Uno spiraglio di luce dall'Europa League

amauriUna Juve cinica ottiene un'importante vittoria ad Amsterdam contro l'Ajax nell'andata dei sedicesimi di finale di Europa League. I bianconeri vedono così la luce dopo tre nefasti mesi di risultati deludenti, cogliendo il secondo successo di fila e portando lo score di risultati utili consecutivi a quota quattro. Zaccheroni ripropone la difesa a tre con Zebina al posto di Caceres (out all'ultimo momento per un affaticamento muscolare), centrocampo a quattro con Marchisio e De Ceglie esterni alti e Melo e Sissoko al centro, in avanti Diego a supporto di Del Piero e Amauri. L'Ajax è schierato con un 4-3-3, con Emanuelson e Sulejmani a supporto del gioiellino Suarez. Avvio subito forte degli olandesi che cercano di relegare i bianconeri nella propria metà campo, impensierendo Buffon con un colpo di testa di De Jong a lato. La Juve sembra non soffrire più di tanto la pressione dei lancieri, ma al 16', sugli sviluppi di una punizione sulla tre quarti destra olandese, si fa ingenuamente sorprendere in contropiede da Sulejmani che parte indisturbato dalla propria metà campo senza trovare alcuna opposizione, punta uno Zebina incredibilmente statico e supera Buffon con un diagonale che passa sotto le gambe del portierone azzurro. Ennesimo gol fotocopia, preso con la squadra sbilanciata e con un centrocampo che non offriva la necessaria copertura.

Dopo il gol subito però la Juve reagisce con determinazione alla ricerca del pareggio, costruendo occasioni con due colpi di testa, di Chiellini al 18' e di Amauri al 20'. L'Ajax si fa vedere con una punizione di Suarez e un debole colpo di testa di De Jong. Al 25' Del Piero scambia bene con Diego, il brasiliano ci prova ma Stekelemburg devia in angolo. La pressione bianconera però si concretizza al 31', quando il capitano bianconero, dopo un elegante dribbling tra due avversari serve di tacco De Ceglie sulla fascia sinistra: bel cross pennellato sulla testa di Amauri che insacca l'1 a 1. Bella azione impreziosita da una grande giocata di Del Piero. Gli olandesi non ci stanno e riprendono il controllo della partita costringendo Chiellini ad un efficace recupero al 34' e rendendosi pericolosi con il veloce Suarez al 35' e al 37'. I lancieri però non sono pericolosi sino al termine del primo tempo, pur mantenendo il possesso palla. Da registrare un rigore richiesto da Suarez per una trattenuta di Chiellini al 38' e un'uscita di Buffon al 43'. Allo scadere, punizione dal limite di Del Piero fuori bersaglio. La ripresa si apre con Grygera al posto di un pessimo Zebina. L'Ajax ricomincia subito da dove aveva lasciato con un sinistro di Emanuelson a lato, poi non sfrutta un'incomprensione tra Legrottaglie e Buffon, con i bianconeri ancora costretti a difendere. Ma, contrariamente a quanto mostrato finora, la squadra di Zaccheroni colpisce alla prima occasione utile: Del Piero dalla sinistra imbecca Amauri che, con un altro stacco imperioso, batte Stekelemburg.

Vantaggio bianconero che forse penalizza gli olandesi, ma che premia una Juve che sa contenere bene L'Ajax. Ancora occasioni olandesi al 18' con Chiellini che rimedia ad uno svarione di Legrottaglie e con De Jong che sfiora l'eurogol al 19'. Al 23' ci prova ancora Suarez, con Buffon che respinge di pugno. Zaccheroni rinfoltisce il centrocampo con Salihamidzic che entra al posto dell'ottimo Amauri al 26'. L'Ajax insiste alla ricerca del pareggio: in evidenza De Jong con un colpo di testa largo al 30', ma soprattutto con un clamoroso palo dopo un tiro a volo a centro area al 32'. Ormai è un assedio alla porta bianconera. Zaccheroni opera l'ultimo cambio al 35': fuori un deludente Diego, dentro Trezeguet al rientro dopo più di un mese di stop. L'Ajax ci prova ancora con un destro alto del subentrato Eriksen al 37'. La pressione dei lancieri è costante, ma la Juve non si scompone e ci prova con Del Piero che tenta di beffare Stekelemburg su punizione defilata al 43'. Il signor Bebek concede tre minuti di recupero; c'è ancora tempo per l'ennesimo colpo di testa a lato di De Jong al 46' e l'espulsione severa di Salihamidzic, reo di aver alzato la gamba all'altezza della faccia di un giocatore dell'Ajax. Nell'ultimo minuto di recupero gli olandesi insistono, senza tuttavia trovare il pareggio. Dopo la vittoria in campionato col Genoa, la Juve passa anche ad Amsterdam, rendendo più agevole l'incontro di ritorno. Per la verità il risultato è troppo severo per l'Ajax che ha fatto la partita dall'inizio, con un Suarez partito bene ma poi innervositosi sino a farsi ammonire (era diffidato e salterà il ritorno a Torino). Tra i lancieri in evidenza De Jong, centrocampista dotato di un ottimo piede e di notevoli capacità di inserimento, e il veloce Sulejmani, elementi di spicco di un collettivo giovane e ben rodato, tutt'altro che spacciato ai fini della qualificazione.

Nella nostra Juve, invece, si alternano elementi positivi e negativi. La nota più lieta è la lenta collocazione tattica che Zaccheroni sta dando alla squadra, che appare più corta e coperta in fase difensiva. Grande partita per Amauri, che finalizza le due ottime palle ricevute. Manna dal cielo per l'attaccante brasiliano, che dopo un lungo periodo di astinenza, trova tre reti in due partite, dimostrando che, se servito adeguatamente, sa far valere il suo eccezionale colpo di testa. Ottima prova anche per capitan Del Piero, che confeziona l'assist del 2 a 1 e propizia il primo gol con un bel tunnel e un delizioso colpo di tacco. Sarà anche lento, ma sta tornando in forma e soprattutto decisivo. La squadra in generale sembra più registrata e rivitalizzata dal cambio tecnico. Tra le note dolenti sicuramente l'ennesimo contropiede fatale, che ricorda i gol presi dalla Juve inconcludente e arruffona degli ultimi mesi. Negativo Zebina, incapace di contrastare Sulejmani nell'azione del gol olandese e apparso fuori forma e goffo. Deludente Diego, autore di un bel tiro nel primo tempo, ma poi sistematicamente fuori dal gioco, prima di essere sostituito da Trezeguet. In generale, se da una parte si vede una squadra positiva dal punto di vista della grinta e determinazione, che sta acquisendo il credo tattico del suo tecnico, soprattutto in difesa, dall'altra non si può non dire che l'Ajax avrebbe meritato il pareggio sia per il legno colpito, sia per il predominio territoriale e le numerose occasioni avute. Aspettiamo conferme col Bologna, per vedere se la squadra saprà dare ulteriore continuità a questa striscia positiva e raggiungere il quarto posto, ossia il piazzamento necessario per accedere alla Champions League.

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