La dura sentenza della CAF di Ruperto

RupertoSentenza della CAF. Le motivazioni (PDF)

14 luglio 2006. La sentenza della Caf, a conclusione del processo sportivo di primo grado, è attesa per questa sera verso le 20.

Ore 18.00 - TIFOSI IN ATTESA. Oltre cento tifosi laziali stazionano davanti all'hotel Parco dei Principi in attesa della sentenza. A Firenze, invece, circa trecento tifosi della Fiorentina aspettano la sentenza davanti allo stadio Franchi. Sulla cancellata dello stadio hanno appeso striscioni con scritto: "Male non fare, paura non avere" e "Io sto con Della Valle".

Ore 18.10 - I POLITICI E CONFALONIERI. Pierferdinando Casini rivolge una richiesta ai suoi colleghi: "I politici non commentino la sentenza. Dalle sentenze sul calcio mi aspetto una cosa sola: di non vedere domani la solita litania di dichiarazioni degli uomini politici. Perché i politici meno si occupano di sport e meglio è".
Prodi esclude ogni buonismo: "Se le squadre e alcuni di coloro che le guidano risultassero colpevoli dovranno pagare, anche se siamo i campioni del mondo. Se si confondessero i due campi, non si darebbe l'esempio giusto, e se si dimostrasse che qualcosa "sottobanco" c'è stato, è giusto pagare".
Si fa sentire anche la voce di Mediaset, con Confalonieri: "Il Milan viene colpito per motivi politici. L'inchiesta sul calcio? Una piazzale Loreto a tappe. Questa storia non è senza significato nei confronti del gruppo. Sembra di essere tornati a 12 anni fa quando Borrelli inviò proprio a Napoli nel corso del G7 un avviso di garanzia nei confronti del premier Berlusconi".

Ore 19.00 - INSULTATI MAZZOCCHI E GORIA. La tensione davanti all'Hotel Parco dei Principi si taglia a fette ed i tifosi, appena appare Marco Mazzocchi, giornalista Rai di fede romanista, lo minacciano ed ingiuriano al grido di "Servo, servo, servo". Mazzocchi se ne va scortato dalle forze dell'ordine. Lo stesso trattamento viene riservato, poco dopo, anche ad Amedeo Goria, accolto al grido di "Bastardo giallorosso".

Ore 19.30 - CACCIATE MEDIASET E SKY. La tensione sale ed il clima si surriscalda anche a Firenze, dove i circa 300 tifosi allontanano gli operatori e le telecamere di Sky e di Mediaset. Sui muri compaiono scritte contro Rossi e Palazzi, ed aumentano i cori di protesta contro la Roma, che beneficerebbe della penalizzazione dei viola prendendone il posto in Champions League.

Ore 21.00 - LA SENTENZA LACRIME E SANGUE. La Caf fa il suo ingresso all'hotel Parco dei Principi, dove dà lettura della sentenza, con un'ora di ritardo sull'orario previsto.
Sentenza:
Juventus: retrocessione in serie B con 30 punti di penalizzazione, revoca dello scudetto 2004-05, non assegnazione dello scudetto 2005-06; ammenda di euro 80 mila.
Fiorentina: retrocessione in B e 12 punti di penalizzazione da scontare nel 2006-07; ammenda di euro 50 mila.
Lazio: retrocessione in B e 7 punti di penalizzazione da scontare nel 2006-07; ammenda di euro 40 mila.
Milan: 44 punti di penalizzazione per il campionato 2005-2006, che lo escludono dalla competizioni europee, e penalizzazione di 15 punti da scontare nel 2006-07; ammenda di euro 30 mila.
Luciano Moggi: 5 anni di inibizione e proposta di radiazione; ammenda di euro 50 mila.
Antonio Giraudo: 5 anni di inibizione e proposta di radiazione; ammenda di euro 20 mila.
Diego Della Valle: 4 anni di inibizione; ammenda euro 30 mila.
Andrea Della Valle: 3 anni e 6 mesi di inibizione; ammenda di euro 20 mila.
Sandro Mencucci: 3 anni e 6 mesi di inibizione; ammenda di euro 10 mila.
Claudio Lotito: 3 anni e 6 mesi di inibizione; ammenda di euro 10 mila.
Adriano Galliani: 1 anno di inibizione; ammenda di euro 30 mila.
Leonardo Meani: 3 anni e 6 mesi di inibizione
Massimo De Santis: 4 anni e 6 mesi di inibizione.
Luigi Pairetto e Tullio Lanese: 4 anni e 6 mesi di inibizione.
Gennaro Mazzei: 1 anno di inibizione.
Franco Carraro: 4 anni e 6 mesi di inibizione.
Innocenzo Mazzini: 5 anni di inibizione.
Pietro Ingargiola ammonizione; Paolo Dondarini 3 anni e 6 mesi di inibizione; Gianluca Paparesta 3 mesi; Claudio Puglisi 1 anno; Fabrizio Babini 1 anno.
Prosciolti: Rodomonti, Messina, Rocchi, Tagliavento e Bertini.
Non giudicabile l'ex designatore Paolo Bergamo.
Lecce, Treviso e Messina vengono ripescate in serie A.

Ore 21.20 - RABBIA LAZIALE. I tifosi della Lazio scandiscono cori contro Lotito e un capo ultras lancia il suo proclama: "Venerdì pomeriggio tutti al Campidoglio e da oggi è caccia a Lotito".

Ore 21.30 - ECCO I POLITICI. Prima ancora del commento delle società arrivano le parole di due ministri. Il ministro Melandri: "Le sentenze non si commentano, si rispettano. Il governo non ha mai interferito e non intende farlo nemmeno stasera". Di Pietro, ministro delle Infrastrutture e simpatizzante juventino: "E' una sentenza da rispettare e che poteva essere più dura, ma che indica i livelli di responsabilità e di compromissione nella pratica del malaffare nel calcio".

Ore 21.35 - PRIME PAROLE DELLA JUVE. Cobolli Gigli, presidente della Juventus, dichiara: "E' inaudito, è troppo. Non accettiamo la serie B con 30 punti di penalizzazione. Ci aspettavamo una sentenza più equilibrata. Impugneremo la sentenza di fronte al Consiglio Federale".

Ore 21.40 - PENA GRAVISSIMA. L'avvocato Silvia Morescanti, legale di Massimo De Santis: "Mi aspettavo almeno lo stralcio per la partita Lecce-Parma, viste anche le audizioni di questa settimana di Zeman e altri protagonisti di quella partita. La pena di 4 anni e 6 mesi è gravissima, significa uscire fuori dal calcio".

Ore 21.45 - DELLA VALLE: C'E' UN TEOREMA. Diego Della Valle: "C'è un teorema che ha preso l'attenzione di tutti. Bisogna fare in modo che la gente coinvolta si possa difendere. Rimango totalmente tranquillo che qualcuno ci voglia giudicare sui fatti".
Fa sentire la sua voce anche il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici: "Credo che questa sia una sentenza non giusta per Firenze e per la Fiorentina. Sono profondamente sconcertato per il fatto che, praticamente, la sentenza l'avevamo letta stamani sulla Gazzetta dello Sport".

Ore 21.50 - MILAN: INGIUSTIZIA. Il Milan emette un comunicato molto duro: "L'AC Milan ritiene che la decisione della Caf sia affetta da straordinaria ingiustizia e meriti senz'altro integrale riforma. Verrà proposto reclamo non appena disponibile il testo della decisione, nella certezza che il provvedimento verrà radicalmente modificato in sede d'appello, con il riconoscimento dell'assoluta correttezza dell'operato della Società"

Ore 22.10 - MOGGI: RISULTATI REGOLARI. Parla l'uomo messo nel mirino, Luciano Moggi: "Tutti i risultati ottenuti sul campo sono stati regolari, gli scudetti della Juventus e i piazzamenti delle avversarie sono quelli che compaiono nelle classifiche. Nessuna partita è stata truccata, nessun arbitro ha subito condizionamenti. Ecco perché la Juventus in primo luogo, le altre squadre, ma soprattutto i tifosi, sono stati defraudati da questa sentenza. E' questo il mio rammarico più grande".

Ore 22.15 - TIFOSI VIOLA DI RABBIA. La rabbia per la sentenza spinge 200 tifosi viola a bloccare per oltre mezz'ora viale dei Mille. Il tentativo di occupare la stazione ferroviaria di Campo di Marte, vicina allo stadio, non è riuscito solo per la presenza delle forze dell'ordine. In seguito i tifosi viola si sono diretti verso Piazza Donatello, dove hanno bloccato alcune strade limitrofe.

Ore 22.20 - COBOLLI, INCAZZATO, CHIEDE CALMA. Cobolli Gigli esce dalla sede per spiegare ai giornalisti e ai tifosi: "Sono qui ed ho il dovere di rappresentare i tifosi. Non sono arrabbiato. Sono proprio incazzato. E non per il Milan in serie A, ma per la Juve in B. Ce l'hanno messa in quel posto, punto e basta. Ai giocatori dico di rimboccarsi le braghette e di ripartire subito per tornare in alto. E ai tifosi predico calma e tranquillità, ma così non va bene. Siamo vittime di una grande ingiustizia. Questa è l'unica società che ha dato chiari segni di voler cambiare. La B a meno 30 è assolutamente inaccettabile". A chi gli ricorda la "pena congrua" chiesta dall'avvocato Zaccone, Cobolli risponde: "Il nostro avvocato ha sempre sostenuto che se una responsabilità esiste deve essere in linea con quella delle altre società. Queste intercettazioni sono pessime da ascoltare, ma resta il fatto che non c'è uno straccio di una prova. Siamo profondamente scontenti. Perciò ricorreremo, anche se si è aperta qualche crepa nella nostra fiducia nella giustizia. Sono molto irritato e ho delle sensazioni negative. Ora abbiamo tre giorni per scrivere il ricorso, che sarà forte e determinato". Gli chiedono dei giocatori che vorranno andar via dopo una sentenza così dura e Cobolli replica: "Abbiamo appena visto otto nostri giocatori disputare una finale mondiale. Adesso è ovvio che gran parte di loro avrà grandi problemi a restare con noi in B con 30 punti di penalizzazione, anche se non voglio neanche pensare che alla fine saranno davvero tanti. Con questa sentenza si impedisce ai migliori calciatori del mondo di continuare a giocare in un campionato competitivo, col forte rischio che vadano all'estero. Capello che ci ha lasciati immediatamente prima di questa sentenza: sia chiaro che non svenderemo i nostri campioni, andranno via a prezzi equi. Chi li vuole li deve pagare perché abbiamo il dovere di difendere il patrimonio della società, non solo perché è quotata in borsa".

Ore 22.30 - BLANC NERO. Jean-Claude Blanc mette per iscritto la rabbia bianconera in un comunicato che legge davanti alle telecamere: "Da un tribunale composto da giuristi di questa caratura ci aspettavamo una sentenza equilibrata sia nella forma che nella sostanza. Evidentemente le nostre aspettative sono state mal riposte. Queste sentenze sono chiaramente il segno di una volontà di colpire la società con eccessiva durezza. Non comprendiamo la differenza di metro di giudizio applicato ai casi esaminati. Come dimostrato ampiamente dai fatti, gli episodi sotto osservazione della giustizia sportiva per la Juve sono assolutamente comparabili a quelli contestati alle altre squadre, con la differenza che nel nostro caso si tratta di due sole partite. In questo momento la nostra priorità è dunque tutelare l'interesse dei tifosi e dei piccoli azionisti e lo faremo subito impugnando la sentenza davanti alla Corte federale".

Ore 22.40 - NESSUN CONDIZONAMENTO. Il presidente della Caf Cesare Ruperto dichiara: "Nelle sentenze non c'è stato nessun condizionamento. Tutto si è svolto nel pienissimo rispetto della legittimità. Nessuno è intervenuto"

Ore 23.00 - IL MILAN VEDE LA UEFA. Sul sito ufficiale della società ci si consola: "Al momento la società Empoli Calcio non ha la licenza Uefa, non avendone fatto richiesta, e non potrebbe perciò partecipare alle Coppe Europee. Per l'Uefa sono inoltre scaduti i tempi per la richiesta della licenza. Per l'AC Milan si apre quindi la possibilità della partecipazione alla Coppa Uefa".

Ore 23.20- ALTRI BLOCCHI VIOLA. I tifosi della Fiorentina proseguono nel mettere in atto blocchi stradali e, dopo aver bloccato piazza Donatello, hanno bloccato per circa venti minuti piazza della Libertà, ed ora si stanno dirigendo verso la Fortezza da Basso.