THE DAY AFTER: Juventus sbeffeggiata da Udinese, arbitro, tifosi, FIGC...

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La Juventus rovina pesantemente contro l’Udinese con il trenino dell’Europa che si allontana, perché le prime della classifica vincono tutte e pure i friulani superano l’incerottata truppa di Del Neri. Ora la Juventus, stanca e depressa, è settima e al momento sarebbe fuori anche dall’Europa League; e mercoledì gioca in casa del Palermo che con una vittoria potrebbe, a sua volta, scavalcarla.

Milan, Napoli, Lazio e Inter allungano di brutto vincendo partite che alla vigilia nascondevano non poche insidie. Sono tre punti che pesano quelli che un rattoppato Milan scuce al Catania proprio quando la partita sembrava girargli contro. Ma, pur con i rossoneri ridotti in inferiorità numerica a inizio ripresa, ci ha pensato Ibra, come sempre, a fare la differenza. Mano vincente con tanto di poker contro una Sampdoria in disarmo anche per il Napoli, che aveva sulle spalle i 120’ della partita infrasettimanale contro l’Inter per la Coppa Italia. A spazzare le paure di un ipotetico calo fisico del ciuccio ci ha pensato soprattutto Cavani, autore di una tripletta. E’ bastata invece una doppietta a Kozac per conquistare la Lazio e abbattere le velleità viola di fare risultato. Ma il mattatore di giornata è stato “il pazzo” Pazzini che fa impazzire chi oggi non ce l’ha e trascina a una rimonta ai limiti dell’impossibile un'Inter mai doma. Da segnalare per i nerazzurri ben 24 tiri verso la porta di Sirigu (10 dentro, 14 fuori), a sottolineare l’intensità con cui Pazzini e compagni hanno saputo rincorrere il risultato.

Vince in un certo senso anche la Roma. Perché di solito le partite si rinviano per impraticabilità del campo. Per Bologna-Roma invece è bastata qualche lamentela di Totti (“c’ho 34 anni...”) perché, nonostante il campo innevato fosse abbondantemente praticabile, l’arbitro decidesse di sospendere la partita dopo un quarto d’ora. E così Franceschino e compagni potranno recuperare con tutta calma le forze dopo la partita di Coppa Italia disputata contro la Juventus giovedì sera. Ma per la società in mano a Unicredit c’è anche un altro bel regalo. Iniziare la partita, anziché semmai rinviarla, comporta il fatto che il Bologna non potrà recuperare contro la Roma i tre squalificati (Moras, Perez, Portanova).

Quella della Juventus è una sconfitta dolorosissima che arriva in un momento particolarmente delicato per la società. Una Juventus rabbiosa quella di Andrea Agnelli e Marotta in conferenza stampa, una squadra bianconera invece impotente e depressa sul campo che, nell'arco di novanta minuti, lascia l'intera posta agli avversari. Sembra di rivedere il film horror della precedente gestione. La squadra, contro l’Udinese, ha giocato ai propri attuali limiti, riuscendo ad andare anche in vantaggio dopo un’ora di gioco con uno splendido gol di Marchisio: ma poi è finita malissimo. Da segnalare il pessimo arbitraggio di Giannoccaro che sbaglia molte valutazioni anche a causa di collaboratori inerti. Espelle per un’ancata Bonucci e non ravvisa due netti falli di Domizzi sul lanciato Krasic. Finisce con "vinceremo il tricolor", coro ironico che evidenzia come ormai anche i tifosi abbiano perso la pazienza.

Sbeffeggiati da tutti! Dall'Udinese, che sorpassa negli ultimi minuti; dagli arbitri, che continuano a prendere di mira Krasic; dai tifosi, stanchi e delusi anche dalla società; e infine dalla FIGC, che continua a prendere tempo sull'esposto riguardante "lo scudetto di cartone". Da segnalare che, a poche ore dalla chiusura del mercato, una Juventus stremata e senza alternative, sembra non voler ricorrere al mercato per ovviare a problemi ben noti. E’ incredibile come una società di questo tipo rinunci al cosiddetto mercato di riparazione sfruttando solo i mercati estivi. Ben diversi gli atteggiamenti delle concorrenti che, in poche ore, si sono assicurate non solo giocatori importanti, ma anche comprimari utili per sistemare le proprie pecche di organico. Una miopia questa che che la Juventus ha pagato a caro prezzo in queste partite di inizio 2011 e che rischia di presentare un conto ancora più salato a maggio.

TOP DI GIORNATA

Ibrahimovic (Milan). Quando il Diavolo rimane in inferiorità è lui a metterci la coda propiziando il vantaggio di Robinho e realizzando il raddoppio. Unico!

Pazzini (Inter). In pochi giorni il 'Pazzo' firma con l’Inter, va in panca contro il Palermo, entra sullo 0-2, segna una doppietta e si procura il rigore che regala la vittoria ai nerazzurri. Fa sorridere amaro ripensare al titolone di domenica scorsa di Tuttosport “Pazzini, oggi l’ultima da nemico”. Facciamoci del male.

Cavani (Napoli). E per fortuna che il ciuccio doveva essere stanco dopo i 120’ di Coppa Italia giocati contro l’Inter. Cavani lo trascina realizzando una tripletta con cui sale in vetta alla classifica cannonieri con 17 gol. Imperioso.

FLOP DI GIORNATA

Paletta (Parma). E’ il match winner di Genoa-Parma, ma al contrario. E’ l’autore del fallo da rigore che permette al grifone di passare in vantaggio, poi mette a segno un autogol, quindi regala l’involontario assist a Kaladze per il terzo gol genoano. Nefasto.

Pastore (Palermo). Sbagliare un rigore di certo si può, ma la mollezza con cui l'ha calciato addosso a Julio Cesar grida vendetta. Sarebbe stato il gol dell'1 a 3 che poteva forse chiudere l'incontro e invece l'Inter si è esaltata sulla prodezza di Julio Cesar riuscendo poi a ribaltare il risultato.

Marotta (d. g. Juventus). Giornataccia per il d.g. bianconero. Prima viene preso in giro da Cellino che gli spara 18 milioni più metà Ariaudo per Matri, poi ai microfoni di Sky gli tocca ammettere che su Martinez pagato 12 milioni forse la fretta è stata cattiva consigliera. Non contento di tutto questo si mette a risolvere i problemi del Milan regalandogli Legrottaglie...