THE DAY AFTER: Il campionato è Cosa Loro

galliani morattiMentre il campionato diventa semmai un affare privato fra le milanesi, cala definitivamente il sipario su quello della Juventus. Lo 0-3 casalingo contro il Milan è una scoppola epocale che è il segnale di fine corsa non solo su Ferrara, ma sul fantomatico progetto dell'uno e trino francese, primo responsabile di questa disfatta insieme a chi ce lo ha messo. La Juventus ora in classifica viene appaiata dal Napoli in serie positiva da 12 partite (7 vittorie e 5 pareggi), mentre la Roma è a un solo punto, forte pure lei di una serie positiva che dura da 9 gare (6 vittorie, 3 pareggi). A questo punto la Juventus entra nella bagarre per la qualificazione alla prossima Champions League con un cambio tecnico forzato, senza un progetto di gioco, con un ambiente scarico, giocatori in totale confusione tattica e i soliti tanti infortuni di cui in due anni non si è riusciti a venire a capo.

Il Milan è a -8 dall'Inter con la trasferta a Firenze da recuperare e con il derby fra due settimane: e qui si potrebbe chiudere definitivamente il campionato oppure riaprirlo per una corsa a due tutta milanese. Certo che, se l'Inter avesse lasciato sul campo qualche punto contro Chievo e Siena, così come doveva essere, staremmo qui a parlare di una corsa a due già bella e buona, ma così non è stato. Dopo "la pugnetta" di Quaresma al Bentegodi a fare il paio con un altro rigore negato, contro il Siena è stata la volta del "fischio amico", che a due minuti dalla fine ha regalato un calcio piazzato che Snejider ha trasformato, aprendo la strada al gol vittoria di Samuel in pieno recupero.

In zona Europa League c'è davanti la Fiorentina che ha avuto ragione del Bari in una partita tribolatissima. Oltre ai Gilardino e ai Barreto, un grande protagonista è stato l'arbitro Gervasoni, quello che due anni fa assegnò un rigore all'Inter per un colpo di testa di Couto in un Inter-Parma. Ebbene Gervasoni a Firenze si è consacrato uno dei migliori arbitri del nuovo corso, riuscendo ad ammonire, già nella prima mezz'ora, e per motivi veniali, i diffidati Donati e Almiron, cuore del centrocampo barese. Entrambi salteranno la prossima partita del Bari contro l'Inter. Nel calcio pulito post Calciopoli un arbitro così merita per lo meno una promozione ad internazionale!

Ad appaiare i viola ci sono i rosanero palermitani vittoriosi di misura contro l'Atalanta. Senza particolari squilli il resto del cartellone, a parte forse il Parma che a Livorno infila la terza sconfitta consecutiva. Per il resto sono nella norma un Cagliari che espugna Bologna, il Genoa che batte il Catania e il pareggio fra Udinese e Lazio.

TOP DI GIORNATA

Malesani. Per 88 minuti è da top assoluto pur sbagliando i cambi, ma poi al suo Siena viene il braccino e finisce sconfitto. Fra i top un po' per consolazione e un po' perché derubato da una decisione arbitrale "scientifica", come può esserlo una punizione inesistente fischiata a trenta metri dalla propria porta. Non è clamoroso come può esserlo un rigore fasullo, ma il risultato è lo stesso.

Leonardo. Porta il Milan a battere nettamente una Juve che pare l'Ascoli, e si iscrive di diritto alla lotta per il titolo. Ha tenuto duro all'inizio, supportato da una dirigenza vera, e sta raccogliendo i frutti di un lavoro importante.

Mazzarri. Da quando c'è lui la marcia del Napoli è da scudetto ma, visto da dove è partito, l'aver già raggiunto la zona Champions League è un vero e proprio miracolo sportivo. Mazzarri di miracoli se ne intende e a Reggio se lo ricordano bene.

FLOP DI GIORNATA

Juventus. Non ci sono più parole per descrivere lo sfascio di una società messa in mano a dei principianti. Nemmeno può valere la scusa degli infortuni perché pure quelli del Milan erano belli pesanti. La speranza è che almeno si approfitti di questa ennesima débacle per programmare un rinnovamento profondo in società, iniziando dai piani più alti, anzi dal piano più alto.

L'arbitro Gervasoni. Dopo il famoso rigore assegnato "per un colpo di testa" un paio di stagioni fa, naturalmente all'Inter, i due gialli che appioppa nella prima mezz'ora di gioco ai "baresi" Donati* e Almiron è roba che non riuscirebbe nemmeno a un killer professionista. "Amala, pazza Inter amala!"

Questi arbitri. Ormai il calcio italiano sembra calcetto. Ad ogni piccolo contatto fischiano forse ignorando che il calcio è anche contatto fisico. Stanno ridicolizzando il calcio italiano con la consapevolezza che altrove si fischia ben diversamente. Se poi gioca l'Inter le punizioni si possono pure inventare, ma questo adesso va bene, è il calcio pulito!

 

* Donati in realtà non è stato ammonito, il destinatario di quel cartellino giallo era il terzino Parisi: la prospettiva delle telecamere ha ingannato sia i commentatori televisivi che, di conseguenza, il nostro redattore.