Le intercettazioni che scagionano Giraudo /2. Udinese-Brescia e la bufala delle ammonizioni mirate

Giraudo e MoggiPresso il tribunale di Napoli è iniziato il processo d'Appello su Calciopoli, celebrato con rito abbreviato, che vede tra gli appellanti Antonio Giraudo, ex amministratore delegato della Juventus.
Durante la prima udienza la Corte ha preso una decisione che potrebbe dare una svolta al processo: verranno infatti ascoltate in aula telefonate dimenticate e scovate dalle difese con l'importante aiuto di Nicola Penta, già dirompente protagonista del rito ordinario a Napoli.
Le telefonate, una trentina in tutto, hanno come interlocutori, tra gli altri, Dondarini, Giraudo e Pieri. Non saranno acquisite le trascrizioni, ma saranno ascoltati direttamente gli audio, in grado di rendere l'idea anche del tono delle conversazioni.
Ju29ro.com vi farà ascoltare in anteprima queste intercettazioni, alcune delle quali sono assolutamente inedite, riproponendo nel contempo gli articoli di analisi delle partite sotto inchiesta pubblicati sul nostro sito.


La partita Udinese-Brescia è una delle più celebri bufale di Calciopoli. Il match, precedente all'incontro Udinese-Juventus, è parte del ciclo delle ammonizioni e delle espulsioni mirate. L'arbitro Dattilo in questa partita aveva infatti espulso il terzino ceco Jankulovski e ammonito Pinzi, Muntari e Di Michele. Il tutto, secondo la sentenza del processo con rito abbreviato, in maniera fraudolenta. Peccato che i tre giocatori ammoniti non fossero diffidati e abbiano poi giocato contro la Juve!
Quanto a Jankulovski, tutti gli appassionati di calcio ricordano la mega-rissa scatenatasi negli ultimi minuti della partita, allorquando il bresciano Mannini insaccò nella porta udinese il 2-1 finale, nonostante il portiere friulano De Sanctis giacesse infortunato a terra. Jankulovski fu espulso fraudolentemente, secondo la sentenza De Gregorio. Tanto fraudolentemente che sferrò un cazzotto a un avversario. Tanto fraudolentemente che il tutto avvenne su segnalazione del guardalinee Camerota, a cui non viene imputato assolutamente nulla, e che ha testimoniato in questo senso durante il processo di Napoli.
Dattilo avrebbe, ad ogni modo, davvero potuto espellere metà squadra, ma non lo fece.
Ecco: questa stessa considerazione venne fatta da Giraudo al telefono con Moggi al termine della partita.
Figurarsi addirittura che alcuni mezzi di informazione, nella fase iniziale di Calciopoli, scrissero, errore o frode?, che questa telefonata era avvenuta il sabato, ossia prima della partita!
Una considerazione, quella di Giraudo che, per quanto maliziosa, non può essere base di alcuna frode, di nessun accordo, anzi al massimo ne costituisce l'esatta negazione.

Intercettazione Moggi-Giraudo, domenica 26 settembre 2004, ore 16.58
Moggi e Giraudo si sentono dopo la fine delle partite della domenica pomeriggio e commentano i principali fatti della giornata, tra cui il pareggio dell'Inter e gli episodi arbitrali di Udinese-Brescia. Il tutto in attesa del big match Lazio-Milan, che si sarebbe giocato in serata. La Juve ha giocato in anticipo la sera precedente, pareggiando 1-1 con il Palermo.



La quarta giornata 2004/2005:
Bologna-Roma 3-1 (domenica alle 15)
Juventus-Palermo 1-1 (sabato alle 20.30)
Fiorentina-Sampdoria 0-2 (domenica alle 15)
Inter-Parma 2-2 (domenica alle 15)
Lecce-Cagliari 3-1 (domenica alle 15)
Livorno-Atalanta 1-1 (domenica alle 15)
Messina-Chievo 0-0 (domenica alle 15)
Siena-Reggina 0-0 (domenica alle 15)
Udinese-Brescia 1-2 (domenica alle 15)
Lazio-Milan 1-2 (domenica alle 20.30)


Articoli precedenti:
Le intercettazioni che scagionano Giraudo /1. Per cosa è stato condannato