Juve e Napoli si abbattono sulle milanesi e sul campionato

marchisioScoppiettante giornata di campionato che segna una prima piccola (o forse grande) svolta sul torneo. Juventus e Napoli rullano rispettivamente Milan e Inter anche oltre quello che dicono due punteggi piuttosto severi: sembra quasi un passaggio di consegne, magari prematuro, ma la certezza acquisita è che Juve e Napoli possono legittimamente puntare al bersaglio grosso. Si va alla prima sosta con Juventus e Udinese al comando della classifica, tallonate dal Napoli, in compagnia di Palermo e Cagliari, mentre il Milan a -6 e l’Inter a -7 sono già costrette a rincorrere. Mai le milanesi sono state così in fondo dopo cinque giornate.



Dominio bianconero. La squadra di Conte ha stroncato sul ritmo i rossoneri, mai entrati in partita, e poco importa che i due gol siano arrivati solo nel finale. La supremazia è stata netta durante tutto l’incontro e sono state tante le volte che Vucinic e compagni hanno sfiorato la marcatura. Il Milan non è mai andato a più di due all’ora e si è trovato sempre d’impaccio davanti al pressing avversario. Una squadra spompata dalle troppe assenze che in quest’ultimo periodo hanno costretto Allegri a schierare sempre i soliti; e contro la Juve il Milan ha pagato pesantemente dazio. Tutta bianconera la provvisoria testa della classifica con l’Udinese che si è sbarazzata del Bologna, senza troppi affanni, regolandolo con un gol per tempo. 



E Napoli sogna. Nell’altro big match di giornata l’Inter ha trovato l’alibi dell’arbitraggio sfavorevole per giustificare la scoppola rimediata dal Napoli. Giustificazione vera solo in parte perché i nerazzurri, seppur in svantaggio e in inferiorità numerica, sono letteralmente crollati nella ripresa. Palesi le falle difensive e la ruggine a centrocampo, oltre a un nervosismo sopra le righe che ha coinvolto inaspettatamente anche mister Ranieri che si è “interistizzato” a tempo di record. Il neo allenatore nerazzurro è passato, in caso di sconfitta dei suoi, dall’”eh beh, pazienza” di juventina memoria al farsi cacciare a tempo di record al suo esordio a San Siro. Da Moratti in giù tutti hanno fatto una gran cagnara per questo arbitraggio negativo subìto, forse il primo in 5 anni, dopo aver condizionato con la loro presunta “onestà” i campionati post Calciopoli. “C’è un vento strano” pare abbia detto qualche interista con la memoria corta negli spogliatoi.



Romane OK. A far compagnia al Napoli ci sono Palermo e Cagliari con i rosanero che, seppure in inferiorità numerica per buona parte della ripresa, hanno avuto ragione di un Siena niente più che velleitario. Dal canto suo, il Cagliari ci ha messo meno di un tempo per mettere al sicuro il risultato a Lecce, controllando agevolmente l’incontro nella ripresa. E’ stata una giornata di campionato importante per le squadre romane. Il campionato dei giallorossi sembra iniziato contro l’Atalanta perché finalmente, oltre ai tre punti che sono arrivati, si è vista una squadra convincente che sembra aver recepito e applicato in campo quello che vuole l’allenatore. Colpo grosso quello della Lazio che a Firenze si impone nel finale, in rimonta, ma al di là del risultato vince con pieno merito, comandando il gioco con un maggior possesso palla grazie anche alla vena, in cabina di regia, di un ritrovato Hernanes.

Giovinco trascina il Parma. Il Chievo conquista un punto d’oro a Cesena con i padroni di casa che con Mutu hanno sprecato un rigore. Un giocatore da copertina di questa giornata è stato Giovinco, protagonista assoluto nel Parma che ha sbaragliato il Genoa. Completa il quadro il pirotecnico anticipo di mezzodì con Catania e Novara che hanno impattato sul 3-3. In coda alla classifica è già pesante l’aria sulle panchine di Lecce, Bologna e Cesena.

TOP DI GIORNATA

Giovinco (Parma). Inizio di campionato stratosferico per la formica atomica con 5 gol in 4 partite disputate. Anche contro il Genoa Giovinco è stato decisivo con un gol dei suoi e procurandosi un rigore che poi lui stesso ha trasformato con freddezza. Marotta ha fatto veramente un bel regalo al Parma...


Lavezzi (Napoli). Non segna, ma è il giocatore più decisivo del Napoli che maramaldeggia s San Siro contro un Inter in dimensione “piangina”. Quando si ritrova il pallone fra i piedi scompiglia la retroguardia avversaria con accelerazioni veramente devastanti. Imprendibile!

Marchisio (Juventus). E‘ il match winner con una doppietta, ma è da top tutta la squadra, Chiellini si riscatta giocando sulla fascia, Barzagli e Bonucci non concedono nulla in fase difensiva, Pirlo e Vidal sono padroni del centrocampo, Pepe è inesauribile, Vucinic davanti è imprendibile. E poi è da top lo stadio: quello contro il Milan è stato un passaggio fondamentale che ha fatto capire a tutti come questa Juventus possa andare veramente lontano. E in questo contesto i meriti di Conte sono inestimabili.

FLOP DI GIORNATA

Ibrahimovic (Milan). Fischi di paura lo sommergono quando entra in possesso di palla, ma lo svedese, mal supportato dalla squadra, non fa davvero niente per rendersi pericoloso. Il suo flop fa da specchio a quello dei suoi compagni. Nessuno merita la sufficienza nella squadra di Allegri.



Le milanesi. Il campionato è lungo e potranno pure riprendersi, ma Inter e Milan hanno perso gli scontri diretti contro Napoli e Juventus senza alibi. L’Inter, seppur penalizzata dall’arbitro, è naufragata oltre il lecito, mentre il Milan è rimasto annichilito dal ritmo imposto dai bianconeri. Mai così giù le milanesi.



Rocchi (arbitro di Inter-Napoli). Sbagliare sulla prima ammonizione di Obi può pure capitare, ma se poi succede che dai rigore per un fallo fuori area ed espelli Obi per somma di ammonizioni la combini veramente grossa. Sfortunato!

SScoppiettante giornata di campionato che segna una prima piccola (o forse grande) svolta sul torneo. Juventus e Napoli rullano rispettivamente Milan e Inter anche oltre quello che dicono due punteggi piuttosto severi: sembra quasi un passaggio di consegne, magari prematuro, ma la certezza acquisita è che Juve e Napoli possono legittimamente puntare al bersaglio grosso. Si va alla prima sosta con Juventus e Udinese al comando della classifica, tallonate dal Napoli, in compagnia di Palermo e Cagliari, mentre il Milan a -6 e l’Inter a -7 sono già costrette a rincorrere. Mai le milanesi sono state così in fondo dopo cinque giornate.



Dominio bianconero. La squadra di Conte ha stroncato sul ritmo i rossoneri, mai entrati in partita, e poco importa che i due gol siano arrivati solo nel finale. La supremazia è stata netta durante tutto l’incontro e sono state tante le volte che Vucinic e compagni hanno sfiorato la marcatura. Il Milan non è mai andato a più di due all’ora e si è trovato sempre d’impaccio davanti al pressing avversario. Una squadra spompata dalle troppe assenze che in quest’ultimo periodo hanno costretto Allegri a schierare sempre i soliti; e contro la Juve il Milan ha pagato pesantemente dazio. Tutta bianconera la provvisoria testa della classifica con l’Udinese che si è sbarazzata del Bologna, senza troppi affanni, regolandolo con un gol per tempo. 



E Napoli sogna. Nell’altro big match di giornata l’Inter ha trovato l’alibi dell’arbitraggio sfavorevole per giustificare la scoppola rimediata dal Napoli. Giustificazione vera solo in parte perché i nerazzurri, seppur in svantaggio e in inferiorità numerica, sono letteralmente crollati nella ripresa. Palesi le falle difensive e la ruggine a centrocampo, oltre a un nervosismo sopra le righe che ha coinvolto inaspettatamente anche mister Ranieri che si è “interistizzato” a tempo di record. Il neo allenatore nerazzurro è passato, in caso di sconfitta dei suoi, dall’”eh beh, pazienza” di juventina memoria al farsi cacciare a tempo di record al suo esordio a San Siro. Da Moratti in giù tutti hanno fatto una gran cagnara per questo arbitraggio negativo subìto, forse il primo in 5 anni, dopo aver condizionato con la loro presunta “onestà” i campionati post Calciopoli. “C’è un vento strano” pare abbia detto qualche interista con la memoria corta negli spogliatoi.



Romane OK. A far compagnia al Napoli ci sono Palermo e Cagliari con i rosanero che, seppure in inferiorità numerica per buona parte della ripresa, hanno avuto ragione di un Siena niente più che velleitario. Dal canto suo, il Cagliari ci ha messo meno di un tempo per mettere al sicuro il risultato a Lecce, controllando agevolmente l’incontro nella ripresa. E’ stata una giornata di campionato importante per le squadre romane. Il campionato dei giallorossi sembra iniziato contro l’Atalanta perché finalmente, oltre ai tre punti che sono arrivati, si è vista una squadra convincente che sembra aver recepito e applicato in campo quello che vuole l’allenatore. Colpo grosso quello della Lazio che a Firenze si impone nel finale, in rimonta, ma al di là del risultato vince con pieno merito, comandando il gioco con un maggior possesso palla grazie anche alla vena, in cabina di regia, di un ritrovato Hernanes.

Giovinco trascina il Parma. Il Chievo conquista un punto d’oro a Cesena con i padroni di casa che con Mutu hanno sprecato un rigore. Un giocatore da copertina di questa giornata è stato Giovinco, protagonista assoluto nel Parma che ha sbaragliato il Genoa. Completa il quadro il pirotecnico anticipo di mezzodì con Catania e Novara che hanno impattato sul 3-3. In coda alla classifica è già pesante l’aria sulle panchine di Lecce, Bologna e Cesena.

TOP DI GIORNATA

Giovinco (Parma). Inizio di campionato stratosferico per la formica atomica con 5 gol in 4 partite disputate. Anche contro il Genoa Giovinco è stato decisivo con un gol dei suoi e procurandosi un rigore che poi lui stesso ha trasformato con freddezza. Marotta ha fatto veramente un bel regalo al Parma...


Lavezzi (Napoli). Non segna, ma è il giocatore più decisivo del Napoli che maramaldeggia s San Siro contro un Inter in dimensione “piangina”. Quando si ritrova il pallone fra i piedi scompiglia la retroguardia avversaria con accelerazioni veramente devastanti. Imprendibile!

Marchisio (Juventus). E‘ il match winner con una doppietta, ma è da top tutta la squadra, Chiellini si riscatta giocando sulla fascia, Barzagli e Bonucci non concedono nulla in fase difensiva, Pirlo e Vidal sono padroni del centrocampo, Pepe è inesauribile, Vucinic davanti è imprendibile. E poi è da top lo stadio: quello contro il Milan è stato un passaggio fondamentale che ha fatto capire a tutti come questa Juventus possa andare veramente lontano. E in questo contesto i meriti di Conte sono inestimabili.

FLOP DI GIORNATA

Ibrahimovic (Milan). Fischi di paura lo sommergono quando entra in possesso di palla, ma lo svedese, mal supportato dalla squadra, non fa davvero niente per rendersi pericoloso. Il suo flop fa da specchio a quello dei suoi compagni. Nessuno merita la sufficienza nella squadra di Allegri.



Le milanesi. Il campionato è lungo e potranno pure riprendersi, ma Inter e Milan hanno perso gli scontri diretti contro Napoli e Juventus senza alibi. L’Inter, seppur penalizzata dall’arbitro, è naufragata oltre il lecito, mentre il Milan è rimasto annichilito dal ritmo imposto dai bianconeri. Mai così giù le milanesi.



Rocchi (arbitro di Inter-Napoli). Sbagliare sulla prima ammonizione di Obi può pure capitare, ma se poi succede che dai rigore per un fallo fuori area ed espelli Obi per somma di ammonizioni la combini veramente grossa. Sfortunato!coppiettante giornata dScoppiettante giornata di campionato che segna una prima piccola (o forse grande) svolta sul torneo. Juventus e Napoli rullano rispettivamente Milan e Inter anche oltre quello che dicono due punteggi piuttosto severi: sembra quasi un passaggio di consegne, magari prematuro, ma la certezza acquisita è che Juve e Napoli possono legittimamente puntare al bersaglio grosso. Si va alla prima sosta con Juventus e Udinese al comando della classifica, tallonate dal Napoli, in compagnia di Palermo e Cagliari, mentre il Milan a -6 e l’Inter a -7 sono già costrette a rincorrere. Mai le milanesi sono state così in fondo dopo cinque giornate.



Dominio bianconero. La squadra di Conte ha stroncato sul ritmo i rossoneri, mai entrati in partita, e poco importa che i due gol siano arrivati solo nel finale. La supremazia è stata netta durante tutto l’incontro e sono state tante le volte che Vucinic e compagni hanno sfiorato la marcatura. Il Milan non è mai andato a più di due all’ora e si è trovato sempre d’impaccio davanti al pressing avversario. Una squadra spompata dalle troppe assenze che in quest’ultimo periodo hanno costretto Allegri a schierare sempre i soliti; e contro la Juve il Milan ha pagato pesantemente dazio. Tutta bianconera la provvisoria testa della classifica con l’Udinese che si è sbarazzata del Bologna, senza troppi affanni, regolandolo con un gol per tempo. 



E Napoli sogna. Nell’altro big match di giornata l’Inter ha trovato l’alibi dell’arbitraggio sfavorevole per giustificare la scoppola rimediata dal Napoli. Giustificazione vera solo in parte perché i nerazzurri, seppur in svantaggio e in inferiorità numerica, sono letteralmente crollati nella ripresa. Palesi le falle difensive e la ruggine a centrocampo, oltre a un nervosismo sopra le righe che ha coinvolto inaspettatamente anche mister Ranieri che si è “interistizzato” a tempo di record. Il neo allenatore nerazzurro è passato, in caso di sconfitta dei suoi, dall’”eh beh, pazienza” di juventina memoria al farsi cacciare a tempo di record al suo esordio a San Siro. Da Moratti in giù tutti hanno fatto una gran cagnara per questo arbitraggio negativo subìto, forse il primo in 5 anni, dopo aver condizionato con la loro presunta “onestà” i campionati post Calciopoli. “C’è un vento strano” pare abbia detto qualche interista con la memoria corta negli spogliatoi.



Romane OK. A far compagnia al Napoli ci sono Palermo e Cagliari con i rosanero che, seppure in inferiorità numerica per buona parte della ripresa, hanno avuto ragione di un Siena niente più che velleitario. Dal canto suo, il Cagliari ci ha messo meno di un tempo per mettere al sicuro il risultato a Lecce, controllando agevolmente l’incontro nella ripresa. E’ stata una giornata di campionato importante per le squadre romane. Il campionato dei giallorossi sembra iniziato contro l’Atalanta perché finalmente, oltre ai tre punti che sono arrivati, si è vista una squadra convincente che sembra aver recepito e applicato in campo quello che vuole l’allenatore. Colpo grosso quello della Lazio che a Firenze si impone nel finale, in rimonta, ma al di là del risultato vince con pieno merito, comandando il gioco con un maggior possesso palla grazie anche alla vena, in cabina di regia, di un ritrovato Hernanes.

Giovinco trascina il Parma. Il Chievo conquista un punto d’oro a Cesena con i padroni di casa che con Mutu hanno sprecato un rigore. Un giocatore da copertina di questa giornata è stato Giovinco, protagonista assoluto nel Parma che ha sbaragliato il Genoa. Completa il quadro il pirotecnico anticipo di mezzodì con Catania e Novara che hanno impattato sul 3-3. In coda alla classifica è già pesante l’aria sulle panchine di Lecce, Bologna e Cesena.

TOP DI GIORNATA

Giovinco (Parma). Inizio di campionato stratosferico per la formica atomica con 5 gol in 4 partite disputate. Anche contro il Genoa Giovinco è stato decisivo con un gol dei suoi e procurandosi un rigore che poi lui stesso ha trasformato con freddezza. Marotta ha fatto veramente un bel regalo al Parma...


Lavezzi (Napoli). Non segna, ma è il giocatore più decisivo del Napoli che maramaldeggia s San Siro contro un Inter in dimensione “piangina”. Quando si ritrova il pallone fra i piedi scompiglia la retroguardia avversaria con accelerazioni veramente devastanti. Imprendibile!

Marchisio (Juventus). E‘ il match winner con una doppietta, ma è da top tutta la squadra, Chiellini si riscatta giocando sulla fascia, Barzagli e Bonucci non concedono nulla in fase difensiva, Pirlo e Vidal sono padroni del centrocampo, Pepe è inesauribile, Vucinic davanti è imprendibile. E poi è da top lo stadio: quello contro il Milan è stato un passaggio fondamentale che ha fatto capire a tutti come questa Juventus possa andare veramente lontano. E in questo contesto i meriti di Conte sono inestimabili.

FLOP DI GIORNATA

Ibrahimovic (Milan). Fischi di paura lo sommergono quando entra in possesso di palla, ma lo svedese, mal supportato dalla squadra, non fa davvero niente per rendersi pericoloso. Il suo flop fa da specchio a quello dei suoi compagni. Nessuno merita la sufficienza nella squadra di Allegri.



Le milanesi. Il campionato è lungo e potranno pure riprendersi, ma Inter e Milan hanno perso gli scontri diretti contro Napoli e Juventus senza alibi. L’Inter, seppur penalizzata dall’arbitro, è naufragata oltre il lecito, mentre il Milan è rimasto annichilito dal ritmo imposto dai bianconeri. Mai così giù le milanesi.



Rocchi (arbitro di Inter-Napoli). Sbagliare sulla prima ammonizione di Obi può pure capitare, ma se poi succede che dai rigore per un fallo fuori area ed espelli Obi per somma di ammonizioni la combini veramente grossa. Sfortunato!i campionato che segna una prima piccola (o forse grande) svolta sul torneo. Juventus e Napoli rullano rispettivamente Milan e Inter anche oltre quello che dicono due punteggi piuttosto severi: sembra quasi un passaggio di consegne, magari prematuro, ma la certezza acquisita è che Juve e Napoli possono legittimamente puntare al bersaglio grosso. Si va alla prima sosta con Juventus e Udinese al comando della classifica, tallonate dal Napoli, in compagnia di Palermo e Cagliari, mentre il Milan a -6 e l’Inter a -7 sono già costrette a rincorrere. Mai le milanesi sono state così in fondo dopo cinque giornate.



Dominio bianconero. La squadra di Conte ha stroncato sul ritmo i rossoneri, mai entrati in partita, e poco importa che i due gol siano arrivati solo nel finale. La supremazia è stata netta durante tutto l’incontro e sono state tante le volte che Vucinic e compagni hanno sfiorato la marcatura. Il Milan non è mai andato a più di due all’ora e si è trovato sempre d’impaccio davanti al pressing avversario. Una squadra spompata dalle troppe assenze che in quest’ultimo periodo hanno costretto Allegri a schierare sempre i soliti; e contro la Juve il Milan ha pagato pesantemente dazio. Tutta bianconera la provvisoria testa della classifica con l’Udinese che si è sbarazzata del Bologna, senza troppi affanni, regolandolo con un gol per tempo. 



E Napoli sogna. Nell’altro big match di giornata l’Inter ha trovato l’alibi dell’arbitraggio sfavorevole per giustificare la scoppola rimediata dal Napoli. Giustificazione vera solo in parte perché i nerazzurri, seppur in svantaggio e in inferiorità numerica, sono letteralmente crollati nella ripresa. Palesi le falle difensive e la ruggine a centrocampo, oltre a un nervosismo sopra le righe che ha coinvolto inaspettatamente anche mister Ranieri che si è “interistizzato” a tempo di record. Il neo allenatore nerazzurro è passato, in caso di sconfitta dei suoi, dall’”eh beh, pazienza” di juventina memoria al farsi cacciare a tempo di record al suo esordio a San Siro. Da Moratti in giù tutti hanno fatto una gran cagnara per questo arbitraggio negativo subìto, forse il primo in 5 anni, dopo aver condizionato con la loro presunta “onestà” i campionati post Calciopoli. “C’è un vento strano” pare abbia detto qualche interista con la memoria corta negli spogliatoi.



Romane OK. A far compagnia al Napoli ci sono Palermo e Cagliari con i rosanero che, seppure in inferiorità numerica per buona parte della ripresa, hanno avuto ragione di un Siena niente più che velleitario. Dal canto suo, il Cagliari ci ha messo meno di un tempo per mettere al sicuro il risultato a Lecce, controllando agevolmente l’incontro nella ripresa. E’ stata una giornata di campionato importante per le squadre romane. Il campionato dei giallorossi sembra iniziato contro l’Atalanta perché finalmente, oltre ai tre punti che sono arrivati, si è vista una squadra convincente che sembra aver recepito e applicato in campo quello che vuole l’allenatore. Colpo grosso quello della Lazio che a Firenze si impone nel finale, in rimonta, ma al di là del risultato vince con pieno merito, comandando il gioco con un maggior possesso palla grazie anche alla vena, in cabina di regia, di un ritrovato Hernanes.

Giovinco trascina il Parma. Il Chievo conquista un punto d’oro a Cesena con i padroni di casa che con Mutu hanno sprecato un rigore. Un giocatore da copertina di questa giornata è stato Giovinco, protagonista assoluto nel Parma che ha sbaragliato il Genoa. Completa il quadro il pirotecnico anticipo di mezzodì con Catania e Novara che hanno impattato sul 3-3. In coda alla classifica è già pesante l’aria sulle panchine di Lecce, Bologna e Cesena.

TOP DI GIORNATA

Giovinco (Parma). Inizio di campionato stratosferico per la formica atomica con 5 gol in 4 partite disputate. Anche contro il Genoa Giovinco è stato decisivo con un gol dei suoi e procurandosi un rigore che poi lui stesso ha trasformato con freddezza. Marotta ha fatto veramente un bel regalo al Parma...


Lavezzi (Napoli). Non segna, ma è il giocatore più decisivo del Napoli che maramaldeggia s San Siro contro un Inter in dimensione “piangina”. Quando si ritrova il pallone fra i piedi scompiglia la retroguardia avversaria con accelerazioni veramente devastanti. Imprendibile!

Marchisio (Juventus). E‘ il match winner con una doppietta, ma è da top tutta la squadra, Chiellini si riscatta giocando sulla fascia, Barzagli e Bonucci non concedono nulla in fase difensiva, Pirlo e Vidal sono padroni del centrocampo, Pepe è inesauribile, Vucinic davanti è imprendibile. E poi è da top lo stadio: quello contro il Milan è stato un passaggio fondamentale che ha fatto capire a tutti come questa Juventus possa andare veramente lontano. E in questo contesto i meriti di Conte sono inestimabili.

FLOP DI GIORNATA

Ibrahimovic (Milan). Fischi di paura lo sommergono quando entra in possesso di palla, ma lo svedese, mal supportato dalla squadra, non fa davvero niente per rendersi pericoloso. Il suo flop fa da specchio a quello dei suoi compagni. Nessuno merita la sufficienza nella squadra di Allegri.



Le milanesi. Il campionato è lungo e potranno pure riprendersi, ma Inter e Milan hanno perso gli scontri diretti contro Napoli e Juventus senza alibi. L’Inter, seppur penalizzata dall’arbitro, è naufragata oltre il lecito, mentre il Milan è rimasto annichilito dal ritmo imposto dai bianconeri. Mai così giù le milanesi.



Rocchi (arbitro di Inter-Napoli). Sbagliare sulla prima ammonizione di Obi può pure capitare, ma se poi succede che dai rigore per un fallo fuori area ed espelli Obi per somma di ammonizioni la combini veramente grossa. Sfortunato!