Juve ancora derubata a Genova. SKY, basta!

trezeguetSgombriamo subito il campo dagli equivoci: la Juventus vista a Genova è una grande squadra.
Il Genoa del fenomeno Gasperini, degli inibiti, delle valigette e della comunanza con i signori del Nuovo Calcio Pulito tira tre volte in porta e mette a segno due gol, uno per una dormita di Grosso e l’altro per un cross deviato, sul quale Crespo anticipa Legrottaglie e batte Buffon.
Per il resto, la squadra di quello che si lamenta da quest’estate (forse perché gli brucia essere stato scartato?) della “nouvelle vague” di tecnici che starebbero monopolizzando le panchine più prestigiose subisce una lezione di calcio sul suo terreno preferito, e non parliamo solo dello stadio.
Grinta, carattere, sacrificio, ma anche geometria, equilibrio e trame divertenti, tutto questo è stata la Juve di stasera, una squadra che gioca la migliore partita dall’inizio del campionato, una grande partita per dirla alla Ferrara, ma che da Marassi (che evidentemente, diciamo così, porterà sfortuna…) esce con un pareggio che le va stretto stretto, firmato nel finale dal redivivo Trezeguet.
E’ singolare che la miglior prestazione stagionale della Juve coincida con il contemporaneo cambio di modulo, il più adatto agli uomini attualmente a disposizione di Ferrara, che al solito Felipe Melo (come sempre croce e delizia: bravo in costruzione, troppo confidente e abbonato al rischio in fase difensiva) affianca Poulsen, il quale stasera per la prima volta in due anni non dispiace, mentre Camoranesi e Marchisio restano larghi sugli esterni.
Gli uomini di fascia anche stasera si rivelano i migliori in campo, distribuendo qualità e quantità in dosi massicce equamente divise tra i due, e se è un piacere rivedere Camoranesi ai livelli che credevamo ormai perduti, è addirittura esaltante vedere Marchisio crescere in maniera così vistosa partita dopo partita.
Il ragazzo piemontese copre, imposta, rifinisce con grande qualità e offre giocate d’alta scuola: da tempo il nostro campionato non vedeva sbocciare un centrocampista così completo.
Iaquinta, in condizione straripante, approfitta di una splendida combinazione dello stesso Marchisio e dell’onnipresente oriundo argentino per segnare con una rasoiata che non lascia scampo ad Amelia.
La Juve è padrona del campo, rimane compatta e convinta e non concede spazio al Genoa: quanta differenza ripensando all’ultimo scontro tra le due squadre visto da queste parti!
Sono passati solo 5 mesi e mezzo, e al di là di alcuni effettivi cambiati, la differenza più grande risiede nella mentalità e nell'approccio alla gara da parte dei bianconeri.
Se non fosse per l’imprecisione di Amauri (sente la pressione del gol che non arriva: è un momentaccio) e Legrottaglie, il bottino per gli uomini di Ferrara sarebbe più ricco già alla mezz’ora.
In verità Amauri un gol lo potrebbe realizzare, ma viene fermato in "uno contro uno" da Moretti che lo strattona: Saccani e la coppia di telecronisti più patetica nella storia del calcio italiano vedono “troppi movimenti di mani” e avallano la decisione di sanzionare l’inesistente fallo del brasiliano.
Quindi di solito cosa succede in questi casi? Che pareggia il Genoa, con Mesto bravo a sovrastare Grosso con una zuccata che fulmina Buffon.
E’ l’unico tiro in porta del Grifone in tutto il primo tempo, e nella seconda frazione la pressione bianconera diventa ancora più pesante, con la Juve che continua a fare gioco e a creare occasioni (una di Iaquinta su tutte), mentre i rossoblu del fenomeno “Gasperson” di rado oltrepassano la propria trequarti difensiva.
Qui comincia un’altra partita: quella di Saccani, il comune denominatore con la gara dell’11 aprile scorso: allora fu Rocchi a fischiare e a fermare il gioco e Thiago Motta segnò, con l’arbitro che ritornò sulla sua decisione (ricordate? Mai visto nulla di simile); oggi tocca al gol regolare (e se lo mettano bene in mente tutti, per favore) annullato a Iaquinta.
E’ una decisione ancora più grave, se consideriamo che sul capovolgimento di fronte Marchisio si blocca (uscirà subito dopo vittima di un semplice crampo, per fortuna) e non può raddoppiare su Mesto, il quale crossa (con deviazione di Grosso) per Crespo, che realizza il 2-1 per il Genoa, un vantaggio beffardo quanto immeritato.
Ecco, caro Collina, Lei che l'altra sera era in tribuna a San Siro vicino a Mr. Simpatia e ha assistito al gol di Milito, gol largamente più irregolare di quello annullato (giustamente) a Chiellini, cosa ci racconta adesso?
Vorremmo che i giornalisti, gente che scrive tifando, fatte salve alcune rarissime eccezioni, aizzassero un clima sul modello di ciò che ricrearono dopo Lazio-Juve per quel “non gol” (nel senso che di gol non si poteva nemmeno parlare) non concesso ai biancocelesti.
Siamo certi che non succederà, ma li aspettiamo al varco alla prossima occasione nella quale si dovesse verificare un episodio sospetto a favore della Juventus.
Vorremmo sapere se la bizzosa primadonna portoghese stasera ha spento la televisione dopo il gol annullato a Iaquinta, magari per andare a cenare a base di gamberi, calamari, polpi o quel cavolo che gli pare: in caso di risposta affermativa, speriamo che la cena gli sia andata di traverso.
Tornando al fatto tecnico, in generale la Juve esce da Marassi arrabbiata per l’occasione persa, ma consapevole di essere forte, e il dato più importante riguarda l’infermeria che sta per svuotarsi: per domenica sono previsti i rientri di Diego e Del Piero: per contrastare quelli che “un fuorigioco non può essere sanzionato a meno che non siano in 6 ad essere contemporaneamente in off-side” (Siena-Inter dello scorso campionato insegna) servono tutti gli elementi a disposizione.

Infine la questione SKY e Caressa-Bergomi.
Nel dopo partita, Ferrara intervistato da Bonan che gli rivolge come primissima domanda: “Potresti parlare del gol annullato a Iaquinta ma penso che tu voglia soprattutto parlare della partita”, risponde: “E pensi male…”, reagendo abbastanza piccato al clima ovattato che il conduttore voleva imporre, clima inversamente proporzionale a ciò che sarebbe accaduto nel caso in cui gli errori avessero favorito la Juventus o avessero anche minimamente insinuato un tale dubbio.
Facciamo qualcosa.
Facile dire: “abbassate il volume!”.
No, non funziona così: io utente SKY devo poter usufruire di un servizio (che, particolare rilevante, pago profumatamente) imparziale, corretto, preparato.
Soprattutto se consideriamo quanto la Juventus sia la squadra che porta nettamente più abbonati alla tv di Murdoch.
Gli stessi esaltati che l'altra sera hanno magnificato la partenza-sprint dell’armata mourinhana “che bello Fabio, che bravo Milito” (peccato che il 2-0 della seconda squadra di Milano fosse in netto fuorigioco), stasera hanno visto la loro personalissima partita.
Un Bergomi, che dall’inizio ha cominciato a menarla con “gli attaccanti della Juve si aiutano con le mani, e l’arbitro glielo permette”, salvo sfogarsi in modo petulante nell’occasione succitata con Amauri protagonista (a torto), aveva raggiunto l’estasi al gol dell’ex genoano l'altra sera da non accorgersi di un fuorigioco chiaro ed enorme; stasera invece era tutto concentrazione e lucidità, così in forma da beccare al primo colpo l’impercettibile off-side di Trezeguet sul gol annullato (e ripetiamo: giustamente) a Chiellini.
Incredibile che nel 2009, con decine di telecamere a disposizione che ti permettono di vedere anche il marchio dell’intimo indossato dai giocatori, questi due personaggi si ostinino a prendere in giro l’intelligenza e le diottrie dei telespettatori negando totalmente l’evidenza, traendo giudizi sui singoli episodi che, se non sono da ricondurre ad una visione di parte (ed è durissima pensare che non sia così), necessitano di un ricovero d’urgenza al reparto oculistico.
Siamo stanchi di Caressa e Bergomi, che urlano come pazzi ad ogni attacco dell’avversario della Juve chiunque sia, e accolgono con voce quasi strozzata in gola le reti della Juventus;
- siamo stanchi di una redazione sportiva che giudica “difficile” la decisione sul gol annullato a Iaquinta (decisioni sempre “difficili”quando si deve giustificare una penalizzazione subìta dalla Juventus, eh?);
- siamo stanchi di chi commenta e ritiene il risultato di pareggio: “specchio di quello che si è visto in campo” ;
- siamo stanchi di chi, per celebrare Crespo, confeziona servizi che vorrebbero apparire divertenti, ma che in realtà sono deliranti (Sandro Sabatini, ex dirigente interista, una garanzia...), filmati nei quali si accomuna l’argentino a Milito e Eto’o, che a detta del “simpatico” (ma quando?) mezzobusto di SKY Sport24 sarebbero la miglior coppia gol europea, rispetto a quelle di Madrid e Barcellona, perché in realtà con l’eterno Hernan alleato formerebbero un trio.
Servizio senza senso con sberleffo finale, mentre scorrono le immagini di quel gol di Crespo al 93' di Parma-Juve 1999/2000, quel gol viziato da fuorigioco di partenza dell’argentino, che di fatto costò due punti e lo scudetto alla Juve di Ancelotti, un girone e un diluvio perugino dopo.
Se ormai Sky è diventata una succursale di Inter e Gazzetta, ce lo dicano chiaro e tondo e prenderemo i nostri provvedimenti.
Così come dovrebbe prenderne anche la società, per tutelare i propri clienti tifosi.