THE DAY AFTER: “Che bastonata, Mou!”

mourinhoChi aveva pronosticato una prima giornata di campionato interlocutoria si è sbagliato. Il botto, fragoroso, l’ha messo a segno il neopromosso Bari, che è tornato a casa con un punto pesantissimo strappato a San Siro contro i vincitori dell’ultimo campionato di serie A Tim. Juventus e Milan hanno avuto ragione di due avversarie toste, ma i tre punti rimediati, oltre che classifica, fanno anche tanto morale per preparare al meglio uno scoppiettante secondo turno di campionato, che metterà già di fronte Milan-Inter e Roma-Juventus a far salire la temperatura di un agosto già rovente.

Ramadan nerrassurro. Alzi la mano chi si aspettava un'Inter bloccata sul pari da una matricola rattoppata e ancora incompleta come il Bari? Certo nessuno, anche se ormai certe gufate sono così forti e trasversali da far ghignare mezza Italia quando vanno a segno. La squadra di Mourinho è riuscita a cambiare modulo tre volte in novanta minuti, finendo con quattro punte, ma non riuscendo a cavare niente più che un rigorino, davanti a un 4-4-2 barese ordinato, ereditato da Antonio Conte, ma ora orchestrato sapientemente da Mister Ventura, allenatore di lungo corso. Con le squadre sullo 0-0 un impaziente Mourinho, dopo nemmeno mezz’ora di gioco, ha inserito Balotelli per Muntari, forse indebolito dai digiuni del Ramadan, poi ha fatto entrare Quaresma per Vieira, scompaginando di fatto ogni equilibrio tattico sul rettangolo di gioco. Alla fine l’1-1 è un pareggio senza recriminazione di sorta per un Mourinho sconsolato che in sala stampa non cerca scuse. Con quella contro il Bari fanno due partite ufficiali senza vittorie per l’Inter ancora a secco nella nuova stagione, dopo aver anche perso la Supercoppa contro la Lazio. Niente paura però, Paperoni Moratti sta preparando l’assegnino per il sospirato trequartista. Il “rumore dei nemici” inizia a dare fastidio!

Juventus e Milan OK. I successi di Juve e Milan, se possibile, valgono tre punti, ma pure qualcosa in più. I bianconeri sono arrivati alla partita contro il Chievo dovendo fare a meno sulla fascia destra a Caceres e Zebina, preferibili a Grygera, schierando Brazzo sulla sinistra, in attesa magari di ingaggiare Grosso da Lione; ma soprattutto hanno dovuto fare a meno di Sissoko, Felipe Melo, Camoranesi, ovvero di tutto il centrocampo che sulla carta dovrebbe essere titolare; aggiungiamo il forfait di capitan Del Piero ed ecco che l’1-0 portato in fondo contro un indomabile Chievo è uno di quei successi pesanti. Contro i clivensi la Juventus ha, una volta di più, manifestato l'inadeguatezza attuale sulle fasce rispetto al tenore del progetto di gioco complessivo. In tribuna è stato avvistato il procuratore di Rafinha, proposto per quella destra, mentre per la fascia sinistra, è caldissima in queste ultime ore di calciomercato la pista che porta a Grosso. Per il Milan, invece, vincere in trasferta a Siena, dopo lo zuccherino di rigore del Trofeo Berlusconi, vuol dire tornare ad assaporare una vittoria vera ritrovando, fra l’altro, anche i numeri di un Ronaldinho risultato decisivo. Una bella iniezione di fiducia per Leonardo e i suoi dopo un precampionato difficile, ma soprattutto in vista del derby di domenica prossima che promette più scintille che mai.

Le altre. Le squadre protagoniste di vittorie “pesanti” sono: la Sampdoria, capace di espugnare in extremis il Cibali liquidando un Catania apparso con molti problemi in difesa (1-2); il Palermo, che si è imposto su un Napoli (2-1) ingenuo, che comunque ha offerto una buona prova; il Genoa, che ha sconfitto la Roma (3-2) in un incontro condizionato anche da alcune dubbie interpretazioni al regolamento dell’arbitro Morganti. Chiude il quadro dei successi la Lazio, impostasi di misura (1-0) sull’Atalanta. Pareggi senza squilli particolari arrivano dall’anticipo di sabato fra Bologna-Fiorentina (1-1) e Livorno-Cagliari(0-0).

Top della giornata

Pato e Ronaldinho. Il Papero e il Bugs Bunny rossonero regalano al Milan vittoria e spettacolo. Il primo finalizza, il secondo si inventa assist e rovesciate facendo divertire chi ha il rossonero nel cuore, come nemmeno succede a un bambino davanti a certi cartoni animati. Se son fuochi di paglia o fuochi degni di un Diavolo si vedrà più avanti, ma quello che è certo è che Pato può raccogliere l’eredità emotiva lasciata fra i tifosi dalla partenza di Kaka.
Voto: 8

Cannavaro. Tanto di cappello al capitano della nazionale tornato ad orchestrare la difesa della Juventus come ai bei tempi della Juve capelliana. Dopo aver pazientemente rassicurato i tifosi (ma ce n’era bisogno?) riguardo alle proprie intenzioni con la maglia bianconera, Cannavaro ha offerto una prova senza una sbavatura. Con Chiellini ha chiuso ogni varco allo spauracchio Pellissier e al suo compagno d'attacco Bogdani, che in novanta minuti non sono mai arrivati alla conclusione. Ottimo ritorno Canna!
Voto 7+

“La Bari”. Così viene chiamata la squadra del Bari dai propri tifosi pugliesi. Ebbene i 5.000 presenti a San Siro al ritorno del Bari nella massima serie potranno dire di esserci stati. Vedere il Bari che imbriglia l'Inter, imponendo un pareggio in quella che sembrava essere una partita senza storia, almeno sulla carta (3-0 o al massimo 3-1 per i soloni di Sky), non te la potevi comprare nemmeno con la Mastercard del miliardario texano Tim Barton. Addirittura, a tempo scaduto, il Bari ha anche avuto la possibilità di fare propria tutta la posta in gioco con Rivas a tu per tu con Julio Cesar, ma chiedere questo a San Nicola sarebbe veramente stato troppo.
Voto: 9

Flop della giornata

Mourinho. E’ lui il vero sconfitto di questa prima giornata. Getta all’aria ogni equilibrio modificando di continuo l’assetto tattico dei suoi senza trovare il bandolo della matassa. Parla molto da oltre un mese in sala stampa del bel gioco possibile con la nuova Inter priva di Ibra, ma poi in campo non riesce a far seguire alle tante parole un po’ di fatti concreti. Più di certe polemiche sterili ed inutili sarà bene che si concentri sul lavoro in campo. Anzi, continui a dare aria alle parole, che per gli altri è meglio!
Voto: 4-

Materazzi. A dire il vero più che di Materazzi, il flop è in buona parte dell’arbitro Russo di Nola che, sul finire della prima frazione di gara, non sventola all’habitué nerassurro il cartellino rosso per un'entrataccia “a tenaglia” sulle gambe di Alvarez. Si parla tanto di stroncare il gioco violento e poi si permette a chi con un certo tipo di gioco ha scritto la propria carta d’identità di continuare impunemente a picchiare, dandogli un buffetto con un semplice giallino. E’ ora di finirla!
Voto: 4 (e un 4 pure all’arbitro!)

Tombolini. L’ex arbitro, impegnato come moviolista della Domenica Sportiva, riesce a scovare un presunto fallo da rigore del portiere del Bari Gillet sull'interista Balotelli. Quello che a tutti appare uno scontro fortuito, per di più a palla lontana, per lui invece sarebbe meritevole della massima punizione. Mah? Che dire?Quando c’è di mezzo l’Inter, chissà perché, Tombolini prende sempre qualche grossa topica che gli fa perdere la testa. Da arbitro arrivò a dirigere la super sfida Juventus-Inter, ma secondo quanto ci ricorda Wikipedia, furono proprio gli errori commessi in quest'ultima gara del campionato 1999/2000 (dapprima la mancata espulsione di Edwin Van der Sar, e poi la successiva espulsione dello stesso portiere bianconero per un fallo di mani fuori area mai commesso), che compromisero la possibilità di Tombolini di essere nominato internazionale. Tombolini, dia retta, lasci perdere l’Inter e, comunque sia, per fortuna non arbitra più!
Voto: n.g. e speriamo non più rivedibile!