Juventus e Napoli vincono facile, Inter avanti con un altro autogol

day_after01Vincono tutte le "grandi", o presunte tali, con l'eccezione di una spuntata Fiorentina fermata al Franchi sul pari da una non meno spuntata Sampdoria. Va in archivio un turno interlocutorio, finalmente senza grosse polemiche arbitrali, per lo meno per quanto attiene alle partite che riguardano le squadre che occupano i primi posti in classifica.

Juventus e Napoli vincono facile. La Juventus si aggiudica nettamente il derby contro un Torino durato sì e no una ventina di minuti iniziali. Poi è stato tiro un tiro al bersaglio granata (alla fine si conteranno 24 tiri verso la porta difesa da Gillet) con partita virtualmente finita con l’espulsione di Glik per l’intervento da codice penale sulle caviglie di Giaccherini. Così nella ripresa sono arrivati i tre gol di una Juventus che è sembrata giocare comunque in surplace contro un avversario troppo debole e autolesionista per contrastarla. Da segnalare l’ignobile striscione esposto nel secondo anello della curva sud juventina, con una frase su Superga che oscura davanti ai media la splendida cornice di tifo offerta dallo Juventus Stadium. Se il discorso sugli imbecilli vale sull’Heysel, su Ale&Ricky, sugli striscioni su Pessotto e quant’altro, non può certo essere a senso unico. Per episodi del genere finisce per pagare la società, sia a livello economico che di immagine, tanto più se si considera che un episodio tanto increscioso succede all'interno di uno stadio di proprietà in cui certi striscioni non dovrebbero entrare. Anche il Napoli vince facile umiliando il Pescara con una cinquina. Doppio vantaggio iniziale per Hamsik e compagni che poi si sono addormentati e hanno rischiato il ritorno degli ospiti i quali hanno sfiorato addirittura il pari prima di pasticciare in occasione del rigore per il fallo su Cavani che ha ristabilito le distanze ed è costato l’espulsione al pescarese Bocchetti. Poi gli uomini di Mazzarri hanno dilagato.

Inter avanti con un altro autogol. Un’Inter piccola piccola ha faticato contro un Palermo privo di giocatori importanti come Donati e Miccoli. La vittoria è arrivata solo per un altro autogol “alla Masiello” (in riferimento alla dinamica dell’azione), come già successo contro il Cagliari. E’ curioso constatare che, dopo aver espugnato lo Juventus Stadium, i punti dell’Inter siano arrivati solo grazie agli autogol di Astori, contro il Cagliari, e di Garcia, contro il Palermo. Fanno 4 punti per 2 autogol pesantissimi arrivati entrambi nell’ultimo quarto d’ora di partita. Nel posticipo mezzo passo della Fiorentina bloccata sul pari da una combattiva Sampdoria: i viola vengono così raggiunti in classifica dalla Lazio che, dopo il doppio vantaggio maturato nel primo tempo contro il Parma, ha sofferto nella ripresa contro i ducali che hanno sfiorato il pareggio. Ha vinto anche il Milan, e in rimonta, sul difficile campo di Catania, sebbene sia stato determinante il pari siglato da El Shaarawy in posizione di netto fuorigioco. Nessuna polemica però, il presidente Pulvirenti che tanto aveva protestato in occasione della vittoria juventina al Massimino pare proprio abbia esaurito la propria vis polemica. Anche la Roma ha vinto in rimonta a Siena, ma è curioso che, mentre Zeman può respirare, due che di calcio ne capiscono, come Mario Sconcerti e l’ex Christian Panucci, dai microfoni di Sky Sport24 dichiarino che la Roma potrebbe avere qualche punto in più con un altro allenatore in panchina.

Colpo grosso in trasferta del Chievo contro il Genoa. Si scatena l’Udinese che sommerge il Cagliari sotto quattro goal, ed è prezioso il punto che la Sampdoria coglie a Firenze (terzo risultato positivo consecutivo per i doriani); ma gli smottamenti più forti sono in coda alla classifica con le vittorie del Chievo, che ha espugnato il Marassi genoano, e con il Bologna che, al termine di una partita combattutissima, è riuscito ad aver ragione dell’ardore agonistico atalantino. Da segnalare l’assurdo episodio di Genova, con i giocatori che a fine partita si sono recati sotto la propria curva quasi a scusarsi per la sconfitta subita. Il precedente dell’ammutinamento della curva in Genoa-Siena dell’anno scorso è ancora fresco e, nella città della Lanterna, il clima intorno a Preziosi è sempre più incandescente. In piena zona retrocessione, insieme al Genoa (che ha punto in più), ci sono Siena e Pescara che chiudono la classifica, ma Bologna e Palermo sono a tiro di vittoria avendo solo 3 lunghezze in più delle ultime.

TOP DI GIORNATA

Marchisio (Juventus). Il ragazzo cresciuto a “pane e Juventus” e che ha fatto tutta la trafila nelle giovanili della società ha soprattutto il merito di sbloccare il derby, poi impreziosisce la sua prestazione con giocate d’alta scuola e siglando la doppietta personale.

Paloschi (Chievo). Tornato da poche settimane in campo dopo un lungo infortunio, nel Marassi genoano ne segna tre in un colpo solo e si porta a casa il pallone della partita. Ha solo 22 anni, ce la può ancora fare a diventare il nuovo Inzaghi.

Destro (Roma). I senesi lo lasciano in splendida solitudine in occasione dei due gol, ma lui si fa trovare pronto in entrambe le situazioni propiziando una vittoria che alla fine del primo tempo, con la Roma in svantaggio, solo in pochi potevano pronosticare.

FLOP DI GIORNATA

Glik (Torino). Il suo intervento su Giaccherini è di una violenza inaudita che ci si augura venga punita severamente dal giudice sportivo. Reprimere il calcio violento passa anche da punizioni esemplari, altrimenti tanto vale affidare tutto al codice penale.

Sampirisi (Genoa). Ha sulla coscienza non solo l’ingenuo fallo da rigore con cui il Chievo passa in vantaggio, ma anche il raddoppio di Paloschi sulla cui azione “non sale” tempestivamente tenendo in gioco l’attaccante clivense che ne approfitta.

Amauri (Parma). Si fa notare solo quando Donadoni decide di mettere fine alla sua prova incolore sostituendolo con Belfodil. L’ex mocio bianconero non la prende bene.

 

Twitter: @nicolanegro