"Collina prossimo designatore? Mi piacerebbe nominarlo mio successore". Parole di Cesare Gussoni, designatore arbitrale pro tempore. Un bel colpo certamente per il calcio italiano, che finalmente si avvia diretto ad uscire dagli scandali di calciopoli, grazie alla fattiva collaborazione di un personaggio che era stato messo alla porta per aver ricevuto soldi dalla Opel, all'epoca sponsor del Milan. In questo momento Collina è assistente di Gussoni, grazie all'incarico ricevuto a gennaio, quasi in concomitanza con “l'indulto” ottenuto da Galliani da parte della giustizia sportiva. Dopo la sua elezione, è curioso notare come le lamentele espresse da parte dei rossoneri, in merito a presunti torti arbitrali, si siano trasformate immediatamente in repliche sdegnate a chi parlava di un improvviso cambiamento del 'vento arbitrale'.

Ma la notizia più scandalosa riguarda il compenso: 480 mila euro, reperiti attraverso sacrifici contabili e consulenze mascherate, cifra che non ha precedenti nella storia del calcio italiano per un designatore arbitrale. Occorre notare come in queste cose Collina sia esperto: già anni fa fece scalpore una fattura per consulenza alla FIGC di 145 mila euro incassata da parte dell'ex arbitro.

Le cene e i contatti con Galliani e Meani, dunque, si sono rivelate utili, resta da stabilire se ancora una volta i rapporti preferenziali con la dirigenza rossonera non costituiranno una pregiudiziale nei confronti del lavoro del futuro designatore arbitrale. Ricordiamo che all'epoca Galliani fu assolto da ogni accusa poichè i contatti con Collina (che invece fu stralciato per difetto di giurisdizione) sarebbero stati organizzati esclusivamente in virtù del ruolo istituzionale di presidente di Lega, e non di vicepresidente del Milan. Già due anni fa infatti, Galliani puntava fortemente su Collina designatore arbitrale, e solo lo scandalo calciopoli era riuscito ad evitare la sua elezione. Dopo le dimissioni del precedente designatore, Stefano Tedeschi, a seguito delle polemiche scatenate dai mass media per ogni errore arbitrale, solo motivi di opportunità consigliarono di fare rientrare Collina nelle stanze del potere attraverso una porta secondaria, con un contratto di collaborazione, in attesa del colpaccio. Dopo la miracolosa iscrizione alla scorsa Champions League, il mistero dell'ex pelatissima trinità (presidente di lega, vicepresidente del Milan, folle ultrà), è riuscito a fare un altro miracolo. Da 480 mila euro.