a questi pasticci non ha potuto dominare ancora più di quanto ha fatto fino a quando ha potuto, sarà adeguatamente risarcita? Parlo della Juventus, ovviamente. E non ne faccio una questione solo di denaro, ma di innumerevoli trofei che si sarebbero potuti vincere anche solo per mancanza di avversari.
Le persone fisiche che dal processo di Napoli hanno subito danni professionali, di immagine, morali, economici e di salute incalcolabili (qualcuno si è beccato qualche tumore e qualcuno ha anche pensato al suicidio), potrà avere un adeguato risarcimento e magari le scuse? E non ne faccio una questione solo di denaro.
Coloro che, a vario titolo, si sono resi responsabili di questo scempio del diritto e della democrazia, pagheranno per quanto hanno fatto?
Altra domandina piccante piccante: alcuni personaggi della “Torino bene”, che a vario titolo si sono resi responsabili, o comunque hanno promosso, o anche solo ispirato o avallato, questo scempio del diritto e della democrazia, pagheranno per quanto hanno fatto?
E potrei continuare per ore e ore a porre domande di questo genere da contrapporre come controrisposte alla domanda iniziale.
Quindi, pensandoci molto bene proprio a quella mia domanda iniziale…
E provando a ripeterla nella mia testa più e più volte, e provando a guardare la cosa un po’ da tutti punti di vista… Provando anche a cambiare solo l’ordine dei fattori del quesito in modo che sia sempre uguale, ma che suoni diversamente…
Cosa cambierà, dopo la sentenza della Cassazione?
Cambierà cosa, dopo la sentenza della Cassazione?
La sentenza della Cassazione, cambierà cosa?
A me viene in mente solo una risposta, abbastanza ovvia e banale: nulla.
Nulla. Niente. Nisba. Nada. Non cambierà nulla.
E comunque, dopo aver vissuto quest’ultima tappa, sarà il caso di cominciare, noi tifosi intendo, a prendere delle decisioni. Ma di questo magari parleremo un’altra volta. Tempo al tempo. Per ora buona Cassazione a tutti.