Senza passato... non può esserci presente

Tratto da Magazine Bianconero

SENZA PASSATO... NON PUO' ESSERCI PRESENTE
di Renato La Monica

Spesso la servitù anticipa i desideri del padrone. Soprattutto quelli meno nobili (perifrasi). In fondo è sempre stato così. Il potere esiste perchè c'è sempre qualcuno disposto a fare il pupazzo per un pacco di soldi o per ricercare un successo effimero. In Italia ci sono più voltagabbana che abitanti. In tutti i settori della vita pubblica la coerenza è solo un optional del tutto insignificante. Il mondo non potrà mai migliorare fino a quando ci saranno persone disposte a tradire le proprie idee pur di acquisire privilegi e benefits. Diventare un burattino prezzolato pare sia la massima aspirazione di molti individui. Giacca e cravatta, abbronzatura d'ordinanza e faccia di bronzo. Dietro la schiena, accuratamente nascosta, la chiavetta che consente al manovratore di dare il giusto numero di giri. Il voltagabbana è facilmente riconoscibile: difficilmente prende posizioni nette e precise. Il suo è l'eterno equilibrismo democristiano di chi non può permettersi di scontentare nessuno. Il contorsionismo di chi deve sempre dare un colpettino alla botte ed una al cerchio. Il voltagabbana ama costruirsi un'uscita di sicurezza virtuale. Da cui sgattaiolare via quando il suo sporco gioco viene scoperto. Quando arriva il momento di schierarsi definitivamente. Non è lui a gettare la maschera: per fortuna c'è sempre qualcuno che sa mettere a nudo le sue contraddizioni. Mettete a confronto la fotografia sbiadita di questo Paese con l'attuale istantanea della Juventus: le similitudini si sprecano. L'attuale proprietà, dopo aver buttato a mare 109 anni di storia, adesso vorrebbe affossare anche la memoria di chi non ha nessuna voglia di dimenticare. E allora ecco il processo di normalizzazione: basta parlare di Calciopoli, basta contestazioni, basta critiche. Bisogna tornare a dibattere di calcio giocato. E allora vai con l'intervista morbidosa a Verdelli, vai con la videochat farsa di Cobolli sul giornale di famiglia, vai con i proclami del sempre più impresentabile Tuttosport. Incombe il fondamentale trofeo Moretti? E allora bisogna ricucire i rapporti con l'Inter. Via quindi con la celebrazione dei nerazzurri, avvenuta ieri su Juve Channel. Canale tematico juventino con tanto di redattori di fede granata. E allora via con l'intervista conciliante con Massimo Moratti che, non essendo un genio della comunicazione, ha disseminato di gaffes il facile percorso propostogli dal quotidiano sportivo torinese. Fino ad aggravare la situazione. E allora via con l'ultimatum sul web al folto gruppo dei pertinaci nostalgici della Triade. MB, chi ci segue lo sa, ha sempre assunto posizioni contrarie agli Elkann: e non certo per partito preso. Bensì con dovizia di argomentazioni. Dispiace solo che, tolti i voltagabbana ed i cantori di professione, molti tifosi juventini (i più ingenui) non abbiano ancora capito quello che è accaduto circa un anno fa. Per questo, proprio a loro, vogliamo rivolgere l'ultimo pensiero. Qualcuno, cari amici, ha cancellato il passato della Juve in nome dei propri interessi personali. Oggi voi dite che dobbiamo guardare al presente. Ma non capite che non può esserci presente senza passato? Non capite che qualcuno sta cercando di vendere anche il futuro?