L'ordinamento non ammette sedute spiritiche

Fabio MontiFabio Monti è un teste chiamato al processo 'Calciopoli' che si celebra a Napoli per raccontare quel che una persona defunta gli raccontò di un testimone d’accusa che, dopo aver deposto un anno fa, avrebbe dovuto essere presente in aula lo stesso giorno (ieri, martedì 1° marzo) in cui lo stesso Monti si è presentato, ma non c’era.
Fabio Monti è anche giornalista del Corriere della Sera, conosciuto per essere particolarmente addentro alle cose dell’Inter, tanto che a un certo punto il presidente del tribunale è stato colto da un dubbio: “Scusi, Lei per caso è tifoso dell’Inter?”. “No, non sono un tifoso…” Ma forse l’omissione della specificazione ”dell’Inter” sapeva d’ammissione, perché in aula è scoppiato un putiferio di risate e proteste. Pare che la fede interista del teste fosse tutt’altro che in discussione, per chi era nel pubblico. Pare per pare, per dire, pare anche che nel 1983 lui e altri due giornalisti italiani avessero consegnato a Felix Magath un premio per aver segnato il gol che tolse alla Juve una Coppa dei Campioni. Pare.
Perché la testimonianza di Monti a carico della cupola moggiana si riduce solo a tanti “pare”. Le chiacchiere dell’ambiente giornalistico (incredibilmente verbalizzate dai pm, e non si dovrebbe!), le chiacchiere di Facchetti. Le chiacchiere di Nucini. Tante chiacchiere, come fatto notare dagli avvocati difensori.
Chiacchiera per chiacchiera, il teste Monti ha anche detto che sì, crede proprio che Moratti sapesse delle indagini di Facchetti, dei legami con Nucini, tutte cose che verbalizzate in aula dovrebbero interessare anche la giustizia sportiva, no?
Chiacchiera per chiacchiera, Monti ha inoltre confermato che Facchetti gli avrebbe detto che Nucini faceva parte della cupola. Nucini, il testimone d’accusa, che un anno fa sullo stesso banco di Monti aveva spiegato di non aver fatto carriera per aver quella terribile cupola rifiutato.
Se Nucini riuscisse a non presentarsi neanche a quella che il prossimo 15 marzo si preannuncia come un'udienza molto pepata, solo una persona potrebbe a questo punto dirimere i dubbi. E’ stata evocata dallo stesso Monti, quando la Casoria gli ha chiesto di spiegare cosa intendesse quando ha detto che Bertini era nella cupola “solo in parte”. “Bisogna chiederlo a lui, se si potesse…” E la presidente, col suo ironico pragmatismo: “Le sedute spiritiche ancora non sono ammesse dall'ordinamento.”
Chiacchiera per chiacchiera, l'avvocato Morescanti a un certo punto, quando il Fabio Monti ha ammesso che il fatto che una volta De Santis negli spogliatoi juventini avrebbe detto che non potevano più contare su di lui era solo una chiacchiera che girava, senza fonte, ha sbottato: "Non c'è limite, vivaddio, facciamo un processo serio!".
Fabio Monti, giornalista della redazione sportiva del maggiore quotidiano italiano, interista presunto ma non confesso, anti-juventino pare almeno dal 1983, non ha detto altro di significativo. Era stato ascoltato il 3 maggio 2010, subito dopo Gianfelice Facchetti (26 aprile 2010) e delle sue sommarie informazioni testimoniali i legali non erano stati informati, come evidenziato in una recente udienza dall'avvocato Gallinelli. Alla domanda se si fosse recato spontanemente o se fosse stato convocato, ha risposto così: "Mi è stato chiesto se volevo presentarmi e mi sono presentato." Per inciso, lo scorso 26 aprile, il figlio di Facchetti, assieme agli appunti del padre, aveva consegnato ai pm dei fogli di giornale (Corriere della Sera soprattutto e una Gazzetta), e ben sei di quegli articoli pare fossero proprio del teste Fabio Monti.
Domandona finale. Perché Fabio Monti, giornalista sportivo di una delle testate più veementi nel fustigare i costumi del mondo calcistico nell'estate 2006, non fece notare all'amico Facchetti che avere contatti extracalcistici con un arbitro in attività era un comportamento inopportuno?
Nel dubbio, Palazzi potrebbe convocare Moratti e farsi spiegare quella storia dei rapporti con Nucini, di cui a detta di Monti era al corrente. Non c'è bisogno di sedute spiritiche.