Juve sempre più matura. L'Udinese si arrende

matriL’avevano gufata tutti in settimana: dagli “esperti” che, consci del valore dell’avversario pronosticavano la prima sconfitta stagionale, ai milanisti che avevano cerchiato questa data sul calendario con l’obiettivo di balzare in testa da stasera.
Ci dispiace, aspettative deluse, almeno per un’altra settimana la Juventus resterà in testa al campionato, e se serviva un segnale alla concorrenza in apertura della fase discendente del torneo non ci poteva essere nulla di più esplicito.
La statistica era insidiosa: da 9 partite il ruolino di marcia in campionato della squadra di Conte recitava alternativamente "un successo/un pareggio", e la casella di oggi teoricamente avrebbe dovuto essere occupata dalla voce "X".
L’avversario temibile ha avuto le sue occasioni, ma è stato complessivamente trattato come tutti i precedenti: per usare un linguaggio pugilistico, anche stasera la Juventus avrebbe nettamente vinto ai punti, e fortunatamente lo ha fatto anche nel punteggio.
Ai friulani sono stati concessi tre tiri nello specchio e due fuori, contro 14 totali indirizzati verso la porta di Handanovic, il migliore in campo dei suoi senza discussioni.
Anche perché il portiere dell'Udinese ha dovuto fronteggiare in più di un’occasione gli attaccanti avversari nell’uno contro uno, e molto merito degli errori di Estigarribia e Matri va ascritto alle tempestive uscite dell’estremo difensore dell'Udinese.
Questo non sminuisce la portata degli errori juventini (soprattutto quello di Matri, arrivato dopo un controllo approssimativo, e il terreno pesante c’entra poco), ma indica quanto la Juventus abbia in parte provato a ripetere le stesse mosse vincenti adottate contro la Roma.
Palla recuperata e squadra distesa in gran velocità verso la porta avversaria, tre/quattro tocchi e uomo davanti alla porta, la differenza rispetto alla gara infrasettimanale è stata l’Udinese, molto più accorta dei giallorossi in fase difensiva, motivo per cui applicare questo schema non è stato facile e neppure possibile con la stessa frequenza di martedì.
Lo schieramento 3-5-2 sul quale Conte sta insistendo potrebbe essere in futuro quello base, perché i tre centrali - a parte qualche sbavatura che nel tempo dovrà essere eliminata - sembrano ben affiatati, Pirlo ha ripreso tono fisico ed è tornato nel mezzo dell’azione come nella prima fase del torneo, Vidal alterna grandi cose in fase di recupero ad errori di misura (uno dei quali costato il gol del momentaneo pareggio) e a qualche personalismo di troppo, mentre Giaccherini regge sino alla fine nonostante il clima e il fondo: da applausi.
Per una volta Lichtsteiner non si segnala fra i migliori, ed è comprensibile visto il rendimento tenuto finora - e speriamo che l’infortunio accusato sia leggero - , ma dopo la prestazione di martedì una conferma – almeno finché ha retto il fiato - è arrivata da Estigarribia, sempre più sorprendente e ben inserito nel modulo attualmente sposato dal Mister.
Sono stati molto bravi anche i due attaccanti: Quagliarella ha svolto un gran lavoro di raccordo ma non solo, perché molto merito del vantaggio è suo, e Matri ha ripreso a segnare ed è cresciuto col passare dei minuti; il bottino di 9 gol in 20 partite comincia ad essere degno di un attaccante da Juventus.
Chiosa finale sullo Juventus Stadium: la società già nel primo pomeriggio aveva comunicato che la situazione sarebbe stata sotto controllo sia dal punto di vista dell’affluenza (e anche stasera lo stadio era pieno) sia in termini di praticabilità del campo.
Ebbene, in un Paese nel quale altrove si sono sospese (e chissà quante altre ne sospenderanno) partite per motivi bizzarri o perché non si riesce a far fronte alle pur minime emergenze, la Juventus e il suo stadio hanno una volta di più superato l’esame a pieni voti.
I teloni sono stati tolti solo un’ora prima della partita (con un piccolo problema meccanico istantaneamente risolto) e un terreno perfetto – anche grazie al sistema di serpentine interrate che ne regola la temperatura - ha consentito di disputare regolarmente la gara nonostante l’abbondante nevicata che per tutta la durata dell’incontro non ha mai dato tregua.
Ha retto il campo, ha retto il famoso “acciaio scadente” che fu oggetto di tante speculazioni basate sul nulla, fra inchieste e fantomatici rischi di sequestro e voci (deliranti) sul rischio di crollo.
E’ vero, il “Maalox Stadium”, come qualcuno in redazione l’ha efficacemente ribattezzato per il mal di stomaco e i travasi di bile che provoca in chi non ce l’ha, avrà pur qualche difettuccio, non sarà uno stadio da 100.000 posti e per la limitata capienza non potrà ospitare una finale di Champions League; ma provate ad andarci una sola volta e vi renderete conto di quanto in Italia non esista né sia mai esistito nulla di simile. Tifosi juventini, provate l’esperienza dello Juventus Stadium e poi ci racconterete se ne siete usciti con la stessa sensazione che abbiamo avvertito quando ci siamo stati noi: la voglia di tornarci appena possibile.
Quanto agli avversari invidiosi, possiamo suggerire un solo rimedio: una bella scorta di Maalox.

Commenta con noi la partita sul nostro blog.