THE DAY AFTER: Sorpasso rinviato, la Juve va ancora KO

gallianiOperazione aggancio sfumata per il Milan, che impatta con il Napoli e perde ancora Pato per infortunio. L’Inter rimane capolista, ma con il freno a mano tirato. E’ un mezzo fallimento la campagna sicula di Mourinho, con un punto raccolto in due partite, ma è oltre un mese che i nerazzurri faticano in campionato, avendo messo insieme solamente 7 punti in 6 partite (una vittoria, 4 pareggi, una sconfitta), evidenziando serie difficoltà a gestire il doppio impegno Campionato e Champions League. La squadra di Mourinho, a questo punto della stagione, ha 9 punti in meno dell’Inter di un anno fa, e 8 in meno di quella di Mancini. Ora, se davvero gli Onesti arriveranno dritti in semifinale, eliminando i russi del CSKA, dovranno affrontare il doppio impegno fino alla penultima giornata di campionato. Un ruolino che potrebbe essere esaltante, ma anche far perdere loro tutto, visto che in Campionato Milan e Roma sono ormai arrivate a tiro. Per portarsi avanti, alla Gazzetta dello Sport hanno deciso di festeggiare subito. La rosea, da vero Inter Club, ha distribuito qualche giorno fa un bel posterone con l’Inter degli eroi che mica hanno già vinto la Champions ma, per le loro abitudini, l’aver raggiunto i quarti di finale di Champions è già “tanta roba”. Chissà cosa si inventeranno alla Gazza anche se solo “gli eroi” dovessero riuscire a raggiungere le semifinali. Intanto a Roma si affilano le armi in vista dello scontro diretto di sabato prossimo e nel frattempo Vucinic trascina i giallorossi con una tripletta contro l’Udinese. Almeno grazie a Milan e Roma il campionato si è ridestato. 


La pagina bianconera invece è sempre più amara dopo la sconfitta subita a Marassi contro la Sampdoria. Giovedì a Napoli la partita può già essere decisiva per rimanere agganciati alla zona Champions League. Se l’unico striminzito obiettivo rimasto è quello di centrare un quarto posto in campionato utile per accedere ai preliminari della prossima Champions League, bisogna evitare di disperdere le forze contestando chi comunque indegnamente veste la maglia bianconera: è necessario invece avere l’onestà intellettuale di concentrare l’attenzione sui due maggiori responsabili di un vero e proprio fallimento: John Elkann e Jean-Claude Blanc. Sul pallido ingegnere peserà a vita la decisione di aver dato in pasto la Juventus ai processi di piazza e a quelli sportivi senza difendere la società e la sua storia. Se a questo aggiungiamo il grave errore di aver affidato la Juventus in mani inesperte e presuntuose, ne viene fuori una figura che avrà già fatto rivoltare nonno e zio nella tomba. Passando a Blanc, non si comprende come alcune fonti di stampa continuino a difendere le presunte capacità manageriali dell’uomo del fallimento bianconero. Se i conti sono a posto non sarà mica comunque per l’appeal che, nonostante tutto, ha continuato ad avere il brand Juventus? Quanto al francese, capace di sbagliare in modo clamoroso campagne acquisti (dilapidando centinaia di milioni), spogliare la dirigenza di gente che sa cos’è il calcio (salvo riesumare Bettega a disastro compiuto), addossare la responsabilità della società più prestigiosa d’Italia a un allenatore esordiente, e chi più ne ha più ne metta, è impensabile che dopo i disastri compiuti questo personaggio rimanga all’interno della società con qualsivoglia ruolo, soprattutto in considerazione della grottesca concentrazione di ruoli nella sua persona. E non si venga a prenderci in giro con la questione del nuovo stadio che altri prima di lui stavano portando avanti con progetti ben più ambiziosi. Lo hanno capito ormai 14 milioni di tifosi juventini che i responsabili di questa disfatta sono, prima di ogni altro, John Elkann e Jean-Claude Blanc. Certo, è più comodo prendersela con Zebina e Felipe Melo, che una società che ricorda tanto la prima Inter di Moratti non ha punito adeguatamente dopo le recenti sceneggiate.

Quella di giovedì sera a Napoli, contro i partenopei che seguono a tre punti, sarà una partita da non fallire assolutamente. Dietro si riavvicina anche la Fiorentina capace di rullare il Genoa mentre, dietro, il Cagliari si può permettere di perdere in casa con la Lazio, con Parma-Bari e Chievo-Catania che si dividono la posta alimentando una classifica già soddisfacente. In coda il colpo grosso è appunto quello della Lazio, mentre Siena e Atalanta conquistano i tre punti facendo scivolare il Livorno all’ultimo posto in classifica. Solo Milan e Roma hanno fatto meglio del Siena che, nelle ultime cinque partite, ha raccolto ben 11 punti con 3 vittorie e 2 pareggi. Nel prossimo turno, con Lazio-Siena, c’è in palio una bella fetta di salvezza.

TOP DI GIORNATA

Balzaretti (Palermo) Non sarà un campione ma in campo ci mette l’anima. Il fludificante del Palermo è il migliore in campo nella sfida contro l’Inter. La Newventus se n'era disfatta nell’estate del 2007, cedendolo alla Fiorentina per puntare su Molinaro (sigh!). Il perché dell’operazione? Plusvalenza, ovvio, la Newventus punta allo scudetto del bilancio e chissenefrega del campo! Tanto per dirne un’altra, sulla fascia destra del Palermo gioca Cassani, un altro giocatore ceduto a titolo definitivo al Palermo nell’estate di Calciopoli per una pipa di tabacco. Anche lui non è un fenomeno, ma è certamente migliore di quelli che la Juventus può schierare oggi in quel ruolo.

Vucinic (Roma) Rientra dopo l’infortunio ed è subito determinante, trascinando i suoi con una tripletta pesantissima.

Reja (all. Lazio) Non avrà la laurea in psicologia, ma si impone in settimana con determinazione, riuscendo a ricompattare il gruppo, da cui riesce avere la risposta che voleva sul campo. Ma la strada per la salvezza è ancora lunga.

FLOP DI GIORNATA

Oddo (Milan). Viene preferito ad Antonini, Abate e Kaladze, ma dimostra di essere in condizioni fisiche imbarazzanti. Addirittura ridicolo in occasione del gol napoletano, quando frana addosso ad Abbiati, liberando di fatto la porta per il comodo appoggio in rete di Campagnaro.

Oriali (dir. Inter) Da piangina doc trova comunque il modo di lamentarsi dell’arbitraggio, che avrebbe penalizzato gli Onesti. L’arbitro di Palermo-Inter sarebbe stato colpevole, secondo l’esperto di passaporti falsi interista, di non avere ammonito per la seconda volta il difensore rosanero Bovo, con conseguente espulsione del giocatore. “Ma siamo abituati” ha detto Oriali, come a far intendere chissà quali torti subiti. Certo che ce l’hanno proprio nel sangue la mania di fare le vittime. Senza vergogna!

La Newventus. Dopo la disfatta di Londra, contro la Sampdoria non doveva assolutamente perdere. Invece è arrivata la decima sconfitta in campionato. La squadra non va male a centrocampo, e in difesa Cannavaro è protagonista di una prova decorosa, così come Legrottaglie, ma davanti c’è lo zero assoluto, con il solo Iaquinta a dannarsi l’anima nonostante la precaria condizione fisica. Del Piero non riesce ad essere reattivo, Diego ciondola inutilmente, mentre Trezeguet risulta inutile. Difficile vincere se non si tira in porta.