L'elezione del presidente

Quella che segue potrebbe sembrare una lezione di calcolo statistico, invece è solo il tentativo di spiegare come avverrà, se avverrà, l'elezione del nuovo, si fa per dire, Presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio. L'Assemblea elettiva è composta dai seguenti delegati:
Serie A: 20 delegati (uno in rappresentanza di ogni società della massima serie)
Serie B: 21 (idem)
LegaPro: 60 (idem)
Dilettanti: 90 (idem)
Calciatori: 52 (scelti dall'AIC in rappresentanza sia del calcio professionistico che di quello dilettantistico, maschile e femminile)
Allenatori: 26
Arbitri: 9
Totale 278 votanti
Ogni delegato vota per conto suo, non è obbligato cioè a seguire l'indicazione del proprio Presidente di Lega (la serie A, infatti, è spaccata). Ma il voto dei delegati non ha lo stesso peso per ognuna delle 7 componenti, questo perché lo Statuto della FIGC, art. 22 comma 2, indica che i voti spettanti alle leghe professionistiche (Serie A, B e Lega Pro insieme) devono rappresentare il 34% del totale, quello della LND il 34%, quelli degli atleti il 20%, quello dei tecnici il 10%, gli arbitri il 2%. Il numero dei delegati così come è, quindi, non rispetta le suddette proporzioni: I professionisti sono 101, cioè poco più del 36%, più del 34 previsto dallo Statuto. A rendere ancora più complicate le cose c'è che le tre Leghe professionistiche non hanno a loro volta lo stesso peso elettorale, che è stato stabilito dall'ultimo Consiglio Federale. Si rende necessario, dunque, un coefficiente che dia un valore congruo ad ogni Lega in modo da rispettare le proporzioni stabilite dallo Statuto. Grazie a queste ponderazioni i 278 delegati esprimeranno il corrispettivo di 516 voti secondo il seguente criterio:
Il voto dei 20 delegati della Serie A andrà moltiplicato 3,09
Il voto dei 21 delegati della Serie B andrà moltiplicato per 1,23
Il voto dei 60 delegati della LegaPro andrà moltiplicato per 1,46
Il voto dei 90 delegati della LND andrà moltiplicato per 1,95
Il voto dei 50 delegati degli Atleti andrà moltiplicato per 1,98
Il voto dei 26 delegati dei Tecnici andrà moltiplicato per 1,98
Il voto dei 9 delegati degli Arbitri andrà moltiplicato per 1,15
 
Al primo scrutinio servono i 3/4 dei voti per l'elezione, al secondo i 2/3, al terzo la metà. Dal quarto in poi il regolamento prevede di passare al ballottaggio tra i due candidati più suffragati; peraltro essendo, in questa occasione, solo due i papabili il terzo scrutinio potrebbe già configurarsi come un ballottaggio.
Come potete comprendere fare delle previsioni sulla votazione, che ricordiamo avviene a scrutinio segreto, non è semplice. Il peso specifico dei delegati varia a seconda della Lega di appartenenza e le aspre critiche piovute su Tavecchio per la serie infinita di dichiarazioni assurde quando non offensive hanno minato la forza della sua candidatura quando la strada verso la Presidenza sembrava spianata. Mezza serie A ha sfiduciato entrambi i candidati chiedendo al Presidente del CONI di commissariare la Federazione. La votazione di lunedì prossimo, dunque, si presenta molto complessa e imprevedibile, e il calcolo dei voti per l'elezione è la precisa rappresentazione del caos in cui è finito tutto il movimento, fermo al palo da diversi lustri vittima di giochi di potere il cui fine ultimo è, [i]ça va sans dire[/i], lucrare il più possibile dal business pallonaro, infischiandosene bellamente dello sviluppo delle componenti, della crescita dei vivai, del miglioramento della fruizione da parte degli spettatori e delle strutture adibite al gioco.
Buona votazione, delegati!