THE DAY AFTER: "Juventus capolista, ma che Skyfo a Cagliari!"

marchisioJuventus e Sampdoria al comando, l'Inter che insegue e il Genoa che cade. Tutto come previsto o quasi nella quarta giornata di campionato, che nelle pieghe dei risultati nasconde piccoli e grandi episodi da non trascurare. I grandi temi di giornata riconsegnano al campionato la consapevolezza di poter contare sul "Maradona dei portieri" (Buffon), ci parlano delle fatiche delle squadre reduci dalle partite internazionali di metà settimana, ma anche e soprattutto di un scandalo bell'e buono passato sotto il silenzio dei media (a Cagliari).

"Sa-lu-ta-te-la-ca-po-li-sta". Sarà anche prematuro, ma sentire il canto intonato dalla curva bianconera a fine partita, come ai tempi belli, è qualcosa che fa bene al cuore di uno ju29ro. La vittoria contro il Livorno (2-0) è di quelle che nascondono diverse zone d'ombra, ma dopo il primo turno infrasettimanale di Champions, con la falcidia di infortuni che continua a perseguitare la squadra e l'insidia di sbalzi climatici di venti gradi in pochi giorni, fare risultato è la cosa più importante. Le difficoltà di un reparto difensivo più svagato del solito hanno esaltato la prestazione di Buffon, di cui la stampa nostrana consacra il ritorno a "miglior portiere del mondo". Le citazioni, quelle buone, sono soprattutto per Camoranesi e Marchisio, i due lati del rombo schierato da Ferrara, che alle estremità invece non regala particolari motivi di soddisfazione. A tenere il passo della Juventus in testa ora c'è solo la Sampdoria che, ispirata dal solito Cassano, rifila un poker al Siena (4-1).

Gli affaticati di coppa. Il primo turno infrasettimanale di coppa si fa sentire sulle gambe dei protagonisti. Se la Juventus non paga dazio anche grazie alla prestazione del suo portierone, un'Inter piccola piccola la fa franca a Cagliari (1-2) grazie a due break di Milito, mentre il Milan ha ragione del Bologna (1-0) solo per un'isolata prodezza di Seedorf a un quarto d'ora dalla fine. Tra Roma e Fiorentina, più che vincere i giallorossi (3-1), sono i viola che tracollano paurosamente andando al riposo del primo tempo già con i tre gol sul groppone. La Lazio recupera a fatica il risultato a Catania (1-1) e il Genoa del "turn over", in vista del prossimo incontro con la Juventus, ruzzola colpevolmente contro il Chievo in trasferta (3-1). Quello ad avere la lingua a penzoloni è in sostanza il calcio italiano, mediocre in Europa (2 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte) e sempre meno brillante anche fra i cortili di casa, investito da una crisi globale che lo sta spingendo sempre più lontano dai livelli di Liga e Premier League.

Lo scandalo di Cagliari. Seguire l'Inter su Sky dev'essere un po' come seguirla su Inter Channel. Bergomi sembra più che altro la voce del tifoso di certe telecronache, ma è in buona compagnia. L'arbitro Orsato trova il coraggio di fischiare contro gli Onesti un sacrosanto rigore che mancava da 53 partite, ma davanti a una chiara azione da gol non se la sente di sventolare il rosso a Maicon. Le ditina di Orsato pizzicano il giallino e niente più. La ripresa inizia con Cordoba che rifila un calcio in faccia a Canini in piena area di rigore, mentre il sardo sta impattando di testa il pallone. Sarebbe danno procurato. Un calcio di rigore netto come i segni della scarpata che si porta appresso Canini. Di rigore non se ne parla nemmeno. Ma non c'è tempo per rendersene conto che Eto'o va in pressing su Conti che sviene (...), palla a Milito ed è gol. Non c'è stranamente il replay per valutare la pressione di Eto'o su Conti, ma Bergomi è sicuro: "L'intervento è regolare". Passano pochi minuti e arriva il raddoppio. Thiago Motta lancia Milito sul filo del fuorigioco e l'argentino non perdona. Le solitamente immancabili immagini della telecamera in linea non vengono mandate in onda. Chissà perché? Segue la sceneggiata di Mourinho che si infervora perché l'arbitro non mostra il cartellino giallo ad Astori per fallo su Balotelli. Sarebbe stato il secondo giallo, dopo che nel primo tempo il difensore cagliaritano era stato ammonito ingiustamente per essere intervenuto netto sul pallone, senza compiere alcun fallo. Mourinho viene espulso, la giornalista di Sky a bordo campo definisce subito affrettata l'espulsione di Mourinho e forse ha ragione. Stufi di certe telecronache quella da espellere certamente sarebbe Sky.

La musichetta della Champions. Sembra proprio che sia vero: Galliani per caricare i suoi prima della partita, e fra il primo e il secondo tempo, ha fatto ascoltare "the cieeempioooon" ai suoi puntando sulle proprietà taumaturgiche del richiamo europeo. I risultati sarebbero stati scadenti se non si fosse dato da fare Clarence Seedorf, un campione vero, che ha abbattuto il Bologna (che è quel che è...), con un'azione solitaria e vincente. Completano il tabellone dei risultati il successo del Parma (1-0) contro un Palermo ambizioso ma ben lontano da ingranare la marcia giusta, e la sonante quaterna che l'Atalanta si becca al San Nicola contro il Bari (4-1). Con la quarta sconfitta consecutiva e zero punti in classifica la panchina di Gregucci è fortemente a rischio. Nell'anticipo di sabato pomeriggio c'é stato il pareggio senza gol fra Napoli e Udinese. Anzi, un gol regolare lo ha pure segnato Di Natale per i friulani. L'arbitro Saccani, mal consigliato dall'assistente, lo ha annullato. Non ci risulta che sia stato ancora pubblicato un editoriale scandalizzato di Agresti su "Il Corriere dello Sport", ma magari, chissà, se ne parlerà per un ora e mezzo al Brogiesso.

TOP DI GIORNATA

Buffon. Dopo una stagione disputata a metà, condizionata da troppi malanni fisici, Gigi quest'anno sembra essere tornato quello di sempre. Quello che fa i miracoli. Contro il Livorno sembrava spacciato in almeno 3 o 4 occasioni, ma si è sempre superato compiendo interventi degni di Superman. Bentornato Supereroe!
N° 1, c'è solo un numero uno!

Milito. Giù il cappello! L'unica cosa buona per i nerassurri è la doppietta dell'argentino. Gli capitano due occasioni due in tutta la partita e non le fallisce. Implacabile.
Voto: 7

Totti. Due gol e un assist. Che cosa chiedergli di più? Sembra girare a velocità minima con qualche improvvisa mezza accelerazione, ma tanto gli basta per essere decisivo.
Voto: 7+

FLOP DI GIORNATA

Mourinho. In settimana se l'è presa con un ex allenatore che aveva osato criticarlo e, in assenza di altro, pure contro il calendario di serie A. Oggi la sua Inter è inguardabile. Assiste incredulo e silente alla più brutta Inter della sua gestione, graziata da alcune decisioni arbitrali e dal palo amico. Si inalbera improvvisamente per un fallo su Balotelli chiedendo con veemenza il cartellino giallo per il difensore avversario. Chissà in quanti avremmo voluto essere al posto di Orsato che l'ha cacciato. Ma basta!
Voto: 4 (come allenatore e pure come comunicatore che ha stufato tutti)

La curva sud. All'Olimpico giallorosso intorno alla mezz'ora del primo tempo entrano quelli della curva. Esplodono almeno una decina di bombe carta. Viene in mente quel poveraccio che avevano beccato allo stadio di Torino un paio d'anni fa per aver lanciato un petardo. Ma qui siamo a Roma, si continua a giocare, come se centinaia di milioni di debiti non esistessero, figuriamoci se fanno caso ai botti.
Voto: 2 (anche all'arbitro che dopo una decina di botti poteva pure sospendere temporaneamente l'incontro)

Fiorentina. Dietro alla lavagna ci vanno tutti. Dal presidente all'allenatore e soprattutto la squadra. Se le voci di un possibile disimpegno dei Dalla Valle non inducono certo a essere ottimisti, è vero anche che la prestazione offerta contro la Roma dalla squadra è stata veramente indecente. Partita finita dopo un solo tempo con tre palloni sul groppone con cui tornare a Firenze. Un mercato che ha indebolito di fatto la squadra non giustifica prestazioni così squallide come quella offerta contro la Roma.
Voto: 3 (come i gol presi all'Olimpico)