THE DAY AFTER: "La notte di Halloween strega il campionato"

tiagoIl campionato sembra già mezzo segnato. La notte di Halloween caccia a -7 la Juventus dalla testa della classifica, data la scontata affermazione dell'Inter a Livorno (0-2). Quel che è peggio è che questa Juventus sanguina per le ferite riportate in una festa in cui a divertirsi sono stati gli altri. Il sangue di Camoranesi, che lascia il campo colpito al sopracciglio da una gomitata di Contini, è in senso figurato il sangue della Juventus su cui i vampiri di "Dracula" Mazzarri si sono avventati con mostruosa veemenza.

Zucche, zombies e vampiri. No, Ferrara non c'entra nulla con la sconfitta patita dalla Juventus contro il Napoli. Nella notte delle streghe tutto si trasforma, ed ecco che sulla panca bianconera invece di un allenatore si siede una zucca. Perché, con la squadra che vince 2-0, solo una zucca può non accorgersi dell'autostrada che sulla fascia destra si è aperta contro il Napoli, con l'uscita dal campo di Camoranesi e l'ingresso di "fantasma" Tiago. Mazzarri è uno che non si maschera, legge la partita e inserisce Datolo che vampirizza più di ogni altro la partita. Il resto è storia nota, con undici "zombies" in campo vestiti di bianconero e una "zucca" in panchina. A fare festa e divertirsi sono i ragazzi del Napoli di Mazzarri.

Il fantasma del campionato. Dopo solo 11 partite il campionato fa una brutta sorpresa alla Juventus, perché "il dolcetto scherzetto" è solo il pretesto per far volare l'Inter a +7 punti. Tanti dopo 11 partite. Davanti all'attacco più debole del campionato (4 gol in 11 partite), i nerazzurri hanno giocato al gatto con il topo, contro il niente più che volenteroso Livorno. Anche quelli della Samp hanno visto i fantasmi. Sono quelli della sconfitta contro il Bari che non si è materializzata solo perché, a tempo scaduto, i galletti hanno fallito un calcio di rigore e un solerte sbandieratore ha annullato al 96' un gol regolare agli ospiti. A trovarsi bene nella notte di Halloween è stato naturalmente il diavolo rossonero, con Borriello che ha aperto e chiuso la festa regolando il Parma. Si mette in fila la Fiorentina che, trascinata dai gol dell'ex bianconero Marchionni, liquida un Catania velleitario con un mister in odore di esonero. Un passettino in avanti per Palermo e Genoa bloccate sul nulla di fatto nel posticipo. Brutto pomeriggio anche per Antonio Conte, con la sua rabberciata Atalanta che esce pesantemente sconfitta da Cagliari (3-0). Nella seconda parte della classifica risale la Roma che liquida il Bologna (2-1). Ranieri, quasi avesse battuto il Real Bologna e non una squadra terz'ultima in classifica, vede addirittura l'obiettivo di un posto nella prossima Champions League per la sua Roma. C'è da capirlo, visto che contro "le piccole" lui di solito fatica sempre molto. Completano il quadro due pareggi (1-1), quelli di Chievo e Udinese e di Siena e Lazio.

TOP DI GIORNATA

Mazzarri. Ancora una volta fra i top! Questa volta il suo Napoli non deve aspettare gli ultimi minuti per segnare. Sotto di due gol, capisce che sulla corsia di destra bianconera si è aperta un'autostrada senza pagamento del pedaggio, e vince la partita facendo le mosse giuste. Il Napoli insegue ora le prime con 17 punti (10 punti della gestione Mazzarri in 4 partite contro Roma, Fiorentina, Milan e Juventus, 7 punti di Donadoni in 7 partite) e punta deciso a un posto nella prossima Champions League.
Voto: 9 (giù il cappello, qui siamo vicini alla perfezione)

Borriello. Torna finalmente in campo da titolare dopo tanti infortuni ed è protagonista di una doppietta (dopo un anno e due mesi dall’’ultimo gol in serie A) che rilancia il Milan in classifica. Con lui il Milan finalmente ritrova un terminale offensivo all’altezza della situazione. Huntelaar può preparare le valigie.
Voto: 8 (per la partita e per il ruolo ritrovato)

Marchionni. L'ex bianconero svenduto ai viola per 4 monete d'oro trascina la Fiorentina al successo contro il Catania realizzando anche una doppietta. In 11 presenze in questo campionato, Marchionni si è tolto lo sfizio di segnare 3 gol, gli stessi segnati con la Juventus in 3 anni per relative 63 presenze.
Voto: 7 (un giocatore ritrovato a grandi livelli, mai visti in bianconero)

FLOP DI GIORNATA

Ferrara. I tanti infortuni della squadra lo penalizzano, soprattutto quelli di Sissoko, Marchisio e Camoranesi, quest’ultimo a gara in corso. Ma Ciro ci mette del suo per far precipitare le cose. Mentre sull’altra panchina Mazzarri non si demoralizza e lancia le contromosse per rimontare lo 0-2, lui perde tempo e opta per scelte tardive e confuse che finiscono per penalizzare la squadra. Se sbagliare è umano e perseverare è diabolico, Ferrara il limite lo ha già superato. La Juve non è una scuola per allenatori e dirigenti neofiti, semmai la pratica bisognerebbe farla altrove per poi arrivare preparati alla Juventus. Ma queste sono colpe non imputabili certo a Ferrara, ma più su, e ancora più su.
Voto: 4 (sulla panchina bianconera dovrebbe sedersi un grande allenatore (Lippi, Capello) o almeno un aspirante tale con un minimo di curriculum (un nome? Conte!), Ferrara non è né nell’una e nemmeno nell’altra situazione, ma la scelta da dilettanti è stata appunto di altri)

La Juventus. Tutta la Juventus! Non solo per quello che ha fatto in campo, ma per come continua a comportarsi fuori. Blanc che parla di 29 scudetti e terza stella ma "solo" per rispetto verso i tifosi. Il fatto che ci sia in corso un Processo Ordinario a Napoli e un altro a Milano da cui stanno emergendo fatti da seguire con molta attenzione proprio in funzione di una possibile riapertura del processo sportivo a Blanc non interessa. Si vince una partita e qualche giocatore che subito inizia a parlare di scudetto invece di pedalare in silenzio e arrivarci davvero a quel titolo senza inutili proclami. Qualche altro vince una partita "da Juve" ed evoca un'esplosione nucleare. Ma pensarci prima di parlare a vanvera? Ci vorrebbe uno Zoff modello Mundial 1982! Ed anzi, ci vorrebbe proprio Zoff!!!
Voto: 3 (Un andazzo ciarliero che sembrava poter svanire con l'addio agli sproloqui di Cobolli Gigli, ma evidentemente ci sbagliavamo)

Ranieri. Certo che la sua Roma esce vittoriosa dalla partita contro il Bologna. Ma da uno come lui che ha sempre cercato di comportarsi con "classe ed eleganza" anche in caso di cocenti sconfitte (abbiamo perso la Coppa Italia con la Lazio? "Eh beh, pazienza..."), la polemica innescata a tempo scaduto con la Juventus e Blanc ce la saremmo volentieri risparmiata. Blanc sulla "questione Stankovic" aveva invitato Ranieri "a stare zitto", dopo le dichiarazioni poco opportune rilasciate dal tecnico romanista. L’allenatore che si chiama come un cantante, per tutta risposta, manda un messaggio al mittente molto poco signorile, "di star tranquillo", che lui non dice niente perché "è un professionista serio", ma che di cose da dire ne avrebbe parecchie... Ebbene si tratta proprio di una risposta che dimostra che Ranieri un professionista serio non è, perché la sua è un’allusione antipatica e pesante, che la dice lunga sulla presunta classe di questo personaggio. E' proprio vero che non basta un maglione di cachemire per essere un Signore, ma con certi burini ci si può pure confondere.
Voto: 2 (dopo averlo sopportato due stagioni, ci si augurava di vederlo seduto su una panchina un po' più lontano da Torino...)