Coppa Italia: pari allo Stadium, ma nulla è compromesso.

vucinic01Seconda visita stagionale della Lazio di Petkovic allo Stadium e secondo pareggio.
Le similitudini non terminano qui, perché le modalità con le quali si è concretizzato il risultato sono praticamente identiche, ovvero Juve all'assalto del fortino e Lazio barricata nella propria trequarti.
Miracolosamente indenne al termine dei novanta minuti di campionato, se possibile ancora più fortunoso il pari ottenuto stasera, con un gol casuale trovato da Mauri (ahi... il suo nome non vi suggerisce niente?) al primo - mezzo - tiro in porta in 180 minuti.
Petkovic sarà pure una rivelazione, ma contro la Juve sin qui ha di sicuro avuto un aiuto dalla Dea Bendata... e stasera pure da Damato e soci.
Non amo parlare di arbitri, ma certe decisioni davanti agli occhi del neo-consigliere federale Lotito sono apparse abbastanza discutibili: alcune rimesse laterali invertite - visibili ad occhio nudo -, un tentativo di evitare un corner non riuscito a Marchetti - palla fuori di netto, tipo gol di Muntari - e soprattutto un rigore clamoroso negato a Vucinic, sgambettato da Biava.
La Juve ci ha messo del suo, come spesso le capita, fallendo tante occasioni e facendo fare altrettante volte gran figura al Marchetti-saracinesca di questi tempi.
Ma la prestazione di una squadra meravigliosa, sottovalutata da quanti, avversari e purtroppo anche parecchi suoi tifosi.., la vogliono tutta grinta, cuore e muscoli, sminuendone l'organizzazione e le qualità dei singoli, è stata di grande livello, e solo l'imprecisione, la sfortuna e un grandissimo Marchetti hanno impedito al risultato di assumere la giusta dimensione, un bel 3-0.
Il gol dell'improbabile e poco presentabile Peluso sembrava aver aperto le porte ad una vittoria in scioltezza.
E invece non si è vinto, è vero, ma c'è qualcuno disposto a credere che la Juventus non possa vincere a Roma?
Onestamente forse nemmeno Lotito, nemmeno Petkovic, che ha detto una bugia enorme a fine partita, sostenendo che la sua squadra abbia giocato alla pari con la Juve.
Ritorno sul vecchio adagio della “situazione indisponibili”: per un Marchisio al rientro ma evidentemente sotto tono, mancavano i soliti Chiellini, Pepe e Bendtner, più Pirlo, Quagliarella, Asamoah e Giovinco.
Più Bonucci acciaccato e costretto a lasciare il campo a fine primo tempo e Vucinic ancora risparmiato per non affrettarne il recupero dal problema tendineo in via di - lenta - risoluzione.
Risultato: la seconda forza del campionato è stata surclassata in modo a tratti imbarazzante, e le assenze di uomini fondamentali non si sono notate.
Deve solo girare un pochino la sorte, quindi niente allarmismi, dedichiamoci al Genoa e poi ripensiamo a questi signori.
Che la qualificazione non è aperta, ma apertissima.