La Juve di Conte verso la Supercoppa

ConteIn un precampionato che più burrascoso non si poteva immaginare, la Juventus ha esaurito la prima serie di amichevoli programmate e si appresta a disputare, dopo 7 anni, la gara secca che assegnerà la 25sima Supercoppa Italiana in quel di Pechino. Partendo dall'ultima amichevole disputata contro il Malaga ovvero la partita più attendibile a tastare il polso della situazione, proviamo ad analizzare quali sono, a questo punto della preparazione, i rinnovati punti di forza e, per contro, i motivi di preoccupazione.

Aspetti positivi
I nuovi acquisti cominciano a ingranare i meccanismi del giro-palla: ne è prova il fatto che, rispetto alle prime partite, abbiamo osservato effettuare meno rilanci alla cieca da Lucio e Asamoah.
Per quanto riguarda la difesa, ancora una buona prova da parte di Marrone ma... ci torneremo sopra.
Lichtsteiner già in buona forma, si è fatto notare per senso di posizione (nonostante sia nuovo del ruolo) e per alcuni ottimi recuperi difensivi.
A centrocampo Marchisio e Vidal si sono cambiati di posto durante il primo tempo contro il Malaga. Vidal prima a destra poi a sinistra, Marchisio l'opposto. Il cileno è ancora in debito di una velocità di base ma la grinta è la stessa della stagione passata. Il capitano di giornata, invece, dà la solita impressione di giocare "sulle punte", salvo poi affondare il colpo con le sue accelerazioni. Splendida l'azione costruita con Giovinco che lo ha portato a tu per tu con il portiere avversario, bravo a deviarne in angolo il pallonetto di testa.
Nel secondo tempo Asamoah, schierato al centro, ha confermato l'impressione già fatta avere alle prime uscite: questo ragazzo comincerà ad essere considerato un top player molto presto. Pirlo è la solita sicurezza, anche da fermo, non c'è altro da dire. Paul Pogba è entrato quando i compagni avevano esaurito le batterie, ha solo potuto accennare la visione della morbidezza del suo piede connessa alla straripante fisicità. Tuttavia il ragazzo ha fatto il suo ingresso quando la partita era già finita, e il giudizio va dunque rimandato.
Andiamo ad analizzare la parte avanzata dello schieramento. Matri gioca male di sponda ma segna, buttando in rete due delle tre palle-gol avute, praticamente la stessa media realizzativa della prima parte di stagione dell'anno passato. Meglio dunque pensarci due volte prima di cederlo. Giovinco interpreta bene il ruolo alla Vucinic. Viene incontro al pallone e la sua tecnica gli permette un ottimo avanzamento dell'azione. Da migliorare l'intesa con Matri e la fase di finalizzazione.

Aspetti negativi
Fase difensiva non eccellente: l'attacco del Malaga è inesistente, tuttavia le trame offensive degli iberici mettono comunque diverse volte a nudo qualche pecca del reparto arretrato bianconero. Lucio ogni tanto si perde l'uomo, non è ancora in grado di garantire la sicurezza dei suoi anni migliori. E qui il discorso ritorna su Marrone. La sua prova è certamente positiva, ma gli avversari, come dicevamo, non sembravano certo quelli di una compagine che sta per affrontare i preliminari di Champions League per conto del calcio spagnolo. Da testare contro attaccanti più probanti. Peccato che il tempo (e non solo quello...) non sia dalla nostra parte: se Bonucci dovesse essere squalificato, sarà dura contro le punte del Napoli. Nel primo tempo, inoltre, Marrone è troppo spavaldo nell'impostare l'azione e ricorre più volte al lancio lungo verso l'ignoto quando, invece, avrebbe dovuto dar palla ai compagni poco avanti a sé. Ma forse non aveva riconosciuto Andrea Pirlo col nuovo look 'Cast away' ed aveva timore a passare 'Wilson' ad uno sconosciuto...
Si è notato, inoltre, uno scarso sviluppo del gioco sugli esterni. Padoin in fase di costruzione bassa dell'azione è apparso troppo timido e nascosto in copertura. Asamoah, pur giocando fuori ruolo nel primo tempo, molto meglio.
Il secondo tempo è servito a mettere minuti nelle gambe ai probabili titolari di Pechino, ai quali si aggiungeranno Vucinic e Barzagli, rimasti a Vinovo per affaticamenti muscolari ma tranquillamente convocati per la Cina.

Considerazioni finali
Si ha la sensazione che il Mister, dovendo giostrare una rosa non al completo e mancante di alcuni uomini chiave per buona parte del ritiro, abbia impostato tutto il lavoro tattico iniziale in funzione della partita di Pechino. Fu la trasferta partenopea, l'anno scorso, a veder esordire la Juve con lo schieramento del 3-5-2, speculare a quello degli uomini di Mazzarri. Conte ritiene, di nuovo, di affrontare Hamsik, Cavani e soci contrapponendo loro lo stesso modulo di gioco. Non credo che il nostro allenatore insisterà per tutto l'anno con il centrocampo così folto e, in fase di non possesso palla, la difesa a 5. Il mercato approntato fin qui da Marotta racconta altro, con le cessioni degli esterni Elia e Krasic e l'acquisto, prima ancora che iniziasse ufficialmente la sessione di campagna acquisti, del duo udinese Isla-Asamoah, esplosi l'anno scorso giocando da mezzeali. Sarà l'arrivo (speriamo) di un certo tipo di attaccante piuttosto di un altro a chiarire gli ultimi dubbi su quale sarà lo schema di base da prediligere per la maggior parte del cammino che aspetta la truppa di Antonio Conte.

Proviamo, in ultimo, a fare una previsione di quello che dovrebbe essere l'undici di partenza per la Supercoppa italiana partendo dal presupposto che la Giustizia e il buon senso prevarranno su "quella cosa" messa in piedi dalla Procura Federale:

Buffon (Storari)
Lichtsteiner Bonucci Barzagli
Padoin Vidal Pirlo Marchisio Asamoah
Matri Vucinic


Lucio appare come il naturale sostituto di Barzagli (o viceversa, nel senso che l'uno esclude l'altro, come idea di partenza) e ciò, viste le oggettive difficoltà del brasiliano ad inserirsi nel nuovo schema di gioco, potrebbe portare Conte a non rischiarlo. Per Lichtsteiner sarebbe possibile un suo utilizzo a centrocampo, però non si spiegherebbe perché allora provarlo per due partite consecutive nei 3 di difesa. E comunque l'anno scorso lo svizzero non ha quasi mai brillato quando ha giocato nella linea mediana a 5. Il vero problema è capire chi giocherà al posto di Chiellini a sinistra, visto che anche il suo sostituto naturale (Caceres) è out. Lucio, per adesso, non convince proprio. Poi magari Conte rischia proprio lui, che almeno qualche amichevole l'ha giocata. Peccato che da quelle parti arriverebbe uno tra Cavani e Insigne. Il primo ha dalla sua la forma di chi non ha praticamente smesso di allenarsi; il secondo, essendo brevilineo, ha già acquisito condizione e facilità di corsa, a differenza di due lungagnoni come Barzagli e Lucio.
Sulla corsia di sinistra si potrebbe prevedere l'utilizzo di De Ceglie. Col Malaga, però, è entrato nel secondo tempo, ma non ha finito la partita. Potrebbe non essersi ancora ristabilito dal risentimento muscolare rimediato nella sfida di Berlino contro l'Hertha.