Tredicesima giornata: fuga dell'Inter

MourinhoSI FERMA LA STRISCIA BIANCONERA – Un’Inter formato “Juventus” batte per 1-0 i bianconeri con un gol di Muntari ad un quarto d’ora dal termine, dopo una gara che non ha offerto lo spettacolo preannunciato alla vigilia. L’Inter ha vinto meritatamente il big-match contro la Juventus, tirando fuori le armi che hanno da sempre contraddistinto le vittorie bianconere: voglia, grinta e carattere. I ragazzi di Mourinho hanno creduto di più nella vittoria e, nonostante un gol fortuito, hanno portato a casa una vittoria cercata e voluta per tutti i 90’ minuti di gioco. L’Inter ha pressato di più, è arrivata prima sulle palle vaganti e, grazie al vantaggio dei tre punti in classifica del pre-gara, ha portato in campo quel coraggio in più che è risultato decisivo al termine dell’incontro. La Juventus è arrivata a San Siro sulla scorta di sette vittorie consecutive, e onestamente ci si aspettava quantomeno un altro atteggiamento, risultato invece troppo rinunciatario, sia per meriti dei neroazzurri sia per demeriti propri. Due soli tiri in porta sono lo specchio evidente di quanto espresso in campo dagli uomini di Ranieri.
Con la vittoria nell’anticipo del sabato l’Inter vola a più sei nei confronti dei bianconeri, creando un solco importante dopo sole tredici giornate.

PAREGGIO INTERNO PER NAPOLI E LAZIO – Si infrange al quinto minuto di recupero il sogno del Napoli di scavalcare la Juventus in classifica. Dopo appena nove minuti la partita sembrava incanalarsi in una giornata trionfale per i partenopei con il solito gol, sesto stagionale, di Marek Hamsik, ma un Cagliari uscito definitivamente dalla crisi di inizio stagione non si è perso d’animo trovando il gol del pari al decimo della ripresa con il capitano Lopez. Nonostante i cambi in corso d’opera di Reja, il Napoli non riusciva a trovare il bandolo della matassa per sbloccare il risultato. C’è voluta un’invenzione su calcio piazzato di Lavezzi a sei minuti dal termine per far esplodere il San Paolo, riportando gli “azzurri” in vantaggio, ma quando tutto sembrava finito un’altra invenzione, stavolta cagliaritana da parte di Jeda, ha riportato il risultato in parità con il gol del definitivo 2-2 siglata da Conti. A Roma scendevano in campo i bomber del torneo, Zarate e Milito, entrambi argentini ed artefici di questo inizio di stagione positivo delle rispettive formazioni. II match tra i singoli lo ha vinto Diego Milito, ancora una volta il vero trascinatore di questo Genoa, autore del gol del vantaggio, dopo aver segnato nella prima parte del match un gol regolare erroneamente e clamorosamente annullato e dopo aver sbagliato un calcio di rigore quando le squadre erano ancora sullo 0-0.
Partita giocata bene da entrambe le formazioni, e liguri che escono dall’Olimpico con qualche rammarico, sia per le occasioni sprecate e invalidate dalla terna arbitrale, sia per il regalo di Rubinho a dieci minuti dal termine che ha permesso a Dabo di realizzare il gol del definitivo pareggio.

SI RIALZANO ROMA E FIORENTINA – Con un perentorio 3-0 la Roma ritrova la vittoria, il gioco e soprattutto capitan Totti. Bella vittoria per gli uomini di Spalletti che in meno di un’ora hanno piegato le velleità dei salentini con i gol di Vucinic (lo stadio di "Via Del Mare" è diventato per il montenegrino un talismano), Juan e Totti. Con le ottime prove di Brighi e Baptista, e un ritrovato Totti, la Roma esce dalle acque torbide della bassa classifica, e ritrova soprattutto il morale per risalire una classifica che la vede ancora troppo distante dalle posizioni che le competono.
L’antipasto di Juventus-Inter è stato Fiorentina-Udinese, partita che si è rivelata molto più spettacolare e divertente del big-match andando in scena due ore dopo. La solita ottima Udinese ha giocato una prima parte di gara quasi perfetta, rischiando pochissimo e andando in vantaggio con un eurogol di Floro Flores, sfiorando, sempre con la punta partenopea, il gol del 2-0, non realizzato per le parate decisive di Frey. Nella ripresa gli uomini di Prandelli hanno trovato l’orgoglio e la classe dei singoli per ribaltare in soli venti minuti il risultato: gol del pareggio su calcio di rigore di Mutu, guadagnato da Gilardino, e sorpasso con il primo gol in stagione di Montolivo. Ed è stato il centrocampista azzurro a trovare con un tiro di contro balzo dal limite la rete del 3-1, dopo che Frey aveva salvato la propria porta dal solito Floro Flores. Un minuto dopo, in contropiede, la Fiorentina è andata in rete per la quarta volta con Alberto Gilardino, giunto a quota nove gol in stagione. La partita si è conclusa con la rete di Di Natale su calcio di rigore, dopo l’espulsione di Comotto per aver salvato con le mani la sicura rete a porta vuota di Floro Flores.

IL TORO BLOCCA IL DIAVOLO – Nel posticipo serale un bel Torino ferma il Milan. Come a Lecce il Milan non riesce a chiudere la partita e vviene raggiunto, a pochi minuti dal termine, su un dubbio calcio di rigore, trasformato da Rosina. Dopo un’ottima partenza dei granata con il gol del vantaggio di Stellone, il Milan brasiliano si è saputo riorganizzare e nell’arco di cinque minuti ha ribaltato il risultato: con Pato, dopo una bella trama rossonera al limite dell’area, e con Ronaldinho su di una perfetta punizione dai venti metri. Occasione, l’ennesima fuori casa, sprecata dai rossoneri per tenere il ritmo dell’Inter.

SAMPDORIA, SIENA E REGGINA VINCONO, IL BOLOGNA SI FERMA AL 50’ – Con un Cassano in versione pallone d’oro la Sampdoria travolge per 3-0 il Catania. L’attaccante barese è stato il grimaldello che ha fatto saltare tutte le disposizioni tattiche impartite da Zenga. Nel primo tempo ha offerto a Stankevicius il pallone per il cross che ha permesso a Bellucci di sbloccare il risultato, nella ripresa è salito in cattedra: assist a ripetizione per Bellucci e compagni che non hanno sfruttato a pieno il genio del fuoriclasse di Bari vecchia, e due gol di grande pregio che hanno definitivamente chiuso la partita. In queste condizioni psicofisiche sarebbe un delitto non vederlo vestire la maglia azzurra. Al Granillo di Reggio Calabria capitan Cozza e una doppietta di Bernardo Corradi hanno piegato un’Atalanta che arrivava dalla convincente vittoria della settimana scorso contro il Napoli, per i bergamaschi il gol della bandiera è arrivato da Cristiano Doni.
Rimandata la prima vittoria per Sinisa Mihajlovic da un gol a tempo scaduto di Succi, che ha pareggiato il vantaggio del settimo gol stagionale di Marco Di Vaio.
A Verona un doppio penalty condanna il Chievo a favore di un Siena ordinato che ha saputo sfruttare con Galloppa e Maccarone i tiri dagli undici metri.

POSSIBILE FUGA – Più tre punti sul Milan, più sei su Juventus e Napoli e più sette su Lazio e Fiorentina. Con questo vantaggio per i neroazzurri va in archivio la tredicesima giornata di campionato e, in un turno in cui i più indicati a perdere punti preziosi erano proprio gli uomini di Mourinho; con la vittoria sulla Juventus e i pareggi delle dirette inseguitrici è stata proprio l’Inter ad allungare la classifica, provando la prima vera fuga stagionale.
Classifica che si è inevitabilmente modificata rispetto al mese scorso, e che potrebbe, con la prossima giornata, ampliare la forbice. L’Inter affronterà a San Siro il Napoli, mentre il Milan andrà a far visita al Palermo in un turno che potrebbe dilatare ancora di più il vantaggio dei neroazzurri nei confronti dei cugini.
Nelle posizioni di centro classifica la lotta per la zona Uefa, ed un posto in Champions League, si sta facendo sempre più avvincente, con sette squadre raccolte in soli tre punti.
In fondo alla classifica, importantissima vittoria della Reggina che stacca un Bologna sfortunato nei minuti di recupero e si allontana definitivamente da un Chievo destinato mestamente ad una retrocessione, quasi inevitabile. La Roma con la vittoria odierna scavalca il Lecce e si toglie da una posizione che fino a qualche settimana fa era critica, ottime le vittorie di Siena e Sampdoria e i pareggi di Cagliari e Torino.

CAPOCANNONIERI – Il “Principe” Diego Alberto Milito segna la sua personale undicesima marcatura stagionale e, nonostante l’errore odierno dagli undici metri, e mantiene la leadership nella speciale classifica dei capocannonieri.
Si muove anche Alberto Gilardino che con il gol all’Udinese (ottava rete in carriera ai friulani) conserva la seconda posizione a quota nove.
Zarate, Ibrahimovic e Mascara, fermi a quota sette, vengono raggiunti da Marco Di Vaio.
A quota sei gol Miccoli, Amauri e Floccari vengono raggiunti da Hamsik, Di Natale e Corradi

MOVIOLA – Dopo il numero impressionante di errori della scorsa settimana, in questo turno i direttori di gara hanno sbagliato meno ma la loro non è stata una giornata brillantissima.
A Milano rimane dubbio il contatto tra Muntari e Marchionni in area di rigore, il contatto c’è e il rigore ci può stare. Un rigore in tutto e per tutto uguale, per fallo su Camoranesi, era stato assegnato dal Collina in un Inter-Juve quando arbitrava. Rocchi ha meno coraggio.
Clamorosa la rete annullata al Genoa all’Olimpico: nel momento dell’assist da parte di Motta, Milito si trova un metro dietro la linea del pallone, gol regolarissimo annullato sul risultato di 0-0.
Netti i calci di rigore assegnati al Siena e alla Fiorentina. Quello assegnato al Genoa sembra una compensazione per il gol annullato.
Dubbi gli episodi a Torino: nelle ripresa non concesso un possibile rigore ai rossoneri per fallo di mano di Pratali sul tiro di Ronaldinho, concesso ai granata un rigore per fallo di mano di Kaladze, che inizialmente tocca la palla con la gamba.

Risultati 13ª giornata.
1-1 Bologna-Palermo
0-2 Chievo-Siena
4-2 Fiorentina-Udinese
1-0 Inter-Juventus
1-1 Lazio-Genoa
0-3 Lecce-Roma
2-2 Napoli-Cagliari
3-1 Reggina-Atalanta
3-0 Sampdoria-Catania
2-2 Torino-Milan

Classifica 13ª giornata
30 Inter
27 Milan
24 Juventus
24 Napoli
23 Lazio
23 Fiorentina
21 Udinese
21 Genoa
21 Catania
17 Atalanta
17 Palermo
16 Siena
16 Sampdoria
14 Cagliari
14 Roma
12 Lecce
12 Torino
11 Reggina
09 Bologna
06 Chievo

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