THE DAY AFTER: Juventus vittima della legge dell'ex

giovincoUna befana generosa plana sul campionato, ma a beneficiarne sono solo il Milan, che allunga sulle inseguitrici, e la Roma, che scavalca la Juventus al quarto posto. Ma le notizie di giornata sono il pesante tonfo juventino e il prepotente ritorno dell’Inter sul campionato.

I regali della befana fanno contenti Milan e Roma. I rossoneri, dopo essere stati fortunati a non andar sotto di un gol in un paio di occasioni, nel finale segnano il gol vincente in fuorigioco ed espugnano il Sant’Elia aggiudicandosi il platonico titolo di campioni d’inverno e allungando su smarriti inseguitori. Dietro, infatti, o si va pianino o si rimane al palo. Perché la Lazio non va oltre il pari ad occhiali a Marassi contro il Genoa e il Napoli viene abbattuto da un terno secco che esce sulla ruota del posticipo. A inserirsi sulla scia di Cavani e compagni irrompe la Roma, che vince grazie a due errori arbitrali con cui riesce a rimontare e vincere contro un Catania, che non a torto si sente derubato.

E la Juventus? Perde, straperde in casa contro il Parma, ma c’è di più nella sconfitta bianconera. La Juve è vittima della classica legge dell'ex, che regala gloria nientepopodimenoche a due suoi giocatori che vestono la casacca avversaria: Giovinco (in prestito a Parma), autore di una doppietta, e Palladino (per metà della Juventus), autore del sigillo finale. Ma soprattutto i bianconeri perdono per infortunio, a inizio partita, Quagliarella, l’unico attaccante che la metteva dentro, e adesso non serve un attaccante per sognare lo scudetto, ne servono due per rimanere aggrappati a un treno Champions che è sempre a portata di mano, ma è questione di un attimo: il rischio è quello di vedersi passare davanti anche la littorina dell’Europa League e rimanere appiedati al settimo posto. Dietro infatti spinge il Palermo che travolge la Sampdoria e si porta a un solo punto dai bianconeri e poi c’è l’Inter che ritorna prepotentemente sul campionato abbattendo un Napoli che si presentava particolarmente baldanzoso all’appuntamento del posticipo. Un’Inter tutta sostanza e patacche, che nel pre-partita sfoggia i tituli e poi rifila un terno secco a Lavezzi e soci che tornano con i piedi per terra in attesa del big-match di domenica prossima contro la Juventus.

Dietro le prime la classifica si accorcia grazie al fanalino di coda Bari che recupera un po’ di giocatori, lancia il nuovo arrivato Okaka ed espugna lo Stadio di via del Mare aggiudicandosi il derby pugliese contro i leccesi. Altra vittoria pesante in coda è quella che il Cesena coglie a Brescia nello scontro diretto con le rondinelle. Completano il turno di campionato il pareggio fra Bologna e Fiorentina, due squadre che comunque non navigano in acque molto lontane da quelle stagnanti di coda, e la netta vittoria dell’Udinese contro il Chievo, successo che rende particolarmente solida la classifica dei friulani.

TOP DI GIORNATA

Giovinco (Parma). Nell’uno contro uno perde lo scontro diretto con Sorensen che non lo fa mai passare ed è la formica atomica che anzi ricorre spesso al fallo sul suo marcatore. Ma poi il danesino si perde e Giovinco, in prestito al Parma, mette a segno una doppietta che lancia i ducali verso la vittoria.

Okaka (Bari). Non vedeva l’ora che Adriano tornasse dal Brasile per lasciare la Roma e raggiungere la sua nuova squadra in tempo per giocare il derby pugliese. Ce la fa, si accomoda in panchina ed entra nella ripresa giusto in tempo per realizzare la pregevole rete con cui il Bari espugna Lecce e si rilancia in classifica.

Thiago Motta (Inter). L’Inter uscita con le ossa rotte dalla trasferta di un mese fa contro la Lazio non c’è più. Contro il Napoli è il centrocampista brasiliano che fa la differenza anche in zona gol con due pregevoli marcature.

FLOP DI GIORNATA

Felipe Melo (Juventus). Già vederlo ostentare via twitter il sorriso ai bordi della sua piscina in Brasile, mentre Del Neri era costretto a schierare un Giandonato nella trasferta contro il Chievo mi aveva disturbato (...) Contro il Parma il ragazzone brasiliano ci rifila una “melata“ delle sue condannando i compagni a giocare in inferiorità numerica per quasi tutta la partita. Ma sembra non ci sia multa che tenga per fargli avere maggiore autocontrollo, specie in determinate situazioni. Ormai si tratta di un’amara consapevolezza.

Zebina (Brescia). Nello scontro diretto per la salvezza fra Brescia e Cesena risultano decisive un paio di “zebinate”, veri e propri assist, grazie a cui gli ospiti violano il Rigamonti lasciando i bresciani al terzultimo posto in classifica

Giacomazzi (Lecce). Risulta fra i migliori dei suoi, ma nel finale di un derby tiratissimo si lascia andare a un bruttissimo fallo sul portiere barese, steso con un intervento a gamba tesa. “Un derby dovrebbe essere una festa per tutti” aveva detto Giacomazzi alla vigilia; difficile però che stasera si festeggi a casa Giacomazzi.