Nicchi: proviamo con le figure

NicchiPuò un vigile urbano non conoscere il codice della strada? Può un avvocato non conoscere il codice di procedura penale? Può un dentista non sapere dove sono i molari e dove gli incisivi? Evidentemente no. E può il capo degli arbitri italiani non conoscere il regolamento del gioco del calcio? Evidentemente sì, visto quanto dichiarato qualche giorno fa dal signor Marcello Nicchi, Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri. Non è un’opinione eh, è un fatto. Come spiegato dall’ottimo Davide Terruzzi, sostenere (come fa il signor Nicchi) che il fallo di mano di Zapata in Milan-Palermo non fosse meritevole di espulsione perché esiste chiara occasione da goal “solo quando un calciatore ha il pieno controllo della palla” è esattamente l’opposto di quello che indica il regolamento. Regolamento che, evidentemente, il signor Nicchi ignora. Di conseguenza, non può fare il Presidente degli arbitri italiani.

Se il signor Nicchi avesse sfogliato il regolamento vi avrebbe trovato, a pagina 149, oltre alle spiegazioni sui casi di “chiara occasione da goal” che contraddicono palesemente la sua affermazione, anche una figura illustrativa molto eloquente:




Un'illustrazione talmente chiara che, confrontata col fermo immagine del mani di Zapata, sembra esserne l’esatta trasposizione. Si tratta di quello che si usa definire un caso di scuola, che non si presta ad alcuna interpretazione soggettiva.




Due domande si impongono:

1) E’ pensabile che Nicchi davvero non abbia letto il regolamento oppure crede che sia chi lo ascolta a non conoscerlo? E nel caso, perché si affanna a difendere quello che è un errore evidente, quando in passato non ha esitato a riconoscere decisioni sbagliate dei suoi uomini?

2) L’arbitro Peruzzo e tutti i suoi colleghi cosa devono pensare? Che chi li dirige non ha la competenza per farlo oppure che l’errore a favore di una certa squadra verrà in qualche modo giustificato anche a costo di capovolgere le norme e il loro significato?

Qualunque siano le risposte, le dimissioni immediate del signor Nicchi, dopo una topica del genere, dovrebbero essere pretese da chiunque abbia a cuore la regolarità del torneo. I giornali il giorno dopo avrebbero dovuto aprire con questa notizia, anziché lasciarla all’indignazione di qualche blogger che ha avuto la pazienza di andare a spulciare nei meandri del regolamento. Chissà cosa sarebbe successo se al posto di Zapata ci fosse stato Bonucci. Nicchi si sarebbe ricordato di pagina 149? I giornali sarebbero insorti contro Peruzzo, avrebbero chiesto le dimissioni di Nicchi? Ma no, nulla di tutto ciò, non ce ne sarebbe stato bisogno: Bonucci sarebbe stato espulso.


Twitter: @EpyAle