Clamoroso: la Juve non subisce gol

chielliniLa tanto annunciata contestazione contro la proprietà, almeno in tv, si è sentita poco, ma c'è stata. Si sono visti alcuni striscioni: significativo un "Per chi non ci ha difeso nessuna pietà, Blanc in Francia Moggi in società", oltre ad un altro che recitava "2006-2010 nasce una nuova era: Morattopoli".
Poi, i soliti cori contro Zebina, cori per Pavel Nedved (!!!), inviti a schierare la Primavera, l’ormai celebre striscione "vergogna" e la consueta contestazione nei confronti della dirigenza (l'abituale "dirigenza vaffanculo" e una serie di cori all’indirizzo del presidente), accusata di non aver difeso la Juve a tempo debito per i fatti di Calciopoli. Qualche coro pro Luciano Moggi e la partita ha inizio.
Due squadre reduci da una serie negativa si affrontano a viso aperto, con i padroni di casa animati da un pizzico di grinta in più rispetto alle ultime scialbe esibizioni.
Restano evidenti le lacune che chiamano ancora in causa un centrocampo imperniato su Felipe Melo che, al solito, crea più problemi ai suoi che agli avversari.
Il Cagliari, che gioca un calcio sempre brillante e senza calcoli, fallisce occasioni clamorose nel primo tempo (Cossu coglie la traversa sbagliando una specie di rigore in movimento, Matri spara su Buffon in uscita), ma la partita è condotta dagli uomini di Zaccheroni, guidati da un Camoranesi confuso ma autore delle uniche iniziative degne di nota, spalleggiato in questo dai soli Marchisio e Zebina.
La coppia Amauri-Iaquinta, libera di azzuffarsi con i difensori isolani, illustra oggi più che mai il livello di intelligenza calcistica dei due.
Segnalato il rientro del “cuffiettato” Buffon, la vera novità è il recupero del guerriero Chiellini, un leader, difensore insostituibile (sarà un caso, ma il suo rientro coincide con la ritrovata inviolabilità della porta juventina: non accadeva da un intero girone) e attaccante più incisivo delle punte di ruolo.
Rete numero 4 in campionato per Giorgione, una in meno di chi (Amauri) attaccante di ruolo lo è, o almeno dovrebbe esserlo.
E sarebbero state cinque le reti, e doppietta personale per “il Chiello”, se uno dei due scienziati schierati di punta oggi da Zac (segnatamente quello che per un menisco dolente è stato fuori causa per quattro mesi) non si fosse intromesso su una conclusione del centrale azzurro destinata ad entrare in rete.
E invece come sempre ci è toccato soffrire fino alla fine.
“Eh, beh, pazienza!” avrebbe detto l’ex tecnico della Juventus da oggi nuovo capolista della serie A, noi ci accontentiamo di questo; lottare per un quarto posto sempre più lontano (una giornata in meno, distacco invariato dal Palermo).
E mentre anche Didier Deschamps con il suo Marsiglia un trofeo l’ha già portato a casa e in campionato conduce il plotone delle pretendenti al titolo con più gare da giocare rispetto ai concorrenti, noi rimaniamo ancora a metà del guado, con una dirigenza immobile che a questo punto della stagione naviga a vista come da tradizione.
Sinistri segnali provengono da Corso Galfer: le voci su Mancini e Prandelli (tecnici non da Juve) continuano a farsi insistenti nonostante le smentite di rito, qualche timida voce riporta Allegri (ottimo, ma ci vuole una società molto diversa…), mentre per Benitez (forse l’unico appetibile) l’ostacolo economico appare sempre quello decisivo e, visti i precedenti, presumibilmente insormontabile.
Ora l’attenzione si sposta a martedì, dove si terrà la battaglia più importante degli ultimi quattro anni di storia juventina.
E’ singolare che le speranze più concrete di ottenere qualche risultato “da Juve” siano da riporre in una vicenda che col campo non c’entra niente.
Anche perché, come abbiamo visto, sul calcio giocato c’è veramente poco da dire.

p.s. Dopo partita su Sky con il solito Caressa, che termina il collegamento con Zaccheroni (il silenzio stampa è dunque finito?) mostrando un'azione di Camoranesi che interviene in un contrasto con il gomito un po' alto.
Il commento del signor "Cotto e mangiato" è stato il seguente: "Alberto, ti facciamo vedere una cosa brutta: Camoranesi, che è anche un Nazionale, qui secondo me entra con una certa violenza, non so se ci sono gli estremi per la prova tv".
Zaccheroni risponde: "E' indubbio che il gomito sia alto, ma credo lo faccia per difendere la posizione dall'arrivo del difensore cagliaritano".
Una domanda semplice sorge spontanea: ma perché le partite della Juve vengono sezionate e osservate al microscopio e altre no?

 

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