La Juve ritrova se stessa: Udinese KO.

pogba01L'aspettavano tutti al varco.
Falcidiata dagli infortuni, braccata dalle inseguitrici che le soffiavano sul collo, ripartita male in campionato col bottino di un misero punto in due partite.
In più gli insuccessi politici con le conferme di Abete prima e Beretta poi.
Un disastro, questo inizio di 2013, roba che neanche l'Apocalisse.
E come ha risposto la Juventus?
Come ci ha abituato nell'ultimo anno e mezzo, cioè con un successo convincente (4 gol a zero) sui più recenti giustizieri di Inter (3-0) e Fiorentina (3-1).
Eroe della serata un ragazzo di 19 anni, sfilato nientemeno che a Sir Alex Ferguson il quale, restìo ad offrirgli un contratto da professionista, se l'è perso per una gentilezza del valore di un milione di euro.
Paul Pogba sembra veramente un predestinato: dal gol contro il Napoli che chiuse una partita complicata e - come oggi - affrontata in piena emergenza; a quello col Bologna che interruppe la “maledizione rossoblu” allo Juventus Stadium; poi la doppia, straordinaria prodezza che ha risolto la temutissima gara di stasera.
Ha detto bene il Barone Causio a fine partita: prendete le immagini di questi due gol e fatele vedere nelle scuole calcio.
Non c'è un solo errore nei gesti di Pogba: piede sinistro perfettamente affiancato al pallone, peso del corpo ben bilanciato, con le braccia ad accompagnare il movimento di tiro.
E' raro vedere un centrocampista di quella statura e di quella struttura compiere movimenti così stilisticamente perfetti e soprattutto così efficaci.
Costacurta ha azzardato: “Rijkaard a diciannove anni non era forte come Pogba”, Conte ha aggiunto: “Paul ha grandi mezzi, spetta a lui e a me tirargli fuori quelle doti che lo possono portare a diventare uno dei migliori al mondo nel ruolo”.
Pogba prenda gli elogi e se ne ricordi, ma non si lasci montare la testa.
Il primo gol da metri trentadue sbroglia una situazione complicata perché, dopo una partenza arrembante sfociata nel solito campionario di errori sotto porta, l'Udinese del “cinquecentenario” Guidolin aveva iniziato a prendere le misure alle incursioni di Vucinic, Vidal, Giovinco e Giaccherini.
Il secondo gol ha il potere di chiudere una gara che poteva riaprirsi con un episodio, visto che i friulani avevano iniziato la ripresa con un piglio diverso e l'ingresso del convalescente Di Natale era abbastanza significativo di quale fosse l'intenzione di Muriel e soci.
Le reti di Vucinic e Matri siglano il risultato, danno morale e confortano per il futuro: per il montenegrino 90 minuti interi (non accadeva dal ritorno in panchina di Conte a Palermo, il 9 dicembre) senza accusare fastidi al tendine; per il lodigiano, oltre al gol, la conferma che nell'ultimo mese riesce anche a rendersi utile al gioco, per quanto le sue caratteristiche lo permettano.
In generale un altro passo in avanti rispetto alle recenti prestazioni, soprattutto una crescita fisica che fa ben sperare per i prossimi impegni, dato che con oggi è iniziata una serie che prevede 8 partite nei prossimi 29 giorni.
E a maggior ragione, aver ricevuto risposte positive da chi di solito gioca meno è un altro segnale che non può non lasciar soddisfatto il Mister.
Un applauso in particolare a Martin Caceres, un po' criticato dopo Parma, davvero ottimo stasera.
Ora il mirino è puntato sulla semifinale d'andata di Coppa Italia, contro la seconda forza del torneo che stasera si è allontanata a 5 punti, un distacco più realistico per quanto visto finora.
Giocheremo la prima in casa, quindi ancora allo Stadium; non è detto che nel doppio confronto sia sempre un bene affrontare il primo match in trasferta.

 

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