81 punti, teste di...

Bene. Con Juve-Parma archiviamo la quindicesima vittoria consecutiva su 15 partite disputate in stagione allo JS. E anche la 43esima partita consecutiva con goal all'attivo. Battuta quella che secondo i numeri era, da inizio 2014, la seconda forza del campionato. E ci può anche stare di soffrire un minimo contro una squadra che non perdeva da 17 partite, guarda caso dal Parma-Juve dell'andata.

Buon primo tempo, nel quale la Juve esprime una tranquilla superiorità. Un bel 2-0, con la squadra molto sicura dei propri mezzi, pur con qualche errore negli appoggi. Un Tevez devastante (sì, proprio lui, lo spaccaspogliatoio sovrappeso, attualmente capocannoniere della serie A) e centrocampo e difesa attenti e padroni della situazione. Poi, una ripresa con molti errori ed imprecisioni, nella quale ci siamo inutilmente complicati la vita. Da qui, il goal di Molinaro e il finale un po' in affanno. Ma è difficile chiedere di più ad un gruppo che gioca ininterrottamente tre partite la settimana (compresi gli impegni con le Nazionali) da metà febbraio. Rispetto all'avversario principale (ammesso di volerlo definire tale), abbiamo giocato da inizio stagione una decina di partite in più, oltre alle Nazionali. Eppure siamo lassù, con un vantaggio abissale in campionato e unica italiana ancora in corsa in Europa... anche con i titolari contati, anche con la necessità di rifatare. E stiamo imparando ad essere cinici.

A differenza delle precedenti avversarie in campionato (Genoa e Catania), il Parma è venuto a giocare a calcio, e non a calci. Anche stavolta qualcuno ha alzato troppo il gomito, come nelle partite precedenti, ma l'arbitro se n'è accorto per tempo. 10 tiri in porta per la Juve, 7 dei quali nello specchio; 7 tiri in porta del Parma, 2 dei quali nello specchio.
Tevez, che era già diffidato ed è stato ammonito ieri, non ci sarà a Napoli. Toccherà a qualcun altro partecipare a quella che sarà certamente una battaglia... speriamo solo in campo, e speriamo con intenzioni diverse da quelle viste nelle precedenti trasferte a Genova e Catania. Llorente, come da qualche settimana a questa parte, è apparso affaticato e poco lucido e non è piaciuto, ma rimane un fondamentale riferimento fisico in avanti. Difficile rinunciare ad entrambi: Conte farà comunque le sue scelte con lo stesso obiettivo di sempre.

Le moviole post-gara, quelle che servono a dimostrare che "la Juve ruba", non mostrano il fallaccio da espulsione di Acquah, e fanno sparire il possibile fallo di mano in area parmense sulla punizione di Tevez. In compenso, tentano di inventare un improbabile rigore al 90', quando in area juventina Schelotto colpisce Marchisio (come evidenziato nella foto di Salvatore Giglio, pubblicata da Tuttosport), arrivato prima di lui, e Bonucci anticipa netto Parolo. Roba buona per i quotidiani del centrosud, per le trasmissioni di terz'ordine e per le radio romane.

Peraltro, dalle moviole degli ultimi giorni erano già spariti: un paio di goal stranamente annullati alla Juve (contro Genoa e Catania), le mancate espulsioni di Gilardino a Genova e di Bergessio a Catania (anzi, no: quello alla quinta gomitata l'han finalmente buttato fuori), il goal di Higuain contro il Torino viziato da fallo su Glik, il netto fuorigioco sul goal di Destro in Roma-Toro, la mancata espulsione di Nainggolan nella stessa partita, e altre similari piccolezze. Niente di nuovo sotto il sole. In Italia c'è il 30% di juventini, e chi non è juventino è antijuventino. Se dai ragione alla Juve, hai dalla tua parte solo il 30% degli italiani. Se le dai contro e la accusi di qualunque cosa (non importa se vera o falsa), hai dalla tua parte il 70% degli italiani. Insultare la Juve permette di avere più lettori/spettatori, e sai che avrai il 70% degli italiani d'accordo con te. Inoltre, dire che l'avversario ha vinto perché ha rubato è sempre un buon alibi per giustificare le proprie sconfitte e la propria inferiorità sul campo.

Con quelli di ieri, fanno 81 punti, a 8 partite dalla fine. Alla faccia dell'italietta dai fegati spappolati. Siamo a 252 punti nel triennio di Conte, e ce ne sono in palio altri 24... lasciate pure che i media di parte parlino delle solite cazzate per giustificare le proprie sconfitte, e godetevi lo spettacolo!