Accuse Milan: Galliani e il controllo del Palazzo

Come si è visto nel capitolo precedente, una delle accuse principali mosse nei confronti della Juventus è stata quella di detenere un controllo assoluto sul sistema calcio, a partire dalle massime cariche federali. Tuttavia non viene spiegato quali vantaggi potesse ottenere Luciano Moggi dalla sua lotta per la rielezione di Carraro e Galliani, considerando che quest’ultimo era un diretto avversario nella corsa allo scudetto. Nello scenario tratteggiato nelle introduzioni alle informative Moggi appare come una sorta di onnipotente demiurgo del pallone, in grado di manipolare qualsiasi cosa per i suoi personali interessi. Una lettura attenta delle conversazioni intercettate fornisce invece un quadro diverso della situazione, riportando il discorso entro i confini del classico gioco di potere tra le parti: Carraro vs Abete per la presidenza federale, Galliani vs Della Valle/Sensi per la presidenza di Lega. ▪ Prog.3872 del 12/11/2004: Moggi riferisce a Mazzini che lo schieramento ha ottenuto anche il voto del Cagliari: «con Cellino, mi dice Galliani, non ci son problemi perché lo fa votare Berlusconi». In precedenza Mazzini aveva informato Moggi di aver sentito «Galliani, voleva sapè della Ternana. […] Sono orientati a votare Galliani». ▪ Prog.9156 del 3/12/2004: Mazzini informa Moggi che l’Empoli voterà per loro: «Gli ho fatto telefonare anche a coso… anche a Galliani. C’ha parlato 3 giorni fa». ▪ Prog.7144 del 14/12/2004: Mazzini riferisce a Moggi di un suo colloquio con il vicepresidente milanista: «Comunque stamane io ho chiamato… uhm… alliani, gli ho detto: senti, stammi bene a sentire, dico, guarda muovi anche i tuoi Padrini politici, perché, che Zamparini è di AN e che voti per Abete l’è veramente una cosa che non… non esiste al mondo». ▪ Prog.12167 del 9/12/2004: Carraro dice a Ghirelli: «ho chiamato Galliani […] il quale dice che molte società lo avvisano che Sagramola li sta…sta tempestando tutti di telefonate […] a favore di Abete» Ghirelli risponde: «Galliani ha detto che gli ha telefonato Mazzini che è iper agitato». ▪ Prog.15233 del 14/12/2004: Ghirelli conta di spostare voti su “Adriano” e Mazzini risponde che deve essere lui a «muoversi tramite Silvio lì, su AN e compagnia». ▪ Prog.12547 del 17/01/2005: Mazzini riferisce di aver sollecitato Galliani a fare una riunione preliminare col gruppo prima di un incontro ufficiale (del 31 gennaio) in Federcalcio: «Galliani è disponibile a fare questo incontro preliminare». ▪ Prog.4393 del 23/10/2004: Moggi a Lotito: «abbiamo parlato anche con Berlusconi di questa cosa, poi tu c’hai parlato anche te quindi non… allora io ti dico per me in questo calcio qua uno di quelli che può dare una mano importante sei te». Le telefonate sono assai eloquenti e testimoniano, senza tema di smentita, la parte attiva sostenuta da Galliani nel bailamme pre-elettorale. Una cosa prevedibile, essendo egli stesso il candidato. Dall’esame di queste conversazioni emerge anche un altro dettaglio molto rilevante: Galliani parla al telefono con Carraro, Mazzini e Ghirelli, esattamente come Moggi. Eppure di tali comunicazioni, misteriosamente, non c’è traccia. Spesso ci si è domandati come fosse possibile che tra le centinaia di telefonate giornaliere fatte o ricevute da Moggi non ne esistesse una con il vicepresidente milanista. E questo nonostante nella prog.108 del 12/10/2004 ci sia la prova di almeno un contatto tra i due: (Moggi a Mazzini) «con Galliani ci parlo adesso… ho provato ma era occupato, allora siccome io so venuto al campo, lo chiamo adesso… glielo hai già detto te ora glielo dico io». Altra importantissima considerazione che si trae dalla lettura dei testi sopra riportati è l’intervento interessato di Silvio Berlusconi: si viene a sapere che Cellino voterà a favore dello schieramento di Galliani grazie all’intercessione del Premier e che lo stesso Premier ha avuto modo di parlare con Claudio Lotito per analoghe ragioni. Inoltre Mazzini, conscio del potere veicolato da Berlusconi, fa pressioni su Galliani affinché gli si rivolga per ottenere ulteriori adesioni tramite la politica. C’è poi un’altra intercettazione rivelatrice: è una telefonata in cui Alessandro Moggi mette in guardia il padre sui prossimi sviluppi di Palazzo. Moggino dice di essersi incontrato con Preziosi (ex presidente del Como, ora al Genoa): «mi ha incominciato a fare tutto un discorso, il calcio come cambia, bisogna stare attenti di qua, di là, Carraro, Galliani». Perché tira in ballo i due principali vertici del calcio italiano? Tramano forse qualcosa? Ma non era Moggi il padrone di tutto? Adriano Galliani è anche direttamente coinvolto nel caso del famigerato dossier calunnioso ai danni di Della Valle. La rivalità tra Berlusconi e i proprietari della Fiorentina è risaputa (esplosa anche in un recente congresso di Confindustria) e non stupisce apprendere di un interesse di Galliani a screditare il nemico: ▪ Prog.5578 del 3/12/2004: Moggi a Mazzini riguardo al dossier: «Allora io oggi sono con Galliani a Milano […] Gliene parlo e ti chiamiamo». ▪ Prog.9147 del 3/12/2004: Moggi a Mazzini: «lo devi portare rapidamente su… la prossima settimana, … già ai primi… questo.. questo tizio (quello che ha il dossier, nda) da Galliani» . ▪ Prog.26618 del 10/02/2005: Mazzini parla di Della Valle e dice che ce l’ha dura perché «fino al duemilasei c’è Silvio!». Bergamo replica: «loro (i Della Valle) da… avranno da soffrire per il Milan». Ma Mazzini rassicura: «ma comunque un uomo di loro […] uno di Forza Italia di sicuro per cui… che c’ha i soldi». Le telefonate sono chiarissime e non lasciano dubbi. Appena ricevuta la notizia dell’esistenza di un dossier contro i proprietari della Fiorentina, Moggi avverte subito che sentirà Galliani. Successivamente consiglia di portare da lui le persone in possesso di tale documento (forse perché decida il da farsi?).