THE DAY AFTER: "Juve e Inter: Allenatori nel pallone!"

su e giuManca un minuto alla fine della partita, la Juve vince di un golletto contro il Bologna, mentre la Roma di Ranieri acciuffa il pareggio a Catania. Ti viene l'incubo della Juventus dell'anno scorso quando Ranieri invece i gol li incassava negli ultimi minuti, ma poi pensi che per fortuna la musica è cambiata per tutti. Non fai in tempo a digerire il tutto che, zac, alla Juve di Ferrara viene l'attacco di "ranierite", il Bologna pareggia allo scadere (1-1). Per la Juve addio al seppur provvisorio primato solitario, ma soprattutto addio a due punti veramente pesanti per la classifica. Un'occasione persa di quelle grosse per allungare il passo sull'Inter, proprio nella giornata in cui "gli Onesti" cadono a Marassi contro la Sampdoria (1-0) che si issa, solitaria e sorprendente, in testa alla classifica.

Gli allenatori nel pallone. Se il protagonista positivo della giornata può essere Del Neri con la sua Sampdoria, ancor più protagonisti in senso negativo sono stati gli allenatori di Juventus e Inter. Se Mourinho sbrocca in campo e in sala stampa meritandosi la qualifica di "floppone" della settimana, Ferrara per lo meno, nel dopo partita, usa il buon senso ed ammette i propri errori. Far giocare tutti insieme giocatori fuori condizione (specie Molinaro e Diego) e non concedere una tregua a chi ne aveva più bisogno (specie Marchisio e Amauri) è stato letale quanto non sapere interpretare la gara scegliendo in corsa i cambi giusti.

La rincorsa viola e la stecca del Grifone. A Firenze il presidente Andrea Della Valle si è defilato, ma la squadra ha saputo cogliere tre punti importanti nel derby di Livorno (0-1) raggiungendo l'Inter in classifica. Sale l'Udinese che batte il Genoa (2-0) e mette il silenziatore a Gasperini. L'allenatore dei grifoni meriterebbe un posto fra i flop della settimana, non tanto per aver perso sul campo, ma per tutto il resto che "non appartiene al campo" per dirla "con parole sue". Gasperini dapprima ha innescato un'inutile polemica riguardo alla scelta di allenatori privi di esperienza, da parte di società importanti, poi Ferrara lo ha messo sotto sul piano del gioco, come hanno dimostrato i numeri di Genoa-Juventus (possesso palla, contrasti vinti, passaggi giusti, palle recuperate, tiri in porta): e invece di fargli i complimenti se l'è presa con chi ha evidenziato che alla Juve è stato annullato un gol regolare. Non soddisfatto ha raccolto il penoso assist di Materazzi (fra i flop) facendo riferimento, nel prepartita contro l'Udinese, alla mancata espulsione di Melo, in Genoa-Juventus, come a un errore arbitrale a favore della Juve. Dichiarazioni strane per un allenatore da sempre piuttosto onesto intellettualmente.

La caffettiera napoletana. Quello di oggi è un caffè troppo amaro per l'ormai ex direttore generale Marino. Il presidente De Laurentiis, sovvertendo i pronostici che di solito prevedono l'esonero dell'allenatore in caso di crisi della squadra, taglia infatti il massimo dirigente. Ma nemmeno Donadoni è certamente in una botte di ferro, se è vero che il presidente a domanda ha risposto che, con il senno di poi, oggi certamente non lo riprenderebbe. "Il Napoli sono io" dice, e vedremo se è vero che "chi fa da sé fa per tre..."

Il Milan fra le altre. Nel posticipo serale è il Bari a fare il Milan a San Siro. I galletti giocano alla grande sfiorando ripetutamente il gol. Il Milan è lento ed impacciato e alla fine il pareggio (0-0) va certamente stretto alla squadra allenata da Ventura. Un solo gol segnato dai rossoneri nelle ultime cinque partite. Un dato desolante. Completano il quadro dei risultati il fortunoso pareggio della Roma a Catania (1-1), quello fra Lazio e Palermo (1-1), e fra Chievo e Atalanta (1-1). Il colpo di giornata è del Cagliari che espugna il Tardini di Parma (0-2), con i sardi che, alla seconda vittoria consecutiva esterna, sembrano dare una svolta al loro campionato, proprio come accaduto l'anno scorso dopo una partenza poco felice.

TOP DELLA SETTIMANA.

Del Neri. Zittisce Mourinho in campo e in sala stampa (vedi video) e si gode il provvisorio primato in classifica della sua Sampdoria. Cinque vittorie su sei partite non sono casuali per una squadra che sembrava forse essere uscita un tantino indebolita dal calciomercato estivo per la cessione pesante di Campagnaro. Ma il riscontro del campo sta premiando Del Neri, che sta plasmando una Sampdoria d'attacco e rapida e ha messo in difficoltà i nerazzurri schierando tutti insieme Bellucci, Cassano e Pazzini. Grande concentrazione per tutta la partita e un po' di buona sorte: ecco servita la vittoria blucerchiata e la grande giornata di del Neri.
Voto: 8+ (Un voto alto all'allenatore ma anche un + per aver messo a tacere il portoghese)

Il Bologna. Mentre già si ipotizzava il successore alla panchina di Papadopulo, il Bologna trova il primo successo stagionale battendo il Livorno e poi coglie a Torino contro la Juventus un punto che fa sì classifica, ma anche molto morale. La squadra non ha stelle, anzi presenta in rosa lacune vistose specie in difesa e a centrocampo, ma la determinazione dimostrata in questi ultimi due turni di campionato dai felsinei è stata più forte delle loro lacune. Un Bologna così si può anche salvare.
Voto: 7 (per il temperamento)

Hamsik. Non è che brilli particolarmente in campo, ma riesce a essere determinante mettendo a segno una doppietta che per il momento salva la panchina a Donadoni. E' fortunato a riprendere la respinta del portiere sul suo rigore sbagliato, ma è lodevole l'assunzione di responsabilità nel prendersi la briga di tirare un calcio di rigore molto importante per il Napoli.
Voto: 6,5 (può fare di meglio)

FLOP DELLA SETTIMANA

Mourinho. Sbrocca come allenatore e presunto grande comunicatore, anzi riesce una volta di più a comunicare chi è veramente. Sostituisce inspiegabilmente Balotelli, il migliore dei suoi, e la squadra perde. In sala stampa risponde piccato alle domande dei giornalisti come se la cosa non facesse parte del suo lavoro. Non dà spiegazioni riguardo alla sostituzione di Balotelli e poi risponde come farebbe un bambino a chi gli fa presente che Del Neri lo aveva sconfitto anche con l'Atalanta. Fa oggettivamente una brutta figura. Se continua su questa china e non si riprende, magari nemmeno ce la fa a chiudere questo campionato in Italia. Sembra proprio che non ce la faccia più!
Voto: 3 (penoso!)

Ferrara. Ahi quanto gli è mancato Maddaloni! Senza di lui Ciro non ne imbrocca nemmeno una. Fa pubblica ammenda dei suoi errori in sala stampa, ma l'errore non si ferma alla formazione iniziale. Potrebbe porre rimedio già alla fine del primo tempo (o magari prima...) sostituendo un Molinaro impresentabile, ma il primo cambio è al quarto d'ora della ripresa con Giovinco per Diego. Cambio incomprensibile, tenendo conto che la Juve cambia modulo adottando il 4-4-2, vince 1-0 ma sta soffrendo. Con il senno di poi è facile dire che De Ceglie in quel contesto sarebbe stato il cambio giusto, ma la cosa sembrava tanto elementare che fa tanta rabbia lo stesso. Il cambio poi arriva per un brillante Zebina sostituito da Caceres e per un sempre più involuto Amauri sostituito da Del Piero. Molinaro è in campo sino alla fine, ma non è colpa sua.
Voto: 4 (i due punti persi pesano e l'inesperienza per gli errori contro il Bologna non è solo una battuta...)

Materazzi. Riesce a essere un flop senza nemmeno giocare. Un record! Se infatti è da condannare il malcostume dei calciatori che in campo chiedono agli arbitri di mostrare i cartellini agli avversari, lui riesce a fare peggio. Chiede l'espulsione di un avversario (Felipe Melo), in differita, a freddo, ai microfoni della solerte redazione sportiva di Sky, alimentando un'inutile e pericolosa polemica. Interpellati sul caso, né Ferrara né Felipe Melo commentano saggiamente l'episodio, snobbando l'infelice uscita dell'interista. Un silenzio che sa di compatimento.
Voto: 2 (riesce a fare peggio di quando gioca!)

Lo sketch in sala stampa fra Mourinho e Del Neri, con l'allenatore della Sampdoria che zittisce il portoghese