Quella di ieri al tribunale di Napoli è stata un'udienza apparentemente interlocutoria, dato che si dovevano discutere questioni procedurali, e cioè la richiesta di annullamento dell'ordinanza che aveva escluso le parti civili e i cosiddetti "mezzi di prova", e cioè l'elenco, da parte di Pubblico Ministero e avvocati difensori, di tutti gli elementi (testimonianze, intercettazioni, tabulati, documenti ufficiali, perizie ecc.) che intendono portare nel dibattimento per dimostrare, a seconda dei punti di vista, che gli imputati sono colpevoli o innocenti. E così è stato per la stampa ufficiale, come ad esempio Repubblica, che ha prodotto trafiletti insipidi.
Però, per noi, probabilmente tra i pochi in Italia ancora interessati al punto di vista della difesa, non è stata una giornata così insignificante, tutt'altro.
Diciamo subito che le parti civili si sono viste confermare l'esclusione dal processo, e questo ovviamente non è stato scritto da nessuno.
Ma, soprattutto, è passato del tutto sotto silenzio l'intervento dell'avvocato Prioreschi, che chiamato a indicare i "mezzi di prova" di cui intende avvalersi per difendere il mostro Luciano Moggi, ha detto cose che riteniamo molto interessanti, e che siamo convinti interessino molto a chi frequenta il nostro sito.
Prima di tutto, nel sollevare eccezioni sull'utilizzabilità delle intercettazioni, ha fatto notare che per i tabulati delle Sim svizzere mancano le rogatorie internazionali (questione che va al di là dell'aspetto puramente formale, ne abbiamo già parlato qui).
Inoltre, Prioreschi ha parlato di un elenco di tutte le intercettazioni contenute nel DVD della procura. Questo elenco, corredato di numero di telefono, data, durata e progressivo, consterebbe di ben 2.600 pagine, e riguarderebbe circa 171.000 telefonate. L'avvocato ne ha richiesto la trascrizione completa. E scorrendo l'elenco ha notato alcune curiose "anomalie". Riportiamo la parte più significativa del suo intervento:
“Dall’esame della trascrizione integrale delle telefonate emergono delle anomalie: per alcuni numeri ci sono dei periodi, anche lunghi, una settimana, 10 giorni, 20 giorni, in cui sembrerebbe che questo telefono non abbia mai telefonato. Faccio uno dei tanti esempi: a pag. 1131, in relazione ad un certo numero, dal 5 al 26 novembre 2004 questo telefono non avrebbe mai effettuato chiamate, il che francamente a noi sembra strano. Un altro buco c’è a pagina 1160, un altro alla pagina 2194. Noi chiediamo che il Tribunale chieda al gestore di telefonia, Tim, Omnitel, Wind che sia, il tabulato di questi numeri di cui risultano mancanti le telefonate. Sa perché le dico questo, presidente? Perché noi abbiamo chiesto la trascrizione di alcune telefonate che Paolo Bergamo fa alla signora Fazi. In queste telefonate, Bergamo, sotto intercettazione da tempo, riferisce di alcune chiamate che avrebbe ricevuto da parte del presidente dell’Inter Moratti. Ci torneremo quando vedrete la trascrizione, lui dice ‘mi ha chiamato Moratti, mi ha parlato degli arbitri, delle designazioni’ e quant’altro. Ora, esaminando tutte le telefonate che abbiamo agli atti, noi ad esempio non troviamo queste telefonate di Moratti, e fanno riferimento anche ad alcune telefonate di Facchetti, che obiettivamente sono rilevanti per la difesa, perché sono comportamenti esattamente speculari a quelli di Moggi. Così come si informava Moratti delle designazioni arbitrali, si informava Moggi. Per Moggi è frode sportiva, associazione a delinquere, per Moratti, beato lui, non è nulla. Noi vorremmo capire come mai queste telefonate non sono negli atti. E questa vicenda, presidente, si collega ad un’altra che è capitolata nella lista testi e che ci sta particolarmente a cuore, e riguarda i testimoni dal 279 al 286, e cioè Marco Tronchetti Provera, Massimo Moratti, Giuliano Tavaroli, Emanuele Cipriani, Carlo Buora, Fabio Ghioni, Alfredo Melloni e Roberto Preatoni. Tra loro abbiamo componenti del famoso Tiger Team della Telecom, quelli che avrebbero fatto – non mi riferisco, per carità, a Tronchetti Provera e Moratti - le intercettazioni abusive Telecom, per le quali dopodomani a Milano comincia l’udienza preliminare e Luciano Moggi è indicato come parte lesa. Questo perché, dagli atti di Milano che noi abbiamo già esaminato, emerge che su incarico dell’Inter, di cui Tronchetti Provera, proprietario della Telecom, era sponsor e vicepresidente, Luciano Moggi è stato pedinato, seguito, sono stati redatti dei dossier, e da quegli atti emerge un’ulteriore circostanza che è rilevante e interessante per la difesa e mi auguro anche per il tribunale, che quando Tavaroli, Cipriani, Ghioni e company, cioè gli spioni Telecom, seguivano Moggi in tutti i suoi spostamenti, sa con che tipo di SIM comunicavano tra di loro? Con delle SIM svizzere. Quello stesso gestore di SIM che si addebita a Luciano Moggi. Siccome, come vedrete, dietro l’attribuzione di queste SIM ci sono calcoli complicatissimi sul fatto che agganciano le celle di Torino dove stava Luciano Moggi, noi vorremmo capire, siccome è una questione di calcoli molto complessi, se le SIM che agganciavano le celle di Torino non erano quelle di Moggi, ma magari quelle di cui erano in possesso i suoi pedinatori.
Insomma, ora i processi da seguire diventano due, uno a Napoli e uno a Milano.
Prioreschi ha poi fatto un'altra significativa richiesta: Chiedo inoltre di accertare se Romeo Paparesta è stato mai iscritto nel registro degli indagati della procura di Napoli con riferimento a questo processo e di esaminare le motivazioni dell’archiviazione di Gianluca Paparesta, perché le motivazioni interessano a tutti noi per capire come si ragiona su certe posizioni e come su altre posizioni. ”
Quanto al pm Narducci, ha elencato i "mezzi di prova" dell'accusa, che comprendono le intercettazioni del campionato 2004-05, quelle dell'inchiesta che era stata archiviata a Torino, i tabulati delle famose SIM svizzere e slovene, sostenendo di poter dimostrare con certezza che appartenessero e fossero usate dagli imputati. Interessante il fatto che ha definito le utenze straniere "utili per integrare elementi" che non è stato possibile individuare nelle telefonate ascoltabili", ammettendo implicitamente che le sole intercettazioni diffuse nell'estate di Farsopoli e che tanto erano state pompate dai media non provavano un bel nulla. Porterà inoltre elementi che, a suo dire, proverebbero il sorteggio truccato (la famose palline e un testimone); altre intercettazioni (o meglio, files di telefonate contenuti in un cellulare) che riguardano la vicenda del dossier anti-Della Valle; fotografie e video di pedinamenti di imputati; atti della Figc sulle vicende Mozart-Reggina e Boudianski-Zeytulaev; allegati dell'informativa del novembre 2005 relative a griglie, sorteggi e designazioni arbitrali; relazioni degli osservatori arbitrali; atti della Figc seguiti a dichiarazioni di Cellino dopo un Cagliari - Juve; i verbali delle assemblee Figc e Lega del campionato 2004-05; le famose polizze INA-Assitalia stipulate dalla Juve. E per finire, ovviamente, gli atti della giustizia sportiva relativi ai processi di Farsopoli.
Per le difese, oltre a Prioreschi, sono intervenuti, anche se più brevemente, gli avvocati di Ambrosino, Bergamo, Bertini, Ceniccola, Dattilo, Della Valle, Fabiani, Fazi, Foti, Gemignani, Lotito, Mazzini, Meani, Pairetto, Puglisi, Racalbuto, Scardina, Titomanlio. Interessanti le eccezioni sollevate dall'avvocato di Meani, che ha fatto notare che, quando venne intercettato, l'ex addetto agli arbitri milanista non era nemmeno ufficialmente indagato, dato che la sua iscrizione fra gli indagati è avvenuta solo l'11 maggio 2006, allo scoppiare di Farsopoli.
La prossima udienza era prevista per il 28 aprile, ma siccome gli avvocati difensori hanno chiesto copia dei tabulati integrali forniti dai gestori di telefonia alla Procura, protestando il poco tempo per esaminarli, è stata rinviata al 5 maggio.
Dobbiamo dire che quella data la preferiamo anche noi.
Calciopoli, avv. di Moggi: "Dove sono le telefonate di Moratti?"
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