Lavori in corso

diegoProsegue la Peace Cup per i bianconeri contro i coreani del Seongnam, non certo un avversario di richiamo ma ottimo per permettere a Ferrara di sondare qualche alternativa, e soprattutto di verificare se la squadra stia assimilando le nuove impostazioni di gioco.

Il neo-allenatore partenopeo schiera, oltre a Buffon, i due centrali difensivi titolari nella scorsa stagione, Chiellini e Legrottaglie, ripropone sull'out destro Jonathan Zebina a spingere sulla fascia insieme alla qualità di Camoranesi. Sull'estrema sinistra un duo inedito: Brazzo a completare i quattro difensori e più avanti l'incedibile Tiago.

A centrocampo l'indispensabile Zanetti si alterna in regia bassa con Diego, schierato a ridosso delle punte a rifinire. Davanti si rivede uno svogliato Trezeguet insieme al runner Iaquinta.

Occhi puntati su Diego che, come molti altri giocatori, sembra un po' imballato, il lavoro duro dei nuovi preparatori atletici si fa sentire; se si aggiunge il necessario ambientamento, credo sia giusto limitarsi nel giudicare il tocco di palla, sicuramente brasiliano.

Primo tempo regolato dal solito Iaquinta che chiude una combinazione tra Diego e Camoranesi lanciato sulla destra dal verde-oro, cross di prima e Vincenzo, favorito dall'insicuro portiere, appoggia di anca nell'angolino. 1 a 0. Concediamo ai Coreani qualche giocata di troppo e in un paio di ripartenze avrebbero potuto anche approfittarne meglio, nonostante l'evidente superiorità della Juventus.

Ripartiamo con il secondo debutto. Mezza partita anche per Felipe Melo che, non fa in tempo ad allacciarsi le scarpe, e deve già applaudire il suo connazionale Diego, che, libero in area, piazza un morbido 2 a 0 aggirando il portiere. E' poco più di un allenamento per la Juve, Ferrara se ne accorge e aggiunge minutaggio nelle gambe di Giovinco e Molinaro, che sostituiscono rispettivamente Diego e Zebina. Il giovane fantasista bianconero ha voglia di giocare e si vede, nella corsa e nelle idee. Legrottaglie ringrazia e chiude il match con una potente testata. 3 a 0.

La gara non ha altro da dire, così c'è spazio sia per Chimenti che per Ariaudo, in sostituzione di Buffon e LeGrottaglie, ma forse era meglio sostituire Camoranesi che, nervoso oltremodo, scalcia un avversario da dietro senza evidente motivo. Il carattere c'è tutto, ma anche il cartellino giallo e l'aiuto di Felipe Melo che stoppa a brutto muso le rimostranze avversarie. In fondo si fa squadra anche in questi momenti.

Più Brasile dunque nella Juventus 2009/2010, una squadra senz'altro più massiccia per tentare di vincere il campionato della terza stella; nel frattempo, attendiamo scontri con avversari internazionali più quotati per capire quali saranno le nostre possibilità in Champions League.

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