Moggi-Tosatti: il lato oscurato di Farsopoli

tosattiQuesta telefonata tra Luciano Moggi e il compianto giornalista Giorgio Tosatti è sul nostro sito e sul nostro canale YouTube da venerdì scorso, è tra i video più visti, è discussa nei principali forum juventini (dei quali spesso vengono riportate discussioni ben più frivole), ma nessun organo di informazione, finora, ha ritenuto di doverla riprendere.
Certo, i tentativi di seduzione di Alessandro Moggi nei confronti di Ilaria D'Amico, regolarmente finiti in pasto alle comari tricolori dell'Italia liberata, contenevano elementi ben più sostanziosi per spiegare al grande pubblico il perché e il per come di ciò che stava accadendo in quell'estate scandalosa e scandalizzata.
Vorremmo solo, stando così le cose, che quegli stessi organi di informazione - seppur totalmente privi della materia prima che dovrebbe costituirne il corpo, la sostanza, ovvero i giornalisti, al punto da averne delegato i compiti di base a dei perfetti dilettanti come noi - sostituissero i loro anatemi contro chi, come noi, ritiene quella di Calciopoli una verità fasulla e ancora tutta da scoprire, con un dignitoso silenzio.
Dal nostro sito hanno prelevato e pubblicato la telefonata Bergamo-Fazi, Gazzetta per prima, per darle un'interpretazione che facesse comodo alla loro teoria.
Questa telefonata con Tosatti, invece, è ignorata perché li costringerebbe a dover rivedere certe teorie.
Emerge che De Santis tutto è tranne che un arbitro "associato al clan Moggi". Emerge un atteggiamento ostile di tutti i media, che Moggi sintetizzò nel 2006 nella frase "Io difendevo solo un fortino assediato", emergono torti arbitrali subiti che potevano falsare un campionato. Emergono l'abbandono e l'indifferenza dei rampolli che avevano ereditato la proprietà della Juventus, già da prima del 2006.
Un'intercettazione che avrebbe dovuto portare gli investigatori a certe conclusioni sul rapporto tra Moggi e De Santis, un'intercettazione che dovrebbe incuriosire il giornalismo d'inchiesta. Ma ha ragione Beha, quello d'inchiesta è un giornalismo in coma. Sempre Beha invitava dagli schermi del TG3 i suoi colleghi a tifare per la verità. In questa telefonata ci sono tante verità disvelate. Verità scomode, per loro. Per noi no, noi non abbiamo padrone, se non la ricerca della verità.
Contro l'insabbiamento della verità operata dai grandi media in mano a pochi potentati economici, tocca a voi lettori diffondere queste verità e questo video.

E buon ascolto, in particolare al minuto 7:15.


Intercettazione Tosatti-Moggi
Clicca per ascoltare l'intercettazione Tosatti-Moggi.

Ed ora riascoltiamo quest'altra telefonata tra Mazzini e Baldini. A Roma, nel processo Gea, Baldini ha smentito un'amicizia con Auricchio, mentre Auricchio, sia nel processo Gea che in quello a Napoli, ha ammesso l'amicizia con Baldini ed il fatto che con il DS della Roma abbia preso dei caffè al bar.


Intercettazione Baldini-Mazzini
Clicca per ascoltare l'intercettazione Baldini-Mazzini.

E con quest'altra telefonata sono tre indizi: