Crazeology candidato alla presidenza della nuova Inter

Prima di iniziare, è bene congratularsi con il magnate indonesiano delle comunicazioni che ha firmato l'accordo, ossia il contratto, per acquisire il controllo della seconda squadra di Milano. Ergo, lo faccio. Congratulazioni al Signor Thohir.
La sua pazienza nel partecipare a questa lunghissima telenovela durata qualche mese più di Dallas è stata esemplare, bisogna ammetterlo.
Un caldissimo benvenuto nel mondo pallonaro del Bananeto Della Bassa Europa (autocit.). Dal canto mio, visto che seguo ormai pochissimo 'o pallòne del post 2006, ho deciso di prendere una decisione importante. Mi propongo per la Presidenza dell'Inter.

I lettori, già me li immagino con lo sguardo torvo dietro le tastiere, non gradiranno. "Ma come, vuole passare al nemico? Proprio lui? Ma è matto?".
Sì, voglio farlo. Ma non è pazzia. La crisi ha colpito anche me, ho bisogno di lavorare, del calcio ormai mi frega poco o nulla (una squadra vale l'altra), e quindi manderò presto il sontuosissimo curriculum presso l'ufficio dell'indonesiano, non appena ci sarà un recapito ufficiale, ovviamente. Parliamoci chiaro, si tratta pur sempre di una poltrona di prestigio con adeguata retribuzione. Di questi tempi mica male, direi. Quindi non solo ho deciso di sotterrare definitivamente l'ascia di guerra ju29ra nei confronti della Banda Degli Onesti, ma affermo anche con un certo orgoglio di essere la persona ideale per quella carica.
E della Juve chi se ne frega. A me, mica mi dà da mangiare la Juve. Da settembre 2006 alla fine del 2012 ho lavorato per l'onorabilità della Juventus, e l'ho fatto gratis. Non ho guadagnato nulla, anzi, ci ho anche rimesso diversi soldini per le spese. Basta, ora mi metto sul mercato. E lo faccio con grande ambizione, quella del professionista, e non con la mentalità piccola da tifosetto della parrocchietta. Thohir ha impegni lavorativi in tutto il mondo e non potrà occuparsi 7 giorni su 7 dell'Inter. Eccomi allora. Il mio programma operativo/dirigenziale è già pronto, nelle linee essenziali. E non facciamo del moralismo d'accatto, per cortesia.

- Prima di tutto, visto che i soldi non sono i miei, voglio fare una squadra che faccia tremare i polsi agli avversari.
Campionissimi, mega stipendi, e via così. Coi bilanci poi vediamo come aggiustare, con qualche plusvalenza strategica magari. L'importante è essere competitivi. E comunque non è detto che, visto il difficilissimo periodo di crisi, il governo non costruisca un bel decreto spalmadebiti. Probabilmente passeranno anche innumerevoli strepitose pippe nel club, come avvenuto già in passato, ma è fisiologico che possa capitare qualche decina d'anni in cui le cose non vanno per il verso giusto... Mica sono Mandrake eh!
- Farei/farò una revisione totale degli impianti sportivi, in modo che sia tutto all'avanguardia. Tutte le nostre palestre dovranno essere fornite di strumentazione di altissimo livello. Compresi stampelle ed elettrostimolatori.    
- Sarei molto interessato a far giocare molti extracomunitari nei prossimi anni, qualunque siano le regole vigenti. Ho un debole per i sudamericani io, e... Vabbè, si vedrà, semmai vedremo le questioni dei passaporti in un secondo momento.
- Sia per l'Inter, sia per club amici dell'Inter, sarei disposto anche ad occuparmi di qualche fideiussione. Collaborazione con tutti prima di tutto.
- Prima delle partite, con l'intento di creare un clima concentrato ma amichevole, siederemo tutti insieme, dirigenti e giocatori, e prenderemo un buon caffè. Io corretto grappa, grazie, gli altri vedremo. Non posso certo saperlo fin da ora.
- La scelta di tutti i nuovi dirigenti la farò io, personalmente. Anche perché mi servirebbe almeno un uomo di fiducia che abbia voglia di intrattenere degli onesti rapporti con il designatore. Giusto per non beccare fregature. Basta qualche telefonata, qualche cena, e qualche sonnellino a casa d'altri, magari. E se, per esempio, un arbitro in attività vuole incontrarsi di sera nel parcheggio di un supermercato, voglio che il mio uomo sia collaborativo. Con onestà però.
- Nel consiglio di amministrazione vorrei avere, oltre a Thohir, anche alcuni nomi che siano una garanzia. Perché il nostro grande passato nella nuova era non dovrà mai essere dimenticato. Sicuramente nel nuovo cda voglio Massimo Moratti, Guido Rossi, Walter Gagg, Carlo Buora, Marco Tronchetti Provera, Gabriele Oriali, Grigorios Georgatos, Mohamed Kallon, Obafemi Akinwunmi Martins, Pierre Nlend Womé, Daniele Bernazzani, Federico Maurizio D’Andrea, Giuliano Tavaroli, più altri nomi ancora da decidere.
- Vista l'enorme competitività del calcio di questo periodo storico, lo dico fin da subito, nel caso non dovessi ottenere buoni risultati con la mia squadra, sarà mia premura dare la colpa delle mie sconfitte ad altri. Alla Juve prima di tutto, che i tifosi abboccano sicuro, e anche a Moggi magari darei la colpa, che anche se non è più nel mondo del calcio ha un nome che ci sta sempre bene.
- A livello societario invece mi piacerebbe intrattenere, io personalmente intendo, rapporti con qualche amico che si occupi di telefonia... Io ho proprio la mania dei cellulari. Seguo tutte le novità, mi piace fare telefonate, riceverle, e soprattutto ascoltare tutti coloro che parlano al telefono. C'è della poesia in tutto questo. Scusate la digressione, ma per me il telefono è una magia. Tu fai un numero e puoi parlare con un Tizio che magari è dall'altra parte del mondo, per dirgli qualunque cosa...  "Ciao Marco! Come va? A che punto è arrivato Giuliano col suo lavoro? A Torino sono pronti da un pezzo. Hanno scelto Giovanni per quella faccenda. Ci sarà anche un altro che non conosco ad aiutarlo. Straniero credo...".
E di là uno ti risponde!  
"Siamo a buon punto, volevo telefonarti, ma non ce l'ho fatta. Pensa che stamani ho avuto un problema intestinale che... Mai fatta tanta cacca in vita mia!".
Le parole che scorrono nei fili e nell'etere... E' fantastico. Le persone sono vicine anche quando sono lontane, ed è come un abbraccio, solo che non si usano le braccia ma la voce. E mentre parli ti sembra quasi di poterlo sentire l'odore di cacca di cui parla il tuo interlocutore...
Mi commuovo come un bambino tutte le volte che ci penso a questo miracolo del progresso...

Bene. Questo è più o meno un primo scarno elenco di cose da fare/attuare. Il resto seguirà.
Saluto quindi definitivamente tutti i tifosi juventini che in questi anni hanno avuto la pazienza di leggermi e mi appresto a vivere questa nuova mia avventura mettendoci il massimo dell'impegno. Verrò scelto io sicuramente, ne sono certissimo. E voglio confessarvi che non solo mi piacerebbe vincere il più possibile, ma vorrei anche che la mia Inter potesse battere il record di 99/100 partite senza rigori contro ottenuto nella gestione Moratti Angelo, e quello delle 53 partite senza rigori contro ottenuto nella gestione Moratti Massimo. L'ideale sarebbe che si potesse scrivere una nuova regola nel calcio, con cui non si possa più dare un rigore contro l'Inter, ma per questa giusta e doverosa conquista ci vorrà del tempo. Un passo alla volta. Ultima cosa. Che i tifosi, juventini e non, si rassegnino fin da ora.
Nel caso dovesse mai scoppiare qualche nuovo scandalo nel calcio, e l'Inter fosse beneficiaria di un titolo assegnato a tavolino, noi lo accetteremo. Anche se saremo 15 punti sotto la prima o ultimi in classifica. E con questo credo di essere stato chiarissimo. Io sono il migliore presidente che l'Inter possa mai avere. Il mio passato gobbo è chiuso e non conta più nulla. Sceglimi Thohir! Sono qua! Io sono un dono del cielo. Sono come Calciopoli o come lo scudetto di cartone del 2006.
Il regalo migliore di sempre. Si deve accettare tutto, perché come dice il vecchio proverbio, "a zebra donata non si guarda in bocca".