Cambiando l'ordine dei giocatori il risultato non cambia

legrottaglieIl debutto tattico di Zaccheroni è amaro, non andiamo oltre il pareggio a Livorno e questo permette al Palermo, vincitore nel pomeriggio contro il Parma, di superarci nella corsa verso la zona Champions League; e non è finita qui: la Sampdoria è pronta al sorpasso andando a giocarsi i tre punti in casa dell'ultima in classifica; il Cagliari, sei punti disponibili con una partita da recuperare, andrà a giocarsi i primi tre a Milano, contro l'Inter, dove difficilmente riuscirà a spuntarla; il Bari ed il Genoa giocheranno rispettivamente a Bergamo con l'Atalanta e in casa contro il Chievo. In prospettiva domani sera potremmo ritrovarci settimi a metà classifica a sgomitare con altre due squadre.
Sinceramente non ci si poteva aspettare molto di più da questa Juventus, al debutto con il nuovo modulo 3-4-1-2 pensato da Zaccheroni; con ancora molti giocatori importanti da recuperare o squalificati, sarebbe inutile cercare di addossare colpe particolari. Si possono fare però alcune considerazioni: passaporto italiano o passaporto brasiliano, Amauri, non riesce più ad andare da nessuna parte, è davvero desolante osservare l'involuzione dell'attaccante oriundo, rinnegato anche recentemente da Lippi, ma reimpiegato dal nuovo tecnico come unica testa ciondolante nell'area avversaria. Il tecnico di Cesenatico ha sicuramente pensato ad incrementargli i rifornimenti schierando Grosso e Caceres più avanzati sulle fasce, Candreva regista basso e Diego tra le linee a dialogare di qualità con Del Piero. I risultati non si sono visti, ma almeno le idee e l'atteggiamento tattico sembrano quelli da allenatore in panchina.
Certo fa impressione vedere Pisolo che stacca in area bianconera con Buffon piantato sulla linea, e il presepe vivente sparpagliato per tutta l'area; e fa impressione anche sentire uno Zaccheroni consapevole che non solo questa non è la Juventus, ma che il lavoro che ha accettato è più difficile di quanto si potesse percepire dall'esterno. Non l'ha detto esplicitamente, ma lo sguardo era tutto un programma. Il nome Juventus è garanzia, anzi lo era: dobbiamo tutti quanti renderci conto che l'infinita catena di infortuni e squalifiche (alla prossima mancherà anche Melo, oggi espulso) ha messo a nudo la scarsità dei ricambi a disposizione del tecnico di turno, quando i giocatori di prima scelta sono indisponibili. Questa è principalmente la ragione per cui Zaccheroni ha dichiarato che, per vedere i risultati del suo mini-progetto, bisogna aspettare fino all'ultima giornata. Ha voluto dire, senza nemmeno mascherarlo troppo, che se non recuperiamo al 100% tutti i titolari e non li manteniamo in forma fino alla fine della stagione, la Champions League la vedremo con il binocolo. Senza gli introiti della competizione europea, e con forti dubbi sul proseguimento in Europa League, cosa farà la proprietà per la prossima stagione? Si andrà avanti con il calcio sostenibile autofinanziandoci, oppure si metterà mano di nuovo al portafogli? C'è un'altra soluzione, ovviamente: che si tirino le somme del projettò quinquennale, e poi tutti salutino e tornino da dove sono venuti.

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