THE DAY AFTER: "La Juve tiene la scia, Ranieri e Viola steccano"

ranieriTutto come da copione per Inter, Sampdoria e Juventus, mentre le sorprese negative di giornata sono gli scivoloni interni di Fiorentina e Roma, reduci dall'infrasettimanale di Coppa, quelle positive giungono invece dalle grandi città del sud come Palermo, Bari e Napoli. Ma dopo un sabato scontato, con Sampdoria e Inter che nel giro di una manciata di minuti chiudevano le rispettive pratiche contro Bologna e Catania, una Juventus quanto mai brutta ha rischiato seriamente di allungare la serie senza vittorie in campionato (non vinceva dal 19 settembre) contro un modestissimo Siena.

La Juve tiene la scia. Non si può parlare di rischio calcolato, perché la Juventus mandata in campo da Ferrara nel primo tempo è stata una squadra che si confondeva con quella del Siena. Non solo per via delle maglie. Prendere sotto gamba certe partite al suo predecessore costò carissimo, ma Ciro comunque per Siena opta per un turn over "spinto". Fuori forzatamente Iaquinta, Ferrara rinuncia anche a Grosso, Cannavaro, Sissoko, Camoranesi e Giovinco. Un po' troppi forse tutti in un colpo solo, specie se ti mancano anche Marchisio, Zebina e Del Piero. Fatto sta che la Juventus in tutto il primo tempo non impegna mai l'estremo avversario e si affaccia nell'area senese solo per un tiraccio di Diego e un colpo di testa a lato di Chiellini. Squallore. Nella ripresa le cose migliorano con l'innesto di Caceres per l'insufficiente di lungo corso Grygera, ma soprattutto con l'ingresso di Camoranesi per un Molinaro lontano dall'essere all'altezza della situazione. Si vince con una provvidenziale testata di Amauri, ma a parte il gol, non c'è da stare allegri. Di positivo, oltre ai tre punti, c'è che mezza squadra si è riposata in vista della partita contro la Sampdoria di mercoledì prossimo.

Regali di calendario. Se ne era lamentato molto Mourinho: il calendario sembrava agevolare a settembre la Juventus. Adesso la sua Inter gioca il sabato, dopo cinque giorni gioca a Palermo (mentre la Juventus gioca fra tre giorni contro la Sampdoria che ha un giorno di riposo in più) e poi domenica la trasferta di Livorno, la più comoda che ci possa essere almeno sulla carta. Certo però è che la pressione sull'Inter nei prossimi giorni sarà sempre crescente, man mano che ci si avvicinerà al 3 novembre, prima data decisiva della stagione nerazzurra. Anche un pareggio nella trasferta di Champions a Kiev potrebbe di fatto complicare non poco la strada verso il superamento del turno. Situazione psicologica di cui potrebbe avvantaggiarsi la Juventus, che nei prossimi due turni giocherà in casa, ma contro due avversarie insidiosissime quali Sampdoria e Napoli. Se la Juve di Ferrara c'è, deve per forza battere un colpo, anzi, possibilmente due!

La stecca di Ranieri e dei viola. Le sorprese di giornata arrivano da Roma e Firenze dove si consumano le sconfitte delle squadre di casa. Alla Roma si inizia ad intravvedere la mano di Ranieri. Infatti i giallorossi giocano veramente male, in superiorità numerica per mezz'ora non riescono ad approfittarne ed escono sconfitti (0-1) contro il Livorno, che abbandona così l'ultima posizione in classifica. Per commentarla alla Ranieri si potrebbe dire un: "eh beh, pazienza!" E' stato un grande ritorno in panchina per Serse Cosmi, vittorioso all'Olimpico contro la Roma di cui è tifoso. Cosmi mancava dalla serie A dal 10 febbraio 2006, giorno in cui venne esonerato dall'Udinese. Battuta d'arresto anche per la Fiorentina contro il Napoli, piegata da un altro gol di Maggio negli ultimi minuti (0-1). Seconda panchina di Mazzarri e seconda vittoria ottenuta dal Napoli al fotofinish, sempre con il gol di quel giocatore che qualche tifoso juventino avrebbe voluto vedere con la maglia bianconera. Non tanto forse per il valore del calciatore, ma perché una maglietta di "Maggio con il numero 5" sarebbe forse più venduta di quella di Diego e Del Piero.

Palermo e Bari in "zona Europa". Dietro alla terza piazza bianconera, la Fiorentina è stata acciuffata dal Palermo, che negli ultimi minuti è riuscito a piegare l'Udinese (1-0). I rosanero siciliani raccolgono così la terza vittoria consecutiva; nelle ultime 5 partite hanno messo insieme la bellezza di 11 punti, solo uno in meno dell'Inter che incontreranno a San Siro nel prossimo turno. A pari merito con Palermo e Fiorentina sbuca anche il Milan, che nel finale è stato capace di ribaltare il risultato contro il Chievo al Bentegodi. Il gol vincente di Nesta è stato segnato in pieno recupero, su azione da capovolgimento di fronte in seguito ad una grandissima parata di Dida. Appena un punto dietro c'è il Bari, che ha regolato la Lazio con un gol per tempo (2-0). Per i galletti baresi la serie positiva dura da 4 partite (2 pareggi e poi due vittorie) e la squadra di Ventura è quella che oggi può vantare la miglior difesa del torneo, con sole 5 reti al passivo in 9 turni. Ma fra i protagonisti di giornata c'è di diritto anche l'Atalanta di Antonio Conte che, con la vittoria ottenuta contro il Parma (3-1), ottiene il secondo successo consecutivo dopo 3 pareggi. Con l'imbattuto Conte in panca, gli orobici hanno raccolto tutti i loro 9 punti nelle ultime 5 partite, meglio di loro hanno fatto solo Inter e Palermo. Dopo tre sconfitte interne consecutive arriva una vittoria anche per il Cagliari, che nell'ultimo quarto d'ora ribalta il risultato contro il Genoa (3-2), che rimedia invece la terza sconfitta negli ultimi 4 incontri e, con 19 gol al passivo, è oggi la peggior difesa del campionato.

TOP DI GIORNATA

Amauri. Non che la sua sia stata una grande partita, ma nel grigiore complessivo il suo gol è di quelli che pesano. Alla seconda rete consecutiva in campionato, dopo un lungo digiuno, il suo recupero psicologico è di particolare importanza per il prosieguo della stagione, nella speranza di ritrovare lo stesso Amauri che trascinò la Juventus nella prima parte della stagione scorsa.
Voto: 7 (1 gol in campionato in 9 mesi, 2 gol nelle ultime due partite)

Mazzarri & Maggio. Sembra la ragione sociale di una premiata ditta questa combinazione di nomi. Il colpo grosso di giornata è proprio del Napoli che, dopo risultati sconfortanti, sembra aver imboccato la strada giusta con Mazzarri in panchina, 2 partite e 2 vittorie con altrettanti gol decisivi di Maggio sempre segnati nei minuti finali.
Voto: 7+ (che svolta!)

Nesta. Se il Milan rimonta ed espugna il Bentegodi deve fare un monumento all'ex difensore centrale della Nazionale. Dopo due anni di stop e dopo aver rischiato la fine anticipata della carriera, Alessandro Nesta è tornato a giocare su grandi livelli. Sotto di un gol a dieci minuti dalla fine, Nesta si è spinto in avanti due volte e ha trovato per il suo Milan altrettanti gol, che valgono la vittoria e il potenziale rilancio della squadra in campionato.
Voto: 8 (chi ben comincia...)


FLOP DI GIORNATA

Ranieri. Dire che inizia a intravvedersi la sua mano in questa Roma è cattiveria allo stato puro, ma è anche una battuta che può far sorridere chi alla Juve non l'avrebbe voluto nemmeno per un giorno come allenatore. Ranieri de Trastevere, romano de Roma, è vero che deve fare a meno di Totti e ha un Pizarro acciaccato, ma perdere in casa contro il derelitto Livorno e fare grande Cosmi al suo ritorno in panchina è da flop assoluto.
Voto: 5 (il suo...)

Rocchi. Della sua Lazio è il capitano e anche il peggiore in campo nella partita contro il Bari. La Lazio è dalla seconda giornata che non vince, mettendo insieme solo 4 pareggi e 3 sconfitte. Brutta giornata per le romane.
Voto: 4

Gasperini. Perde il sorriso che aveva nel dopo partita contro l'Inter dopo una sconfitta 0-5. A Cagliari vede sfilare la vittoria nell'ultimo quarto d'ora, e pure la possibilità di uscire imbattuto. Se la prende con l'arbitro e con presunti condizionamenti di dirigenti e giocatori sardi nei suoi confronti. La verità è che il Genoa ha perso 4 delle ultime 5 partite, considerando anche il tonfo in Europa League contro il Lille (3-0)
Voto: 4 (irriconoscibile da certe polemiche "sulle panchine dei colleghi" in poi...)