Bologna/vergogna, ma i tre punti vanno alla Juve

Agguato al pullman, striscioni vergognosi, solite scene isteriche degli avversari in campo.
Niente di nuovo dal freddo di Bologna per la Juventus, destinata in ogni trasferta felsinea a ricevere "attenzioni particolari" che meriterebbero un'approfondita analisi da parte degli organi competenti, altrimenti impegnati ad occuparsi dello scandalo "bambini-merda".
Vedremo cosa succederà in sede di giustizia sportiva perché, se tolleranza zero deve essere, lo sia per tutti.
Ci siamo stufati di essere sempre presi come soggetto-cavia per sperimentare gli ultimi ritrovati in fatto di sanzioni comminate dal signor Tosel e dai suoi colleghi.
Inoltre, sarebbe anche ora che certe trasferte della Juventus venissero un minimo garantite a livello di sicurezza: dai vetri rotti alle sassaiole, dalle bastonate ai pullman bloccati da una folla di delinquenti che vivono ossessionati da tutto ciò che è bianconero.
Se qualche questore, qualche prefetto, chiunque abbia un minimo di autorità e sale in zucca volesse finalmente porre fine a questo scempio, farebbe solo un primo ma significativo passo verso il miglioramento di tutto il nostro "sistema calcio".
Sul campo finisce come logica e valori suggeriscono, cioè 2-0 per la Juve quasi sempre in controllo, dopo una partenza sprint degna dei momenti migliori dell'era-Conte, un gol del solito Vidal fresco di rinnovo e una buona gestione della seconda metà del primo tempo.
Nel secondo il Bologna produce il massimo sforzo, ma è ancora la Juve a gestire la partita.
Conte aveva fatto ricorso ad un massiccio turnover, schierando Ogbonna (bene, per davvero) in mezzo ai due titolari, dando fiducia a Peluso e Isla sugli esterni e sostituendo la coppia offensiva del momento con Vucinic e Quagliarella.
Il risultato è stato ottimo, al netto del valore non eccezionale del Bologna, squadra Diamanti-dipendente senza molte possibilità offensive.
La squadra sta bene ed è pronta per chiudere l'anno in salita, a cominciare dalla trasferta turca prevista per martedì prossimo.
Buffon è stato impegnato due volte da lontano da Diamanti: si è fatto trovare pronto.
Altrettanto pronti i tre difensori e sorprendentemente positivi Isla e Peluso sulle corsie esterne, Pogba un po' pesce fuor d'acqua nel ruolo di vice-Pirlo - il francese è limitato, direi quasi ingabbiato - e bene i già citati Vucinic e Quagliarella.
Qualche errore di troppo sotto porta soprattutto da parte dell'eroe degli ultimi tempi, Fernando Llorente, due soli rischi corsi degni di tal nome e un'esibizione di superiorità a tratti imbarazzante.
Ma sono certo che qualche moviolista preferirà vivisezionare l'intera partita alla ricerca di chissà quale favore arbitrale gentilmente offerto alla Juventus, e accantonerà frettolosamente i primi venti minuti e l'ultima parte della ripresa.
Momenti di vero spettacolo.
Tutto nella norma, ovviamente, ed è bello che proprio stasera Conte abbia lanciato un segnale al gruppo e agli avversari: da noi, chiunque giochi può far bene.
Un segnale di indiscutibile maturità.