THE DAY AFTER: Apocalisse Juventus, Inter-Milan per lo scudetto!

blanc seccoA Verona la Juventus raschia ancora il fondo del barile. Fanno festa i i clivensi, che per la prima volta battono quella che una volta veniva chiamata Vecchia Signora. Adesso, ridotta a "battona", si fa infilare e beffeggiare a destra e manca, senza nessuno che alzi un dito per difendere un po' di onore. Ma chi mai dovrebbe farlo? Forse Blanc? D'accordo che le feste sono ormai andate, ma si è mai visto un tacchino organizzare il cenone di Natale? Certo che no, perché la festa a Natale sono gli altri che la fanno a lui. E Blanc fa proprio la figura di un tacchino. Immobile ed assolutamente impotente davanti allo sfascio bianconero, si avvicina sempre di più alla tavola imbandita su cui la festa dovranno per forza farla a lui. E' inutile cercare tardivi parafulmini "alla Bettega" per celare palesi fallimenti: il primo responsabile dell'attuale sfascio bianconero è l'uno e trino di Chambéry, che sa bene quanto l'esonero di Ferrara segnerebbe una volta di più il proprio fallimento personale. Ma a questo punto a salvare capra (o tacchino?) e cavoli ci dovrebbe essere una proprietà, capace fin qui solo di scelte dissennate (sono i risultati a dirlo) quanto di fugaci ed inutili visite all'ossario di Vinovo (visti i 42 infortuni fin qui occorsi). Adesso la Juventus è scivolata fuori dalla zona Champions e, considerate le partite da recuperare delle altre squadre, anche la qualificazione all'Europa League sarebbe fortemente ballerina ora. La Juve nelle ultime 10 partite ha collezionato ben 6 sconfitte con 18 gol subiti. Solo 6 squadre hanno fatto peggio a livello di punti, mentre le sole Atalanta e Siena hanno perso di più (7 sconfitte) e c'è solo il Siena che ha subito più gol (18 quelli della Juventus, 26 quelli del Siena). Per trovare una Juventus che perde 7 partite nelle prime 20 giornate bisogna andare indietro di 70 anni fino al campionato 1948-49!

Detto di questa apocalisse bianconera, siamo ridotti a guardare al derby fra Inter e Milan che domenica potrebbe riaprire il campionato. Se i rossoneri vincessero andrebbero a soli 3 punti di distacco dai cugini, con una partita da recuperare e il campionato sarebbe più che riaperto, anche se tutto entro il perimetro milanese. Il Milan si avvicina in gran spolvero alla sfida che può valere una stagione, rifilando un poker al fanalino Siena, mentre l'Inter continua a mettere in campo orgoglio e buona sorte, raccattando un punticino nella trasferta di Bari dopo la rocambolesca vittoria rimediata contro il Siena e quella ottenuta per gentile concessione arbitrale contro il Chievo (ricordate la pugnetta di Quaresma all'ultimo minuto?) La Juventus in classifica è scavalcata dalla Roma, che ha strapazzato il Genoa. Nelle ultime 10 partite i giallorossi hanno fatto qualcosa come 12 punti in più dei bianconeri. Ma pure il Napoli adesso sopravanza la squadra allenata da Rocky Ferrara, entrata nel mirino del Palermo (a proposito se mai ci dovesse essere un parallelo cinematografico con questa Juve il film ideale sarebbe Zombie più che Rocky). Anche il Cagliari, che ha rifilato un tris al Livorno, ora è a soli 3 punti dalla Juventus, come la Fiorentina inopinatamente sconfitta in casa dal Bologna. Entrambe però hanno una partita da recuperare. In coda i colpi di giornata li mettono a segno l'Atalanta, che stordisce la Lazio con tre gol, e il Bologna corsaro a Firenze. Punto prezioso anche quello del Catania a Marassi contro una Sampdoria relegata a una classifica sempre più anonima. Ma è questa Juventus a lasciare più che mai senza parole. Qualcuno faccia qualcosa e presto per invertire una tendenza che nulla ha a che fare con la sfortuna, poco con gli infortuni, ma molto invece ha a che fare con gravi errori gestionali, di cui aspettiamo una seria assunzione di responsabilità. Mai come in questo caso sembra vero quell'adagio secondo cui il pesce puzza dalla testa.

TOP DI GIORNATA

RONALDINHO. Maramaldeggia sui senesi ridotti in dieci con le giocate dei tempi d'oro e ne mette dentro tre, lanciandosi anche in classifica cannonieri sulla scia di Milito e Di Natale. E' lui l'alfiere di giornata che conduce la rincorsa rossonera sull'Inter.

IL BOLOGNA. Batte la Fiorentina nel derby dell'Appennino e lo fa fuori casa pescando tre punti che valgono come un jolly in una partita di ramino.

TONI e DONI. Quanto a Toni, è una Roma che va forte che lo aiuta a resuscitare. Lui fa la sua parte realizzando una provvidenziale doppietta, con cui si rilancia anche in chiave maglia azzurra. Doni invece trascina l'Atalanta fuori dalla crisi con due reti segnate nei primi sette minuti. I bergamaschi non vincevano dal 22 novembre (1-2 a Siena).

FLOP DI GIORNATA

BETTEGA. Intendiamoci, della Juventus è quello che meno di tutti merita di essere messo dietro alla lavagna, ma lui che fa da parafulmine davanti ai microfoni del dopo partita, al posto di chi sta distruggendo la Juventus è inaccettabile! Non starebbe "al vice" arrivato da un paio di settimane giustificare l'ingiustificabile tracollo della squadra, ma semmai toccherebbe a chi non ha nemmeno avuto l'umiltà di mollare mezza carica di fronte allo scempio che si sta abbattendo sulla Juventus. E allora Bettega è fra i flop perché è sempre più forte il dubbio che non dovesse tornare alla Juventus a certe condizioni. Non starebbe a lui oggi metterci la faccia, per difendere una sciagurata politica societaria che ha ridotto la Juventus a prenderle sul campo la domenica da Chievo e Catania, e tutti gli altri giorni a coprirsi di ridicolo, presa a schiaffi dalle dirigenze di un Parma o di un Genoa qualsiasi. Senza il becco di un quattrino da spendere per correre ai ripari e nemmeno giocatori da utilizzare per fare mercato. E' questo il provvisorio risultato di una gestione dissennata, che ha completamente dilapidato l'eredità tecnica lasciata dalla Triade, quella vera!

MOURINHO. La sua Inter gioca da far schifo e lui trova modo di prendersela con l'arbitro colpevole di assegnargli un rigore senza espellere Bonucci per il fallo su Pandev che ferma una chiara occasione da gol. Bel coraggio ha Mourinho di lamentarsi, dopo che nelle ultime due partite aveva fatto lo gnorri negando l'evidenza a proposito delle due gravi "sviste" grazie a cui si era portato a casa il bottino pieno. Roba da Banda Bassotti più che da Banda degli Onesti. Vabbè che è portoghese (...) ma qualche episodio negativo prima o poi bisognerà pur pagarlo. Comunque sia i conti continuano a non tornare, per le altre si intende.

GROSSO. Gioca da far rimpiangere il peggior Molinaro. Anche in questo caso il suo flop è diretta responsabilità di chi, per presunzione e incapacità, si è incredibilmente affidato ai consigli di un esterno alla società per acquistare una riserva del Lione. E' incredibile pensare che la società più gloriosa d'Italia si sia dovuta ridurre a chiedere delle "consulenze esterne" per fare mercato, non avendo al proprio interno che personaggi specializzati a cianciare inutilmente di fantomatici progetti e ragazzotti abituati ad alzare i cartelli delle sostituzioni improvvisamente promossi dirigenti.