THE DAY AFTER: Se il vulcano è giallorosso la cenere è bianconera

BlancNella settimana in cui un vulcano che si ridesta mette in ginocchio mezza Europa, sul calcio italiano è quello giallorosso che continua ad eruttare che è una meraviglia. Due zampilli di Vucinic hanno ribaltato le sorti di un derby che sembrava stesse prendendo una gran brutta piega per Totti e compagnia. Invece, succede che Floccari fallisca il rigore del 2-0 laziale e, in un quarto d’ora, il montenegrino ribalti la partita. E che dire di "cuor di leone" Ranieri che nella ripresa fa accomodare in panca Totti e De Rossi per schierare Menez e Taddei? Giù il cappello, ma è un refrain ormai. A Roma sembra che abbiano già vinto lo scudetto. Calma e gesso, mancano ancora quattro partite, e il vantaggio è solo quello di un punticino. La squadra che dell’Onestà ha fatto una bandiera è, infatti, sempre là, ad un'incollatura, dopo aver regolato la Newventus che annaspa sempre di più in classifica. La colata distruttiva del progetto quinquiennale sui bianconeri sta riuscendo nel miracolo di dare i suoi frutti addirittura con un anno di anticipo: ormai quella che fu la Juventus è ridotta in cenere. Ma, se mai ci fosse la speranza di rinascere come un’Araba Fenice, giammai dovrebbe essere chi l’ha ridotta in questo stato a propinarci pillole di futuro. Ormai sentire Blanc che parla di Juventus è peggio che sentire Moratti parlare di onestà. E il fallimento bianconero spiega meglio di ogni altra parola il perché l’arrogante francese sia riuscito in una impresa tanto imprevedibile come quella di superare un Moratti, nella speciale classifica dell'indesiderabilità. Oggi la Newventus è fuori pure dall’Europa di serie B, con la Sampdoria che vola a +6, grazie a Pazzini che al 94’ scorna il Diavolo, con il Palermo che al 95’ acciuffa il pari a Cagliari andando a +4, con il Napoli che espugna il San Nicola e la scavalca andando a +2. Mancano ancora quattro chiese al termine di questa via crucis e, anche se dovessero arrivare altrettante vittorie, potrebbero non bastare a raggiungere l’obiettivo del quarto posto. Anche il Milan, perdendo a Marassi, ha alzato bandiera bianca riguardo a qualsivoglia velleità di primato, ma il terzo posto raggiunto con gli Oddo e i Favalli in campo, vale come un primato. I rossoneri a fine stagione perderanno pure Leonardo. Inequivocabili le sue espressioni in sala stampa, che dicono molto più di qualunque dichiarazione. La lotta per non retrocedere si accende grazie all’incrocio di alcuni risultati che rilanciano l’Atalanta, ora a soli 2 punti dal Bologna e 3 dalla Lazio. Gli emiliani hanno pure racimolato un punto dalla trasferta di Udine, ma su di loro pesano enormemente le 5 sconfitte consecutive precedenti. Alla terz’ultima c’è in programma lo scontro diretto Atalanta-Bologna, che potrebbe essere un vero e proprio spareggio salvezza. Non si arrende nemmeno il Siena, capace di strappare un punto dalla trasferta di Catania, ma una salvezza a -6 dal quart’ultimo posto, a 4 giornate dalla fine, richiederebbe, a questo punto, un vero e proprio miracolo sportivo.

TOP DI GIORNATA

Ranieri (All. Roma).
Mette in campo la squadra sbagliata e sarebbe da flop; poi nell’intervallo prende il coraggio a due mani e cambia Totti e De Rossi inserendo Menez e Taddei, che risulteranno decisivi nelle azioni dei gol. Sono lontani i tempi in cui gli faceva paura Pieri (un Sampdoria-Juventus finito 0-0 del campionato 2007-2008)

Lavezzi (Napoli).
Rilancia il Napoli sulla strada che porta alla Champions League, segnando una doppietta che mette in luce tutte le sue qualità balistiche, grazie alle quali il ciuccio espugna il difficile campo di Bari.

Atalanta.
I bergamaschi non si arrendono e vincendo contro la Fiorentina riaprono i giochi per la salvezza. C’è da giurare che sabato prossimo giocheranno a San Siro con il coltello fra i denti.

FLOP DI GIORNATA

Sissoko (Newventus).
Riesce a fare peggio di Muntari contro il Catania. In un minuto perde pericolosamente la palla al limite della propria area, quindi entra fallosamente concedendo agli avversari una pericolosissima punizione, poi si fa cacciare per un’entrata scomposta che gli costa il secondo giallo. E’ lui l’uomo partita.

Ledesma (Lazio).
Fa la sua partita, ma si fa cacciare per uno stupido applauso ironico dall’arbitro. Una leggerezza che costringerà la Lazio a fare a meno di lui almeno per due partite che si preannunciano delicatissime per i compagni sulla strada della salvezza. Imperdonabile!

Newventus.
E’ l’unica in lotta per un posto Champions che non fa punti e vede scappare le antagoniste. Ora 4 successi di fila (?) potrebbero anche non bastare. Intanto è arrivata la sconfitta n° 13. Nell’arco di un campionato, solo nella stagione 1961-62 andò peggio con 15 sconfitte. Non ci sono giustificazioni.