La mina vagante dell'esposto della Juve

Stefano PalazziAvevamo avanzato fin da subito sul nostro sito l'ipotesi che l'esposto della Juventus riguardasse solo nominalmente l'assegnazione dello scudetto 2005-06, ma che invece potesse lasciare aperta la porta ad una complessiva rivisitazione di Calciopoli; adesso che il documento è disponibile in rete, grazie a Tuttosport, ci si può rendere conto che quella ipotesi non solo è confermata, ma ne esce rafforzata. L'esposto dell'avvocato Briamonte lascia effettivamente la via aperta alla possibile richiesta di revocazione delle sentenze del 2006 e può essere considerato, a nostro avviso, una specie di mina vagante a fronte del gran casino dentro il quale lo scandalo del 2006 è stato ormai precipitato.

L'aspetto decisivo dell'esposto riguarda il fatto che, sulla scorta delle nuove intercettazioni, si avanza una doppia richiesta:
a) di annullare l'assegnazione a tavolino dello scudetto 2006;
b) di procedere con i deferimenti per le società chiamate adesso in causa.

Per il giornalismo di approfondimento e di inchiesta, che Juventinovero.com porta avanti da tre anni, il punto b) ha un rilievo fondamentale per gli scenari che ne derivano. La Procura Federale, infatti, ha aperto un fascicolo sulle nuove intercettazioni e il ventaglio delle conclusioni non può che comprendere tre possibilità: prescrizione, chiamata in causa dell'art.1 sulla lealtà sportiva, oppure dell'art.6 sull'illecito sportivo.

Escludiamo pure l'ipotesi dell'art.6, ma facciamo notare che negli altri due casi sarebbero possibili scenari fino a ieri inimmaginati.

Di fronte ad un pronunciamento di prescrizione, infatti, gli azionisti della società potrebbero pretendere dalla Juve un'azione di responsabilità per l'evidente inadempienza della Federazione: le intercettazioni, tutte le intercettazioni, erano da quattro anni nella disponibilità della Procura Federale, che aveva l'obbligo di accertare eventuali altri reati sportivi. A quest'obbligo qualcuno s'è sottratto, si è arrivati addirittura a mettere in dubbio che tutte le intercettazioni fossero mai arrivate in Figc.

Nel caso, invece, i deferimenti comportassero provvedimenti ex-art.1 si tratterebbe di prendere buona nota e valutare gli sviluppi del procedimento in corso a Napoli. Se durante l'intero iter processuale dovesse cadere l'accusa di associazione, ci sarebbero tutti gli estremi per chiedere, a tempo debito, la revocazione delle sentenze del 2006. Non a caso la Juve chiede di essere notiziata circa il lavoro investigativo e le conclusioni della Procura Federale.

A questo punto la revoca dello scudetto del 2006 è sì importante, ma non può certo esaurire le attese della nostra Associazione, e dei tanti tifosi bianconeri che incoraggiano il nostro lavoro. Il provvedimento di revoca potrebbe benissimo essere assunto dal Consiglio Federale, e di sicuro non è da mettere in relazione con l'indagine che la Procura Federale ha aperto in questi giorni.

E' molto più importante, però, il fatto che le decisioni assunte in questi giorni a Torino aprano scenari del tutto nuovi, che consentono ai tifosi bianconeri di guardare sì avanti assieme a noi, avendo però memoria di quello che è successo dal 2006 ad oggi e ben chiaro in mente dove si vorrebbe arrivare.